Arianna D. ha scritto:Sono un po' in ritardo , suppongo, per inserirmi in questa discussione, comunque se può essere utile, vorrei dire quello che ne ho pensato leggendo la tua storia.
Dunque, il tratto principale è la depressione, il vuoto, la solitudine, la mancanza di speranza, il fatto che ti senti come un automa e tutto ti scorre addosso con indifferenza...per quello che ne so e per esperienza personale la depressione non è una malattia di per sé ma un sintomo che può essere ricollegato a molte cose anche molto differenti tra loro.
Qualcuno ha parlato di rabbia repressa. Può essere, ma rabbia per che cosa? Per cosa saresti arrabbiato se riuscissi a permetterti di provare rabbia? Perché non riesci ad arrabbiarti? Cosa te lo impedisci? Cosa succederebbe se ti arrabbiassi? Paura di far scoppiare tutto e perdere il controllo? Paura delle conseguenze nei rapporti con gli altri? Cosa c'è che non va nei rapporti con gli altri? Perché non riesci ad essere te stesso?
Com'è la tua vita affettiva? Hai una ragazza? Se no perché no? E le precedenti esperienze perché sono finite? Cosa non ha funzionato?
Io credo che ti porti dentro molti conflitti non risolti, e per lo più questi vengono dal passato, dalle nostre esperienze infantili e dal rapporto con i genitori. Ti assicuro per esperienza personale che finchè non risolvi questi conflitti starai sempre a girare in tondo e i farmaci non servono a niente.
Hai mai fatto una psicoterapia, ma dico di quelle serie? Saresti disposto a farla? Hai la disponibilità economica per pagare le sedute? Dove vivi, al nord? No, lo dico perché da Roma in giù te lo puoi scordare di trovare un bravo psicologo o uno psicanalista come si deve(con tutto il rispetto per quei pochi bravi che magari ci sono).
Dunque, a mio avviso i passi da fare sono questi:
1- decidere una volta per tutte di prendere il toro per le corna, cioè scendere nel tuo inconscio e fare piazza pulita dei mostri che ti porti dentro. Ti avverto che non sarà facile né immediato, quindi preparati alla necessaria sofferenza e datti il tempo necessario per farlo, non aspettarti risultati immediati.
2- trovare un bravo medico, il che è difficilissimo purtroppo, che sappia farti un'accurata diagnosi e individuare il trattamento più indicato per te.
3- preparati ad affrontare i cambiamenti, a ricostruire ex novo il tuo carattere, il tuo modo di agire e ciò potrà portare molti cambiamenti, nel lavoro, nelle amicizie, forse alla fine cambierai anche città in cui vivi. Non sarà facile diventare te stesso.
4- dovrai affrontare l'esperienza del lutto, cioè il distacco dal passato e dai vecchi legami a cui, in un modo o nell'altro, ora ti tieni ancora attaccato.
Bèh, grosso modo credo che queste siano le cose più importanti che volevo dirti. Ora sta a te prendere una decisione. Mi auguro soprattutto che tu abbia la possibilità economica di permetterti le sedute e riesca a trovare un bravo medico. Smettila di lamentarti e rimuginare sul passato perché non serve a niente, finchè non puoi confrontarti con una guida che ti porta fuori dal tunnel, il tuo ripensare al passato e ai tuoi guai ti fa stare solo peggio.
Tanti auguri di una buona guarigione che ti porti a diventare chi realmente sei e meriti di essere.
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