non saprei davvero tirare le fila della mia vita infame.
non riesco a dare un senso al mio passato e anche a causa di questo non riesco a dare una direzione al mio futuro.
Sono nato in una famiglia bigotta, ho sempre avuto interessi non comuni, una creatività illimitata che non è mai sfociata in nulla, mi sono sempre sentito fuori posto, con i miei, con gli amici, a lavoro.
Ho passato un'infanzia felice e diciamo così è stato fino ai miei 12-13 anni . Poi liceo, un po' di bullismo, mode a cui non riuscivo ad adeguarmi, crisi totale. Depressione accompagnata da depersonalizzazione/derealizzazione, attacchi di panico. Incubo da cui sono parzialmente uscito chiudendomi anche io nella fede. dai 16 ai 23 mi sono dedicato solo a attività religiose varie. Poi la crisi. Ho conosciuto persone estremamente nocive, ho notato un notevole settarismo nel gruppo religioso che frequentavo. Nuova crisi. ricomincio di nuovo a 24 anni. Perdo di vista tutti. Finisco l'università e ricado in una solitudine enorme. dai 26-27 in poi regna la solitudine estrema nella mia vita, intervallata da frequentazioni con donne discutibili che sembrano fiutare la mia fragilità. Poi conosco la mia attuale "vampira". E la mia vita finisce per sempre.
Provo a cavare un senso da tutto questo.
Ma alla fine mi pare che il tutto sia riassumibile in ... solitudine, incomprensione totale, senso di non appartenenza, sofferenza, tristezza.