Non sarà di certo una bella storia...non voglio lamentarmi, solo raccontare, perché non ho nessuno con cui parlare.
Che dire, sono la primogenita. I miei genitori tutti e due i figli più piccoli della loro famiglia e hanno sempre portato un astio nei confronti dei maggiori, e su questo ci starebbe da scrivere un libro...fin da piccola ero una bambina timida, sola, venivo messa da parte, presa in giro, denigrata e per motivi banali.. come il taglio di capelli da maschio, che, tra l'altro mi faceva mia madre, oppure per l'aspetto fisico... "tu pesi troppo (anche se non era vero) e non puoi giocare con noi" .. frasi tipiche delle bambine a pensarci bene, ma manca il rispetto per gli altri... ero sensibile e me la prendevo per ciò che mi veniva detto. Ho sempre avuto difficoltà a socializzare, a parlare e integrarmi, per paura di essere giudicata, esclusa... di conseguenza ad avere amici. 3 anni per avere un'"amica" alle elementari, 1 e mezzo alle medie e 2 alle superiori. Alle medie i soliti bulli e le ragazzine mi prendevano in giro per il mio aspetto, scrivevano frasi offensive su di me sui muri dell'edificio e dei bagni. Ho avuto la mia prima cotta, sono stata presa in giro anche per questo, ho avuto un "ragazzo" che mi ha lasciato per un'altra ad una festa senza dirmi niente. Alle superiori stessa musica.. presa in giro per 2 anni dai maschi, le femmine non mi rivolgevano parola... sempre esclusa e isolata. Intanto a casa i problemi peggiorano: tra malattie degenerative e pazzie dei miei parenti... La mia prof. di italiano è rientrata nella top ten delle frasi più belle che ti siano mai state dette con la sua: "ci sei o non ci sei è la stessa cosa". In terzo ho fatto amicizia con 3 ragazzi, mai avuto a quanto pare interessi molto in comune con le ragazze. Faccio uno sport che mi ha portato a certi risultati in passato, ora non più. Stavo male quando vedevo persone nella stessa mia situazione, ovvero escluse dal gruppo, isolate.. e cercavo così di parlarci ed essere gentile.. risultato? Appena hanno trovato amici più "in" e "fighi" si sono completamente dimenticati di me. Uno dei 2 ragazzi con cui sono amica ha dimostrato più volte di cercarmi ed interessarsi quando più ne aveva bisogno, quindi me ne sono distanziata piano piano, l'altro è diventato il mio migliore amico, un altro è omosessuale. A casa problemi con mia madre, non ci sopportiamo a vicenda, mi perseguita, mi impone divieti assurdi, mi insulta, dice che sarei dovuta essere figlia di un'altra, litighiamo sempre e soprattutto il giorno in cui compio gli anni, tanto che ho paura a stare a casa. Vivo in una prigione, sono sempre sola a casa, anche se ho un buon amico.. sembra che a volte non gli interessi nulla di come sto e dice che non mi ascolta più, perché tanto non seguo i suoi consigli.. gli voglio molto bene e lui è l'unico che sa tutto di me, ma capisco di essere una delusione esattamente come tutte quelle che ho avuto. Vengo presa in giro perché vengo sempre vista con il mio amico omosessuale, quelle rarissime volte che esco. Mi arrabbio molto quando fanno commenti sugli omosessuali e li insultano, quindi anche per questo vengo ignorata. Ieri mi sono sentita dire un'altra delle frasi della top ten: "tanto chi ti guarda, chi ti si cieca?", ed è proprio vero... ed è meglio non dire chi è stato. La cosa più brutta è che vedo che la mia situazione si sta ripetendo con mia sorella nella sua scuola... Alcuni giorni li passo a piangere.. un tentato suicidio... autolesionismo.. tentativo di vomito autoindotto.. In 6 mesi ho perso 10 kg. Mi sento un fallimento, faccio fatica a fare tutto. Non ho più fame come prima, né voglia di vivere, non vedo futuro, possibilità, prospettive o vita migliore. Sopravvivo, non vivo.
Spero di non aver annoiato, grazie di aver letto