Voglio raccontarvi una storia, la mia.
Ho trascorso un'infanzia felice, io e la mia famiglia vivevamo in campagna, in un appartamento in affitto. Non abbiamo mai avuto tanti soldi ma i miei non mi hanno mai fatto mancare niente. Nel tempo libero giocavo in un boschetto adiacente alla casa, passavo la maggior parte del tempo da solo ma stavo bene, nella mia mente non ero solo, avevo tanti amici e i poteri magici che mi permettevano di volare e di andare dove mi pareva.
A scuola andavo bene anche se non socializzavo molto anche a detta degli insegnanti. Tutto andava bene fino a che nell' adolescenza, non ho ancora capito per quale motivo, l'equilibrio che prima vigeva nella mia famiglia si ruppe progressivamente. Litigate su litigate, urla, botte, pianti, nel giro di un anno si scatenò l'inferno. Da li a poco mi ritrovai a fare i conti con l'anoressia, attacchi di panico e una presunta ma all'epoca reale omosessualità. Ho passato 4 anni da una psicologa e da una psichiatra, mi hanno aiutato parecchio ma stavo meglio solo quando ero con loro.La mia psicologa era dolcissima, ogni volta che andavo da lei mi offriva il caffè e mi faceva fumare anche nello studio. Mi chiedeva sempre di fare una cosa, io sul momento non capivo perchè lo facesse: mi chiedeva di andarle a cambiare il biglietto del parcheggio.
Al liceo persi un anno ma decisi di andare comunque all'università, fui costretto a cambiare città e tutto ciò che mi dava ancora sicurezza lo lasciai nella mia città. Presto cominciai a drogarmi, assumevo di tutto, cocaina, pasticche, qualsiasi cosa mi aiutasse ad anestetizzare il dolore, ma il dolore e la paura non se ne andavano.In questo stato ho perso due anni della mia vita. Mi ricordai di un'amica che si tagliava e che aveva tentato il suicidio e decisi di provare anch'io ma non ce la feci, non avevo le ''palle''. Provai in tutti i modi a convincermi, mi tagliai le vene ma dopo mezz' ora mi fasciai in fretta e in furia e mangiai di tutto per recuperare le forze.
Mi trasferii a pisa dove tutt'oggi studio filosofia. Che dire, la mia vita non è quella dei film, devo affrontare ogni giorno un sacco di difficoltà ma ho fatto una scelta ben precisa e definitiva: qualunque cosa succeda, io andrò avanti fino alla fine.
Non voglio gli applausi, voglio solo farvi capire che il suicidio non è la risposta. Se siete qui è perchè volete vivere non morire. Voglio lasciarvi una parte di me dandovi un messaggio che ho imparato a caro prezzo: non fuggite dal dolore, accettatelo, anche lui ha motivo di esistere, esattamente come voi.
Pochi giorni fa ho rincontrato per strada la mia psicologa, mi chiama ancora bimbetto, nonostante sia già grandicello, le ho chiesto il perchè mi chiedeva di andarle a cambiare il biglietto del parcheggio, sapete cosa mi ha risposto?
''per non farti sentire inutile'', già perchè è così che mi sentivo e se siete qui probabilmente vi sentite anche voi così, allora fate qualcosa per gli altri, vi assicuro che vi darà una grande forza.
Voglio consigliarvi un sito che mi ha aiutato a riconquistare fiducia nella vita, io seguii questo ragazzo quando ancora metteva i video su youtube, adesso si è creato un sito e offre materiale e supporto diretto, completamente gratuito, per aiutare chi ne ha bisogno:il messaggio di fondo è che l'amore ci può salvare e può dare senso alla nostra vita. Spero non sia spam o cose simili e spero vi possa essere d'aiuto: http://www.giacomopapasidero.it/
Vi auguro il meglio e vi abbraccio tutti quanti/e.
P.S: Recentemente ho capito che non è vero che mancavo di coraggio perchè non riuscivo a farla finita, ci vuole molto più coraggio a vivere.