Un abbraccio... nessuna emozione.

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Re: Un abbraccio... nessuna emozione.

Messaggioda Sebastian » 17/01/2016, 0:37



Aleneko ha scritto:Non avevo mai preso questa mia condizione sotto questa luce, perche perennemente offuscata dall incertezza... sono quasi sempre andato controcorrente, cerco sempre di non seguire la massa, ma facendo ciò mi sono sempre ritrovato da solo... che debba iniziare a seguire il gregge per poter tornare di nuovo a sorridere? Non lo so... onestamente mi gira la testa, troppi dubbi, troppe incertezze e troppe domande a cui non riesco a dare risposte. Credimi sono stanco, ma veramente stanco.

Non devi cercare di andare controcorrente per forza, ma neanche il contrario, cioè tornare a seguire la massa per forza.
Devi semplicemente comportarti coerentemente con la tua natura, con la tua personalità.

Tu, cerchi sempre di non seguire la massa, perché magari reputi quei pensieri come sbagliati, ma non lo sono. Magari saranno pensieri di basso livello, ma non sbagliati, perché non esistono pensieri sbagliati, a meno che non siano nocivi all'equilibrio altrui e dell'ambiente circostante.

Ad esempio, se una persona va in giro affermando che la razza ebraica dovrebbe essere sterminata, allora in questo caso sì, il suo è un pensiero sbagliato, perché nocivo oggettivamente.
Ma se un'altra persona va in giro affermando che gli piace il calcio, anche se tu lo detesti, il suo pensiero non può mai essere sbagliato, ma al massimo non condivisibile.

Devi raggiungere la consapevolezza delle tue capacità.
Se tu, analizzandoti oggettivamente, riuscissi a capire di avere una buona capacità di adattamento, potresti sfruttarla per adattarti, e non ci sarebbe nulla di sbagliato, perché sfrutteresti semplicemente una tua capacità.

Se soffri per la solitudine, ma sai adattarti, allora devi cercare di adattarti, perché sfruttando una tua capacità, risolvi un problema, senza per questo dover risultare peggiore o migliore ai tuoi occhi, o a quelli degli altri.
Tra l'altro, non saresti il primo né l'ultimo a farlo, gran parte degli uomini si adattano per poter vivere serenamente, anche se inconsciamente.

Per motivi che io non posso conoscere, per te l'adattamento non avviene in modo inconscio, e quindi deve avvenire in modo conscio, ma questo non è negativo anzi, è un potenziale vantaggio.
Tutto sta nel riuscire a raggiungere la consapevolezza delle proprie capacità, le risposte verranno da sé.

Io la faccio facile, però mi rendo conto che può essere difficile, io stesso ci ho voluto molto per trovare alcune risposte.
Fermati mezz'ora la sera, e cerca di analizzarti oggettivamente, mettendo da parte ogni emozione, positiva o negativa che sia. Inoltre, devi riuscire a mettere da parte ogni convenzione, ogni inibizione che possa influenzare la tua mente.
Ad esempio, gli omosessuali repressi, non riescono ad analizzarsi senza incappare in una inibizione mentale. In fondo sanno di essere omosessuali, lo percepiscono, ma se lo auto-impediscono perché sarebbe "sbagliato", ed ignorano i segnali della loro mente.
Tu devi riuscire ad evitare ogni inibizione, ad analizzare senza impedimenti ogni segnale proveniente dalla tua mente.

Le domande ci saranno sempre nel corso della tua vita, perché rappresentano i riflessi dei desideri inconsci di conoscenza, ma devi imparare a non farti offuscare da esse, ma a fermarti un attimo e a cercare delle risposte.
Devi soddisfare i desideri del tuo inconscio, ma per farlo, devi partire dal tuo conscio, alla ricerca di consapevolezza.
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Ultima modifica di Sebastian il 17/01/2016, 0:47, modificato 1 volta in totale.
"Per conoscere, me e le mie verità, io ho combattuto fantasmi d'angoscie con perdite d'io. Per distruggere, vecchie realtà, ho galleggiato, su mari di irrazionalità. Ho dormito, per non morire, buttando i miei miti di carta su cieli di schizofrenia." - Franco Battiato

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Re: Un abbraccio... nessuna emozione.

Messaggioda Sebastian » 17/01/2016, 0:46



Angel Fall ha scritto:Posso dire che il periodo della scuola ha segnato molto anche la mia vita.Ricordo un episodio in particolare accadutomi in seconda elementare,dove a farmi violenza psicologica é stato proprio il mio maestro:all'uscita della scuola 2 compagni avevano preso l'abitudine di aspettarmi x picchiarmi,così io che ero oramai terrorizzata decisi di raccontarlo al maestro,ma lui se ne infischiò,allora dopo tanti giorni di botte lo raccontai a casa.Il giorno dopo i miei genitori si precipitarono a scuola dal maestro,ma lui negò tutto e addirittura disse che quei 2 che mi picchiavano uscivano sempre con lui dalla scuola e che era impossibile.....ok,non capivo perché mentiva,,,ma ancora il bello deve arrivare.Pensai che avrebbero comunque smesso di picchiarmi dato che i miei erano andati a scuola,invece no,continuavano meglio di prima.Dissi al maestro che avrei fatto tornare mio padre,e lui cosa fece?Mi portò in un angolo dell'aula e cominciò a chiedermi:Ti picchiano Francesco e Stefano?(ho cambiato i nomi).ed io:si mi picchiano!!! Non capivo perché me lo aveva chiesto,tenete conto che avevo sette anni.E lui ancora:ti picchiano Francesco e Stefano?Io:si mi picchiano!!!E lui dinuovo:ti picchiano Francesco e Stefano?Io:Si!!E lui dinuovo:Ti picchiano Francesco e Stefano?.....e io ancora si,e lui ancora e ancora e ancora,la domanda era la stessa,continuava e continuava e continuava e io con voce tremante e le lacrime cominciavo a cedere ....mi usciva un s s i...confuso finché stremata dissi di no!!!E allora lui finalmente non me lo chiese più e appena poi venne mio padre a scuola,lui tranquillamente mi fece alzare dal banco e mi fece mettere al cospetto di mio padre e mi chiese:ti picchiano Francesco e Stefano?../No,dissi io,e mi fece ritornare a posto e disse a mio padre:i bambini sono così.....Avevo sette c***o di anni,.Questo episodio mi ha tormentata x gran parte della vita,mi sono sempre chiesta che gusto ci provassse quell'uomo nel torturare unna bambina di sette anni appena.Ma pochissimo tempo fa....anzi,ora che sono adulta ed ho fatto il mio percorso tortuoso ho imparato e capito tante cose,ho anche capito che una persona che fa del male così gratuitamente ad una bambina è perché ha lui dei problemi di fondo,così ho anche cessato di portargli del rancore,anzi,provo una gran pena x lui,e quelli come lui.!!;;;;Scusa x il papiro,volevo solo arrivare al risultato,cioè chhe anche quella tua prof meriterebbe la tua compassione....


Esatto, non bisogna dare troppo peso alle parole altrui in generale, ma specialmente a quelle di persone che lo fanno senza apparente motivo, perché manifestano la loro frustrazione, e non raccontano una realtà oggettiva.

Non bisognerebbe però, provare compassione secondo me, perché una persona, per quanto soffra personalmente, non può scaricare le proprie sofferenze sugli altri, o se proprio non riesce a contenersi, dovrebbe quanto meno chiedere scusa.

Di fronte a queste persone ci dovrebbe essere solo indifferenza, né compassione, né rancore.
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Un abbraccio... nessuna emozione.

Messaggioda Royalsapphire » 17/01/2016, 1:41



Aleneko ha scritto:
Royalsapphire ha scritto:Perché non sei andato da tua madre e hai scelto tuo padre?



Non so spiegarti il motivo sai? Mio padre è uno di quegli uomini che ispira tanta fiducia ed è sempre pronto a dare una mano... quando combinavo qualche marachella o avevo bisogno di qualcosa andavo sempre da papà... perchè pensavo che mamma fosse cattiva... che non mi volesse bene. Mio padre notava questa cosa e cercava di essere piu presente per me. Non mi ha mai dimostrato durante l infanzia di poter far affidamento su di lei, di poterle chiedere qualcosa... perche subito si arrabbiava... questo pensavo. Poi mi sono reso conto che lei è fatta cosi... l ho capito diciamo 2 3 anni fa.

Prova a ricordare il primo episodio che ti viene in mente in cui hai pianto per tua mamma.
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Un abbraccio... nessuna emozione.

Messaggioda Aleneko » 17/01/2016, 3:09



Mmm... bella domanda. Ora come ora non mi viene in mente nulla mi dispiace...
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Messaggioda Aleneko » 18/01/2016, 11:57



Volevo aggiornarvi sulla mia situazione... ho parlato con un mio caro amico... non so perche è riuscito a tranquillizzarmi (ci riesce sempre non so come faccia)... mi ha abbracciato e riuscivo a sentire qualcosa... una sensazione piacevole che non provavo da tempo... il percorso e ancora lungo lo so...ma l aver sentito qualcosa in quell abbraccio..mi ha fatto capire che sono nella strada giusta.

Un abbraccio sincero a tutti voi.
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Re: Un abbraccio... nessuna emozione.

Messaggioda Zangreus il bruco » 18/01/2016, 16:32



Grande ;) continua così, almeno hai amici sinceri...
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