E' la prima volta che esterno la mia ' storia' a qualcuno

Salve a tutti, mi chiamo Andrea, ho 23 anni e sono di Roma. Come immagino sia successo a molti di voi, sono venuto a conoscenza di questo forum svagando su google in cerca di vari metodi per suicidarmi indolore, dopo aver passato la giornata di ieri a litigare con almeno una decina di persone.
Non ce l'ha fatta più, l'ansia e lo stress mi stavano divorando dall'interno..
In realtà sono nato in abruzzo, e già il fatto che i miei genitori si siano incontrati in una clinica per disintossicarsi, lascia presupporre quanto i miei geni siano malandati e bacati. I ricordi che ho della mia infanzia sono prettamente costellati da abusi sia mentali che psicologici, fin da quando ero un piccolo ragazzino, ho visto e subito cose orribili. Mio padre era un alcolizzato, un drogato, picchiava mia madre ed era persino legato ad una sorta di ' mafia ' che stanziava in abruzzo..
All'età di 10 anni, mia madre decise di scappare da quel tugurio di terrore, prendendo me e mio fratello più piccolo.
Lei è di Roma, quindi tornammo nella sua città natia.
Inutile dire che non sono MAI riuscito ad ambientarmi, ad ogni sguardo che mi arrivava da questa nuova gente, sentivo il loro giudizio ritenermi inferiore. In 5 anni non ho praticamente mai stretto una vera amicizia. Quando mi iscrissi al liceo, la mia apatia era solo ancora un principio, ma iniziavo a sentire come pian piano andasse a profilarsi verso la depressione, eppure, prima del trasferimento, nonostante gli abusi, son sempre stato un ragazzino solare, allegro, e con tanti amici
Ho passato il primo anno di superiori nell'asocialità più estrema, non parlavo con nessuno, tant'è, che un giorno, durante una un consiglio di classe, una ragazza prese voce e disse quanto il mio essere cosi la disturbasse, disturbasse a suo modo di vedere l'armonia di classe. criticandomi aspramente come se io neanche fossi li', presente, ed umiliato, davanti 30 persone.
Ho resistito un altro paio d'anni, poi capii che essere circondato da cosi tante persone mi creava un disagio unico, e mi ritirai da scuola, non ce la facevo davvero più.
Ho passato gli anni seguenti nel nulla più totale, senza amici, senza aver avuto mai una ragazza, ma bensi' con una famiglia instabile che mi disprezzava.
Devo ammettere, sono una di quelle persone, che senza l'avvento di internet e dei vari social network, non avrebbe mai e poi MAI avuto modo di fare sesso. TROPPA TIMIDEZZA, troppa instabilità mentale per fermarsi a conoscere qualcuno, dal vivo, al primo impatto.
Tuttavia la mia vita cambiò radicalmente grazie ai vari netlog, facebook ecc. Grazie alle foto che postavo e agli apprezzamenti che ricevevo, scoprii di essere un bel ragazzo, e che forse, per me, c'è una flebile speranza non ancora vana.
Ho conosciuto tantissime persone, mi feci tanti amici, viaggi, facevo sesso come un caimano in calore all'appropinquarsi della stagione degli amori, mi sono innamorato svariate volte, ho fatto innamorare, ho ferito e sono stato ferito, in sostanza: VIVEVO.
Ho passato degli anni sereni, anche se i tumulti nella mia vita non sono mai mancati.
Poi qualcosa si ruppe, non sono stato in grado di mantenere le amicizie per via del mio carattere di merda tendente di suo all'asocialità. Non ho più neanche un amico, nessuno. Non ho nessuno con cui parlare, con cui condividere reciprocamente gli orrori del mondo. Il colpo di grazia, però, me lo ha dato una ragazza. O meglio, 'na grandissima str++za ahah. conobbi questa ragazza su facebook, lei è di salerno, quindi nemmeno cosi lontani, appena 2 ore e mezza di treno. Dopo un paio di mesi di conoscenza virtuale, decidiamo finalmente di vederci. Lei era un incanto, la creatura più bella e dolce che avessi mai visto. Lei mi riempi' di complimenti: " sei ancora più bello dal vivo" - " non ho mai desiderato baciare nessuno cosi tanto ", una vera bomba psicologica per una persona avvolta dalla solitudine. Chiaramente persi la testa per lei. Siamo stati insieme 5 mesi, io ero follemente innamorato ( penso di esserlo ancora), al che mi procuravo soldi esclusivamente per scendere una giornata a salerno e star con lei. Ho speso una cosa come boh, un migliaio di euro, in pochi mesi. IO. perché non le permisi di far lei questo sacrificio per me. Non mi sentivo abbastanza importante da permetterlo, ma tanto lei non sarebbe mai venuta. Potete capire come una relazione a distanza abbia bisogno di alcuni requisiti fondamentali perché abbia ragione di esistere, nel mio caso vennero a mancare. Mi lasciò senza avermi trattato come il suo fidanzato, come suo pari. Mi lasciò pochi giorni dopo avermi detto quanto mi amasse. Mi rifilò tante scuse criptiche, ma io sapevo che mi lasciava per un altro, nonostante per lei avessi fatto cose assurde e speso un mucchio di soldi, non che questo giustifichi una relazione, ma dannazione, almeno trattami con rispetto e sii sincera, invece, niente. La smetto perché mi sto dilungando e già so che tanto nessuno si fermerà a leggere, ma ho bisogno di sfogarmi e non saprei con chi farlo. Sono stato vicinissimo al suicidio. Nel cesso del treno che mi riportava a Roma da Salerno.
Ora, passato mesetto dall'accaduto di questo fatto, sto ripensando fortemente al suicidio. Ci sono tanti fattori scatenanti, non è perché mi ha lasciato la ragazza. E' per la mia storia, per la mia vita insulsa. Il mio essere superfluo. Mi hanno illuso che ci fosse almeno una persona sulla faccia della terra che mi volesse bene. Non ho amici, non ho un lavoro. L'unica gioia è esser stato promosso al serale in cui mi sono iscritto, ma è davvero poca poca roba. Vorrei tanto trovare qualcuno/a per cui contare qualcosa ma non ci riesco. Non riesco pensare ad altro che a farla finita.
Ma è anche vero che sono un vigliacco ed ho paura della morte e del dolore, al che resisto fino a quando sarò davvero saturo e anche la paura del dolore sarà scemata
Non ce l'ha fatta più, l'ansia e lo stress mi stavano divorando dall'interno..
In realtà sono nato in abruzzo, e già il fatto che i miei genitori si siano incontrati in una clinica per disintossicarsi, lascia presupporre quanto i miei geni siano malandati e bacati. I ricordi che ho della mia infanzia sono prettamente costellati da abusi sia mentali che psicologici, fin da quando ero un piccolo ragazzino, ho visto e subito cose orribili. Mio padre era un alcolizzato, un drogato, picchiava mia madre ed era persino legato ad una sorta di ' mafia ' che stanziava in abruzzo..
All'età di 10 anni, mia madre decise di scappare da quel tugurio di terrore, prendendo me e mio fratello più piccolo.
Lei è di Roma, quindi tornammo nella sua città natia.
Inutile dire che non sono MAI riuscito ad ambientarmi, ad ogni sguardo che mi arrivava da questa nuova gente, sentivo il loro giudizio ritenermi inferiore. In 5 anni non ho praticamente mai stretto una vera amicizia. Quando mi iscrissi al liceo, la mia apatia era solo ancora un principio, ma iniziavo a sentire come pian piano andasse a profilarsi verso la depressione, eppure, prima del trasferimento, nonostante gli abusi, son sempre stato un ragazzino solare, allegro, e con tanti amici

Ho passato il primo anno di superiori nell'asocialità più estrema, non parlavo con nessuno, tant'è, che un giorno, durante una un consiglio di classe, una ragazza prese voce e disse quanto il mio essere cosi la disturbasse, disturbasse a suo modo di vedere l'armonia di classe. criticandomi aspramente come se io neanche fossi li', presente, ed umiliato, davanti 30 persone.
Ho resistito un altro paio d'anni, poi capii che essere circondato da cosi tante persone mi creava un disagio unico, e mi ritirai da scuola, non ce la facevo davvero più.
Ho passato gli anni seguenti nel nulla più totale, senza amici, senza aver avuto mai una ragazza, ma bensi' con una famiglia instabile che mi disprezzava.
Devo ammettere, sono una di quelle persone, che senza l'avvento di internet e dei vari social network, non avrebbe mai e poi MAI avuto modo di fare sesso. TROPPA TIMIDEZZA, troppa instabilità mentale per fermarsi a conoscere qualcuno, dal vivo, al primo impatto.
Tuttavia la mia vita cambiò radicalmente grazie ai vari netlog, facebook ecc. Grazie alle foto che postavo e agli apprezzamenti che ricevevo, scoprii di essere un bel ragazzo, e che forse, per me, c'è una flebile speranza non ancora vana.
Ho conosciuto tantissime persone, mi feci tanti amici, viaggi, facevo sesso come un caimano in calore all'appropinquarsi della stagione degli amori, mi sono innamorato svariate volte, ho fatto innamorare, ho ferito e sono stato ferito, in sostanza: VIVEVO.
Ho passato degli anni sereni, anche se i tumulti nella mia vita non sono mai mancati.
Poi qualcosa si ruppe, non sono stato in grado di mantenere le amicizie per via del mio carattere di merda tendente di suo all'asocialità. Non ho più neanche un amico, nessuno. Non ho nessuno con cui parlare, con cui condividere reciprocamente gli orrori del mondo. Il colpo di grazia, però, me lo ha dato una ragazza. O meglio, 'na grandissima str++za ahah. conobbi questa ragazza su facebook, lei è di salerno, quindi nemmeno cosi lontani, appena 2 ore e mezza di treno. Dopo un paio di mesi di conoscenza virtuale, decidiamo finalmente di vederci. Lei era un incanto, la creatura più bella e dolce che avessi mai visto. Lei mi riempi' di complimenti: " sei ancora più bello dal vivo" - " non ho mai desiderato baciare nessuno cosi tanto ", una vera bomba psicologica per una persona avvolta dalla solitudine. Chiaramente persi la testa per lei. Siamo stati insieme 5 mesi, io ero follemente innamorato ( penso di esserlo ancora), al che mi procuravo soldi esclusivamente per scendere una giornata a salerno e star con lei. Ho speso una cosa come boh, un migliaio di euro, in pochi mesi. IO. perché non le permisi di far lei questo sacrificio per me. Non mi sentivo abbastanza importante da permetterlo, ma tanto lei non sarebbe mai venuta. Potete capire come una relazione a distanza abbia bisogno di alcuni requisiti fondamentali perché abbia ragione di esistere, nel mio caso vennero a mancare. Mi lasciò senza avermi trattato come il suo fidanzato, come suo pari. Mi lasciò pochi giorni dopo avermi detto quanto mi amasse. Mi rifilò tante scuse criptiche, ma io sapevo che mi lasciava per un altro, nonostante per lei avessi fatto cose assurde e speso un mucchio di soldi, non che questo giustifichi una relazione, ma dannazione, almeno trattami con rispetto e sii sincera, invece, niente. La smetto perché mi sto dilungando e già so che tanto nessuno si fermerà a leggere, ma ho bisogno di sfogarmi e non saprei con chi farlo. Sono stato vicinissimo al suicidio. Nel cesso del treno che mi riportava a Roma da Salerno.
Ora, passato mesetto dall'accaduto di questo fatto, sto ripensando fortemente al suicidio. Ci sono tanti fattori scatenanti, non è perché mi ha lasciato la ragazza. E' per la mia storia, per la mia vita insulsa. Il mio essere superfluo. Mi hanno illuso che ci fosse almeno una persona sulla faccia della terra che mi volesse bene. Non ho amici, non ho un lavoro. L'unica gioia è esser stato promosso al serale in cui mi sono iscritto, ma è davvero poca poca roba. Vorrei tanto trovare qualcuno/a per cui contare qualcosa ma non ci riesco. Non riesco pensare ad altro che a farla finita.
Ma è anche vero che sono un vigliacco ed ho paura della morte e del dolore, al che resisto fino a quando sarò davvero saturo e anche la paura del dolore sarà scemata