Ortwald ha scritto:Cosa intendi per una vita vera?
La vita che vorrei.
In questi ultimi 11 mesi, se mi chiedessi cosa ho fatto, chi ho frequentato, che posti ho visto, che negozi, che esperienze, feste, serate, pranzi o cene, aria respirata fuori, etc, ti direi che ho solo lavorato. Lavorato al punto di non prendere ferie, di non avere giorno libero, di non tornare a casa per pranzo, né per cena, di non toccare proprio cibo, di non toccare nemmeno il letto prima di mezzanotte.
Aggiungiamo anche l'avere a che fare con i problemi di 30 o più persone al giorno. Perché non è facile lavorare con le persone. Rispondere alle loro esigenze, spesso pretese, spesso arroganze, possiamo dire anche frustrazioni, montagne di stress che ti scaricano addosso a valanga. Ti sommergono e ti soffocano.
E una volta a casa, trovarla così trascurata, non avere il tempo di fare colazione, di sistemare, di pulire, di starci dentro insomma, a prendere anche, che so, una tisana. Etc etc etc.
Oggi mi sono presa un giorno di pausa... ho ricevuto una chiamata alle 10 del mattino mentre ero ancora a letto. Per l'ennesimo problema di turno.
Non posso immaginare di continuare ad avere una vita così.
Eppure... la giornata è gia finita. Tra poco arriverà il domani, di nuovo a lavoro, sarà uguale al dopodomani, e così via.
Non elencatemi mosse scontate, perché sono le prime a cui si pensa. Anticipo che è inutile parlare di cambiamento per ora. Perché le circostanze non lo permettono. E cmq il mio era solo uno sfogo. Almeno mi sono fatta questo regalo oggi.