Racconti di un'anima del Purgatorio

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Pubblica qui la tua storia, e che ciò possa essere da aiuto per tutti.

Racconti di un'anima del Purgatorio

Messaggioda Helel~ » 25/12/2016, 23:12



Salve a tutti, oggi è Natale, ma non solo, per quanto sia un dettaglio irrilevante è anche il giorno in cui compio tre mesi passati su MyHelp, tre mesi di sofferenza e di crescita personale e volevo cogliere la particolare occasione per mostrarmi, per chi e come sono, nei miei problemi e oltre e poter pienamente rispondere alla domanda “Helel, perché sei su MyHelp?”
Alcuni utenti sapranno già cosa cosa racconterò, ma molti altri non sanno, il motivo di ciò non è stata affatto una mancata fiducia, ma la paura, lecita o meno che sia alla mente non importa e non ti lascia vedere alcuna cosa, lasciandoti sola, sbranata dall'ansia e dai propri traumi, negli ultimi tempi però ho raccolto i miei pensieri e ho pensato che la scelta più giusta fosse parlare pubblicamente della mia situazione.
Io sono una ragazza transessuale che non ha ancora iniziato il percorso medico, e la causa principale della mia sofferenza è il mancato supporto da parte dei miei genitori.
Scoprì di essere transessuale a piena consapevolezza quando avevo 15 anni, anche se in realtà, come qualunque persona transessuale (e ci tengo a specificarlo) lo sono sempre stata, in quanto la transessualità non è una scelta, in realtà lo sapevo anche da prima, ma non riuscivo ad accettare me stessa per colpa della mia educazione proibizionista e del mio ambiente estramamente bigotto e intollerante che mi ha riempita di menzogne e cattiverie nei confronti delle persone LGBT.
Quando finalmente ebbi compresione di me stessa di e ciò che avrei dovuto affrontare svenni, e seppur con piena consapevolezza dovetti reprimermi, e tenermi dentro tutte le mie sofferenze, fino a quando avrei potuto, appena compiuti i dociotto anni iniziai sempre di più a crollare, la sofferenza era fin troppa e si scatenerano i miei problemi psicologici che tutt’ora anche se in modo molto più mite continuano a perseguitarmi, mi si aprì davanti il periodo più brutto della mia vita, soffrivo abbastanza da farmi notare dai miei, tuttavia la mia sofferenza appariva come una crisi immotivata, “stress scolastico”.
Inizai ad essere seguita e a fare psicoterapia, ma seppure sapevo fosse il momento di muoversi nascondevo le cause del mio dolore per timore della mia analista, motivo per cui, a forze raccolte, per conto mio, parallelamente andai a spese mie da una “specialista” a cui fin da subito dissi di me, tuttavia, dopo il primo piano di sedute si rivelò essere bigotta, ignorante nella sua professione e in materia e meritevole di essere radiata dall’albo degli psicologi (Venni trattata malissimo, e in cima a tutto, mi parlò di terapia riparativa.), per cui a risparmi agli sgoccioli e molto sconfitta smisi di andare dalla psicanalista e mi chiusi in me stessa, fino a quando non decisi di dirlo a mia madre, puntando su di me le mie speranze di essere compresa e aiutata, superando le mie paure sul giudizio dei miei che perdurarono anni, che iniziava a sospettare qualcosa dopo che nel tempo lasciavo sempre più indizi, fu un disastro, mi disse chiaramente che non mi avrebbe mai aiutata.
Dopo venne l’anticamera del periodo in cui mi trovo adesso, inizai a sentirmi morta, vinta, e con la sola parola “suicidio” in mente.
Continuavo a pensare unicamente a quello, sentendomi devastata nell’animo, facevo ricerche sul suicidio e da esse e da quella speranza che mi era ancora rimasta raggiunsi MyHelp.
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Racconti di un'anima del Purgatorio

Messaggioda Royalsapphire » 26/12/2016, 2:02



Ciao Hel, grazie per aver avuto la voglia di condividere una così importante parte di te ^_^
Preferisco risponderti via MP.
Qui ti chiedo di svolgere una piccola attività.
Esprimi la tua femminilità con un disegno.
Serviti di un cartellone bianco misura standard (di quelli usati per creare quadri). Adopera la tipologia di colore che senti ti aiuterebbe a esprimere meglio il tuo femminile (a tempera, a matita, a olio, pastello, di cera, a spirito, etc).
Scegli i colori che ti vengono in mente sul momento, senza pensarci. Poi quando sei sola, quando hai una giornata libera, quando sai di avere del tempo per te stesia, prova a esprimere quello che hai dentro, quello che provi. Senza rifletterci, prendi in mano il colore e... lascia che la tua opera prenda forma, esca da dentro di te e si ritragga sulla carta.
Esprimi la femminilità. E non specifico altro, proprio per aiutarti a dare il massimo :hi:
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Racconti di un'anima del Purgatorio

Messaggioda Royalsapphire » 26/12/2016, 2:34



:giveup: come non detto, un errore di sistema non me lo fa inviare, dice che non sono autorizzata ( :D io, ma ci pensi?) (domani vedrò di che si tratta). Per fortuna non me lo ha perduto e posso incollartelo qui :lol:

<<
:hi: eccomi
Ti volevo ringraziare per esserti fatta sentire. Ammiro molto la tua forza.
La tua storia è davvero toccante, perché posso immaginare cosa provi nel sentirti abbandonata dai tuoi genitori in un periodo così critico della tua vita.
È vero che non sono nei tuoi panni, e che quindi non posso sapere cosa provi nel trovarti nel corpo sbagliato, ma lascia che ti dica che in ogni caso, la femminilità non è data solo dal corpo. Viene da dentro. E se tu dentro sai chi sei, anche il tuo corpo lo esprime. Gli occhi vedono quello che il cuore emana, e se tu sei femminile dentro, anche fuori lo dimostrerai, qualunque siano le tue sembianze.
Hai paura del giudizio della gente?
Per quanto riguarda i tuoi genitori, puoi stare tranquilla, perché loro non smetteranno di amarti. Anche se il loro amore non riesce a colmare il tuo bisogno, anche se possono dirti parole che fanno male o possano commettere azioni altrettanto dolorose, questo non c'entra con la tua natura. L'amore che ognuno di noi può dare è personale e cambia da persona a persona. C'è chi riesce a dare di più e chi di meno, ma la cosa che conta è che ognuno da sempre il suo massimo, fa sempre del suo meglio. Quindi non importa tanto dove arriva, ma che ce la metta tutta, e credimi che questo lo facciamo tutti. Ora, se i tuoi ti stanno lasciando sola con i tuoi problemi, non è perché sei una ragazza nel corpo di un ragazzo! Semplicemente si comporterebbero alla stessa maniera anche se tu avessi altri problemi dello stesso peso. Mi segui? Come se tu mettessi due pesi di forma diversa sulla stessa bilancia ma dello stesso peso. I tuoi non li sopporterebbero ugualmente. E non per colpa loro (né per colpa tua) ma semplicemente perché sono troppo pesanti per loro. Sfatiamo il mito che il genitore sopporta tutto per il figlio. Il genitore non è è un super eroe. È un essere umano con delle spalle in grado di sopportare un determinato peso. Se il peso è troppo, allora crollano sotto di lui.
Certo, non ti sarà facile difendere ciò che senti e ciò in cui credi, e arriveranno momenti ancora più bui, sicuramente. Ma ciò che cambia il risultato è che tu non perda l'amore verso te stessa. Perché è quello che fa valere la tua vita. È quello che ti aiuterà a porti degli obiettivi importanti da raggiungere e a tagliare tutti i traguardi che vuoi.
Prova a costruirti una rete di salvataggio da tenere davanti agli occhi tutti i giorni. Scriviti quali sono gli obiettivi che ti serve raggiungere per tagliare il primo grande traguardo della tua vita. Chiediti cosa ti renderebbe più felice al mondo, adesso in questo istante. Dopo di che scrivilo su un foglio e sotto comincia a elencare tutti i vari passaggi che ti serve superare per arrivare al tuo traguardo. Infine da domani comincia a lavorarci su, passo dopo passo, investendo tutte le energie in questo tuo grande e meraviglioso progetto, e ti assicuro che non potrai fallire !
Dopo questo, possiamo continuare a sentirci sul tuo topic, dove ti ho lasciato anche una bellissima attività, da non considerare un compito ma un'opera d'arte per il tuo piacere personale.
Buonanotte, e Buon Natale :flowers:
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Racconti di un'anima del Purgatorio

Messaggioda Perplex » 26/12/2016, 14:48



Carissima Nep,
sei riuscita a superare questo scoglio, sono davvero fiero di te. :lol:
Tu mi sei stata vicina in momenti davvero difficili ed è una cosa che non si può dimenticare.
Sei una persona straordinaria, brillante, sagace, affettuosa e sensibile.
Ti ringrazio per le emozioni che riesci a trasmettermi.
Mi sento fortunato in questo.

Ti auguro di riuscire a superare anche gli altri traguardi, cosa di cui sono certo, perché ti vedo finalmente sicura di te e questo mi riempie di gioia.

Ci sentiamo, a presto! :hug:
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