il buono, il brutto, il cattivo

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il buono, il brutto, il cattivo

Messaggioda Mad Phil » 07/03/2017, 8:53



Non ho il tempo di scrivere tutto in una volta,scriverò la mia storia a pezzi, quando ne ho voglia...spiegherò più avanti il motivo del titolo...chiedo pazienza perchè sarà piuttosto lunga e noiosa prima della fine...
Ho sempre avuto pensieri suicidi...o quasi...ancora quando avevo circa 6/7 anni mia nonna mi disse(senza alcuna cattiveria) che non ero ben proporzionato...da li ho cominciato a sentirmi inadatto, sbagliato, a criticarmi per ogni cosa...è stato forse l'inizio di tutto...
Non ricordo quando ho iniziato ad avere incubi che riguardavano la morte...non so se li avevo già prima di questo avvenimento o se siano venuti dopo, sta di fatto che pressappoco nello stesso periodo ho cominciato a sognare la morte...mi svegliavo in piena notte terrorizzato e non dormivo più fino al mattino...tali incubi mi hanno seguito in diverse varianti fino ai 12/14 anni...
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Molti di quelli che vivono meritano la morte, e molti di quelli che muoiono meritano la vita. Tu sei in grado di valutare, Frodo? Non essere troppo ansioso di elargire morte e giudizi. Anche i più saggi non conoscono tutti gli esiti.-Gandalf
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il buono, il brutto, il cattivo

Messaggioda Mad Phil » 07/03/2017, 18:51



...comunque, non mi sono mai sentito a mio agio da quel giorno...ero timido, gli amici si potevano contare sulle dita di una mano ed ero il cassico emarginato...anche in famiglia...non c'è mai stato dialogo tra me e i miei genitori e nemmeno con mia sorella...
Non sono mai stato bullizzato...gli altri semplicemente mi ingnoravano...era come se fossi un fantasma...
Alle elementari avevo solo un vero amico di cui mi fidavo, alle medie, grazie al primo, ho conosciuto l'altro vero amico che ho mai avuto...
Le cose non cambiavano...ovunque andassi mi sentivo di troppo, una presenza indesiderata, anche con gli unici amici a volte mi sentivo a disagio e indossavo una maschera per adattarmi a loro e non perderli...
Poi le superiori...alle superiori mi son reso conto che ero veramente un fantasma...ho visto compagni di classe bullizzati pesantemente mentre io venivo ignorato...pensavo che in fondo era meglio così..evitavo grane inutili...la realtà era però che mi sentivo terribilmente solo...
In seconda superiore la pubertà mi ha fatto diventare un ragazzo alto e magro, non bellissimo ma quanto meno accettabile.
Il danno però era fatto...rimanevo timido, nascondevo la mia timidezza dietro una maschera di indifferenza e cattiveria in modo da evitare i bulli senza dover sfuggirgli...ero bravo a fingere di esser coraggioso abbastanza da sfidarli.
In seconda superiore ho capito anche che non ero un ragazzo come gli altri...non mi interessavano le ragazze...pensavo di essere omosessuale...non lo accettavo ed ho cominciato per la prima volta ad elaborare un modo per suicidarmi...l'unica cosa che mi fermava era il fatto che sapevo che avrei fatgo soffrire delle persone...seppur non molte.
Mi son sempre finto etero comunque...davo la scusa di tutto alla mia timidezza...poi, in quarta superiore mi è stata presentata una ragazza, ci ho provato goffamente ed è andata a finire male...è stata la mia prima cotta...
In quinta superiore ho iniziato a lavorare seriamente su me stesso...ho capito di essere in realtà bisessuale...son diventato più coraggioso, bo iniziato ad agire secondo una scala di valori con ai primi posti amore ed amicizia e ad esser piùsicuro di me.
Finita la scuola volevo fare il militare...era la prima volta che andavo contro i voleri della mia famiglia...ho scatenato un vespaio...non mi impedivano di provarci ma sapevo che se avessi intrapreso quella strada sarei stato da solo...alla fine ho rinunciato all'idea e mi sono aggregato all'azienda di famiglia com'era volere dei miei genitori...
Per un breve periodo mi sono addirittura sentito appagato da ciò che facevo...solo in seguito mi son reso conto che in realtà ero contento di aver finalmente guadagnato l'approvazione dei miei genitori...
Infine arriviamo al presente, o meglio, all'anno scorso...la scorsa estate, quando ho conosciuto lei...l'unica che mi abbia mai fatto sentire amato, l'unica che sembrava capirmi...
C'era però un problema...era la ragazza con cui ci stava provando il mio migliore amico...quello che frequentavo fin dallle elementari...per qualche tempo sono stato combattuto....se ci avessi provato con lei avrei tradito uno dei due valori massimi...se non lo avessi fatto avrei tradito l'altro...alla fine ho scelto l'amore...andava tutto a gonfie vele...sembrava esserci intesa, ho perfino trovato il coraggio di chiederle di metterci insieme...e da qui comincia la caduta...lei mi ha gentilmente rifiutato....ha anche tentato di essermi amica ma io da stupido non riuscivo a vederla come tale ed ho rovinato lo splendido rapporto che si era creato...il mio amico ha perdonato il mio tradimento ma il rapporto tra di noi si è incrinato...anche ora, pur vedendoci ancora, so che è questione di tempo prima che anche lui tagli i rapporti con me. Ed ora il presente...sono qui... a scrivere al telefono questa banale e schifosa storia...pensando che la fine sia sempre più vicina...perdendo lei mi son reso conto di non aver mai vissuto...e di aver sempre nascosto a tutti la mia vera natura, perfino a me stesso...
Ed infine il motivo di questo titolo...il brutto:la maschera con cui mi vedeva il mondo esterno, il buono: quella con cui io mi vedevo e il cattivo: il mio reale volto...
Mi son rivelato essere una persona peggiore di come pensavo, non c'è salvezza per me e l'unica speranza di redenzione sta ne suicidio...quantomeno eviterei di essere di peso e di far soffrire le persone che amo...ho saputo portar loro solo sofferenza e problemi da vivo...da morto smetterò di importunarli con la mia presenza se non altro...
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Molti di quelli che vivono meritano la morte, e molti di quelli che muoiono meritano la vita. Tu sei in grado di valutare, Frodo? Non essere troppo ansioso di elargire morte e giudizi. Anche i più saggi non conoscono tutti gli esiti.-Gandalf
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il buono, il brutto, il cattivo

Messaggioda Pandora313 » 07/03/2017, 21:38



Ciao Broken! mi dispiace molto per la sofferenza che vivi in questo momento.

Ci sono alcune parti del tuo racconto in cui mi sono rispecchiata, in particolare per quel che riguarda lo sviluppo adolescenziale.

broken93 ha scritto:..comunque, non mi sono mai sentito a mio agio da quel giorno...ero timido, gli amici si potevano contare sulle dita di una mano ed ero il cassico emarginato...anche in famiglia...non c'è mai stato dialogo tra me e i miei genitori e nemmeno con mia sorella...
Non sono mai stato bullizzato...gli altri semplicemente mi ingnoravano...era come se fossi un fantasma...
Alle elementari avevo solo un vero amico di cui mi fidavo, alle medie, grazie al primo, ho conosciuto l'altro vero amico che ho mai avuto...
Le cose non cambiavano...ovunque andassi mi sentivo di troppo, una presenza indesiderata, anche con gli unici amici a volte mi sentivo a disagio e indossavo una maschera per adattarmi a loro e non perderli...
Poi le superiori...alle superiori mi son reso conto che ero veramente un fantasma...ho visto compagni di classe bullizzati pesantemente mentre io venivo ignorato...pensavo che in fondo era meglio così..evitavo grane inutili...la realtà era però che mi sentivo terribilmente solo...
In seconda superiore la pubertà mi ha fatto diventare un ragazzo alto e magro, non bellissimo ma quanto meno accettabile.
Il danno però era fatto...rimanevo timido, nascondevo la mia timidezza dietro una maschera di indifferenza e cattiveria in modo da evitare i bulli senza dover sfuggirgli...ero bravo a fingere di esser coraggioso abbastanza da sfidarli.


Ero bruttina, allampanata e molto timida. per una bambina non è il massimo a quell'età. al liceo, sono cambiata e mi sono fatta (alcune) nuove amicizie. ma continuavo a sentirmi inadeguata ed infelice. non ero come gli altri miei compagni ed amici ai quali volevo assomigliare. mi sentivo comunque ignorata. e ho vissuto un brutto episodio di esclusione.
chiaramente, la mia famiglia e l'educazione che mi è stata data ha pesato molto in questo percorso. col tempo, sono riuscita però ad assumere una certa distanza da questa. nonostante questo, ho fatto pure in seguito delle scelte che sono state pesantemente influenzate dalla mia famiglia. in seguito, le ho rimpiante a lungo e ho dato a "loro" la colpa della mia infelicità.

Non mi sento ancora bene. mi sento ancora spesso inadeguata, però sono consapevole del fatto che ho intrapreso un cammino e che sono cambiata.

Da quello che ho letto, è stato così anche per te. hai scoperto aspetti della tua personalità (che hai accettato, tra l'altro: ottimo!) e hai fatto delle scelte. esse fanno parte di te, non rinnegarle. lavora piuttosto sulla persona che vorresti essere oggi e come potresti diventarlo, questo è il consiglio che mi viene da darti.

broken93 ha scritto:Infine arriviamo al presente, o meglio, all'anno scorso...la scorsa estate, quando ho conosciuto lei...l'unica che mi abbia mai fatto sentire amato, l'unica che sembrava capirmi...
C'era però un problema...era la ragazza con cui ci stava provando il mio migliore amico...quello che frequentavo fin dallle elementari...per qualche tempo sono stato combattuto....se ci avessi provato con lei avrei tradito uno dei due valori massimi...se non lo avessi fatto avrei tradito l'altro...alla fine ho scelto l'amore...andava tutto a gonfie vele...sembrava esserci intesa, ho perfino trovato il coraggio di chiederle di metterci insieme...e da qui comincia la caduta...lei mi ha gentilmente rifiutato....ha anche tentato di essermi amica ma io da stupido non riuscivo a vederla come tale ed ho rovinato lo splendido rapporto che si era creato...il mio amico ha perdonato il mio tradimento ma il rapporto tra di noi si è incrinato...anche ora, pur vedendoci ancora, so che è questione di tempo prima che anche lui tagli i rapporti con me. Ed ora il presente...sono qui... a scrivere al telefono questa banale e schifosa storia...pensando che la fine sia sempre più vicina...perdendo lei mi son reso conto di non aver mai vissuto...e di aver sempre nascosto a tutti la mia vera natura, perfino a me stesso...
Ed infine il motivo di questo titolo...il brutto:la maschera con cui mi vedeva il mondo esterno, il buono: quella con cui io mi vedevo e il cattivo: il mio reale volto...
Mi son rivelato essere una persona peggiore di come pensavo, non c'è salvezza per me e l'unica speranza di redenzione sta ne suicidio...quantomeno eviterei di essere di peso e di far soffrire le persone che amo...ho saputo portar loro solo sofferenza e problemi da vivo...da morto smetterò di importunarli con la mia presenza se non altro...


Non è assolutamente vero che sei una brutta persona, sicuramente non perché tu hai voluto approfondire la conoscenza con questa ragazza (o flirtare, se preferisci). Lei non era in coppia con il tuo migliore amico. Né tu né lei dovevate essere fedeli a lui. è semplicemente capitato che questa ragazza piacesse ad entrambi.
Mi dispiace che nonostante il feeling non c'erano i presupposti per una relazione sentimentale con lei. Ma non scoraggiarti per questo. Incontreremo qualcuno che ci farà nuovamente battere il cuore quando saremo pronti!

Infine, no, il suicidio non è la nostra redenzione.

un :hug:
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Messaggioda Mad Phil » 08/03/2017, 8:38



Purtroppo si, fino ad ora la stragrande maggioranza delle mie scelte è stata influenzata dalla mia famiglia e dalle persone che mi stanno attorno...
Ho vissuto talmente tanto tempo all'ombra di chi mi stava a cuore che ora che mi ritrovo solo, pur avendo massima libertà, non so che farmene...non ho una direzione, uno scopo, non so più chi sono. Mi rendo conto di aver sempre agito come ci si aspettava da me...non ho mai agito come volevo veramente, questo solo perché desidero l'approvazione di chi mi sta attorno...
Comunque, a dire il vero, non ho accettato come sono, mi odio, vorrei essere diverso, ma ogni volta che mi chiedo COME vorrei effettivamente essere non trovo una risposta e, come si dice...non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare..
Comunque grazie :hug:
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Messaggioda Pandora313 » 08/03/2017, 13:01



broken93 ha scritto:Purtroppo si, fino ad ora la stragrande maggioranza delle mie scelte è stata influenzata dalla mia famiglia e dalle persone che mi stanno attorno...
Ho vissuto talmente tanto tempo all'ombra di chi mi stava a cuore che ora che mi ritrovo solo, pur avendo massima libertà, non so che farmene...non ho una direzione, uno scopo, non so più chi sono. Mi rendo conto di aver sempre agito come ci si aspettava da me...non ho mai agito come volevo veramente, questo solo perché desidero l'approvazione di chi mi sta attorno...
Comunque, a dire il vero, non ho accettato come sono, mi odio, vorrei essere diverso, ma ogni volta che mi chiedo COME vorrei effettivamente essere non trovo una risposta e, come si dice...non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare..
Comunque grazie :hug:


Non ho una vera risposta. Io non mi odio, a differenza di te. Non mi piaccio o me ne frego.

Probabilmente, dobbiamo capire chi siamo e chi vogliamo essere ed accettarci. Non riesco ad andare più in là di questa ovvietà in questo momento.

:hug:
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Messaggioda Mad Phil » 08/03/2017, 14:58



Pandora313 ha scritto:
Probabilmente, dobbiamo capire chi siamo e chi vogliamo essere ed accettarci. Non riesco ad andare più in là di questa ovvietà in questo momento.

:hug:

eh già...sta proprio lì la chiave...capire chi siamo...semplice ed allo stesso tempo complicato...perché se poi una volta scoperto dovessimo impegnarci a fondo per essere chi siamo?...io credo che in tal caso mi tirerei indietro e tornerei nel mio guscio senza far nulla...per questo mi odio...la ragazza che amavo in qualche modo ha svegliato questa mia parte ribelle, che VUOLE cambiare vita ma che viene puntualmente bloccata dalla più possente e radicata parte a cui invece sta bene una vita che accontenti chi mi sta intorno, senza pensare alla mia felicità...
Non so se ciò che scrivo abbia un senso...probabilmente no...ma non so come spiegare ciò che penso...
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Messaggioda Mela.a.Pois » 04/08/2017, 15:41



Per me non sei assolutamente cattivo, ti vedo solo insicuro su quello che vuoi fare ed essere nella tua vita (solo :P, beh si può benissimo risolvere!). Secondo me potresti realizzarti personalmente e professionalmente anche nell'azienda di famiglia, con un po' di impegno, a volte per essere sereni basta accontentarsi delle proprie piccole fortune e posticipare a periodi migliori i propri sogni.. Anche se in questo serve anche un po' di serenità nell'ambiente che ti circonda, ti trovi bene a lavorare in famiglia? in famiglia c'è quell'armonia che serve?.. se no ti devo per forza dire di impuntarti e realizzarti diversamente, perchè l'armonia con chi si lavora e si vive è tutto, a prescindere da cosa si fa. Nel frattempo.. dimentica questa ragazza e fa di tutto per ricucire i rapporti col tuo amico, sono sicura che l'amicizia può prevalere rispetto alle possibilità vaghe con una ragazza, non perdetevi per colpa sua! ;)
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