La mia storia, tra viaggi e sbagli

Condividi con noi la tua autobiografia.
Tu sei il solo ed unico protagonista della tua vita!
Pubblica qui la tua storia, e che ciò possa essere da aiuto per tutti.

La mia storia, tra viaggi e sbagli

Messaggioda Solo io e i miei pensieri » 18/06/2013, 8:13



In realtà non so perchè sono qui a scrivere la mia storia ma un giorno avevo sentito una persona dire che bisognerebbe sempre raccontarsi a qualcun'altro quindi...eccomi qua, ad annoiarvi ^_^

Sono nata nella nuvolosa, romantica Parigi dove i miei genitori lavoravano. Abitavamo in una di quelle casette vittoriane che si trovano nell'area sud della città. Ho avuto un'infanzia felice, o almeno credo. Ogni mattina la tata mi portava alle scuole, poi mia madre o mio padre venivano a prendermi e facevamo delle lunghissime passeggiate nella Parigi bene, tra negozi costosi e madame alla ricerca della pelliccia alla moda.
Tutto andava al meglio, poi a sette anni i miei genitori riescono a ottenere un investimento e decidono di trasferirsi a N.Y.
COme io abbia vissuto questa esperienza non riesco neanche a capirlo io. Forse all'inizio ero disperata perchè avrei dovuto lasciare i miei amici, la mia tata, la mia Parigi con la metropolitana che tanto amavo. Ma d'altra parte, dentro di me, sapevo che quella città non sarebbe stata a lungo mia.
Così siamo partiti, otto ore di viaggio e una nuova vita.
Ricordo mia sorella che salutava piangendo il suo ragazzo e io che pensavo: un giorno ce lo avrò anche io, il ragazzo. Sognavo il principe azzurro, come ogni bambina di sette anni.

A New York nuova casa, nuova tata, nuovi amici, nuova scuola e nuova lingua. ma alla fine la mia routine non era cambiata. Percorrevo la 16 per arrivare a scuola, tra avvocati di corsa e stiliste alle prese con l'ultimo capriccio di una star.
Sono stati dei bei anni, penso. Ma sapevo che neanche lì avrei trovato la mia vera città. Ogni tanto i miei nonni mi chiamavano, dall'italia e io, in segreto, desideravo andare dove avevo le mie origini.
A undici anni l'azienda dei miei aveva preso il volo e a tavola, senza troppi giri di parole, ci avevano comunicato che, visto che tutto andava per il meglio, potevamo tornare a casa.
A parigi, ho pensato. Ma no.
Questa volta era Italia.
Così mi sono ritrovata nel terzo paese, con una lingua che conoscevo, non benissimo ma almeno avevo le basi. Ho passato moltissimo tempo con i miei nonni, questa volta senza tata.
L'italia, il suo cibo, i suoi paesaggi erano la realizzazione dei miei sogni.
Ho iniziato le medie finalmente convinta che fosse la mia vera casa, l'Italia.
Quei tre anni me li ricordo bene, tra amici nuovi, i primi baci, le prime cotte. Ma avevo iniziato a sentire la mancanza della mentalità newyorkese e di quella parigina.
Finito l'esame della terza media ecco che i miei amici mi proposero di andare in un locale e bere. Adesso posso dire che non è stato niente di ecclatante ma allora mi sembrava la cosa più 'figa' del mondo, eravamo grandi, finalmente. O almeno io la pensavo così.
Sono tornata a casa ubriaca e mia madre lo scoprì subito. Non era per niente contenta, la sentivo mentre diceva che sarebbe stato meglio stare a Parigi o a N.Y.
Quell'estate, quella che precedeva l'inizio del liceo, avevo anche iniziato a fumare. E mia madre, da bravo detective, scoprì anche quello.
Quel giorno si era arrabbiata a morte, aveva chiamato il liceo dove ero iscritta e aveva semplicemente detto: mia figlia non verrà da voi.
Le avevo chiesto spiegazioni e lei si limitò a farmi vedere la foto di un college, a Dublino.
Ecco che il mondo mi cadeva addosso, di nuovo.
Rimpiangevo di essere tornata a casa ubriaca, di aver iniziato a fumare, rimpiangevo la mia stupidità.
Ma la decisione era presa e a settembre mi ritrovai da sola, sola a quattordici anni, in un college di una città sconosciuta.
i primi tempi pensai a buttarmi sotto una macchina talmente ero disperata, poi decisi di cogliere gli aspetti positivi della cosa.
In poco tempo mi innamorai di Dublino, del college, del caffè preso di corsa tra una lezione e l'altra e dell'aria irlandese. Tutto era perfetto. Ma mia madre, quando aveva pensato che mandandomi in quella città sarei stata protetta dalle tentazioni giovanili, si sbagliava.
A quindici anni, e già ero in ritardo rispetto alla media dei ragazzi irlandesi, provai l'Md e l'Lsd. A sedici l'extasi.
Poi basta.
Non so cosa mi abbia spinto a smettere e cambiare radicalmente ma l'ho fatto. Forse è per queste esperienze che, oggi, quando passo davanti ai parchetti non ce la faccio a dire: 'là? tutti sballati'.

in fondo lo ero stata anche io.

E qua si ferma la mia storia, se ci siete arrivati senza addormentarvi :lol:
Forse non ho avuto molta stabilità ma ho imparato molte cose, molte lingue, molte tradizioni diverse. E per quanto riguarda i 15-16 anni, beh, sono stata abbastanza forte da provare e non continuare quindi no, non me ne pento.

E ora? Vivo ancora a Dublino, sempre di corsa tra lezioni e studio. Quando posso scappo dalla città con i miei amici o con il mio ragazzo. Mi mancano i miei genitori ma riusciamo a vederci una volta al mese, almeno. Poi, come adesso, torno in italia d'estate, quando le lezioni finiscono.
Non so se sentirmi parigina, newyorkese, italiana o irlandese ma a dire la verità non mi interessa neanche definirmi con un solo stato :P

ciao a tutti :) :hi:
  • 0

the best is yet to come, just stay strong
Avatar utente
Solo io e i miei pensieri
Amico level two
 
Stato:
Messaggi: 64
Iscritto il: 22/05/2013, 17:16
Località: Dublino
Citazione: E in modo del tutto naturale imparavamo che le cose permesse sono terribilmente noiose e tutte quelle vietate tremendamente divertenti

-Noi, ragazzi dello zoo di Berlino
Genere: Femminile

La mia storia, tra viaggi e sbagli

Messaggioda Richetto » 18/06/2013, 8:57



Ti posso chiamare Trottolina? ^_^
lo zio
  • 0

"Carri armati nemici fatta irruzione a sud di ARIETE. Con ciò ARIETE accerchiata.
Trovasi 5 km nord-ovest Bir El-Abd. Carri ARIETE combattono."
Avatar utente
Richetto
Amico Top Level
 
Stato:
Messaggi: 3090
Iscritto il: 28/01/2013, 9:06
Località: pianura lombarda
Citazione: L'importante è essere, non apparire.
Genere: Maschile

La mia storia, tra viaggi e sbagli

Messaggioda Solo io e i miei pensieri » 18/06/2013, 18:48



mmm, sì, direi che sarebbe un soprannome appropriato ;)
Ma adesso la 'trottolina' ha smesso di girare, chissà...tra qualche anno magari ricomincerà
  • 0

the best is yet to come, just stay strong
Avatar utente
Solo io e i miei pensieri
Amico level two
 
Stato:
Messaggi: 64
Iscritto il: 22/05/2013, 17:16
Località: Dublino
Citazione: E in modo del tutto naturale imparavamo che le cose permesse sono terribilmente noiose e tutte quelle vietate tremendamente divertenti

-Noi, ragazzi dello zoo di Berlino
Genere: Femminile


Torna a Scrivi la tua storia, lascia il segno in questa vita

Chi c’è in linea in questo momento?

Visitano il forum: Nessuno e 2 ospiti

Reputation System ©'