La sofferenza della mia vita

La voglia di riuscire a stare meglio, ma non sapere da dove cominciare

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Pubblica qui la tua storia, e che ciò possa essere da aiuto per tutti.

La sofferenza della mia vita

Messaggioda PiccolaCiliegia » 09/04/2018, 12:49



Ciao a tutti! Sono nuova e spero di scrivere nella sezione giusta...
La mia storia è complicata, lunga, non so da dove cominciare... mi sento arrivata al limite e mi sembra di non vedere attorno a me nemmeno uno spiraglio di luce.
Non mi sono mai confidata con nessuno perché mi vergogno, ho paura del giudizio della gente... spero che qua possiate capirmi senza giudicarmi :(
Ho intrapreso una “relazione” ( mai nulla di ufficiale) con un uomo che mi ha portato ad annullarmi, non mi riconosco più, non ho più interessi mi sono lasciata andare ed ho accettato tutto per lui.
Ci conosciamo, lui impegnato e io pure...nasce qualcosa da entrambe le parti, ma io non ero troppo sicura di volerlo... lui invece che rispettare i miei dubbi e lasciarmi tempo per capire mi lascia perdere e si impegna con un altra persona. Da qui è l’inizio della fine, invece che accettare questa situazione e andare avanti mi trovo impantanata in una storia di sesso con lui, pienamente voluta da lui..adesso a distanza di anni ci sono ancora dentro...tutti e due ancora impegnati con persone diverse..io che ho accettato qualsiasi cosa pur di non perderlo, tradito mentito fatto cose che mi vergogno anche solo a dire... il punto è che io ho continuato questo con la speranza che lui si innamorasse di me, cosa che io sono totalmente di lui...ma nn è mai successo, lui ha cambiato più volte partner (io sempre lo stesso) e con me solo e sempre sesso... ogni volta che cambiava partner dovevo ingoiare il dolore e cercare di trovare una stabilità in ciò (mi rendo conto che è dannoso per me, ho sofferto così tanto) certo nn mancano anche gli atteggiamenti dolci e carini, ma sporadici...e io mi aggrappo a questi...Non riesco a descrivervi come sto, da queste mie parole non si capisce...ho talmente tante emozioni dentro che mi sento confusa...
Ora mi rendo conto che ho un ossessione verso d lui, vivo in base a lui...accetto ogni tipo di comportamento pur d non perderlo, tengo nascosto che sono innamorata perché so che se glielo dicessi lui nn ricambierebbe e dovrei fare a meno d lui...ho provato tante volte a staccarmi ma poi sono sempre ritornata... in tutto questo io ho un compagno che non riesco a lasciare, lui che è innamorato follemente di me...
Mi rendo conto che la mia felicità dipende da lui, ma è tanto che nn mi sento felice...so che sembra un controsenso ma sono talmente abituata ad accettare il suo modo d essere con me che ormai nn so più cosa vuol dire essere felice...so solo che l’idea d rinunciare a lui mi mette ansia paura, ho crisi di pianto...
ho una dipendenza affettiva da lui, perché se mi soffermo a pensare se veramente vorrei una vita con lui, con il suo carattere, le sue bugie la sua indole a tradire credo che non mi andrebbe bene... però lui è qualcosa di irraggiungibile, ogni sua parola ha il potere di innalzarmi o distruggermi totalmente...quando gli scrivo un messaggio e non mi risponde comincio ad andare in ansia...ora mi ha confessato che si è innamorato di una ragazza e vuole lasciare la sua partner attuale, mi sono sentita morire dentro ma nn ho avuto la forza di reagire...e allora perché non riesco a staccarmi e faccio di tutto per lui?cosa succede dentro di me? Sono arrivata alla conclusione che lui è la mia droga, so che mi fa male ma nn riesco a rinunciarci...ho bisogno di quell’ebrezza che mi da solo lui, la mia vita altrimenti è piatta...in tutto questo gioca un ruolo fondamentale la mia insicurezza, scarsa autostima...non ho più interessi, vivo solo per lui...
so che il mio racconto è complicato e forse non mi sono neanche spiegata bene, sono incasinata anche dentro di me...ma vorrei un aiuto... non sopporto più questa situazione... aiutatemi ne ho un disperato bisogno...
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Messaggioda Ensō » 09/04/2018, 14:15



Ciao,

dici di aver accettato e fatto di tutto per non perderlo ...il fatto è che, a mio avviso, non hai mai trovato in lui il sentimento più grande: l'amore con la "a" maiuscola. Hai investito molto ma guadagnato poco.
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Messaggioda PiccolaCiliegia » 09/04/2018, 14:40



Ensō ha scritto:Ciao,

dici di aver accettato e fatto di tutto per non perderlo ...il fatto è che, a mio avviso, non hai mai trovato in lui il sentimento più grande: l'amore con la "a" maiuscola. Hai investito molto ma guadagnato poco.




Grazie per aver letto ciò che ho scritto, e grazie anche per la risposta...
Non ho trovato in lui l’amore quello con la a maiuscola è vero...l’amore non dovrebbe portare tutta questa sofferenza...ma perché se io capisco questo non riesco lo stesso a rinunciare a lui? Perché mi ostino a tutti i costi a volervo, mi annullo soffro senza ottenere nulla se non un lieve senso di tranquillità quando mi dimostra un pizzico di affetto? Ho paura che mi sono talmente abituata a questa situazione (va avanti da molti anni) che non so più cosa significhi provare l’amore vero, una sensazione limpida e felice... come devo fare per capirlo realmente? Come posso ritrovarmi? Mi sono persa in questi anni, non so più cosa significhi ascoltare e volere bene a se stessi..
ti chiedo scusa non sono molto brava a parole, spero che tu riesca a capirmi...
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Messaggioda Ensō » 09/04/2018, 16:07



Sei stata chiarissima, il fatto è che quando ci sentiamo attratti da una persona si insinua in noi una forma morbosa di idealizzazione: prende il nome di infatuazione. Possono rivolgerci consigli ed esortazioni di ogni fatta e di ogni specie, ma noi siamo ciechi e sordi e visualizziamo solamente un'immagine fissa nella nostra mente, l'immagine onnipervasiva della persona amata.
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Messaggioda PiccolaCiliegia » 09/04/2018, 16:26



Ensō ha scritto:Sei stata chiarissima, il fatto è che quando ci sentiamo attratti da una persona si insinua in noi una forma morbosa di idealizzazione: prende il nome di infatuazione. Possono rivolgerci consigli ed esortazioni di ogni fatta e di ogni specie, ma noi siamo ciechi e sordi e visualizziamo solamente un'immagine fissa nella nostra mente, l'immagine onnipervasiva della persona amata.



Ma a questo processo c’è una fine? Mi sento rinchiusa in una gabbia senza via d’uscita, mi fa soffrire terribilmente ma nn riesco a liberarmene...come si rompe questo circolo?
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Messaggioda Ensō » 09/04/2018, 17:10



PiccolaCiliegia ha scritto:
Ensō ha scritto:Sei stata chiarissima, il fatto è che quando ci sentiamo attratti da una persona si insinua in noi una forma morbosa di idealizzazione: prende il nome di infatuazione. Possono rivolgerci consigli ed esortazioni di ogni fatta e di ogni specie, ma noi siamo ciechi e sordi e visualizziamo solamente un'immagine fissa nella nostra mente, l'immagine onnipervasiva della persona amata.



Ma a questo processo c’è una fine? Mi sento rinchiusa in una gabbia senza via d’uscita, mi fa soffrire terribilmente ma nn riesco a liberarmene...come si rompe questo circolo?


Le "gabbie" mentali le costruiamo noi seguendo la parte irrazionale che in questo caso reclama il suo protagonismo. E' come spezzare un incantesimo, il problema è che in questa gabbia citata precedentemente noi soffriamo ma ci stiamo bene. Quindi, a questo punto si rende necessario far emergere la parte razionale, quella che è rimasta per tanto tempo sopita e confinata negli angoli oscuri della nostra mente.
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Messaggioda Unknown » 09/04/2018, 17:31



PiccolaCiliegia ha scritto:Sono arrivata alla conclusione che lui è la mia droga, so che mi fa male ma nn riesco a rinunciarci...ho bisogno di quell’ebrezza che mi da solo lui, la mia vita altrimenti è piatta...i.


Hai usato proprio la parola giusta : Droga, perchè gli effetti sono esattamente gli stessi ..
Il malessere che provi quando sei in astinenza da lui è sovrapponibile a quello di un alcolizzato prova quando è in astinenza da alcol..
Un altro termine chiave che hai usato è : ebrezza, ossia quella sensazione di benessere che producono le droghe..
Anche la dipendenza dal gioco, la Ludopatia produce effetti simili..
Ho avuto a che fare tempo fà con una donna che aveva il tuo stesso problema.. A leggere il tuo racconto sembrerebbe proprio lei, in quanto riferisci le stesse identiche cose..
Conosco bene come funziona il meccanismo, direi che ti sei spiegata benissimo..
Il guaio è che ad alimentare il tutto è proprio il rifiuto.. più lui è sfuggente più ti ci sentirai attaccata, mente paradossalmente se lui decidesse di legarsi a te ci metteresti poco ad allontanarlo.
Ci credo che il tuo compagno sia innamorato di te, non potrebbe essere altrimenti, magari non ti ama come tu vorresti, perchè il tuo bisogno di attenzioni probabilmente è smisurato..
Sono ipotesi, non ti sto giudicando, lo voglio precisare..
Ma sembri cosi' simile a quella persona che anni fà ho conosciuto..
L'unico modo per uscire da questa situazione è trovare assolutamente il modo di volerti un pochino più di bene, magari con l'ausilio di una persona esperta, perchè la faccenda è abbastanza complicata è dubito riuscirai a venirne fuori da sola.. ma te lo auguro!
Buona fortuna! :hi:
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Messaggioda Ātman » 09/04/2018, 19:48



Unknown ha scritto:L'unico modo per uscire da questa situazione è trovare assolutamente il modo di volerti un pochino più di bene, magari con l'ausilio di una persona esperta,


Concordo.

Un aiuto competente potrebbe essere utile, se non riesci a uscirne da sola.
Magari ripeti sempre lo stesso schema perché avevi un padre poco presente o carente dal punto di vista affettivo, ma queste sono cose che sai tu (e che potresti discutere con un terapeuta).
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Messaggioda PiccolaCiliegia » 09/04/2018, 19:58



Unknown ha scritto:
PiccolaCiliegia ha scritto:Sono arrivata alla conclusione che lui è la mia droga, so che mi fa male ma nn riesco a rinunciarci...ho bisogno di quell’ebrezza che mi da solo lui, la mia vita altrimenti è piatta...i.


Hai usato proprio la parola giusta : Droga, perchè gli effetti sono esattamente gli stessi ..
Il malessere che provi quando sei in astinenza da lui è sovrapponibile a quello di un alcolizzato prova quando è in astinenza da alcol..
Un altro termine chiave che hai usato è : ebrezza, ossia quella sensazione di benessere che producono le droghe..
Anche la dipendenza dal gioco, la Ludopatia produce effetti simili..
Ho avuto a che fare tempo fà con una donna che aveva il tuo stesso problema.. A leggere il tuo racconto sembrerebbe proprio lei, in quanto riferisci le stesse identiche cose..
Conosco bene come funziona il meccanismo, direi che ti sei spiegata benissimo..
Il guaio è che ad alimentare il tutto è proprio il rifiuto.. più lui è sfuggente più ti ci sentirai attaccata, mente paradossalmente se lui decidesse di legarsi a te ci metteresti poco ad allontanarlo.
Ci credo che il tuo compagno sia innamorato di te, non potrebbe essere altrimenti, magari non ti ama come tu vorresti, perchè il tuo bisogno di attenzioni probabilmente è smisurato..
Sono ipotesi, non ti sto giudicando, lo voglio precisare..
Ma sembri cosi' simile a quella persona che anni fà ho conosciuto..
L'unico modo per uscire da questa situazione è trovare assolutamente il modo di volerti un pochino più di bene, magari con l'ausilio di una persona esperta, perchè la faccenda è abbastanza complicata è dubito riuscirai a venirne fuori da sola.. ma te lo auguro!
Buona fortuna! :hi:




Mi hai letto come un libro aperto, sei riuscito a capirmi in pieno.... ti ringrazio per ciò che mi hai scritto, so che è così ma sentirselo dire mi sta aiutando a prenderne più coscienza...quindi sul serio ti ringrazio di cuore!
Lo so che dovrei cercare di volermi più bene, ci sto provando con tutta me stessa...se posso essere sincera fino infondo ho sempre scartato l’idea di ottenere aiuto da una persona esperta perché mi spaventa...l’idea di andare da un terapeuta mi paralizza, non riuscirei... secondo te potrei riuscirci in qualche altro modo? Mi rendo conto che è, come dici tu, una situazione complicata..e sta durando da fin troppo... ma potrei in qualche modo lavorare su di me senza un aiuto esterno?
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Messaggioda _Sehnsucht_ » 09/04/2018, 21:03



PiccolaCiliegia ha scritto:
Unknown ha scritto:
PiccolaCiliegia ha scritto:Sono arrivata alla conclusione che lui è la mia droga, so che mi fa male ma nn riesco a rinunciarci...ho bisogno di quell’ebrezza che mi da solo lui, la mia vita altrimenti è piatta...i.


Hai usato proprio la parola giusta : Droga, perchè gli effetti sono esattamente gli stessi ..
Il malessere che provi quando sei in astinenza da lui è sovrapponibile a quello di un alcolizzato prova quando è in astinenza da alcol..
Un altro termine chiave che hai usato è : ebrezza, ossia quella sensazione di benessere che producono le droghe..
Anche la dipendenza dal gioco, la Ludopatia produce effetti simili..
Ho avuto a che fare tempo fà con una donna che aveva il tuo stesso problema.. A leggere il tuo racconto sembrerebbe proprio lei, in quanto riferisci le stesse identiche cose..
Conosco bene come funziona il meccanismo, direi che ti sei spiegata benissimo..
Il guaio è che ad alimentare il tutto è proprio il rifiuto.. più lui è sfuggente più ti ci sentirai attaccata, mente paradossalmente se lui decidesse di legarsi a te ci metteresti poco ad allontanarlo.
Ci credo che il tuo compagno sia innamorato di te, non potrebbe essere altrimenti, magari non ti ama come tu vorresti, perchè il tuo bisogno di attenzioni probabilmente è smisurato..
Sono ipotesi, non ti sto giudicando, lo voglio precisare..
Ma sembri cosi' simile a quella persona che anni fà ho conosciuto..
L'unico modo per uscire da questa situazione è trovare assolutamente il modo di volerti un pochino più di bene, magari con l'ausilio di una persona esperta, perchè la faccenda è abbastanza complicata è dubito riuscirai a venirne fuori da sola.. ma te lo auguro!
Buona fortuna! :hi:




Mi hai letto come un libro aperto, sei riuscito a capirmi in pieno.... ti ringrazio per ciò che mi hai scritto, so che è così ma sentirselo dire mi sta aiutando a prenderne più coscienza...quindi sul serio ti ringrazio di cuore!
Lo so che dovrei cercare di volermi più bene, ci sto provando con tutta me stessa...se posso essere sincera fino infondo ho sempre scartato l’idea di ottenere aiuto da una persona esperta perché mi spaventa...l’idea di andare da un terapeuta mi paralizza, non riuscirei... secondo te potrei riuscirci in qualche altro modo? Mi rendo conto che è, come dici tu, una situazione complicata..e sta durando da fin troppo... ma potrei in qualche modo lavorare su di me senza un aiuto esterno?


Perché sei paralizzata dall'idea di parlare con un terapeuta? hai paura che ti giudicherebbe male? loro non sono lì per giudicarti o guardarti storto ma per districare il turbinio di emozioni che hai dentro in questa situazione che ti dà più dolore che altro. Sarebbero colloqui che rimangono solo fra te e il terapeuta visto che hanno il segreto professionale. Non puoi continuare a distruggerti, che sia un'amica o un terapeuta, bisogna che cerchi una via di uscita, qualcuno a cui appoggiarti un minimo almeno, un qualcosa che ti aiuta passo passo a recuperare un po' di amor proprio.
In fondo ti capisco perché mi sono ritrovata più volte a elemosinare attenzioni da persone occupate.
Alla fine lui ti sta stando solo briciole, meriteresti dell'affetto autentico, pieno, completo, dedicato solo per te.

TheDarkKnight ha scritto:Non so aiutarti, so solo che darei 1000 delle vostre insulse esistenze per riportarlo in vita, è incredibile come ogni giorno mi diate conferma di quanta patetica sia la vostra specie. Fatemi tornare a casa :facepalm:


Qualcuno una volta disse:"se non hai niente di carino da dire, allora non dire niente". Magari prima di scrivere certe cose ricordatelo.
Una persona che viene su questo forum per cercare aiuto non ha bisogno di essere ulteriormente affossata.
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_Sehnsucht_
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