Un disastro

Ho conosciuto Satana in persona

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Un disastro

Messaggioda Gaia » 14/11/2018, 17:11



Eccomi, ho 31 anni e sono Sarda.
Scriverò in breve la storia della mia vita perché ripercorrere certe cose non è molto piacevole e soprattutto dilungarsi può diventare noioso quindi farò del mio meglio per non arrivare a ciò.
Son nata in una famiglia monotona e chiusa...cosi la definisco io. Mio padre padre padrone e mia madre che lo asseconda a su tutto... E noi tutti un po' succubi ecco.
Mio padre una persona dritta.. Inquadrata, molto Severo.. Troppo, geloso, cupo e freddo.
Un bel giorno cosa succede? Lo vedo con una.
Separazione disastrosa..
Abbiamo passato Anni ed anni con questa che faceva scherzi telefonici tipo che scriveva unmessaggio e però dal pc cambiava il mittente.
Una pazza.
Comunque mio padre non si fidava d nessuno tranne di lei... É arrivato pure ad andare dai carabinieri perché mi voleva denunciare grazie a lei (per niente chiaramente) e per tutto ciò non mi ha mai chiesto scusa o detto mi dispiace perché è troppo freddo e orgoglioso.
Per quanto è severo lui per una cosa del genere non mi avrebbe più riconosciuto come figlia.
In pratica ci ha abbandonati, io son rimasta anni senza sentirlo e vederlo ma nonostante tutto ci parlo ancora anche se so bene che meno ci ho a che fare e meglio sto.
Lui per fortuna adesso non vive con me.
Comunque adesso invece ha iniziato mia madre a rompere.. Sta uscendo più di me, tutti i giorni e da poco mi ha chiesto pure se poteva portare il nuovo compagno a casa..che ho visto solo una volta.
E niente in tutto ciò son sola.. Non ho nulla da perdere e ora che non sto lavorando mi vorrei spostare ma ho come paura mi sentirei più sola fuori. Vorrei trovare la mia strada e un senso a tutto ciò.. Perché credo infondo che quando unafamiglia si sfascia io credo che nell immaturità ti dimentichi che con quella persona con cui tanto ce l hai ci hai fatto dei figli.. Ed io mi sento repulse anche come figlia a sto punto.
Ciao e grazie per avermi letto!
  • 2

Gaia
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Messaggioda Tannhauser » 14/11/2018, 19:17



Mi dispiace per le tue disavventure,se ti senti male dove sei e il tuo desiderio è partire, dovresti farlo, magari a piccoli passi prima per un piccolo periodo senza fare traslochi,poi valuti. Ci sono vari modi anche a basso costo per spostarsi,puoi spostarti inizialmente con uno scambio di lavoro in cambio di Vito è alloggio,staresti in una famiglia così non sei sola e puoi vedere posti nuovi,cercarti un lavoro nel mentre.
  • 0

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Messaggioda crisbil » 15/11/2018, 1:54



Gaia ha scritto:Perché credo infondo che quando unafamiglia si sfascia io credo che nell immaturità ti dimentichi che con quella persona con cui tanto ce l hai ci hai fatto dei figli.. Ed io mi sento repulse anche come figlia a sto punto.


Prima di tutto credo che non dovresti sentirti rifiutata come figlia o vivere certe situazioni troppo in relazione a te stessa.
Una delle cose più complicate da capire dei genitori credo sia che son delle persone umane pure loro, piene di problemi e difetti e bisogni e vulnerabilità.

Esattamente come noi, alla fine.

Da figli si presume che chi ti è genitore ne debba sapere più di te e avere una assai maggiore consapevolezza della vita e delle cose.. ma poi, nel concreto, assai raramente è così.
Cioè.. finché sei bambino un po' vivi nell'incosapevolezza.. la maggior parte delle cose non le vedi né le comprendi.. ma poi crescendo è inevitabile iniziare a cogliere tutte le "smagliature" - e sono tante - che ci sono nelle cose, genitori compresi.
Perché la realtà è che pure i genitori son esseri umani "limitati" come noi che tentano di affrontare e vivere la loro vita come riescono (spesso a fatica.. quando non addirittura male).

Sarebbe bello se chiunque mettesse al mondo un figlio fosse una persona "risolta" e a posto con sé stessa e con gli altri, capace di affrontare e far fronte a tutto, ma a conti fatti non è mai così (e chi ci crede spesso si autoillude e basta).

Secondo me dovresti iniziare a guardare ai tuoi genitori semplicemente come delle "normali" persone e provare (dico provare perché non è scontato che sia possibile) a prendere da loro e dal rapporto che hai con essi quel che di buono e positivo c'è.. anche se sporadico e limitato .. e intanto pensare alla tua vita e a te stessa.

Ti dico di provare a fare questo, goderti quel poco che magari è possibile godere in loro compagnia, perché io non l'ho mai fatto.. né con mio padre (è morto che avevo 11 anni) .. né con mia madre (ne ho scritto varie volte sul forum, rapporto terrificante e che mi ha in un certo senso reso quel che sono oggi - una persona sola - DEL TUTTO SOLA e SOLA nel concreto - sempre stato così - fragile, insicura, "irrisolta" ) .. e adesso che non è materialmente più possibile vivo con infinita angoscia e rammarico il non averci almeno provato.. . .. . aver pensato solo ai problemi e alle cose brutte (spesso terrificanti) e non a quelle pochissime e rare cose belle che forse avrebbero potuto esserci di buono nel (non)-rapporto che avevo con lei..

Se hai tempo e voglia magari leggi questo post che ho scritto un po' di tempo fa su questo forum.. una cosa legata a mia madre e un ricordo personalissimo di lei.. che magari rende più l'idea di quello che vorrei dire (non è facilissimo per me).

AUTUNNO, 1978 (Fotografia) [..di cose perdute]

Detto questo.. a prescindere da tutto e tutti.. non trascurare mai te stessa.. anche questo è un'errore che io invece ho fatto.

Anche se non sei supportata da nessuno. Devi pensarci tu a te stessa e ad agire in questo senso. Ad uscire dall'isolamento e dai problemi. Perché difficilmente qualcuno farà il primo passo in tal senso.. e, ancor peggio, perché non c'è un tempo infinito nemmeno per questo, te lo assicuro (....)

Non so bene se sei una persona sufficientemente sicura di sé e in grado di affrontare gli altri..e quali tipi di situazioni.. né se hai disponibilità economica e possibilità di allontanarti da casa.. ma se puoi (anche solo economicamente) io ti consiglierei di provare a fare anche questo... viaggiare.. fare più attività ed esperienze che puoi lontano da casa ... perché a non fare niente ed aspettare "giorni migliori" si spreca solo il tempo che si ha potenzialmente a disposizione e poi - ad un certo punto - per la maggior parte delle cose di tempo non ce n'è più.. e di possibilità o occasioni neanche.. (e chi dice il contrario non sa assolutamente di cosa sta parlando).
Farlo a prescindere da tutti.. farlo per te stessa.

Spero di non averti infastidito o mancato di rispetto.. e che ci coglierai qualcosa di buono (l'intenzione era quella) in quello che assai faticosamente ti ho provato ad esprimere.

Ciao.
  • 2

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Messaggioda Cla » 15/11/2018, 20:01



crisbil ha scritto:
Gaia ha scritto:Perché credo infondo che quando unafamiglia si sfascia io credo che nell immaturità ti dimentichi che con quella persona con cui tanto ce l hai ci hai fatto dei figli.. Ed io mi sento repulse anche come figlia a sto punto.


Prima di tutto credo che non dovresti sentirti rifiutata come figlia o vivere certe situazioni troppo in relazione a te stessa.
Una delle cose più complicate da capire dei genitori credo sia che son delle persone umane pure loro, piene di problemi e difetti e bisogni e vulnerabilità.

Esattamente come noi, alla fine.

Da figli si presume che chi ti è genitore ne debba sapere più di te e avere una assai maggiore consapevolezza della vita e delle cose.. ma poi, nel concreto, assai raramente è così.
Cioè.. finché sei bambino un po' vivi nell'incosapevolezza.. la maggior parte delle cose non le vedi né le comprendi.. ma poi crescendo è inevitabile iniziare a cogliere tutte le "smagliature" - e sono tante - che ci sono nelle cose, genitori compresi.
Perché la realtà è che pure i genitori son esseri umani "limitati" come noi che tentano di affrontare e vivere la loro vita come riescono (spesso a fatica.. quando non addirittura male).

Sarebbe bello se chiunque mettesse al mondo un figlio fosse una persona "risolta" e a posto con sé stessa e con gli altri, capace di affrontare e far fronte a tutto, ma a conti fatti non è mai così (e chi ci crede spesso si autoillude e basta).

Secondo me dovresti iniziare a guardare ai tuoi genitori semplicemente come delle "normali" persone e provare (dico provare perché non è scontato che sia possibile) a prendere da loro e dal rapporto che hai con essi quel che di buono e positivo c'è.. anche se sporadico e limitato .. e intanto pensare alla tua vita e a te stessa.

Ti dico di provare a fare questo, goderti quel poco che magari è possibile godere in loro compagnia, perché io non l'ho mai fatto.. né con mio padre (è morto che avevo 11 anni) .. né con mia madre (ne ho scritto varie volte sul forum, rapporto terrificante e che mi ha in un certo senso reso quel che sono oggi - una persona sola - DEL TUTTO SOLA e SOLA nel concreto - sempre stato così - fragile, insicura, "irrisolta" ) .. e adesso che non è materialmente più possibile vivo con infinita angoscia e rammarico il non averci almeno provato.. . .. . aver pensato solo ai problemi e alle cose brutte (spesso terrificanti) e non a quelle pochissime e rare cose belle che forse avrebbero potuto esserci di buono nel (non)-rapporto che avevo con lei..

Se hai tempo e voglia magari leggi questo post che ho scritto un po' di tempo fa su questo forum.. una cosa legata a mia madre e un ricordo personalissimo di lei.. che magari rende più l'idea di quello che vorrei dire (non è facilissimo per me).

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Detto questo.. a prescindere da tutto e tutti.. non trascurare mai te stessa.. anche questo è un'errore che io invece ho fatto.

Anche se non sei supportata da nessuno. Devi pensarci tu a te stessa e ad agire in questo senso. Ad uscire dall'isolamento e dai problemi. Perché difficilmente qualcuno farà il primo passo in tal senso.. e, ancor peggio, perché non c'è un tempo infinito nemmeno per questo, te lo assicuro (....)

Non so bene se sei una persona sufficientemente sicura di sé e in grado di affrontare gli altri..e quali tipi di situazioni.. né se hai disponibilità economica e possibilità di allontanarti da casa.. ma se puoi (anche solo economicamente) io ti consiglierei di provare a fare anche questo... viaggiare.. fare più attività ed esperienze che puoi lontano da casa ... perché a non fare niente ed aspettare "giorni migliori" si spreca solo il tempo che si ha potenzialmente a disposizione e poi - ad un certo punto - per la maggior parte delle cose di tempo non ce n'è più.. e di possibilità o occasioni neanche.. (e chi dice il contrario non sa assolutamente di cosa sta parlando).
Farlo a prescindere da tutti.. farlo per te stessa.

Spero di non averti infastidito o mancato di rispetto.. e che ci coglierai qualcosa di buono (l'intenzione era quella) in quello che assai faticosamente ti ho provato ad esprimere.

Ciao.


Hai scritto cose molto vere, in alcune delle quali mi riconosco pienamente. Anch'io quand'ero giovane ho molto contestato i miei genitori, riuscivo a vedere solo i loro difetti, le loro colpe.
Erano il capro espiatorio di tutti i miei problemi anche se tenevo tutti questi sentimenti dentro di me. Non riuscivo a capire né a vedere le loro fragilità, le loro paure, i loro limiti, il loro essere persone e come tali imperfetti come lo siamo tutti. Tutto questo mi portò a vivere il rapporto con i miei genitori in modo distaccato.
Ora che ho cinquantanni mi rendo conto di quante opportunità ho perso a causa di questa visione miope e mi rammarico del tempo sprecato che non potrò mai più recuperare soprattutto con mio padre ho perso ormai da tanti anni. In compenso cerco di farlo con mia madre con il risultato di essere troppo oppressiva e di nuocere alla sua serenità.
  • 1

Cla
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Messaggioda crisbil » 16/11/2018, 0:48



Cla ha scritto:In compenso cerco di farlo con mia madre con il risultato di essere troppo oppressiva e di nuocere alla sua serenità.


Non sempre (o forse quasi mai ? non lo so) è una cosa facilissima da realizzare... perché oltre a quello che desideriamo e vorremmo noi... poi conta - altrettanto - anche la disponibilità (e volontà e desideri) dell'altra persona ...

Tu cerca di non essere oppressiva... goditi - semplicemente - le cose positive e belle che ci sono nel rapporto con tua madre (anche se sporadiche e brevi).. io vorrei tanto averlo fatto.... . . . .. esser stato meno concentrato su me stesso e i miei problemi e bisogni e tutte le cose negative (tantissime e pesantissime) che c'erano... . aver vissuto con lei dei momenti anche solo normali e tranquilli, forse avrebbero potuto essercene.. non so.. . .. .. . . . . . se mi fossi impegnato di più e mi fossi reso conto di certe cose prima.. .. . . .

(sto piangendo)
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Messaggioda Gaia » 23/11/2018, 1:51



crisbil ha scritto:
Gaia ha scritto:Perché credo infondo che quando unafamiglia si sfascia io credo che nell immaturità ti dimentichi che con quella persona con cui tanto ce l hai ci hai fatto dei figli.. Ed io mi sento repulse anche come figlia a sto punto.


Prima di tutto credo che non dovresti sentirti rifiutata come figlia o vivere certe situazioni troppo in relazione a te stessa.
Una delle cose più complicate da capire dei genitori credo sia che son delle persone umane pure loro, piene di problemi e difetti e bisogni e vulnerabilità.

Esattamente come noi, alla fine.

Da figli si presume che chi ti è genitore ne debba sapere più di te e avere una assai maggiore consapevolezza della vita e delle cose.. ma poi, nel concreto, assai raramente è così.
Cioè.. finché sei bambino un po' vivi nell'incosapevolezza.. la maggior parte delle cose non le vedi né le comprendi.. ma poi crescendo è inevitabile iniziare a cogliere tutte le "smagliature" - e sono tante - che ci sono nelle cose, genitori compresi.
Perché la realtà è che pure i genitori son esseri umani "limitati" come noi che tentano di affrontare e vivere la loro vita come riescono (spesso a fatica.. quando non addirittura male).

Sarebbe bello se chiunque mettesse al mondo un figlio fosse una persona "risolta" e a posto con sé stessa e con gli altri, capace di affrontare e far fronte a tutto, ma a conti fatti non è mai così (e chi ci crede spesso si autoillude e basta).

Secondo me dovresti iniziare a guardare ai tuoi genitori semplicemente come delle "normali" persone e provare (dico provare perché non è scontato che sia possibile) a prendere da loro e dal rapporto che hai con essi quel che di buono e positivo c'è.. anche se sporadico e limitato .. e intanto pensare alla tua vita e a te stessa.

Ti dico di provare a fare questo, goderti quel poco che magari è possibile godere in loro compagnia, perché io non l'ho mai fatto.. né con mio padre (è morto che avevo 11 anni) .. né con mia madre (ne ho scritto varie volte sul forum, rapporto terrificante e che mi ha in un certo senso reso quel che sono oggi - una persona sola - DEL TUTTO SOLA e SOLA nel concreto - sempre stato così - fragile, insicura, "irrisolta" ) .. e adesso che non è materialmente più possibile vivo con infinita angoscia e rammarico il non averci almeno provato.. . .. . aver pensato solo ai problemi e alle cose brutte (spesso terrificanti) e non a quelle pochissime e rare cose belle che forse avrebbero potuto esserci di buono nel (non)-rapporto che avevo con lei..

Se hai tempo e voglia magari leggi questo post che ho scritto un po' di tempo fa su questo forum.. una cosa legata a mia madre e un ricordo personalissimo di lei.. che magari rende più l'idea di quello che vorrei dire (non è facilissimo per me).

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Ciao.



Ho 31 anni.. So bene che i genitori son persone imperfette.. Nessuno lo è... E menomale... In compenso c è chi crede di esserlo!
Ho viaggiato, vissuto da sola e convissuto...
E amato. Ho dato.. Dato.. Dato, ora penso a me..e forse il mio isolamento è pure una conseguenza a ciò! Il resto verrà da sé.
Grazie comunque del tuo scritto.. Concordo con tutto ciò che hai detto. 5
  • 0

Gaia
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Messaggioda crisbil » 23/11/2018, 11:12



Gaia ha scritto:Ho viaggiato, vissuto da sola e convissuto...


Di cose ed esperienze ne hai fatte tante, allora.. anche lontana da casa. Quindi le mie ipotesi erano decisamente poco azzeccate.

Gaia ha scritto:ora penso a me..e forse il mio isolamento è pure una conseguenza a ciò!


Probabilmente hai semplicemente bisogno di un momento di pausa e tranquillità.. per ricaricarti e "ritrovarti".
Però cerca di non farlo durare troppo l'isolamento, che all'inizio magari è così.. un rifugio sicuro.. ma alla lunga produce parecchi danni e poi il tempo passa e.... .....
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