Non è una vera e propria autobiografia di me, bensì del mio pensiero, del modo in cui io vedo il mondo, e poiché la mia visione cambia col tempo probabilmente pubblicherò altri post oltre a questo, pure perché c'è così tanto da dire... E spero che leggendo anche voi abbiate qualcosa da dire, o magari semplicemente che uno spunto di riflessione sia nato in voi, mi va bene anche questo.
La vita. Cos'è? Che senso ha? Perché viverla?
Bene, partiamo dal principio...
In principio, il big bang. L'origine di tutto, almeno secondo le più moderne teorie scientifiche. Da allora sono passati circa 14 miliardi di anni, e ne passeranno ancora molti altri prima che tutto giunga ad una fine. Si dice che l'entropia, cioè il disordine, nell'universo tenda ad aumentare, eppure in questa tendenza verso il caos, è possibile notare un ordine, nelle stelle, nei pianeti, nella vita. Secondo me esistono 2 modi per vedere la cosa. Entrambi sensati. Uno più nichilistico, più materialista, basato sulla semplice osservazione di leggi fisiche e matematiche. Tutto ciò esiste perché l'universo funziona così, gli atomi funzionano così, l'energia funziona così, e noi non siamo altro che semplici testimoni, fatti di materia ed energia, in uno scenario fatto di materia ed energia. Ed è assolutamente vero. La fisica e la chimica dominano questo universo, dominano la vita, ed è facile perdersi in questi pensieri e giungere alla conclusione che nulla abbia un senso, che tutto esiste senza un motivo e che perciò neanche la nostra vita ne abbia uno. Si e no. Come ho detto prima, esiste anche un altro modo di vedere le cose. In realtà ne esistono tanti altri, ma io, che ho una visione molto scientifica e razionale delle cose, ho anche questa visione. Nulla ha senso, ma questo cosa comporta? Che siamo liberi. Se ci fosse un senso, un fine già predestinato, ci sarebbe anche giusto e sbagliato, corretto e scorretto, e non esisterebbe più la libertà che invece tutti noi abbiamo. Perché siamo liberi di scegliere qualunque strada scegliamo, e anche se avremo tutti contro, noi potremo sempre contare su noi stessi. Perché non c'è un senso. Semplicemente noi siamo fatti così.
Ma allora neanche la vita ha senso? Beh, dipende. Molti ragionano su quale sia il senso della vita e si arriva alle risposte più disparate e diverse tra loro. Ecco quello che penso io. Il senso è un concetto umano, qualcosa che solo l'uomo può attribuire alle cose. Perciò il senso della vita è quello che tu in quanto persona decidi di attribuirle. Tutto qui. Ognuno ha il suo senso. Il mio devo ancora trovarlo, ma penso di non discostarmi troppo quando dico che il mio obiettivo principale sia essere in pace con me stesso e con gli altri. Soprattutto con me stesso. Ma in realtà sono cose strettamente collegate.
In realtà vengo da un periodo di forte depressione che sicuramente ha condizionato il mio pensiero, e non è che ne sia uscito del tutto... Fatto sta che per del tempo ho pensato che io non valessi nulla, che gli altri erano più importanti di me e che se soffrivo andava comunque bene, anzi forse era anche meglio. Ammetto che certi pensieri mi tornano in mente qualche volta.. ma adesso riesco a fare lo sforzo mentale di allontanarli e cacciarli via. Questo perché non volersi bene e non accettarsi è sempre e comunque sbagliato. Anche quando si pensa di essere una brutta persona, anche quando ci si odia per qualcosa che si ha fatto, non bisogna mai dimenticare che noi dobbiamo essere i primi a tenere a noi stessi. Io credo che sia qualcosa di necessario, nel raggiungimento della felicità. Si può trovare felicità nell'amore, nell'approvazione, nei soldi, nell'amicizia, ma se non la si trova prima di tutto nel bene verso se stessi mancherà sempre qualcosa... E me ne rendo conto perché a me manca qualcosa, e la identifico proprio in questo. Ma perché volersi bene? Perché accettare la persona che siamo, anche quando ci facciamo così schifo e ci odiamo così tanto? Perché siamo esseri umani. Viviamo, proviamo emozioni, sbagliamo, cadiamo, ci rialziamo, impariamo, ci rendiamo conto di non essere perfetti e spesso per questo finiamo per soffrirci. Ma è questo quello che siamo, dobbiamo imparare a conviverci prima o poi o staremo male per sempre. Ha senso vivere un'intera vita stando male? Senza nemmeno provare a stare bene, a crearsi un futuro che valga la pena vivere? Ecco, io credo di no. A meno che uno non credi nella vita dopo la morte o la reincarnazione, una volta che si muore è finita. La fine delle sofferenze, delle gioie, delle relazioni.. della vita insomma. E prima o poi moriremo tutti. Nessuno escluso. Allora se tutto deve finire, cos'è la vita? Non vale la pena farla finita prima? No, non ne vale la pena. Come ho detto moriremo prima o poi, facendolo prima acceleremo semplicemente il processo. Allora perché vivere? Di nuovo, cos'è la vita? La vita, è un opportunità. Un occasione che ci viene data, forse da qualcuno forse da nessuno, per poter vivere appunto. E finché siamo vivi, certo ci sarà il dolore, la sofferenza, lo sconforto, ma c'è anche la possibilità di provare gioia, soddisfazione, felicità, tutte cose che con la morte vanno via anch'esse. Perciò finché siamo vivi, finché c'è anche solo una possibilità di poter vivere una vita soddisfacente e piena, secondo me già tutto acquista un senso, e solo per questo vale la pena osservare cosa ancora ha la vita da offrirci.
Ho scritto un poema, vabbè, se avete letto tutto complimenti, spero di non avervi annoiato. Se avete qualcosa da scrivere, una vostra opinione, una vostra riflessione, ve ne sarei grato
Penso scriverò altre cose più in là, vedremo.