Boh

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Boh

Messaggioda stella* » 18/12/2018, 9:04



Sono davanti il mare.
Ho il cappuccio sulla testa in modo che mi copra dal freddo e dal vento, e infondo spero che copra anche il mondo dai miei pensieri.
Sono troppi e troppo grandi.
Vedo la mia ombra un po' più avanti a me riflessa dal sole. Anche ad essa volano i capelli davanti il viso che quasi le impediscono di scrivere queste parole al cellulare; anche ad essa le gelano un po' le mani che tremano ma non si fermano.
Il mare è così blu che non riesco a distinguere quale sia il cielo e quale sia il mare, le onde arrivano a riva così alte e così veloce che per una frazione di secondo, la quantità di gocce che resta in aria sembrano fumo.
Fumo di mare.
I gabbiani ci volano sopra ed un attimo dopo scompaiono in una nuvola lì vicino. Penso che è meraviglioso.
Vorrei saper volare come loro.
I granelli di sabbia sono così tanti: mi entrano nelle scarpe e vorrei contarli.
Sono le 8 e dovrei essere a scuola.
Non so neanche io quale sia la mia storia.
Ho avuto un padre violento, ma solo con mia madre "per fortuna". Da piccola ho sofferto di mutismo selettivo, poi mi è passato ma la timidezza è rimasta, e poi mi è passata pure questa.
In seconda/terza elementare i miei genitori si sono separati, ed ero felicissima.
Ho sofferto di bullismo alle medie. Mio padre mi ha fatto male un sacco di volte con le parole. Ora non lo parlo più.
Ho iniziato a soffrire di autolesionismo quando, dopo il primo superiore, un ragazzo mi ha rifiutata.
Era una cosa stupida e pensavo mi sarebbe passato. La cotta sì, l'impulso di tagliarmi no.
Non mi sento amata.
Ieri ho avuto pensieri ossessivi un'altra volta. Ci ho messo tutte le mie forze, giuro che ci ho messo tutte le mie forze, ma io non ci riesco.
Oggi non ho nemmeno preso la fluoxetina. Non so che effetto mi farà.
E continuerò a camminare senza una direzione, tutto il giorno. Finché non mi cercheranno.
E se non mi cercheranno, dormirò qui. Prenderò un treno e andrò da qualche parte.
Ma io non volevo scappare di casa. Volevo solo scappare da me stessa.
Ho quasi 17 anni, soffro di un disturbo di ansia e depressione. E non ce la faccio più.
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stella*
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Messaggioda crisbil » 18/12/2018, 9:15



stella* ha scritto:Ma io non volevo scappare di casa. Volevo solo scappare da me stessa.


Scrivi decisamente bene.
Mi sembrava quasi di essere lì, nel gelo salmastro e umido di una mattina invernale davanti al mare impetuoso con il sole appena sorto e il vento che sferzante soffia.

Son stato diverse volte a piangere davanti al mare solo per sentirne l'odore. Per sentirmi meno solo e meno morto. Non ha mai funzionato.

Io non credo che ci sia una fuga da sé stessi, purtroppo.
Ciò che siamo ci segue ovunque.. connesso inscindibilmente a noi come l'ombra che vedi ora riflessa davanti a te. (anche se "proiettata" sarebbe il termine semanticamente più appropriato).


Solo per questo ti consiglierei di tornare a casa: una fuga da sé stessi non è possibile..

(ma lo capisco perché l'hai fatto e come ti senti)
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We all know the truth: more connects us than separates us.
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Messaggioda Merope » 18/12/2018, 9:52



Anche io a 17 anni pensavo esattamente le stesse cose. Saltavo sempre la scuola, ero depressa, mi tagliavo, mi davo all'alcool e alle droghe.
Me ne andai di casa, per un paio di mesi.
Poi capii che era tutto inutile e tornai a casa anche se il rapporto con i miei non è mai stato dei migliori

So come ti senti. E so che qualsiasi cosa possa dirti tu non l'ascolterai ed in parte è giusto così. Dobbiamo trovare la nostra strada da soli, il modo di farcela. Io ci sono passata, da quello che vivi tu. Ti capisco. Ti sono vicina, con il pensiero e con il cuore.

Spero che non passerai la notte al freddo.
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Messaggioda stella* » 18/12/2018, 21:27



Scrivi decisamente bene.
Mi sembrava quasi di essere lì, nel gelo salmastro e umido di una mattina invernale davanti al mare impetuoso con il sole appena sorto e il vento che sferzante soffia.

Grazie mille, con questo complimento mi hai migliorato la giornata <3

È che quest'anno, quando sono a scuola, ho una forma di ansia strana. Ho paura, tanta paura del mondo esterno; non perché abbia realmente paura del mondo, ma perché ho paura di me. Ho imparato a socializzare e a fingere di stare bene ma i pensieri ossessivi sono troppo forti, ho tantissima paura di morire. Quando mi vengono gli attacchi di ansia non si nota per fortuna, perché a me vengono in modo diverso: mi formicola tutto il corpo, mi gira la testa e mi fa male il petto, e mi sento estraniata dal mondo. Ma riesco a respirare, ed è bello che mi vengano in modo così leggero, perché c'è chi si sente morire proprio fisicamente e dev'essere orribile, ma all'esterno non si nota molto il mio malessere e quando dico alla mia famiglia che sto male davvero, non la prendono come la prendo io.
Di solito evito le situazioni per paura dall'ansia, ma nel caso della scuola non ho paura dell'ansia, io ho irrazionalmente paura di morire. E la paura di morire scatena in me pensieri suicidi: se dev'essere qualcos'altro ad uccidermi, tanto vale che lo faccio io.
Oggi alla fine una mia amica che non era andata a scuola mi ha scritto chiedendomi se ero a scuola, e io le ho spiegato che ero fuori. Lei mi ha raggiunto e poi mi ha convinto a tornare a casa; è stata una grande coincidenza, però sapere di aver avuto un supporto in quel momento mi ha aiutato tanto, mi sono sentita sollevata. Provo diffidenza anche verso le poche amiche strette che ho, però oggi mi sono sentita davvero fortunata.
Ho chiamato mia madre e mi ha capito. Sono tornata il pomeriggio.
Non mi pento di aver saltato la scuola, perché ieri sentivo la mia mente impazzire e avevo bisogno di scaricare le mie emozioni in qualche modo. Ma se non fossi tornata a casa, credo che me ne sarei pentita.
È vero, non si può scappare da sé stessi.. ma credo di aver ritrovato me stessa per un attimo oggi. Stare in mezzo alla natura è il migliore rimedio per l'ansia, per me.
Ho paura e sono sicura che domani starò di nuovo male come sempre, ma sarò pronta per affrontarlo, mentre oggi non lo sarei stata.

Mi dispiace Merope per ciò che hai passato alla mia stessa età. Ti ringrazio per la vicinanza.
Dobbiamo trovare la nostra strada da soli, il modo di farcela.

A questo sto riflettendo tanto ultimamente, perché ho capito che per quanto io chieda aiuto, per quanto vada da psicologi o cerchi su internet un qualche manuale di istruzioni per diventare forti nella vita, alla fine è tutto inutile: mi sono resa conto che forse la risposta è dentro di me e che quando sarò pronta ad essere forte, lo diventerò spontaneamente.
Spero che quel momento arrivi presto.
  • 1

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Messaggioda Sting » 18/12/2018, 21:56



stella* ha scritto:
Scrivi decisamente bene.
Mi sembrava quasi di essere lì, nel gelo salmastro e umido di una mattina invernale davanti al mare impetuoso con il sole appena sorto e il vento che sferzante soffia.

Grazie mille, con questo complimento mi hai migliorato la giornata <3

È che quest'anno, quando sono a scuola, ho una forma di ansia strana. Ho paura, tanta paura del mondo esterno; non perché abbia realmente paura del mondo, ma perché ho paura di me. Ho imparato a socializzare e a fingere di stare bene ma i pensieri ossessivi sono troppo forti, ho tantissima paura di morire. Quando mi vengono gli attacchi di ansia non si nota per fortuna, perché a me vengono in modo diverso: mi formicola tutto il corpo, mi gira la testa e mi fa male il petto, e mi sento estraniata dal mondo. Ma riesco a respirare, ed è bello che mi vengano in modo così leggero, perché c'è chi si sente morire proprio fisicamente e dev'essere orribile, ma all'esterno non si nota molto il mio malessere e quando dico alla mia famiglia che sto male davvero, non la prendono come la prendo io.
Di solito evito le situazioni per paura dall'ansia, ma nel caso della scuola non ho paura dell'ansia, io ho irrazionalmente paura di morire. E la paura di morire scatena in me pensieri suicidi: se dev'essere qualcos'altro ad uccidermi, tanto vale che lo faccio io.
Oggi alla fine una mia amica che non era andata a scuola mi ha scritto chiedendomi se ero a scuola, e io le ho spiegato che ero fuori. Lei mi ha raggiunto e poi mi ha convinto a tornare a casa; è stata una grande coincidenza, però sapere di aver avuto un supporto in quel momento mi ha aiutato tanto, mi sono sentita sollevata. Provo diffidenza anche verso le poche amiche strette che ho, però oggi mi sono sentita davvero fortunata.
Ho chiamato mia madre e mi ha capito. Sono tornata il pomeriggio.
Non mi pento di aver saltato la scuola, perché ieri sentivo la mia mente impazzire e avevo bisogno di scaricare le mie emozioni in qualche modo. Ma se non fossi tornata a casa, credo che me ne sarei pentita.
È vero, non si può scappare da sé stessi.. ma credo di aver ritrovato me stessa per un attimo oggi. Stare in mezzo alla natura è il migliore rimedio per l'ansia, per me.
Ho paura e sono sicura che domani starò di nuovo male come sempre, ma sarò pronta per affrontarlo, mentre oggi non lo sarei stata.

Mi dispiace Merope per ciò che hai passato alla mia stessa età. Ti ringrazio per la vicinanza.
Dobbiamo trovare la nostra strada da soli, il modo di farcela.

A questo sto riflettendo tanto ultimamente, perché ho capito che per quanto io chieda aiuto, per quanto vada da psicologi o cerchi su internet un qualche manuale di istruzioni per diventare forti nella vita, alla fine è tutto inutile: mi sono resa conto che forse la risposta è dentro di me e che quando sarò pronta ad essere forte, lo diventerò spontaneamente.
Spero che quel momento arrivi presto.


Da quello che vedo sei una ragazza intelligente e con capacità autogestionali di una certa grandezza e mi dispiace per quello che stai passando. Io sono sicuro che riuscirai a trovare il modo di uscire da questa brutta situazione.
Poi non è stato un caso che la tua amica si trovava proprio da te in quel momento, lassù Qualcuno ti guarda e non vuole che a te capiti qualcosa di brutto.
Siamo tutti con te, se vuoi sono a tua disposizione
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