Ciao, benvenuta
Innanzitutto una piccola tirata d'orecchie: il fatto che fossi prolissa avresti dovuto scriverlo all'inizio! ahahah
Scherzi a parte, ti faccio i complimenti per la tua scrittura, mi ha appassionato leggere la tua storia, molto particolare e simile alla vita di chissà quanti di noi. Noi giovani che non vediamo una strada, anche se tutti ci caricano di aspettative aspettandosi che le realizziamo.
Noi stessi siamo pieni di sogni, pieni di speranze, anche se a volte siamo costretti a metterli da parte perché i sogni non ci fanno "campare"(data la tua permanenza a Roma ti dovrebbe suonare familiare ), chi meglio di te può capire.
Ti confesso che ho trovato molte similitudini fra la tua e la mia di vita, mi hai molto colpito quando dici di avere una vita non vissuta, perché in realtà hai vissuto molte grandi esperienze, già vivere un trasferimento non è roba di poco conto. E potrei aggiungerci le due settimane a Londra, il periodo a Cambridge, e quella che è stata la mia parte preferita dell'intero racconto: il saggio di canto.
Ho sentito la tua soddisfazione fra le righe, hai tutta la mia ammirazione per aver fatto quell'esibizione, io non avrei mai avuto il coraggio.
Che dire, sicuramente mi sono perso qualcosa, comunque non tu perderti d'animo e non sminuirti mai, troverai la tua strada, e sono sicuro che riuscirai alla grande. Il passato è passato, quindi non lasciare che ti influenzi per il futuro.
Te lo dice uno che combatte la tua stessa battaglia ogni giorno.
Un sincero in bocca al lupo per tutto