Toska

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Toska

Messaggioda ToskaJMaze » 09/12/2020, 5:21



Ho deciso di usare Toska come nickname perché rappresenta quello che è lo stato in cui mi ritrovo costantemente da qualche anno (mi fa fatica spiegarlo ma basti pensare al concetto di Noia di Leopardi e allo Spleen di Baudelaire).
Parto col dire che ho sempre avuto un vissuto particolare, sin da quando ero bambina, non tanto per le cose che ho vissuto, ma per il modo in cui le affrontavo.
La mia vita è una serie di piccole tragedie a dir la verità piuttosto comuni, esperienze non piacevoli ma che sono in tanti ad aver vissuto senza batter ciglio.
Cresciuta sola con mia madre perché mio padre è un tossico che mi ha abbandonata alla mia nascita, ho cambiato tante case, sempre gli assistenti sociali attorno, condizioni economiche precarie, la mia infanzia totalmente inesistente perché stavo sempre al lavoro di mamma e mi concentravo perennemente sullo studio, mamma che conosco un tipo che decide di essere lui mio padre impartendomi regole a dir poco assurde e buttandosi addosso tante di quelle umiliazioni. Bullismo alle medie (per fortuna mai fisico, perché con gli attacchi di ira che ho avrei commesso un tentato omicidio alla tenera età di 12 anni), scappo di casa diverse volte per le regole e le punizioni assurde di casa mia, alle superiori sembra andare bene ma mi circondo di gente falsa e vengo privata a 14 anni della mia verginità. Credo di innamorarmi a 16 anni ed effettivamente prendo una bella sbandata ma ho paura della felicità che potrei avere con lui e dopo un anno lo mollo. Da lì il tutto peggiora.
Ma cosa peggiora? Prima di questo fatto ero molto malinconica, mai effettivamente felice, insoddisfatta e molto molto riflessiva. Avevo qualche problema di comportamento, ovvero mentivo compulsivamente anche sulle stupidaggini, ero violenta con gli altri e me stessa, ma il tutto piuttosto trattenuto. Dal giorno in cui la mia paura di essere felice prese il sopravvento, perdo tutta quella forza che questi problemi caratteriali facevano credere che avessi e divento una ragazza iper sensibile e fragile. Attacchi di ansia, di panico, ripetuti tentativi di suicidio, perdo ogni tipo di motivazione, il mio impegno nello studio cala notevolmente e dalla migliore della classe arrivo a quasi essere bocciata, la mia già leggermente presente insonnia peggiora ecc. Nel mese successivo al fatto muore mia nonna, mi fidanzo con un ragazzo di cui non me ne fregava quasi niente e per un anno sono intrappolata in questa altra relazione pensando sempre al mio ex (nel mentre mi riempivo di sensi di colpa per averlo mollato). Mia mamma e il suo compagno odiano questa nuova relazione e decidono di punirmi per essa, segregata a casa, offese, io allo stremo dopo un anno concludo la relazione e i rapporti con i miei, vado a vivere da sola. A 18 anni vivere da soli è difficile ma è stato piuttosto liberatorio, forse anche troppo. Partecipo per quasi un anno a continue feste, dove talvolta mi concedeva a chi non se lo meritava, bevo e spendo la maggioranza dei soldi che stavo guadagnando lavorando. Mi tocca lavorare il doppio, e non riesco più a seguire le lezioni a scuola e decido di ritirarmi nel mentre che stavo frequentando il quinto anno. A novembre 2019 conosco questo ragazzo, che mi fa battere il cuore, me ne innamoro alla follia. Mi aiuta i primi mesi a gestire le mie insicurezze, le mie ansie, mi aiuta a comprendere quanto sia stato stupido farsi buttare giù perché avevo mollato uno, ma mi sta vicino perché comprende che sono arrivata a questo punto per tutta una serie di motivazioni. Sembra che mi ami anche lui alla follia. Inizia il lockdown, potete immaginare come sia andata, sono stata male, ho sofferto ed ero spaventata per l'affitto della casa che non potevo pagare non avendo un contratto lavorativo regolare. Grazie a Dio il mio padre inesistente è ricomparso dal nulla pagandomi spesa e bollette. Nel mezzo della quarantena scopro dal mio ragazzo che ha mollato la sua ex storica a dicembre 2019, quando io pensavo fosse accaduto tre anni prima e facendola in 6 anni di relazione diverse volte cornuta. Il ragazzo ideale che avevo visto in lui si tramuta in altro, e in parte cresco perché mi rendo conto che il mondo non è suddiviso in giusto o sbagliato, che spesso una brava persona è stata una merda con qualcun altro (per me concetto molto difficile da accettare), d'altra parte mi rendo conto di quanto possa essere fragile anche la mia di relazione in quanto la stessa persona a cui sto dando tutta la fiducia di questo mondo, può fare anche con me lo stesso torto fatto precedentemente.
Stiamo ancora insieme, e non starò qua a dirvi di quanto sia insicura perché penso sia logico. Vi dirò di quello che ha fatto e sta facendo per me, e della mia reazione.
Mi ha praticamente costretta a frequentare l'ultimo anno della mia scuola e adesso mi sto preparando all'esame di maturità, mi ha presa a casa sua per un mese quando la nostra regione è stata dichiarata zona rossa, per darmi la possibilità di avere un collegamento Wifi (che io attualmente non mi posso pernettere) e seguire le lezioni a distanza, mi aiuta economicamente visto che sono disoccupata da giugno e ho un debito di quasi 1000 euro per la mia casa, cerca di farmi felice con ogni singolo e stupido gesto. Lo amo davvero, vorrei passare con lui quanto più tempo possibile. Ma io sono sempre Toska, mai felice davvero, sempre malinconica, paranoica, insoddisfatta e apocalittica, vedo solo il brutto della mia vita alla quale vorrei porre fine, e per quanto ci provi non riesco a immaginare effettivamente il mio futuro più prossimo, fino a massimo una settimana, perché ho sempre la sensazione che possa finire prima per un qualche motivo. Ho paura che nonostante le cose belle, e da vero belle che mi possano capitare nella vita, io non sarò mai felice. E una vita del genere io non la ritengo degna.
Chiedo scusa per essermi dilungata, ma volevo raccontarvi la storia di Toska

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ToskaJMaze
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Toska

Messaggioda Cabiria » 16/12/2020, 19:18



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Non è una grande idea irritarsi per i difetti delle persone, soprattutto se anche tu ne hai un paio.

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