Non capisco perché sono nata.

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Non capisco perché sono nata.

Messaggioda VeraVita » 12/03/2022, 17:36



Thelazygirl ha scritto:Buonasera a tutti,
Sono una ragazza di 20 anni di Benevento e non capisco come mai il Signore mi abbia voluta far nascere. Non vedo motivo per cui la mia vita debba avere importanza. Sono sempre stata una “hard working person” e a 20 mi sono creata un curriculum niente male, anche se non ho realizzato tutto ciò che volevo realizzare e né ho le basi per farlo. Sono completamente sola: negli anni con alcune persone ci ho litigato poiché sono stata trattata male o, invece, altri hanno semplicemente voluto andarsene senza dare spiegazioni… perché se le chiedi poi sembri anche una disagiata molestatrice e ti guardano tutti male (quanto sono pesanti le persone!).
Le mie giornate sono fatte di studio e lavoro, nel tempo libero ascolto musica oppure guardo il muro e parlo da sola. Vado avanti così da sempre. Parlo talmente tanto da sola che a fine giornata mi fa male la gola. Quando parlo da sola immagino situazioni in cui sono fuori e parlo con le persone che conosco, immagino di parlare con il ragazzo che mi piace o immagino di fare un discorso su un tema importante davanti una platea. In generale, mi piace immaginare che le persone mi danno importanza e non vedono l’ora di sentire ciò che ho da dire.
Non sono brutta ma manco Kate Moss, non sono antipatica ma nemmeno la più simpatica, non sono stupida ma nemmeno ero la migliore della classe al liceo, nell’ambiente musicale che frequento (sono violinista) non sono una principiante ma nemmeno il primo violino del San Carlo… insomma io che caspita sono? Non ricopro nessun ruolo né nella mia famiglia e né nella società. Non servo a nulla e sono solo un peso. Mi è capitato di parlarne con qualcuno e tutti con “ma se vuoi allora qualche volta puoi uscire con noi, ne sarei felicissima!!”. Poi non si fanno sentire e quando invece inizio io il discorso sul vederci, o cambiano argomento oppure ti guardano in un modo come se volessero dirti che loro sono super extra impegnati e le cose che hanno da fare sono molto più interessanti di te. Voi direte:”ma hai 20 anni! Hai tutta la vita, fidati!!” E invece no. Perché ho frequentato 1000 ambienti grazie al mio lavoro/studio e ho conosciuto 1000 persone, ma nonostante ciò non sono mai stata abbastanza per nessuno. Quando esco saluto tante persone per strada perché effettivamente conosco tante persone ma nessuna di queste è mia amica o amico. Sono tutte conoscenze e basta, la maggioranza di queste persone adulte. Avrei voluto nascere stupida, ma davvero davvero stupida perché quelle persone non pensano, e non pensando non hanno problemi. Quelle persone non sono temute da nessuno e quindi tutti le vogliono come amiche, perché ti fanno sentire meglio con te stesso/a. I miei ex amici hanno sempre incontrato qualcuno più cool di me per cui mi hanno allontanata. Mi sono cancellata da ogni social perché vedere le loro vite perfette mi faceva piangere ogni sera fino all’una. E poi la mattina sveglia presto perché si deve studiare, si devono fare le prove in teatro, si deve prendere il pullman per fare lezione con quel Maestro dall’altra parte d’Italia. Una vita apparentemente piena ma effettivamente vuota. Se fossi davvero una talentuosissima e studiosissima violinista, almeno avrei delle persone che mi ammirerebbero e vorrebbero la mia amicizia. Invece, sono una persona nella media, come vi ho già detto prima… non sono né 0 né 10. Sto lavorando per diventare 10 e piacere alle persone ma è davvero durissima.
Le persone che mi hanno fatta del male, dal canto loro, hanno delle vite davvero strepitose. Negli ultimi due anni, mentre tutti ci stavamo deprimendo per la nostra solitudine della quarantena, loro invece avevano sempre tante soddisfazioni dalla famiglia, dallo studio, dalle amicizie e dai fidanzati/fidanzate. Non ce la faccio veramente più. Sento le voci di queste persone nella mia testa che me ne dicono di ogni colore. La mia testa è popolata da loro, quando vorrei fosse popolata di episodi che riempiono la mia vita di bellezza, ma questi episodi non accadono.
Perdonate lo sfogo, spero che qualcuno sia arrivato fino a qui. Grazie mille <3 :violin:


Lo so, che non volevi sentirtelo dire ma.. sei giovanissima e hai tutta la vita davanti. Troppe volte ti reinventarai e troppe volte incontrerai persone. Penso, che se non hai trovato le persone giuste è perché non sono simili a te, e inoltre penso, scusami, che la tua personalità ancora non si è formata. Quindi, per questo non sai come muoverti e cosa fare. Poi, un consiglio non richiesto: lo so, che alla tua età è importante avere delle persone che ti stimano, ma lasciale stare. Non le andare a cercare. Giusto, se ti meritano. Costruisci la tua personalità giorno per giorno e impara dai tuoi errori. Diventa più forte. Coraggio. Poi, penso che studiare violino è bellissimo. Quindi, attirerai a te, persone belle. A te, le vite degli altri sembrano perfette, forse, perché le vedi da lontano. Secondo me, a te non manca nulla per essere come vorresti. In finale, queste persone cosa fanno di così speciale? Perché stanno insieme agli amici storici? Forse, è un po' noioso e non è detto che saranno amici per sempre. Tu puoi sempre conoscere gente nuova. Coraggio e osa sperare!
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VeraVita
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Non capisco perché sono nata.

Messaggioda Apprendista » 30/03/2022, 19:55



Ciao thelazygirl, in primo luogo voglio dirti che ho un grande rispetto per la tua capacità di continuare a rispettare i tuoi impegni, nonostante la sofferenza psicologica.
è uno sforzo che conosco bene quindi so quanto sia difficile.
Io purtroppo non sono capace di far convivere depressione e attività metodiche di qualsiasi tipo, quindi ho finito per abbandonare quasi completamente tutto quello che facevo.
Probabilmente non ci ho mai provato abbastanza, ma purtroppo anche questo è parte della mia debolezza.
Quella di continuare malgrado il dolore è una forza che invidio, in senso buono ovviamente.

Devo dire, tolta la mia indolenza, che mi rivedo parecchio nella descrizione che hai fatto di te, io stesso mi sento condannato a una specie di immobilità emotiva, e precluso dagli avvenimenti positivi, quelli che colorano veramente la vita di una persona, per quanto semplici.
Sono discretamente abile nelle attività che perseguo (o meglio che perseguivo...) e ho quasi sempre ragionato negli stessi termini in cui ragioni tu:
se divento un virtuoso in quello che faccio, gli altri saranno "costretti" per stima o per convenienza a non ignorarmi, e finalmente potrò sorpassare il blocco dato dalla mia inadeguatezza, dal mio essere socialmente incompatibile.
Vedevo il talento come un trampolino di lancio che doveva proiettarmi verso una vita gratificante.
Non so nemmeno io il perché, razionalmente non ho mai trovato un motivo veramente valido per cui le persone non si debbano interessare a me.
Ma non mi capita nulla di notabile né ci sono i cenni che indicano un allentamento di questa immobilità nella mia vita.
Anche io vedo vite "meravigliose" da tutte le parti, ma sopratutto facili, la facilità con cui gli altri vivono è la cosa che mi da più strazio, e che invidio di più.

Dopo tanto tempo a stare male, sono arrivato alla conclusione che scambierei le miei capacità, in cui ho sempre avuto fiducia e stima, per la buona sorte.
Quindi se mi baso sulla mia esperienza e sui miei errori, ti direi di cercare di vivere più per trarre piacere dalle cose che fai piuttosto che per piacere alle persone, ma capisco sia un consiglio decisamente banale e ad ogni modo non ci vedo niente di "sbagliato" nel come ti approcci alla vita.
A volte è solo la fortuna a non volerci dare niente.

Comunque, meraviglioso strumento il violino.
è il mio preferito, avrei tanto voluto iniziare a studiarlo da bambino. Il mio brano preferito è il Trillo del Diavolo di Tartini, sarà perché si concilia con la mia natura un po' alchemica :)
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