atto di dolore

"mio dio, mi pento e mi dolgo con tutto il cuore dei miei peccati, perche' peccando ho meritato i tuoi castighi, e molto piu' perche' ho offeso te, infinitamente buono e degno di essere amato sopra ogni cosa. Signore....misericordia....perdonami".
Non credo in Dio, credo nella gente e nella natura...e al posto della parola "Dio", avrei preferito mettere la parola "mamma"....perche' il mio Dio era lei....lo e' sempre stata....e sempre lo sara'.
Come proseguire il racconto della mia vita?? mah....partendo proprio da lei, da mia madre,,,,,una donna, una moglie e una mamma splendida, che mi ha insegnato ad essere libera, a pretendere e dare rispetto e a scegliere la strada che meglio faceva per me.
Sono cresciuta in una bella famiglia, tipo quelle delle pubblicita' della Mulino Bianco: mamma, babbo, sorella maggiore, me e il nostro cane. Una famiglia che tutti invidiavano, dove raramente c'erano liti, come del resto in tutte le famiglie che si rispettano, ma dove la parola "FAMIGLIA" aveva un vero significato di unione e sostegno l'uno con l'altro, indipendentemente dai problemi che si sarebbero presentati.
Se qualcuno, quando avevo 20 anni, mi avesse detto che a 24 mi sarei innamorata del ragazzo sbagliato che mi avrebbe portata al declino...il classico amore ultra passionale, ma profondamente tossico....in tutti e dico TUTTI i sensi, poiche' questo ragazzo mi ha fatto conoscere le droghe, imparare ad usarle e poi...abusarle. Se qualcuno mi avesse detto che, dopo un anno trascorso con questo ragazzo, e riuscita a porre fine a questa storia maledetta di amore, sesso e droga, dopo tre anni, a 27 anni quindi, mia madre di colpo si sarebbe ammalata di un maledetto tumore all'intestino che l'avrebbe portata via da me, mia sorella e mio papa' nel giro di circa un anno, e che poi , presa dallo sconforto, io non sarei piu' riuscita a laurearmi ad un esame dalla tesi, non avrei piu' suonato il pianoforte, non sarei piu' stata un fulmine a stile libero in piscina, che non avrei mai piu' avuto la capacita' di mirare il mio obiettivo, sparare, e colpire il bersaglio al primo colpo, se qualcuno mi avesse detto che avrei sprecato anni a fare nulla, cercando solamente di sopravvivere e stare dritta ,,,,gli avrei sputato in faccia e gli avrei risposto "ehi! io mi chiamo Camilla e sono indistruttibile,nulla mi cambierà e tutto andra' bene come sempre".... e magari avrei aggiunto anche un bel " pirla che non sei altro".
Oggi ho 33 anni e se mi guardo indietro....mi accorgo che non tutti gli insegnamenti che mia mamma e mio papa' mi avevano dato da bambina rispondono a verita'....oggi non credo piu' che chi si impegna ed e' onesto, sara' poi sempre ben ripagato. Non credo piu' che chi si sballa o si alcolizza muore prima di chi invece conduce una vita sana e sportiva...no...mi spiace....non ci credo piu'.
Ho frequentato compagnie di ragazzi che non avevano nulla da perdere, la parola "vivere sani e onesti" non rientrava nel loro vocabolario. Ero diventata anche io come loro, e ho messo la mia vita in pericolo Dio solo sa quante volte...e sono ancora qui che scrivo. Questi ragazzi...sfasciati e distrutti, ancora oggi sono in giro a camminare tra la gente....certo ....c'e' da dire che essendo stata per un periodo come loro, so perfettamente che quella non e' vita....ma almeno una vita ancora loro ce l'hanno. Poi, dall'altro lato, ho conosciuto mia madre e mio padre: due persone allegre, che si sono amate fino all'ultimo...finche' morte non li ha separati insomma...ho visto il loro impegno, la loro costanza, il loro guadagnarsi soldi per poter poi soddisfare le esigenze delle loro due figlie e di loro due....andare in vacanza...scoprire il mondo mano per mano..e meritarsi il giusto relax dopo una vita passata a RAGIONARE SANO, e come sono stati ripagati? Beh....il loro impegno e' stato ripagato cosi: arrivati finalmente a 56 anni, erano quasi giunti alla meritata pensione, coi loro soldi da parte erano pronti per condividere insieme una splendida vecchiaia, da trascorrere con le loro figlie, nipoti (mia sorella ha avuto due bambini) e per tutto il resto del tempo sarebbero andati a vedere tutti quei paesi che ancora non avevano visto...perche' i miei genitori amavano viaggiare e l'amore per il viaggio me lo hanno trasmesso loro. Ad un passo dalla meritatissima pensione da condividere in due, mia madre, che per 56 lunghi anni, non aveva mai preso nemmeno un raffreddore, aveva sempre condotto una vita libera ma sana, una donna che sprizzava salute da tutti i pori, con un sorriso che imbambolava tutti, avverti' un male allo stomaco. Mio padre la portò al pronto soccorso. Io non mi preoccupai minimamente, per me, in ogni caso, loro sarebbero stati sempre vivi e pronti a raccogliermi laddove io fossi caduta. Mio padre mi chiama....con voce seria...una voce che ricordero' per tutta la mia vita....mi dice:" Camilla, vieni subito in ospedale." e io....stupida che non sono altro dentro di me pensai " mamma mia, come al solito, mio babbo si preoccupa piu' del dovuto". Arrivai in ospedale...e davanti alla porta c'era non solo mio babbo, ma anche mia sorella (che ci fa qui mia sorella?? non doveva essere a lavoro?) i miei zii ( ma che ci fanno i miei zii qui per un minimo mal di pancia di mia mamma?) mia nonna in lacrime ( mamma santa oh! mia nonna e' melodrammatica come sempre pensai)....non scordero' mai le loro facce....vuote, senza espressione, le labbra tese e irrigidite. Arrivai per ultima ovviamente....ero sempre l'ultima io...la figlia minore...quella che portava tanta allegria, quella che se avesse voluto, avrebbe potuto puntare davvero in alto, ma che aveva dato anche i problemi piu' grossi. E fu li.....che davanti all'ospedale, sentii uscire dalla bocca di mio babbo questa frase:" la mamma ha un tumore. Ha un tumore all'intestino...si puo' solo ridurre...ma non si puo' eliminare del tutto perche' vicino c'e' il cuore". "COSA STAI DICENDO BABBO???DAI NON SCHERZARE PA'!! NON PRENDETEMI PER I FONDELLI!!!! DOV'E' MIA MADRE???? FATEMI ANDARE DA LEI!!!!!!
Diventai una belva selvaggia....mi hanno dovuta tenere ferma per non farmi entrare con prepotenza nel reparto peggiore dell'ospedale: quello di tutti coloro che devono solo aspettarsi la morte. Mi calmai...feci un bel respiro. Entrai in ospedale: reparto malati di tumore terminale. Il corridoio mi sembrava infinito e ogni volta che vedevo a destra e sinistra le altre camere, guardavo i pazienti....c'erano anche ragazze giovani, donne, uomini, e purtroppo anche minorenni. Guardavo gli altri pazienti...deperiti, senza capelli, attaccati a tremila tubi del cavolo per rimanere in vita e dentro di me mi ripetevo "mia madre non puo' essere qui....Camilla e' tutto un incubo. Tra poco ti sveglierai e la tua mamma sara' li a dirti con la sua meravigliosa voce "amore? vuoi un caffettino bella bambina?". E invece...entrata nella sua stanza, la vidi ancora coi suoi capelli, ancora del suo peso forma, ma gia' attaccata a quei tremila tubi che avevano tutti gli altri malati. In poco tempo, perse tutti i capelli e arrivo' a pesare 40 chili ( aggiungetene 9, e quello e' il mio peso attuale.....il nervoso mi ha fatta dimagrire anche a me) E' stato lo spettacolo piu' maccabro che abbia mai visto in vita mia... per fortuna che chi si impegna viene sempre ripagato con una vita splendida!!!! MA CERTO!!!!!
L'umore di mia madre poi, mi faceva ancora piu' male......ha avuto tre stadi: appena saputa la malattia era arrabbiata, non per se stessa e per non poter piu' vivere, ma perche' sapeva che non avrebbe potuto seguire le sue figlie. Nella seconda fase, c'e' stata l'accettazione: era come se avesse capito che anche dietro la sua morte ci sarebbe stato un significato. La terza ed ultima fase io la definisco tutt'oggi, la fase DEL BUDDHA: Mia madre era come un angelo che dispensava calma e sicurezza in me, mia sorella, mio papa' e tutti quelli che le volevano bene. Pensate un pò....era sempre e comunque lei che mi doveva calmare....attaccata a quei fili, era sempre lei che mi diceva: " Camilla, sei mia figlia, FORZA E CORAGGIO BAMBINA! "...
Ragazzi....scusate ma per oggi sono obbligata a fermarmi...perche' riaprire questo capitolo mi sta facendo piangere da quando ho inziato a scrivere. Ho bisogno di calmarmi un attimino. Scusate.
Non credo in Dio, credo nella gente e nella natura...e al posto della parola "Dio", avrei preferito mettere la parola "mamma"....perche' il mio Dio era lei....lo e' sempre stata....e sempre lo sara'.
Come proseguire il racconto della mia vita?? mah....partendo proprio da lei, da mia madre,,,,,una donna, una moglie e una mamma splendida, che mi ha insegnato ad essere libera, a pretendere e dare rispetto e a scegliere la strada che meglio faceva per me.
Sono cresciuta in una bella famiglia, tipo quelle delle pubblicita' della Mulino Bianco: mamma, babbo, sorella maggiore, me e il nostro cane. Una famiglia che tutti invidiavano, dove raramente c'erano liti, come del resto in tutte le famiglie che si rispettano, ma dove la parola "FAMIGLIA" aveva un vero significato di unione e sostegno l'uno con l'altro, indipendentemente dai problemi che si sarebbero presentati.
Se qualcuno, quando avevo 20 anni, mi avesse detto che a 24 mi sarei innamorata del ragazzo sbagliato che mi avrebbe portata al declino...il classico amore ultra passionale, ma profondamente tossico....in tutti e dico TUTTI i sensi, poiche' questo ragazzo mi ha fatto conoscere le droghe, imparare ad usarle e poi...abusarle. Se qualcuno mi avesse detto che, dopo un anno trascorso con questo ragazzo, e riuscita a porre fine a questa storia maledetta di amore, sesso e droga, dopo tre anni, a 27 anni quindi, mia madre di colpo si sarebbe ammalata di un maledetto tumore all'intestino che l'avrebbe portata via da me, mia sorella e mio papa' nel giro di circa un anno, e che poi , presa dallo sconforto, io non sarei piu' riuscita a laurearmi ad un esame dalla tesi, non avrei piu' suonato il pianoforte, non sarei piu' stata un fulmine a stile libero in piscina, che non avrei mai piu' avuto la capacita' di mirare il mio obiettivo, sparare, e colpire il bersaglio al primo colpo, se qualcuno mi avesse detto che avrei sprecato anni a fare nulla, cercando solamente di sopravvivere e stare dritta ,,,,gli avrei sputato in faccia e gli avrei risposto "ehi! io mi chiamo Camilla e sono indistruttibile,nulla mi cambierà e tutto andra' bene come sempre".... e magari avrei aggiunto anche un bel " pirla che non sei altro".
Oggi ho 33 anni e se mi guardo indietro....mi accorgo che non tutti gli insegnamenti che mia mamma e mio papa' mi avevano dato da bambina rispondono a verita'....oggi non credo piu' che chi si impegna ed e' onesto, sara' poi sempre ben ripagato. Non credo piu' che chi si sballa o si alcolizza muore prima di chi invece conduce una vita sana e sportiva...no...mi spiace....non ci credo piu'.
Ho frequentato compagnie di ragazzi che non avevano nulla da perdere, la parola "vivere sani e onesti" non rientrava nel loro vocabolario. Ero diventata anche io come loro, e ho messo la mia vita in pericolo Dio solo sa quante volte...e sono ancora qui che scrivo. Questi ragazzi...sfasciati e distrutti, ancora oggi sono in giro a camminare tra la gente....certo ....c'e' da dire che essendo stata per un periodo come loro, so perfettamente che quella non e' vita....ma almeno una vita ancora loro ce l'hanno. Poi, dall'altro lato, ho conosciuto mia madre e mio padre: due persone allegre, che si sono amate fino all'ultimo...finche' morte non li ha separati insomma...ho visto il loro impegno, la loro costanza, il loro guadagnarsi soldi per poter poi soddisfare le esigenze delle loro due figlie e di loro due....andare in vacanza...scoprire il mondo mano per mano..e meritarsi il giusto relax dopo una vita passata a RAGIONARE SANO, e come sono stati ripagati? Beh....il loro impegno e' stato ripagato cosi: arrivati finalmente a 56 anni, erano quasi giunti alla meritata pensione, coi loro soldi da parte erano pronti per condividere insieme una splendida vecchiaia, da trascorrere con le loro figlie, nipoti (mia sorella ha avuto due bambini) e per tutto il resto del tempo sarebbero andati a vedere tutti quei paesi che ancora non avevano visto...perche' i miei genitori amavano viaggiare e l'amore per il viaggio me lo hanno trasmesso loro. Ad un passo dalla meritatissima pensione da condividere in due, mia madre, che per 56 lunghi anni, non aveva mai preso nemmeno un raffreddore, aveva sempre condotto una vita libera ma sana, una donna che sprizzava salute da tutti i pori, con un sorriso che imbambolava tutti, avverti' un male allo stomaco. Mio padre la portò al pronto soccorso. Io non mi preoccupai minimamente, per me, in ogni caso, loro sarebbero stati sempre vivi e pronti a raccogliermi laddove io fossi caduta. Mio padre mi chiama....con voce seria...una voce che ricordero' per tutta la mia vita....mi dice:" Camilla, vieni subito in ospedale." e io....stupida che non sono altro dentro di me pensai " mamma mia, come al solito, mio babbo si preoccupa piu' del dovuto". Arrivai in ospedale...e davanti alla porta c'era non solo mio babbo, ma anche mia sorella (che ci fa qui mia sorella?? non doveva essere a lavoro?) i miei zii ( ma che ci fanno i miei zii qui per un minimo mal di pancia di mia mamma?) mia nonna in lacrime ( mamma santa oh! mia nonna e' melodrammatica come sempre pensai)....non scordero' mai le loro facce....vuote, senza espressione, le labbra tese e irrigidite. Arrivai per ultima ovviamente....ero sempre l'ultima io...la figlia minore...quella che portava tanta allegria, quella che se avesse voluto, avrebbe potuto puntare davvero in alto, ma che aveva dato anche i problemi piu' grossi. E fu li.....che davanti all'ospedale, sentii uscire dalla bocca di mio babbo questa frase:" la mamma ha un tumore. Ha un tumore all'intestino...si puo' solo ridurre...ma non si puo' eliminare del tutto perche' vicino c'e' il cuore". "COSA STAI DICENDO BABBO???DAI NON SCHERZARE PA'!! NON PRENDETEMI PER I FONDELLI!!!! DOV'E' MIA MADRE???? FATEMI ANDARE DA LEI!!!!!!
Diventai una belva selvaggia....mi hanno dovuta tenere ferma per non farmi entrare con prepotenza nel reparto peggiore dell'ospedale: quello di tutti coloro che devono solo aspettarsi la morte. Mi calmai...feci un bel respiro. Entrai in ospedale: reparto malati di tumore terminale. Il corridoio mi sembrava infinito e ogni volta che vedevo a destra e sinistra le altre camere, guardavo i pazienti....c'erano anche ragazze giovani, donne, uomini, e purtroppo anche minorenni. Guardavo gli altri pazienti...deperiti, senza capelli, attaccati a tremila tubi del cavolo per rimanere in vita e dentro di me mi ripetevo "mia madre non puo' essere qui....Camilla e' tutto un incubo. Tra poco ti sveglierai e la tua mamma sara' li a dirti con la sua meravigliosa voce "amore? vuoi un caffettino bella bambina?". E invece...entrata nella sua stanza, la vidi ancora coi suoi capelli, ancora del suo peso forma, ma gia' attaccata a quei tremila tubi che avevano tutti gli altri malati. In poco tempo, perse tutti i capelli e arrivo' a pesare 40 chili ( aggiungetene 9, e quello e' il mio peso attuale.....il nervoso mi ha fatta dimagrire anche a me) E' stato lo spettacolo piu' maccabro che abbia mai visto in vita mia... per fortuna che chi si impegna viene sempre ripagato con una vita splendida!!!! MA CERTO!!!!!
L'umore di mia madre poi, mi faceva ancora piu' male......ha avuto tre stadi: appena saputa la malattia era arrabbiata, non per se stessa e per non poter piu' vivere, ma perche' sapeva che non avrebbe potuto seguire le sue figlie. Nella seconda fase, c'e' stata l'accettazione: era come se avesse capito che anche dietro la sua morte ci sarebbe stato un significato. La terza ed ultima fase io la definisco tutt'oggi, la fase DEL BUDDHA: Mia madre era come un angelo che dispensava calma e sicurezza in me, mia sorella, mio papa' e tutti quelli che le volevano bene. Pensate un pò....era sempre e comunque lei che mi doveva calmare....attaccata a quei fili, era sempre lei che mi diceva: " Camilla, sei mia figlia, FORZA E CORAGGIO BAMBINA! "...
Ragazzi....scusate ma per oggi sono obbligata a fermarmi...perche' riaprire questo capitolo mi sta facendo piangere da quando ho inziato a scrivere. Ho bisogno di calmarmi un attimino. Scusate.