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Messaggioda fagottina » 20/03/2014, 13:40



Ero una bambina timida, particolarmente introversa... un cervellino abbastanza complesso che sin da quei tempi mi faceva penare e piangere, lacrime amare. Non mi sentivo capita, non mi sentivo amata. C'era quella sensazione di "mancanza" che così forte mi avvolgeva e si insinuava nel mio cuore ancor prima che nella mia testa. Due genitori assenti, una madre con problemi neurologici e un padre che non sentivo tale. Tra le loro figlie ero quella strana, strana e terribile... così mi reputavano. Me lo dicevano a gran voce e con toni aggressivi e freddi. La pecora nera. Già, ecco un altro dei tanti nomignoli. Ero strana perché crescendo cominciavo a percepire tante cose... che quelle botte, quei pugni e quei calci mi facevano sentire violata come donna, come piccola donna. Che il comandare di mio padre mi infastidiva e creava in me un calore che non riuscivo più a contenere, la rabbia, la delusione, il dolore, la tristezza e un senso di impotenza. Ma tutto iniziò con la perdita dei nonni materni, gli ultimi ancora vivi. Venuti a mancare loro mio padre si scatenò e iniziò a dimostrarsi per ciò che era davvero e mia madre divenne prima succube e poi soddisfatta di esserlo. Noi figli eravamo le loro prede. Ma soprattutto io, perché io non ero accomodante come gli altri, io avevo iniziato a reagire, a spingere mio padre quando era intento a dare i calci alla mia sorellina, a spintonarlo quando li dava a me e lui mi guardava con quello sguardo infuocato che alla fine ha quasi sempre. Mia madre lo lasciava fare, anche lei spesso ci picchiava. Ma lei la giustifico, ha dei problemi neurologici gravi. E mentre il tempo passava, le mura della mia cameretta mi vedevano piangere, intere notti, interi giorni. Volevo essere amata, io non mi sentivo amata. Mio padre comandava su di noi e parlava di cose sporche cercando il nostro appoggio nelle sue luride battute spregevoli che come protagoniste avevano sempre le donne. Maschilista lurido. Al pronto soccorso mi chiesero come avessi fatto a farmi uscire il sangue dal naso e gonfiarmelo in quel modo... inventai una caduta dalle scale... mentre la mia sorellina mi stringeva la mano per cercare di consolarmi. Quando mio padre ha tradito mia madre con un'amica di famiglia io ho sofferto per me, per lei e per noi. Per la nostra "non-famiglia", per quell'uomo che non volevo più chiamare "papà". E quando ha sperperato l'intero conto in banca di mia madre per quella donna e per i suoi figli, privando noi delle cose essenziali... io ho creduto che non ce l'avrei fatta, non ce l'avrei fatta a risollevarmi un giorno. Poi mia madre si è ammalata ancora di più, mio padre non c'era mai. Poi lei lo ha perdonato... e le cose sono peggiorate. Si sono alleati, lei succube ma fiera di esserlo, oppure non conscia della cosa, fiera di lui... fiera di suo marito. Sono tanti gli episodi, tante le lacrime, ma io ero la ribelle, la terribile, quella che nessuno avrebbe mai voluto al suo fianco un giorno... testuali parole dei miei genitori. E io avevo ormai iniziato a crederci, mi guardavo allo specchio e mi vedevo cattiva e pessima, così come loro mi etichettavano, mi vedevo con i loro occhi, in particolar modo con gli occhi di mio padre. Uscivo di casa impaurita, depressa, mi sentivo sbagliata, indegna di amore. Con la fine dell'adolescenza un aiuto terapeutico a alleviato un po' il mio dolore, ho capito che forse non ero io ad essere sbagliata ma loro a non essere dei genitori adeguati. Ho iniziato a non aver più paura anche se non sempre mi riusciva... sfidavo mio padre... non eravamo più padre e figlia, non lo siamo mai stati. Il nostro era un rapporto di sfida, di competizione. Competizione che lui portava avanti nei miei riguardi e che a me faceva soffrire. Come può un padre mettersi in competizione con una figlia? Una figlia che aveva solo cercato di chiedere amore. Poi ho incontrato l'angelo che mi ha salvata. Ci siamo innamorati al primo sguardo, è stato un amore tra anime. Quando l'ho visto, può sembrar strano ma, la mia anima ha provato sollievo! Inutile dire che i miei genitori son sempre stati scettici, invidiosi, d'un tratto mi hanno vista felice e questo gli ha infastiditi tant'è che mio padre credeva non mi sarei mai impegnata con qualcuno, che nessuno mi avrebbe mai voluta perché ero terribile. Ho scoperto che anche io son degna di essere amata. Ho scoperto che amarsi, amare è meraviglioso. Da un anno sono fuori da quell'inferno... ci siamo sposati in una piccola chiesa di campagna, pochi invitati, mio padre e mia madre hanno due facce imbarazzanti... anche il filmino le ha immortalate. Ancora oggi le cose con loro vanno malissimo, mi telefonano per trattarmi male, con battutine velate sulla nostra situazione economica che non è male poi... ci permette di tirare avanti con qualche sacrificio e i miei genitori che invece stanno bene mi fanno pesare la cosa... con frecciatine velate sul fatto che ho perso il lavoro e via dicendo. E non conoscono nemmeno bene mio marito! Non gli interessa... Invece le altre figlie son le predilette e i loro compagni anche. Ogni tanto crollo ancora... come oggi... l'ennesima telefonata in cui mia madre fa le differenza tra i figli e io sono la più pessima, quella da trattare con el battutine, finirà mai questo inferno?
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Messaggioda ChangesYou » 20/03/2014, 14:02



Per far cambiare due genitori così, solo un miracolo potrebbe aiutarti.... , ma forse lo hai già avuto sei uscita da dalla quella casa sana e salva, e ti sei costruita una vita tutta tua con il tuo amore vicino.

Pensa ad essere felice , ormai non hanno nessun potere su di te, lasciali divertire con le battutine, ignorali, sei stata tu a vincere su tutta la linea.

Grazie per la bella testimonianza
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Messaggioda Life&Darshan » 20/03/2014, 14:03



Che brutta storia...
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Messaggioda BattleFranky93 » 20/03/2014, 14:03



Ciao fagottina, non so se le mie parole possono aiutarti, ma dal mio punto di vista sei tu che devi chiudere la porta al passato e pensare solo al futuro. L'inferno lo hai già superato....
Tutto l'amore che ti è stato negato lo ricevi (e continuerai a riceverlo) dall'uomo che ami, lo riceverai dai tuoi futuri figli e ne riceverai talmente tanto da dimenticare il dolore che hai provato. Tutto ciò che devi fare è lasciar perdere quello che ti dicono i tuoi, le loro battute, le loro critiche, i loro paragoni non devono più toccarti. Ci sono solo tre cose che per te devono contare: te stessa, tuo marito ed il vostro futuro ^_^
Ti do un abbraccio e ti auguro tante cose belle ciao :hug:
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Ascoltare il metal, secondo me, significa vivere per se stessi e non per gli altri. Lottare per la propria passione. Ascoltare il metal non significa essere degli animali e non saper apprezzare la musica. Ascoltare il metal significa piangere in silenzio, lasciare che le parole di ogni canzone, che siano urla o meno, scorrano dritte verso al cuore. Ascoltare il metal significa sfogarsi, sfogarsi, sentire la carica nelle gambe, correre, fuggire, avere il fiatone ma sorridere, sempre, arrossire quando qualcuno ci parla dei gruppi che ci piacciono.
Ascoltare il metal, per me, significa sentire la musica che gli altri non sentono. Significa scorrere dietro a quelli che tutti definiscono "urli da bestie" e trovare un cuore che pulsa, qualcosa di astratto, non concreto, qualcosa che viaggia nell'aria e che nessuno ha mai voglia di cercare. Io l'ho cercato.
(parole di una ragazza su Yahoo Answers)
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Messaggioda vuota dentro » 20/03/2014, 14:07



ciao fagottina :)
di tutto quello che hai scritto ho un'ignoranza abominevole, poiche' non so cosa significhi avere due genitori violenti e le botte in casa mia non sono mai volate..i problemi per me sono stati altri, ma non sono qui per parlare dei miei problemi, sono qui perche' dopo aver letto il tuo diario, mi sono sentita quasi "in dovere" di risponderti...in quanto ragazza...in quanto donna..in quanto figlia.
Credo che tu sia l'esempio di come noi donne sappiamo tirare fuori una forza da non so dove...nei momenti piu' neri, sei stata capace di innamorarti, di farti conoscere per quella che sei realmente, e ti sei anche sposata.. dimostrando che la felicita' esiste e che va pretesa!
Sei forte, e' innato dentro di te...perche' sei donna..e noi donne, ripeto, sappiamo tirare fuori gli artigli quando serve :D
So che sto per darti un consiglio che non so quanto potra' essere ascoltato, ma te lo do' lo stesso: credo che la famiglia, sara' una frase fatta ma ci credo sul serio., non sia quella che l'albero genealogico ci ha dato. La famiglia e' quella cosa, quell'unione tra due o piu' persone che si danno forza l'un l'altro, facendoci sentire "parte di un nucleo". Se la famiglia che madre natura ci ha dato alla nascita non fa al caso nostro, saremo noi a cercarla altrove. Nel tuo caso, hai un bravo uomo vicino a te, tuo marito, e condividete gia' una casetta insieme...sono certa che ci saranno anche dei figli..che crescerai coi tuoi valori: valori puliti, giusti e che nascono dal cuore di una mamma amorevole quale sarai.
Questa e' la tua famiglia: tuo marito, te stessa e la tua dolce casa. Col tempo sarai tu, ad aggiungere alla tua famiglia, altri componenti: figli, animali ...e perche' no? anche degli amici. Il consiglio che ti do' quindi, per quanto crudo possa essere e' di non sentirti per forza obbligata a dover rispondere alle telefonate di tua madre o tuo padre, se queste servono solo a farti ricadere nella tristezza. Chi ti vieta di mettere il silenzioso e non farti piu' sentire? nessuno credo. E' brutto da dirsi lo so, perche' tu potrai rispondermi :" beh,,,e' pur sempre mia madre...e' pur sempre mio padre". Io pero' ribadisco che se una madre o un padre, solo perche' hanno messo al mondo una creatura, si sentono in diritto di sottovalutarla e farla sentire inferiore..allora tu, come creatura vivente, hai il diritto di essere FELICE...NE HAI IL DIRITTO, e hai anche il diritto di dire :"no, io a queste due persone non rispondo piu'".....e forse....magari...con la tua assenza totale, una piccola lampadina nei loro cervelli si potra' accendere...forse...sara' la tua assenza, il tuo non rispondere piu' alle loro chiamate, il tuo non invitarli piu' da te e non andarli piu a trovare, che fara' scattare in loro la seguente domanda: "ma io...sono stato un bravo genitore?" e forse capiranno che per riconquistarsi anche solo dieci minuti del tuo tempo, dovranno cambiare il loro linguaggio e il loro modo di avvicinarsi a te.
ti auguro tanta tanta ma tanta fortuna. :huglove:
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Messaggioda fagottina » 20/03/2014, 14:08



Grazie battle! E' ciò che mi ripeto ogni giorno... e anche che mio marito e altre poche persone mi ripetono, ormai sono fuori dovrei chiudere con il passato. E' solo che nei momenti di particolare fragilità quelle battutine riescono a riaprire le vecchie ferite e tornano a sanguinare. Ma prima o poi ci farò il callo, per forza! Me lo devo. Grazie ancora!
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Messaggioda fagottina » 20/03/2014, 14:14



vuota dentro ha scritto:ciao fagottina :)
di tutto quello che hai scritto ho un'ignoranza abominevole, poiche' non so cosa significhi avere due genitori violenti e le botte in casa mia non sono mai volate..i problemi per me sono stati altri, ma non sono qui per parlare dei miei problemi, sono qui perche' dopo aver letto il tuo diario, mi sono sentita quasi "in dovere" di risponderti...in quanto ragazza...in quanto donna..in quanto figlia.
Credo che tu sia l'esempio di come noi donne sappiamo tirare fuori una forza da non so dove...nei momenti piu' neri, sei stata capace di innamorarti, di farti conoscere per quella che sei realmente, e ti sei anche sposata.. dimostrando che la felicita' esiste e che va pretesa!
Sei forte, e' innato dentro di te...perche' sei donna..e noi donne, ripeto, sappiamo tirare fuori gli artigli quando serve :D
So che sto per darti un consiglio che non so quanto potra' essere ascoltato, ma te lo do' lo stesso: credo che la famiglia, sara' una frase fatta ma ci credo sul serio., non sia quella che l'albero genealogico ci ha dato. La famiglia e' quella cosa, quell'unione tra due o piu' persone che si danno forza l'un l'altro, facendoci sentire "parte di un nucleo". Se la famiglia che madre natura ci ha dato alla nascita non fa al caso nostro, saremo noi a cercarla altrove. Nel tuo caso, hai un bravo uomo vicino a te, tuo marito, e condividete gia' una casetta insieme...sono certa che ci saranno anche dei figli..che crescerai coi tuoi valori: valori puliti, giusti e che nascono dal cuore di una mamma amorevole quale sarai.
Questa e' la tua famiglia: tuo marito, te stessa e la tua dolce casa. Col tempo sarai tu, ad aggiungere alla tua famiglia, altri componenti: figli, animali ...e perche' no? anche degli amici. Il consiglio che ti do' quindi, per quanto crudo possa essere e' di non sentirti per forza obbligata a dover rispondere alle telefonate di tua madre o tuo padre, se queste servono solo a farti ricadere nella tristezza. Chi ti vieta di mettere il silenzioso e non farti piu' sentire? nessuno credo. E' brutto da dirsi lo so, perche' tu potrai rispondermi :" beh,,,e' pur sempre mia madre...e' pur sempre mio padre". Io pero' ribadisco che se una madre o un padre, solo perche' hanno messo al mondo una creatura, si sentono in diritto di sottovalutarla e farla sentire inferiore..allora tu, come creatura vivente, hai il diritto di essere FELICE...NE HAI IL DIRITTO, e hai anche il diritto di dire :"no, io a queste due persone non rispondo piu'".....e forse....magari...con la tua assenza totale, una piccola lampadina nei loro cervelli si potra' accendere...forse...sara' la tua assenza, il tuo non rispondere piu' alle loro chiamate, il tuo non invitarli piu' da te e non andarli piu a trovare, che fara' scattare in loro la seguente domanda: "ma io...sono stato un bravo genitore?" e forse capiranno che per riconquistarsi anche solo dieci minuti del tuo tempo, dovranno cambiare il loro linguaggio e il loro modo di avvicinarsi a te.
ti auguro tanta tanta ma tanta fortuna. :huglove:


Innanzi tutto grazie! Le tue parole mi fanno sentire meglio, sono come un anestetico in questa giornata un po' così... Ho provato più di una volta a non rispondere e le volte successive quando li incontravo erano più pacati... così come una stupida ho ricominciato a rispondere ma si sa... il lupo il vizio non lo perde. Per il resto... si, da quando sono fuori di lì sono rinata totalmente, anche se a volte ci son dei momenti no. Questo è il nostro nido, qui mi sento libera di essere me stessa e soprattutto sono circondata d'amore, non ho più paura di tornare a casa la sera, non ho più paura di addormentarmi, perché ho lui <3 accanto a me! Ci piacerebbe diventare genitori... magari quando le cose andranno un po' meglio economicamente, e lui sarà un padre splendido.
Grazie di nuovo!!
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Messaggioda silvie11 » 06/05/2014, 18:46



Ciao fagottina, leggere la tua storia mi ha scioccato parecchio. Non capire male, è stato così semplicemente perchè ho passato le stesse identiche cose, solo che io sono figlia unica.
Capisco tutto....la sofferenza, tutto, tutto quello che hai detto, tale e quale. Quando ho letto ciò che hai scritto mi dicevo "non è possibile, sto andando fuori di testa....è tutto troppo uguale!".
Le differenze? I miei mi hanno ripudiato al quinto mese di gravidanza...io e il mio compagno stavamo con loro perchè avevamo perso il lavoro (cosa che ci facevano pesare ogni singolo minuto di ogni singolo giorno, come credo capirai) e da un giorno all'altro ci siamo trovati senza un tetto sopra la testa...abbiamo solo potuto trasferirci dai genitori del mio compagno, che tutt'ora ci ospitano...ora lui ha trovato un lavoro, ha iniziato da una settimana, ma è solo un lavoro stagionale purtroppo...vabbè, intanto mettiamo via quattro soldi!!
Io ho partorito da 2 mesi e mezzo, i miei genitori vorrebbero che li chiamassi tutti i giorni per fargli sentire i versetti del bimbo, vorrebbero "che io insegnassi a mio figlio che ha anche due nonni materni" (testuali parole).
Ciò che non capiscono è che sono LORO che dovrebbero fare i nonni, e prima ancora avrebbero dovuto fare i genitori, sinceramente.
Anch'io come te non ho rapporti con mio padre, anche se mia madre (succube e disgustosamente orgogliosa di esserlo, si è convinta di farlo per sè stessa) mi costringe ad almeno salutarlo ogni tanto, perchè "poverino, gli manchi e sta male..."
Ora...LUI mi ha buttato fuori di casa, ho rischiato di abortire, e ora LUI soffre? Io mi sono ritrovata senza una casa, dopo gli anni orribili che mi hanno fatto passare, dopo le botte fortissime che ho preso, dopo gli insulti, le polemiche (sei brutta/grassa/tr***/schifosa/stupida/ecc.) e tutto...e LUI soffre?
Ha augurato a me, mio marito e nostro figlio di morire ammazzati quando ci ha buttati fuori di casa, mi ha detto che mio figlio è una merda, il demonio, che non meritava di nascere perchè creato da noi due...e ora LUI soffre perchè gli impedisco di essere nonno e di vedere foto/sentire i versetti del bimbo/ecc??
Viviamo in un mondo di pazzi, loro sono pazzi...perchè mia madre poi lo sostiene!!
Lei ha problemi mentali e anche di alcolismo ma non la giustifico del tutto...anche lei alzava le mani, anche lei mi faceva e diceva cose orribili, ancora peggio lei mi ha manipolato e fatto soffrire perchè voleva realizzare il suo ideale di famiglia perfetta, non tenendo conto della mia sofferenza e di quanto anche solo parlare con mio padre mi faccia malissimo.
Ora ne sto uscendo, cercando di ridurre sempre più i rapporti con loro ma non è semplice, ogni tre giorni mi chiamano facendomi sentire in colpa perchè non li chiamo...tu dimmi se tutto questo è giusto!
Per quanto riguarda te, volevo farti i complimenti, sei una persona fortissima...non ti fermare MAI, non farti abbattere da niente e nessuno, esci a testa alta e sii fiera di quello che sei, perchè non potrebbe esserci persona migliore di te. Hai avuto degli esempi genitoriali davvero pessimi (scusa se mi permetto) e nonostante tutto non hanno scalfito ciò che sei!!!
Goditi la tua storia d'amore, ti auguro che sia per sempre...e quando potrete avere i vostri figli credimi, il cerchio si chiuderà.
Il dolore, i pianti e i lividi saranno solo lontani ricordi, anche se a volte fanno ancora male, ci sono delle giornate no, come hai detto nache tu.
Continua così, SEI GRANDE!!!!! :D
Un abbraccio grande.
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Messaggioda Royalsapphire » 07/05/2014, 7:59



Silvie... conoscevo la situazione con i tuoi ma anche ora, leggendola, mi dispiace da morire.
All'università il mio Prof di igiene e salute mentale descrisse peopeio casi come questo, in cui cioè ci sono genitori che non si preoccupano affatto di chiedersi se il loro comportamento fa soffrire o no i propri figli, e vhe poi quqndo questi se ne vanno per la loro strada, allora si sentono deboli senza di loro e cercano di tenerseli legati facendoli sentire in colpa.
Quando i tuoi ti accusano di crescere tuo figlio lontano da loro, non so se gli hai mai risposto dicendogli che dopo quello che ti hanno fatto passare è già strano che tu abbia ancora un dialogo con loro.
Di certo non puoi avvelenarti la vita perché se no, indiretfamente, caricherai negatività anche su tuo figlio. Quindi ti restano da acegliere: o li perdoni e peovi a vedere come va se allacci i rapporti con loro. Oppure gli parli chiaramente che non intendi più avvicinarti a loro per il male che ti hanno fatto per te è insostenibile... Voglio dire, dovresti affrontarli dicendo loro che non hai nulla di cui sentirti in colpa e che se loro fossero essere coerenti con le loro parole e il loro comportamento passato, allora dovrebbero essere i primi a non voler nulla da te!
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Messaggioda fagottina » 07/05/2014, 12:24



silvie11 ha scritto:Ciao fagottina, leggere la tua storia mi ha scioccato parecchio. Non capire male, è stato così semplicemente perchè ho passato le stesse identiche cose, solo che io sono figlia unica.
Capisco tutto....la sofferenza, tutto, tutto quello che hai detto, tale e quale. Quando ho letto ciò che hai scritto mi dicevo "non è possibile, sto andando fuori di testa....è tutto troppo uguale!".
Le differenze? I miei mi hanno ripudiato al quinto mese di gravidanza...io e il mio compagno stavamo con loro perchè avevamo perso il lavoro (cosa che ci facevano pesare ogni singolo minuto di ogni singolo giorno, come credo capirai) e da un giorno all'altro ci siamo trovati senza un tetto sopra la testa...abbiamo solo potuto trasferirci dai genitori del mio compagno, che tutt'ora ci ospitano...ora lui ha trovato un lavoro, ha iniziato da una settimana, ma è solo un lavoro stagionale purtroppo...vabbè, intanto mettiamo via quattro soldi!!
Io ho partorito da 2 mesi e mezzo, i miei genitori vorrebbero che li chiamassi tutti i giorni per fargli sentire i versetti del bimbo, vorrebbero "che io insegnassi a mio figlio che ha anche due nonni materni" (testuali parole).
Ciò che non capiscono è che sono LORO che dovrebbero fare i nonni, e prima ancora avrebbero dovuto fare i genitori, sinceramente.
Anch'io come te non ho rapporti con mio padre, anche se mia madre (succube e disgustosamente orgogliosa di esserlo, si è convinta di farlo per sè stessa) mi costringe ad almeno salutarlo ogni tanto, perchè "poverino, gli manchi e sta male..."
Ora...LUI mi ha buttato fuori di casa, ho rischiato di abortire, e ora LUI soffre? Io mi sono ritrovata senza una casa, dopo gli anni orribili che mi hanno fatto passare, dopo le botte fortissime che ho preso, dopo gli insulti, le polemiche (sei brutta/grassa/tr***/schifosa/stupida/ecc.) e tutto...e LUI soffre?
Ha augurato a me, mio marito e nostro figlio di morire ammazzati quando ci ha buttati fuori di casa, mi ha detto che mio figlio è una cacca, il demonio, che non meritava di nascere perchè creato da noi due...e ora LUI soffre perchè gli impedisco di essere nonno e di vedere foto/sentire i versetti del bimbo/ecc??
Viviamo in un mondo di pazzi, loro sono pazzi...perchè mia madre poi lo sostiene!!
Lei ha problemi mentali e anche di alcolismo ma non la giustifico del tutto...anche lei alzava le mani, anche lei mi faceva e diceva cose orribili, ancora peggio lei mi ha manipolato e fatto soffrire perchè voleva realizzare il suo ideale di famiglia perfetta, non tenendo conto della mia sofferenza e di quanto anche solo parlare con mio padre mi faccia malissimo.
Ora ne sto uscendo, cercando di ridurre sempre più i rapporti con loro ma non è semplice, ogni tre giorni mi chiamano facendomi sentire in colpa perchè non li chiamo...tu dimmi se tutto questo è giusto!
Per quanto riguarda te, volevo farti i complimenti, sei una persona fortissima...non ti fermare MAI, non farti abbattere da niente e nessuno, esci a testa alta e sii fiera di quello che sei, perchè non potrebbe esserci persona migliore di te. Hai avuto degli esempi genitoriali davvero pessimi (scusa se mi permetto) e nonostante tutto non hanno scalfito ciò che sei!!!
Goditi la tua storia d'amore, ti auguro che sia per sempre...e quando potrete avere i vostri figli credimi, il cerchio si chiuderà.
Il dolore, i pianti e i lividi saranno solo lontani ricordi, anche se a volte fanno ancora male, ci sono delle giornate no, come hai detto nache tu.
Continua così, SEI GRANDE!!!!! :D
Un abbraccio grande.

Ciao Silvie! A quanto pare abbiamo vissuto due situazioni molto molto simili. Anch'io mi rivedo nel tuo racconto e so bene cosa significa, conosco i tuoi stati d'animo nei confronti di tutto ciò, le manipolazioni, gli insulti, lo sminuirti sempre e comunque, son cose che conosco bene, purtroppo. Per quanto mi riguarda la situazione ora si è modificata... dopo le ennesime chiamate piene di frecciatine e battutine ho deciso di dire tutto ciò che pensavo, per l'ennesima volta... ho manifestato il mio fastidio e la mia disapprovazione per quanto riguarda il loro "snobbare" mio marito. E sai come hanno reagito? Non si fanno più sentire e non si presentano più a casa nostra da un mese circa. In pratica continuano a non volersi prendere le responsabilità di tutto ciò che hanno fatto negli anni, scappano davanti all'evidenza. Questo è ciò che fanno i codardi, gli insicuri, colore che in fondo si rendono conto di non essere capaci ad instaurare dei rapporti civili, dei rapporti sociali. Posso solo dirti che sei in gamba per il semplice fatto che tu abbia scelto di vivere la tua vita seguendo i tuoi valori. Noi "grazie" a ciò che abbiamo vissuto siam riuscite a maturare un senso critico che ci ha permesso di capire chi vogliamo essere e soprattutto ci ha permesso di SCEGLIERE!!! Ti auguro che la vostra situazione economica possa migliorare, te lo auguro con il cuore!!! E non smettere mai di credere in te!!! Un forte abbraccio!!!
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