La mia vita in pochi caratteri

24 anni di esistenza percepiti a modo mio

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La mia vita in pochi caratteri

Messaggioda Callisto » 16/06/2014, 22:57



C'era una volta un bambino a cui darò un nome di fantasia, il suo nome è Federico.
Federico era un bellissimo bambino che tutti chiamavano "riccioli d'oro" per via dei suoi capelli biondi ricci. Era sempre riempito di attenzioni dalla sua famiglia e coccolato dalla madre come se fosse la creatura più speciale della terra.
Federico quando andava all'asilo era spesso malmenato da una delle sue maestre, la quale per placare la sua vivacità aveva il vizio di tirargli forte le orecchie, sculacciarlo e metterlo con la faccia al muro. A volte era anche intimorito dal figlio della direttrice dell'asilo.
A volte Federico piangeva disperatamente perchè non voleva andare all'asilo. Si attaccava disperatamente alla madre piangendo, ma lei non capiva. Lei pensava che erano semplici capricci, non immaginava abusi.
Nonostante tutto però in questo asilo Federico ha anche passato momenti belli. Giocava, si contendeva la compagnuccia con un altro bambino, rubava pennarelli e giocattoli (lol :lol: ), festeggiava tutti i compleanni come se fossero eventi irripetibili.

Federico poi ha compiuto 6 anni e si è iscritto in una scuola di suore dove però insegnavano maestre normali.
Il primo giorno di scuola andò dalla maestra e le disse: "maestra io non so leggere" (lol :lol: ).
Gli anni trascorsi in questa scuola sono stati piacevoli. Giocava molto, si divertiva con i suoi compagni e corteggiava le compagne, in particolare una che si contendeva sempre con un altro bambino. Una volta rubò un anello alla madre che poi regalò a questa compagna. La madre di questa compagnia telefonò il pomeriggio alla madre di Federico informandola. Federico si giustificò dicendo che aveva trovato l'anello nella cesta dei giocattoli (lol :lol: ) forse perchè si spaventava di essere punito.
A scuola era bravo, prendeva sempre i voti più alti. Soffriva molto però la presenza di una madre troppo esigente. Federico spesso (non sempre) era costretto a studiare fino alla sera, e dopo mangiato andava a letto presto.
Un giorno piangeva disperatamente perchè non ne poteva più di studiare, suo padre in quel momento stava uscendo ed allora pregò lui di convincere la madre di lasciarlo giocare. Ma il padre di Federico era passivo, era quasi assente, lasciava sempre fare tutto alla madre per quanto riguardava la crescita del figlio. Federico per sostenere il peso dello stress cominciò a sviluppare l'immaginazione. Cominciò a pensare anche a livello cognitivo che alla sua destra ci fosse un angelo, e alla sua sinistra un diavolo. Quando andava a dormire la sera, prima di stendersi sul letto girava su stesso varie volte verso la sua destra, pensando che così avrebbe attratto il bene a sè. Poi al termine di questo rito si stendeva sul letto convinto che sia alla sua destra che alla sua sinistra ci fossero angeli. (Povero bambino quanta solitudine. Piccolo commento personale dell'autore)

Federico poi terminò la scuola elementare e cominciò a frequentare le scuole medie. Aveva 11 anni.
La scuola che frequentava era situata nel quartiere dove viveva, e purtroppo alcuni bambini erano "irrequieti" per via delle famiglie che erano l'opposto di quelle che si vedono nella pubblicità del mulino bianco. La cattiveria generata dal disagio attirà a sè tutto ciò che le sta attorno, come un vortice. Quindi anche bambini che magari avevano bravi genitori alle spalle si facevano coinvolgere da quelli meno fortunati.
E così nasce una specie di sottocultura che si diffonde facilmente. Mentalità del tipo: "se fai il bullo sei figo, se non lo fai sei emarginato".
Anche in questa scuola Federico corteggia quasi tutte le compagne, e anche qui cè una compagna in particolare che gli piace, però non la corteggia più di tanto perchè siccome lei frequenta ragazzi più grandi allora Federico pensa di non avere molte speranze.
Una cosa che a Federico è rimasta molto impressa di questa ragazza è che una volta gli disse una cosa del genere: "non pregare, se poi quando muori non vai in paradiso rimani fregato." Aveva solo 13 anni, il che fa immaginare quello che questa povera ragazza passava già a quell'età.
Alle medie non studiava molto come alle elementari Federico. Il pomeriggio faceva finta di studiare perchè aveva il fiato sul collo della madre, la quale lo faceva rimanere molto male quando rimaneva insoddisfatta della sufficienza presa a scuola.

A 14 anni si iscrive al liceo per volere della madre. Ci passa 1 anno, poi si trasferisce all'industriale dove si studia di meno. In quel periodo i suoi genitori si separano, e la madre attribuisce a questo la scelta di trasferirsi di scuola. Ma Federico l'ha fatto solo perchè non aveva voglia di studiare.
La nuova scuola è conosciuta come un raccoglitore di ragazzacci, ed infatti gran parte dei suoi studenti erano veri e propri delinquenti.
Federico era vittima di bullismo, ma lo consola il fatto di non essere l'unico dato che anche professori venivano chiusi dentro le aule e perfino la preside della scuola veniva minacciata (spesso veniva la polizia a scuola).
Vivendo ogni giorno nel terrore di non tornare a casa vivo, Federico decide di cambiare ancora scuola. Questa sceglie il tecnico-commerciale, e si iscrive nella classe frequentata da un suo ex compagno delle medie. Qui Federico riesce ad integrarsi ma solo dopo un anno.
L'ultimo anno delle superiori non viene ammesso agli esami di stato e così ripete l'anno diplomandosi per miracolo un anno dopo, ma in un'altra scuola ancora.

A 19 anni non sa che fare del suo futuro. L'unica cosa che gli interessa è il sesso, che è sempre stato un chiodo fisso anche in adolescenza. A 18 anni addirittura andò con una escort perchè non sopportava la frustrazione di non aver perso la verginità con una ragazza normale.
L'unica cosa che gli interessava nella vita era la sessualità e le donne. Non pensava al lavoro, ai soldi, al futuro.
A 20 anni si trasferisce in un'altra città facendo credere alla famiglia che la scelta sia dettata dalla speranza di avere maggiori opportunità di lavoro.
Invece Federico si trasferisce solo perchè pensa che nella nuova città ci siano escort più belle rispetto alla vecchia.

Raggiunti i 21 anni Federico cade in depressione. Comincia a pensare che la vita non abbia senso, passa le giornata tra pc e tv, e non si sente motivato a far nulla. E' apatico.
Pensa al suicidio ma non intensamente. La sofferenza interiore però è enorme. Attraversa spesso crisi di pianto che gli tolgono il fiato, e qualche volta era talmente provato che gli sembrava quasi che gli si stesse fermando il cuore, letteralmente.
Trova rifugio in un mondo tutto suo. Si dissocia dalla sua identità e crea una nuova personalità. Un alter-ego che prende vita grazie ad un personaggio di un telefilm che mostra evidenti segni di depressione.
Nel giro di poco tempo il suo alter-ego prende il controllo, e capita sempre più spesso che Federico ha pensieri brutti. Diventa molto cattivo, e si distacca quasi completamente dai sentimenti e dalle emozioni.
Riesce nonostante tutto a conservare il suo io originale, grazie al quale tiene a bada la nuova personalità che oramai ha pieno controllo.

Nell'ultimo anno Federico sembrava aver ripreso un pò di equilibrio psico-fisico. Nonostante fosse isolato dal mondo, si sentiva tranquillo e non soffriva più. Da un pò di mesi a questa parte però Federico trova lavoro e realizza che la sua vita è tutta in discesa. Capisce che i problemi non finiranno mai, e che l'unico modo per uscire da questo inferno è farla finita.
Oggi ha 24 anni e progetta la sua fine prima di compierne 25.

INFORMAZIONI RELATIVE AL RACCONTO:
- alcuni fatti non sono stati inseriti nel racconto
- una parte della vita di Federico è stata occultata perfino a lui stesso e non è stata inserita nel racconto
- alcuni fatti descritti potrebbero non essere veri al 100% poichè Federico è un bugiardo patologico e mente senza neanche rendersene conto
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Messaggioda Royalsapphire » 17/06/2014, 0:46



Che storia!!!
...ma non sarà che dietro Federico ci sia tu vero XD ?
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Messaggioda Callisto » 17/06/2014, 8:09



Mi sono dimenticato di dire che il padre di Federico a volte sbottava e picchiava sia lui che la madre. Questi sono alcuni degli episodi che non sono stati inseriti nel racconto.
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Messaggioda kiono » 17/06/2014, 8:36



Bella storia, fa riflettere tanto. E conferma la mia teoria: se un bambino non cresce felice e spensierato difficilmente lo sarà da adulto. :(
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