Da dove comincio... ma si da quando ero piccolo... gli anni migliori della mia vita

Da piccolo ero un furbastro, in casa ne combinavo di tutti i colori

Il mio miglior amico si chiamaVA (poi capirete perchè ho usato l'imperfetto) G. (uso solo l'inziale), facevamo tutto insieme, eravamo INSEPARABILI.
Crescemmo... e anche alle elementari la nostra amicizia non cambiò, qualche volta si litigava, ma in meno di un giorno avevamo già fatto pace, in quarta conobbi un altra persona E. anche con lui strinsi una forte amicizia.
IL TRACOLLO E IL FALLIMENTO:
Ebbene qui la mia vita arriva ad una svolta, per causa degli altri (maggiormente) e sia per causa mia (non me lo perdonerò mai).
Le elementari finirono, passai il mio primo esame (esame di quinta elementare) e iniziarono le medie. La madre di G. non volle iscrivere il figlio alle scuole medie del mio paese, ma a quelle private di un paese vicino... eravamo inseparabili, quindi la madre di G. cercò di convincere mia madre a fare altrettanto (a me l'idea non mi garbava tanto.. ma dato che c'era pure G...) comunque, i miei in quel periodo non potevano permettersi di mandarmi alle privati. Quindi ci staccammo e ci sentimmo molto meno, anche se comunque la nostra amicizia era abbastanza solida (non per molto).
Ancora non potevo sapere che quei tre anni, sarebbero stati i peggiori della mia vita.
Cominciarono a prendere in giro il mio miglior amico, si sparse la voce che giocava con le bambole... che fosse gay. Ero bloccato non riuscivo a fare nulla... avere in una classe di 30 persone, 25 che pensano questo e che ti dicono di mollarlo o verrai preso in giro anche tu per sempre... era un dolore troppo grande. Io non davo importanza a loro anche perchè non mi interessava... l'apice però arrivò un pomeriggio.
Era un pomeriggio di catechismo... venne deriso davanti a tutti, lo presero in giro... tant'è che mi vergognai io stesso di far parte di quella classe.. Non riuscì a emettere un suono dalla mia bocca... non lo difesi... rimasi lì impietrito, non rendendomi conto di che diavolo fosse successo. Lui scappò con le lacrime al viso, ancora ricordo le urla "si dai! vai a casa! vai!", cercai di raggiungerlo ma ormai era già andato. Da quel giorno la mia amicizia con lui finì.
Da quel giorno la mia vita cambiò, uscivo di meno... anche perchè non ci pensavo nemmeno lontanamente di uscire con chi aveva fatto del male al mio amico, restavo molto a casa a studiare o a fare altro. Mi restava comunque E. ma anche lui dopo la terza media si dovette trasferire in un altro paese... persi pure lui! Fu un trauma... non avevo più amici. Molte persone si abbassarono al livello di chi aveva fatto quel brutto gesto... ma io no... mai e poi mai avrei fatto qualcosa del genere... avevo fallito come amico, non potevo perdonarmelo. L'unica cosa che potevo fare era proseguire per la mia strada e andare avanti. Gli anni passarono senza novità... cinque anni di scuola superiore passati normalmente... forse il primo è stato il iù bello... dato che ho conosciuto un sacco di persone nuove e potevo essere "libero" di fare quello che volevo, legai con un sacco di persone, tutti mi trovavano simpatico, ero felicissimo... Purtroppo facevo il pendolare, quindi di uscire la sera non se ne parlava. Ma mi bastava comunque stare in buona compagnia almeno una parte della giornata.
Tre anni fa ho inziato l'università, ho conosciuto un sacco di persone... ma ancora ho il problema di stare da solo la sera... come il sabato o gli altri giorni in generale... certo l'uni mi prende molto tempo... studio ingegneria... però è giusto anche divertirsi qualche volta. Non vedo l'ora di laurearmi e se i miei se lo possono permettere vorrei fare la magistrale fuori dalla mia regione... lontano da qui... per ricominciare.
Il problema è che ogni tanto mi vengono strani pensieri alla testa... ho paura di vivere per sempre così, da solo... senza nessuno... anche quest'anno il capodanno lo passerò molto proabilmente da solo... ormai è così da un bel po' di anni.
Ogni tanto ho voglia di farla finita... perchè vivere così per sempre non ce la farò.. ma sento dentro di me una vocina che mi dice "non farlo! sii forte e vai avanti!". Spero tanto che cambi qualcosa... lo spero davvero.
Buonanotte.