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La mia maschera sconosciuta, che gli altri non vedono...

MessaggioInviato: 07/01/2015, 15:16
da Nightwalker93
Salve a tutti,
ci tenevo un po' a parlarvi meglio di me dopo la mia presentazione...
quindi vi farò una panoramica della mia schifosissima vita...

Allora, sono un ragazzo di provincia di 21 anni (quasi 22), al secondo anno di Economia Aziendale, abito in un paesotto che odio con tutto me stesso, a parte qualche persona che definirei "tra conoscente e amico" (per me gli amici sono quelli che ti mandano ogni tanto un messaggio con scritto "come stai?")
mi stanno tutti sulle balls..., famiglia ok, sebbene non parli dei miei problemi solo con mia madre, ma si limita a dirmi di sorridere,
di essere più allegro, di far ridere le ragazze, ma sto sempre con il muso e ogni tanto mi chiede "quando ti vedrò felice"?
Spero quando avrò amici veri e una ragazza...

La mia vita sociale é abbastanza schifosa (complice l'esperienza passata, tutte amicizie rotte e perse), composta solo da colleghi universitari con cui non esco da tanto (siamo usciti tutti isieme solo una volta), perché tutti hanno già il loro circolo di amici, sono fidanzatissimi e sono tutti di altri paesi, ergo non si riesce mai a organizzare una serata che vada bene per tutti.
Inoltre ci tengo a precisare che mi sento terribilmente a disagio uscendo con sole coppie, mi sento l'essere più infelice di questo mondo...

Per non parlare del rapporto con le ragazze...
Fino alle scuole medie non me ne mai fregato nulla di loro, ma in classe avevo un rapporto scherzoso con tutte, nonostante questo iniziate le scuole superiori (ci siamo persi tutti, avevo un solo amico in quel periodo) si ricomincia in un nuovo ambiente.
Indovinate che scuola ha scelto questo deficiente ??? Tecnico industriale !!! Bravo il cretino, ottima scelta visto che ti piace tanto giocare al PC!!!

Quindi ZERO RAGAZZE fino alla fine della quarta superiore, dove una ragazza del mio paese (Conosciuta ad un corso di musica)
era interessata a me , meno male che la gente che conoscevo allora mi ha detto di muovermi, dato ero l'unico a non accorgermi di quanto mi volesse... Tuttavia dopo aver preso il numero, il mio primo numero di una ragazza, feci cambiare idea alla poverina, non sapevo come corteggiare, dopo un po' ero cotto anche io di lei, ma complice il mio "non saperci fare" l'ho persa.
Mi distrusse l'autostima (che era già pari a zero), "Sei uno sfigato, non capisci le ragazze, rimarrai single a vita..."
Poi ci sono stati altri episodi di cui preferisco parlare in un thread a parte, il punto é che a quasi 22 anni sono ancora vergine...
E mi vergogno con tutto me stesso di questa cosa, mi sento un fallito, tutti intorno a me scopano come ricci e io sorrido maliziosamente quando si tocca l'argomento...


I miei hobby,

Ascoltare musica, in particolare Progressive Metal/Rock, suonare la chitarra elettrica (sono decisamente bravo) anche se non avendo nessuno con cui suonare (tutti vogliono fare le cover di Gigi D'alessio, ma manco mi regalasserò un macchina mi abbasserei a quella roba!) non me lo sento dire da un po', per il resto sono drogato di palestra da 2 anni (sono sempre stato magro e l'avevo sempre criticata fino a 19 anni), ho un bel fisico (che mia madre definisce da ballerino) e adoro giocare al PC.

Magari farò dei singoli thread per parlarvi separatamente e in dettaglio di tutte queste cose, spero di non aver annoiato nessuno

La mia maschera sconosciuta, che gli altri non vedono...

MessaggioInviato: 07/01/2015, 15:28
da colombabianca
Ciao Nightwalker, che peccato che tu stai in puglia, stavo giusto cercando un chitarrista per formare un gruppo musicale. Come ti capisco bene. Qui fanno tutti cover di Ligabue e vasco rossi, ed io che voglio fare hard rock non trovo nessuno che sia capace di suonare altre cose. Il progressive metal lo conosco un pò meno. Ma magari puoi dirmi qualche nome tu :)

La mia maschera sconosciuta, che gli altri non vedono...

MessaggioInviato: 07/01/2015, 16:55
da Nightwalker93
Ciao colombabianca, dopo anni ad ascoltare vari sottogeneri di rock e metal ho scoperto che il PROG era l'unico che soddisfa tutte le mie richieste in un gruppo. Composizione, tecnica, passione, melodia, varietà di idee.
E' un genere per aristocratici (e' il genere piú complesso) se vogliamo definirlo così!

Ti consiglio qualche gruppo e gli album più belli :
Dream theater (Images & Words, Awake, Metropolis: scenes from a memory, octavarium, black clouds and silver linings)

Shadow gallery e symphony x (tutti gli album)

Vanden plas (beyond daylight, christ 0, e gli ultimi due)

Altri gruppi : Circus maximus, dgm (italianissimi), seventh wonder e andromeda

La mia maschera sconosciuta, che gli altri non vedono...

MessaggioInviato: 09/01/2015, 0:09
da Psicologa Saronno
Ogni tanto leggo qui (oppure ascolto i miei pazienti) e penso: "Se solo riuscisse ad essere così anche nel mondo reale. Gli altri lo conosceranno questo lato di lui?".

"La mia maschera sconosciuta, che gli altri non vedono..." s'intitola il thread. Io, invece, mi sono immaginata una maschera che gli altri vedono benissimo e dietro una persona che indossa quella maschera e da questi altri non di fa vedere. Sembra banale, ma cambia la prospettiva così: gli altri vedono quel che gli si fa vedere. Una mia insegnante di psicoterapia, quando le portavamo i casi in supervisione, ci diceva: "Di cosa ha paura questa persona? Da cosa si sta difendendo?". Nel tempo, ho capito che queste due domande sono in fondo la chiave di ogni nostro problema o disagio. L'ansia, il senso di rifiuto, il musone sono tutti modi che noi mettiamo in campo per difenderci da qualcosa (i sintomi sono le maschere). Importante: difesa non significa che abbiamo la colpa di aver indossato una maschera o di "farci venire l'ansia" o di "essere musoni". Difesa significa che quelle maschere sono il modo migliore che abbiamo trovato per andare avanti, sino a quel momento. Sono quelle maschere che ci hanno permesso di "farci largo nella vita" e di arrivare sin qui. Poi subentra un senso di disagio, forse quelle maschere non vanno più bene, abbiamo bisogno di altro.

"...sto sempre con il muso e ogni tanto mi chiede "quando ti vedrò felice"? Spero quando avrò amici veri e una ragazza..."

Io credo sia il contrario: si riesce a creare un rapporto d'amicizia o di amore quando iniziamo ad essere sereni (non uso il termine felice, perchè la felicità è momentanea). Ma la trovo una frase importante, che indica un frequente circolo vizioso in cui cadiamo: finché pensiamo che siano gli altri a determinare il nostro umore, tenderemo a rimanere fermi ad aspettare, ma più stiamo fermi, più alimentiamo le nostre maschere. Dobbiamo ridurre il peso della responsabilità (e delle speranze) che riponiamo nell'altro e assumerci la nostra di responsabilità, ma anche qui la responsabilità non va intesa come colpa, bensì come potere: se ho una responsabilità, ho un potere, quindi ho anche io la possiblità di cambiare le cose, senza essere in balia degli altri.

E qui è un esempio: "Mi distrusse l'autostima (che era già pari a zero)" E' impossibile distruggere un'autostima elevata, i commenti altrui possono ferirci, farci piangere, influire sul nostro umore per qualche ora o qualche giorno, ma se partiamo da una buona base (se rispettiamo la nostra persona dietro la maschera) non possono distruggerla!

Insomma bisogna trovare il giusto equilibrio tra le nostre responsabilità e quelle altrui ("il mio non saperci fare": le relazioni si fanno in due, non dimentichiamolo mai, forse anche lei non sapeva come fare!).


Ho letto e riletto e a tratti mi sembra un po' contorto il mio messaggio, un po' scritto in psicologese. So che a tratti suona come una strigliata (e un po' lo è, perchè mi attivo molto quando vedo le persone demolirsi così pezzo per pezzo!). In soldoni: caro Nightwalker, cosa fa paura là fuori? Da cosa ti difendi?

Sono disponibile a chiarire qualsiasi punto, sperando anzi che siano punti di partenza! :hi:

La mia maschera sconosciuta, che gli altri non vedono...

MessaggioInviato: 09/01/2015, 22:27
da Nightwalker93
Innanzitutto la ringrazio per la risposta, ben sviluppata come volevo.
La forma di "Strigliata" va benissimo, in un certo senso era ciò mi aspettavo o forse ciò che avrei voluto sentirmi dire da qualcuno nella realtà (non che questo forum non sia reale, ma sentire le parole uscire da una voce umana é sempre un'altra cosa)

Psicologa Saronno ha scritto:Ogni tanto leggo qui (oppure ascolto i miei pazienti) e penso: "Se solo riuscisse ad essere così anche nel mondo reale. Gli altri lo conosceranno queto lato di lui?".


Cioé dovrei raccontare ai miei colleghi dei mie problemi sociali e sessuali? Che a differenza di tutti loro non ho amici su cui posso contare? Che a differenza loro non ho mai baciato una ragazza a quasi 22 anni? Che a differenza loro non sò più neanche fare un botta e risposta con una persona... botta e risposta e poi non ho altro da dire.
Non sò come passare dal conoscente all'amico, dalla conoscente a ragazza. A Questo punto credo di dovre frequentare un "Corso" per queste cose.

Psicologa Saronno ha scritto:"Di cosa ha paura questa persona? Da cosa si sta difendendo?". Nel tempo, ho capito che queste due domande sono in fondo la chiave di ogni nostro problema o disagio. L'ansia, il senso di rifiuto, il musone sono tutti modi che noi mettiamo in campo per difenderci da qualcosa (i sintomi sono le maschere). Importante: difesa non significa che abbiamo la colpa di aver indossato una maschera o di "farci venire l'ansia" o di "essere musoni". Difesa significa che quelle maschere sono il modo migliore che abbiamo trovato per andare avanti, sino a quel momento. Sono quelle maschere che ci hanno permesso di "farci largo nella vita" e di arrivare sin qui. Poi subentra un senso di disagio, forse quelle maschere non vanno più bene, abbiamo bisogno di altro.

"...sto sempre con il muso e ogni tanto mi chiede "quando ti vedrò felice"? Spero quando avrò amici veri e una ragazza..."

Io credo sia il contrario: si riesce a creare un rapporto d'amicizia o di amore quando iniziamo ad essere sereni (non uso il termine felice, perchè la felicità è momentanea). Ma la trovo una frase importante, che indica un frequente circolo vizioso in cui cadiamo: finché pensiamo che siano gli altri a determinare il nostro umore, tenderemo a rimanere fermi ad aspettare, ma più stiamo fermi, più alimentiamo le nostre maschere. Dobbiamo ridurre il peso della responsabilità (e delle speranze) che riponiamo nell'altro e assumerci la nostra di responsabilità, ma anche qui la responsabilità non va intesa come colpa, bensì come potere: se ho una responsabilità, ho un potere, quindi ho anche io la possiblità di cambiare le cose, senza essere in balia degli altri.

Ho letto e riletto e a tratti mi sembra un po' contorto il mio messaggio, un po' scritto in psicologese. So che a tratti suona come una strigliata (e un po' lo è, perchè mi attivo molto quando vedo le persone demolirsi così pezzo per pezzo!). In soldoni: caro Nightwalker, cosa fa paura là fuori? Da cosa ti difendi?

Sono disponibile a chiarire qualsiasi punto, sperando anzi che siano punti di partenza! :hi:



Continuo ad avere paura di rimanere solo ancora per troppo tempo, dopotutto non siamo fatti per essere animali sociali ?
Quando sono con i miei colleghi sono sereno (seppur sia sempre quello che ha sempre poco o niente da dire) ma quando torno a casa torna tutto come prima, da solo con il mio mondo troppo distante da quello dagli altri con il mio smartphone che non squilla mai, mai una chiamata da qualcuno per andare a prendersi un stupido caffé, un'uscita, un partitella... niente.
Per non parlare della ragazza che mi é sempre mancata, sebbene adesso abbia bisogno sia di contatto fisico, di sesso (La piramide di Maslow parla chiaro qui) di una ragazza carina a cui piaccia la mia stessa musica, che mi ascolti, cose così...
Non posso essere sereno senza queste cose, ed ogni volta che torno dall'università é sempre la stessa situazione, torna il musone e tutte le altre cose della mia maschera...

Che continua ad indossare, se la dovessi togliere quando sono con gli altri sono sicuro che li potrei soltanto allontanare

La mia maschera sconosciuta, che gli altri non vedono...

MessaggioInviato: 10/01/2015, 7:27
da A.47
Nightwalker93 ha scritto: famiglia ok, sebbene non parli dei miei problemi solo con mia madre, ma si limita a dirmi di sorridere,
di essere più allegro, di far ridere le ragazze, ma sto sempre con il muso e ogni tanto mi chiede "quando ti vedrò felice"?
Spero quando avrò amici veri e una ragazza...


Io per questo ti invidio molto..
Avere una madre così io me la sogno; cerca di vedere la tua vita in modo da sentire che in fondo va bene anche senza amici o ragazza.
Per quanto mi riguarda, per quel pezzo che ho citato scritto da te, ti ritengo molto "fortunato".

La mia maschera sconosciuta, che gli altri non vedono...

MessaggioInviato: 10/01/2015, 9:09
da enricorns2
:( io taccio che è meglio, faccio danni

La mia maschera sconosciuta, che gli altri non vedono...

MessaggioInviato: 10/01/2015, 18:44
da Psicologa Saronno
Sono contenta che la risposta sia stata apprezzata!

No no, non mi aspetto che si vada dai colleghi a condividere i propri dolori, quando scrivevo "Se solo fosse così nel mondo reale", intendo l'atteggiamento, il modo di porsi, che traspare anche da un post: avevo l'impressione che qui non avesse la maschera e d'impatto, leggendola, io non ho avuto voglia di scappare, anzi, mi ha appassionato la lettura del suo post!

Animali sociali lo siamo, ma non c'è una regola fissa sul come esserlo. Ognuno ha il proprio stile, c'è chi è più selettivo, chi più espansivo (per fortuna, altrimenti sai che noia?!). Purtroppo, non ci sono nemmeno corsi per imparare a muoversi nel mondo, ma è un lavoro che si può fare ad esempio con uno psicologo. Durante il percorso si cerca di capire quali siano gli ostacoli (perché mi comporto così in certe situazioni? Perché ho questi pensieri o quetse aspettative? Perché ho l'aspettativa che una ragazza potenzialmente giusta debba condividere i miei gusti musicali? Ci sono dei frangenti in cui riesco a muovermi, se non bene, almeno meglio del solito?) e poi si cerca di capire "come fare".
In questo caso, così su due piedi, se fossi la sua psicologa inizerei prima dagli ostacoli e dalle paure, dai pensieri e dalle aspettative, perché sono questi che influenzano il nostro modo di muoverci nel mondo. Insomma, io partirei proprio da qui: "...s e la dovessi togliere quando sono con gli altri sono sicuro che li potrei soltanto allontanare"

E aggiungo una piccola domanda, affettuosamente provocatoria: indossando la maschera sino ad oggi ha ottenuto buoni risultati? Le ha riempito la vita sociale? ;)

La mia maschera sconosciuta, che gli altri non vedono...

MessaggioInviato: 10/01/2015, 22:16
da Nightwalker93
A.47: c'è un errore grammaticale in quella parte ma credo si sia capito lo stesso.
Cercherò di essere più preciso, non parlo mai a nessuno in famiglia dei miei problemi... mia madre tuttavia, certe volte quasi mi obbliga a farlo. Questo succede solo in quei giorni dove sono troppo arrabiato con me stesso, e sul mio viso c'è solo rabbia per non dire incazzatura (che riesco a sfogare parzialmente in palestra)
È vero sono fortunato ed apprezzo quello che fá per me mia madre, ma sta di fatto che fino ad adesso i suoi consigli mi hanno portato zero risultati.

Per quanto riguarda quello che hai detto dopo, concordo solo in parte, posso "fare finta" che la mia vita vada bene senza una ragazza.
Ma non senza amici, non è normale stare ogni sacrosanta sera dentro casa mi spiace


enricorns2: Io invece vorrei sentirla la tua opinione. È solo un tuo punto di vista non un comandamento da incedere su pietra! Non me la prendo certo per una critica.

La mia maschera sconosciuta, che gli altri non vedono...

MessaggioInviato: 11/01/2015, 11:52
da enricorns2
enricorns2: Io invece vorrei sentirla la tua opinione. È solo un tuo punto di vista non un comandamento da incedere su pietra! Non me la prendo certo per una critica.

no era solo una considerazione generale :pazzo: