Dilaga la dipendenza da internet specie fra i giovanissimi

Teniamoci aggiornati con gli avvenimenti che accadono quotidianamente nel mondo e commentiamoli postando il nostro libero pensiero.

Dilaga la dipendenza da internet specie fra i giovanissimi

Messaggioda io sono Nessuno » 04/11/2015, 21:00



Rifugiati nella Rete, anche l’Italia ha i suoi hikikomori
In Giappone sono più di un milione. In Italia si parla di 240mila under 16, e sono in continuo aumento
di Lidia Baratta

http://www.linkiesta.it/it/article/2015 ... ori/25445/

Cito uno stralcio dall'articolo in link.

Controllare il profilo Facebook in piena notte, rinunciare a un aperitivo per restare a chattare. Anche Internet, come l’alcol o la droga, può creare dipendenza. Le uscite fuori casa diminuiscono fino a sparire, le ore davanti a uno schermo aumentano. In Giappone, dove ne hanno contati più di un milione, gli adolescenti ritirati sociali che sostituiscono i rapporti diretti con quelli mediati da Internet si chiamano “hikikomori”. Da noi dati certi non ne esistono. Le ultime rilevazioni parlano di 240mila under 16, ma gli esperti dicono che anche in Italia gli autoreclusi dipendenti dalla Rete sono in continuo aumento.

La finestra di una chat è molto più sicura e controllabile di un bar in centro all’ora dell’aperitivo. Puoi decidere quando aprirla, selezionare cosa mostrare di te ed essere brillante al momento giusto, senza essere colto impreparato. La casa diventa un bunker dove creare il proprio spazio protetto. E il computer connesso è l’unica porta verso il mondo esterno per comunicare senza esporsi troppo.

«Stiamo registrando una crescita delle persone che si rivolgono a noi», spiega Valentina Di Liberto, sociologa e presidente della Cooperativa Hikikomori di Milano. «Soprattutto perché c’è una maggiore consapevolezza delle dipendenze da Internet, in particolar modo da parte degli insegnanti».

L’autoreclusione parte dalla scuola, vissuta spesso come un allontanamento forzato dal mondo del Web. Suonata la campanella, non c’è altra attività che il ritiro in camera davanti a uno schermo. «Prima ci si ritira dalla scuola, poi dalla scena sociale», spiega Matteo Lancini, psicologo e psicoterapeuta presidente della cooperativa sociale Minotauro, specializzata nei disturbi adolescenziali. Anche qui, negli ultimi anni, le cure di adolescenti ritirati sociali e dipendenti dalla Rete sono in continuo aumento. «Di solito l’abbandono scolastico avviene nel biennio delle superiori, ma negli ultimi tempi viene anticipato anche alle medie», precisa Lancini. Si comincia con mal di pancia e mal di testa, per poi scoprire che sono solo sintomi fisici per sfuggire da un ambiente scolastico vissuto come un incubo. E in Italia il tasso di abbandono scolastico è ben sopra la media europea: tra il 2011 e il 2014, 167mila ragazzi hanno rinunciato al diploma.

Ritiro sociale e dipendenza da Internet sono spesso interconnessi e si sostengono reciprocamente. Dove sorge la dipendenza, aumenta il ritiro sociale. Dove c’è il ritiro sociale, aumenta l’uso della Rete come valvola di sfogo. Anche se, come Lancini precisa nel suo libro Adolescenti Navigati, «non tutti i ritirati sociali riescono ad accedere alle esperienze offerte dalla rete».

Un campanello d’allarme è il restare connessi in Rete durante la notte. «Questi ragazzi», spiega Valentina Di Liberto, «spesso invertono il ritmo circadiano, restando svegli la notte e dormendo il giorno, cominciando via via a evitare le relazioni reali, lo sport o altre attività all’aperto». Reclusi nelle loro stanze, frequentano il resto della casa quando tutti dormono. Per procurarsi del cibo, o solo delle sigarette. Poi tornano nell’incubatrice virtuale, dove tutto è più semplice e confortevole. «Non c’è un confronto diretto, non c’è un impatto emotivo né i giudizi, spesso spietati, dei compagni di classe», spiega Di Liberto. Tutto in Rete sembra sotto controllo.Ci si può scollegare quando si vuole, decidere con chi connettersi, gestire la comunicazione. C’è una forte sensazione di controllo che non c’è invece nella vita reale...
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Messaggioda Mikasa » 05/11/2015, 15:13



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Messaggioda Barone » 05/11/2015, 15:26



olderguy ha scritto:Rifugiati nella Rete, anche l’Italia ha i suoi hikikomori
In Giappone sono più di un milione. In Italia si parla di 240mila under 16, e sono in continuo aumento
di Lidia Baratta

http://www.linkiesta.it/it/article/2015 ... ori/25445/

Cito uno stralcio dall'articolo in link.

Controllare il profilo Facebook in piena notte, rinunciare a un aperitivo per restare a chattare. Anche Internet, come l’alcol o la droga, può creare dipendenza. Le uscite fuori casa diminuiscono fino a sparire, le ore davanti a uno schermo aumentano. In Giappone, dove ne hanno contati più di un milione, gli adolescenti ritirati sociali che sostituiscono i rapporti diretti con quelli mediati da Internet si chiamano “hikikomori”. Da noi dati certi non ne esistono. Le ultime rilevazioni parlano di 240mila under 16, ma gli esperti dicono che anche in Italia gli autoreclusi dipendenti dalla Rete sono in continuo aumento.

La finestra di una chat è molto più sicura e controllabile di un bar in centro all’ora dell’aperitivo. Puoi decidere quando aprirla, selezionare cosa mostrare di te ed essere brillante al momento giusto, senza essere colto impreparato. La casa diventa un bunker dove creare il proprio spazio protetto. E il computer connesso è l’unica porta verso il mondo esterno per comunicare senza esporsi troppo.

«Stiamo registrando una crescita delle persone che si rivolgono a noi», spiega Valentina Di Liberto, sociologa e presidente della Cooperativa Hikikomori di Milano. «Soprattutto perché c’è una maggiore consapevolezza delle dipendenze da Internet, in particolar modo da parte degli insegnanti».

L’autoreclusione parte dalla scuola, vissuta spesso come un allontanamento forzato dal mondo del Web. Suonata la campanella, non c’è altra attività che il ritiro in camera davanti a uno schermo. «Prima ci si ritira dalla scuola, poi dalla scena sociale», spiega Matteo Lancini, psicologo e psicoterapeuta presidente della cooperativa sociale Minotauro, specializzata nei disturbi adolescenziali. Anche qui, negli ultimi anni, le cure di adolescenti ritirati sociali e dipendenti dalla Rete sono in continuo aumento. «Di solito l’abbandono scolastico avviene nel biennio delle superiori, ma negli ultimi tempi viene anticipato anche alle medie», precisa Lancini. Si comincia con mal di pancia e mal di testa, per poi scoprire che sono solo sintomi fisici per sfuggire da un ambiente scolastico vissuto come un incubo. E in Italia il tasso di abbandono scolastico è ben sopra la media europea: tra il 2011 e il 2014, 167mila ragazzi hanno rinunciato al diploma.

Ritiro sociale e dipendenza da Internet sono spesso interconnessi e si sostengono reciprocamente. Dove sorge la dipendenza, aumenta il ritiro sociale. Dove c’è il ritiro sociale, aumenta l’uso della Rete come valvola di sfogo. Anche se, come Lancini precisa nel suo libro Adolescenti Navigati, «non tutti i ritirati sociali riescono ad accedere alle esperienze offerte dalla rete».

Un campanello d’allarme è il restare connessi in Rete durante la notte. «Questi ragazzi», spiega Valentina Di Liberto, «spesso invertono il ritmo circadiano, restando svegli la notte e dormendo il giorno, cominciando via via a evitare le relazioni reali, lo sport o altre attività all’aperto». Reclusi nelle loro stanze, frequentano il resto della casa quando tutti dormono. Per procurarsi del cibo, o solo delle sigarette. Poi tornano nell’incubatrice virtuale, dove tutto è più semplice e confortevole. «Non c’è un confronto diretto, non c’è un impatto emotivo né i giudizi, spesso spietati, dei compagni di classe», spiega Di Liberto. Tutto in Rete sembra sotto controllo.Ci si può scollegare quando si vuole, decidere con chi connettersi, gestire la comunicazione. C’è una forte sensazione di controllo che non c’è invece nella vita reale...




Il diploma è molto importante, MOLTO, o un diploma o almeno una qualifica...comunque si è vera questa cosa i social, gli smartphone e tutta la rete in generale ci sta distogliendo dalla realtà ma qui in Italia non è ancora a livello del Giappone. Li è un pò così da sempre, poi i giapponesi sono diversi di mentalità da noi, li casa, studio e poi lavoro, sono come macchinette. Infatti sentivo che si sono aperte molte agenzie per trovare l'anima gemella perché la stragrande maggioranza arriva ai 40 anni Vergine e non sa rapportarsi con le donne, chi si sposa spesso ha avuto matrimoni combinati... è una triste realtà però in Giappone è così da sempre...


Ps: Poi i giapo voglio dire ehmmm non sono stati molto premiati da madre natura ne in fatto di fisico ne in fatto di sostanza :lol: ...scherzo...ma alcune giapponesi non sono niente male... sembrano bamboline...sarà che quelle che ho visto io erano su qualche sito un po appariscente :shifty:
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Messaggioda Camel » 05/11/2015, 17:14



questo argomento mi colpisce particolarmente, farò dei commenti random perché *

rinunciare a un aperitivo per restare a chattare

ma direi. potrei anche farlo, ma con quali amici? e poi non mi va, non mi piace uscire, sono spesso silenziosa, sono sociofobica... lol.

Anche Internet, come l’alcol o la droga, può creare dipendenza.

non so se sia proprio una dipendenza, sto ore su internet perché non ho praticamente nient'altro da fare.
se faccio qualcos'altro non mi importa, ma deve divertirmi, se mi annoio mi manca D: XD
per dire, è più divertente stare al pc che andare a raccogliere zucchine nell'orto :/
ok si, ook, forse ne sono dipendente, lasciamo stare XD


Si comincia con mal di pancia e mal di testa, per poi scoprire che sono solo sintomi fisici per sfuggire da un ambiente scolastico vissuto come un incubo. E in Italia il tasso di abbandono scolastico è ben sopra la media europea: tra il 2011 e il 2014, 167mila ragazzi hanno rinunciato al diploma.


io sono ''dipendente'' da internet e ho lasciato scuola, ma di quei sintomi, mal di pancia/mal di testa, li usavo semplicemente perché non mi andava di andarci. tanto stare a casa o andare a scuola non cambiava niente, così mi sono presa un anno ''di pausa'', forse il prossimo anno ci tornerò, ne dubito ahah o forse ci tornerò ma andadoci quando mi va, oh insomma, ho sempre avuto sto problema, mi hanno consigliato un sacco di scuole ma nieente.
e comunque, ci andavo ugualmente anche se con i compagni non mi trovavo bene.

Ritiro sociale e dipendenza da Internet sono spesso interconnessi e si sostengono reciprocamente. Dove sorge la dipendenza, aumenta il ritiro sociale. Dove c’è il ritiro sociale, aumenta l’uso della Rete come valvola di sfogo.


che paaalle. si si, ok. non mi piace uscire, mi sono auto-spinta a uscire un sacco di volte, ma dopo 1/2 settimane mi rompevo le palle e mi ritiravo in camera mia.
ehm, sì, uscivo da sola. tanto gli amici li posso trovare anche su internet, non capisco il problema. devo averli per forza anche fuori da qui? mh, ok, ma se li ho già su internet a me bastano anche quelli. se però ho dei conoscenti mi stanno bene ugualmente, le due cose si bilanciano per me ><

Un campanello d’allarme è il restare connessi in Rete durante la notte. «Questi ragazzi», spiega Valentina Di Liberto, «spesso invertono il ritmo circadiano, restando svegli la notte e dormendo il giorno, cominciando via via a evitare le relazioni reali, lo sport o altre attività all’aperto». Reclusi nelle loro stanze, frequentano il resto della casa quando tutti dormono. Per procurarsi del cibo, o solo delle sigarette. Poi tornano nell’incubatrice virtuale, dove tutto è più semplice e confortevole.


per più di 4 mesi mi è successa la stessa cosa, grazie alla mia vita sociale inesistente l'unica cosa WOAH che riuscivo a fare era andare a dormire di mattina fingendo di aver passato una nottata faaantasticosa! ahah si, potrebbe sembrare ridicolo in effetti XD
poi mi sono stancata del ritmo sballato e circa un mese fa, forse (?), ho ripreso a dormire normalmente, anche se sinceramente la cosa mi secca un po' :/ ma penso ''meglio per me'' quindi ok...

e bon. comunque alla fine non capisco cosa ci sia di così tanto terribile. mi ha dato certi problemi, questo è vero, ma non faccio nulla per risolverli, ''non mi importa'', ''non ne ho voglia'' sono le ''scuse'' che mi do continuamente, so che devo cambiare ma qualsiasi cosa, dalle umiliazioni da parte di mia sorella, dei miei, le CONTINUE critiche da parte di tutti, mi fanno stare male, ma è come se tutto mi colpisse e poi andasse via, perché continuo a non fare nulla.

eh si, il fatto che *non so spiegarmi e non so parlare e perché non leggo nulla dai tempi immemori e blablabla!
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Messaggioda tom.c » 05/11/2015, 17:32



camellina tu forse hai una dipendenza :mmm2: hehehe
io dico che non c'è niente di male ad avere amici "virtuali", anzi, in alcuni casi si stringono rapporti anche più stretti di quanto se ne possano stringere nella realtà (stringi e stringi, va tutto a stringere :lol3: ), però...
però credo che comunque, nella propria vita, ci sia il bisogno di sentire qualcuno veramente vicino, reale, qualcuno che possa darti un abbraccio o una pacca sulla spalla, si, anche qualcuno che ti asciughi le lacrime agli occhi o che ti faccia il solletico per farti ridere (anche se nella maggior parte dei casi se ne riceve una gomitata, minimo XD ), quindi non demonizzo l'uso di internet ma, per come la vedo io e per come sono fatto, non si può rimanere chiusi in una vita virtuale.
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Messaggioda Camel » 05/11/2015, 17:43



tom.c ha scritto:camellina tu forse hai una dipendenza :mmm2: hehehe
io dico che non c'è niente di male ad avere amici "virtuali", anzi, in alcuni casi si stringono rapporti anche più stretti di quanto se ne possano stringere nella realtà (stringi e stringi, va tutto a stringere :lol3: ), però...
però credo che comunque, nella propria vita, ci sia il bisogno di sentire qualcuno veramente vicino, reale, qualcuno che possa darti un abbraccio o una pacca sulla spalla, si, anche qualcuno che ti asciughi le lacrime agli occhi o che ti faccia il solletico per farti ridere (anche se nella maggior parte dei casi se ne riceve una gomitata, minimo XD ), quindi non demonizzo l'uso di internet ma, per come la vedo io e per come sono fatto, non si può rimanere chiusi in una vita virtuale.


si ma non so se considerarla proprio tale, non sono quasi mai uscita in vita mia e non mi piace uscire troppo. odio il vento che mi scompiglia i capelli, il viso tutto freddo e appiccicoso, LA NOIA!!! non so come fanno le persone normali o.o ahahahah XD
vero vero, infatti in qualche modo l'ho scritto, ma non mi sembra una cosa indispensabile. poi essere toccata da un amico (woh, intendo solletico, pacche e robe varie) mi fa sentire strana, violata(?) :???: anche se mi toccano per sbaglio. ma credo che questi siano dettagli irrilevanti. XD

comunque parlo pensando al mio paese e alla gente in cui ci abita etc ><

oh però se devo uscire a prendere vestiti mi sta bene :shifty: anche se dopo mezz'ora mi secco XD comunque devo sempre avere qualcosa con me, tipo il mio amore... cuffie e musica. :wow:
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Messaggioda Barone » 06/11/2015, 7:20



Camel ha scritto:
tom.c ha scritto:camellina tu forse hai una dipendenza :mmm2: hehehe
io dico che non c'è niente di male ad avere amici "virtuali", anzi, in alcuni casi si stringono rapporti anche più stretti di quanto se ne possano stringere nella realtà (stringi e stringi, va tutto a stringere :lol3: ), però...
però credo che comunque, nella propria vita, ci sia il bisogno di sentire qualcuno veramente vicino, reale, qualcuno che possa darti un abbraccio o una pacca sulla spalla, si, anche qualcuno che ti asciughi le lacrime agli occhi o che ti faccia il solletico per farti ridere (anche se nella maggior parte dei casi se ne riceve una gomitata, minimo XD ), quindi non demonizzo l'uso di internet ma, per come la vedo io e per come sono fatto, non si può rimanere chiusi in una vita virtuale.


si ma non so se considerarla proprio tale, non sono quasi mai uscita in vita mia e non mi piace uscire troppo. odio il vento che mi scompiglia i capelli, il viso tutto freddo e appiccicoso, LA NOIA!!! non so come fanno le persone normali o.o ahahahah XD
vero vero, infatti in qualche modo l'ho scritto, ma non mi sembra una cosa indispensabile. poi essere toccata da un amico (woh, intendo solletico, pacche e robe varie) mi fa sentire strana, violata(?) :???: anche se mi toccano per sbaglio. ma credo che questi siano dettagli irrilevanti. XD

comunque parlo pensando al mio paese e alla gente in cui ci abita etc ><

oh però se devo uscire a prendere vestiti mi sta bene :shifty: anche se dopo mezz'ora mi secco XD comunque devo sempre avere qualcosa con me, tipo il mio amore... cuffie e musica. :wow:



Quando arriva camellina, stendetele un tappetto rosso, boccoli di rosa ma non fatele aria col ventaglio, sia mai che le scompigliate i capelli... :wow: , sei poco viziata cami, ma giusto un pelo eh!!!
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Messaggioda La Musica del Vento » 06/11/2015, 10:35



Camellina :love:

Anche io credo di avere la dipendenza da internet... Ma spero sia solo un periodo dettato dal ritiro sociale.
Sto quasi tutto il giorno su internet (ora che ho finito i giochi della play XD) tra forum-musica-telefilm-ricerche personali e su quest'ultima non ho niente da dire. Dopotutto anche stare su questo forum ha i suoi lati positivi.
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Messaggioda io sono Nessuno » 06/11/2015, 11:07



La Musica del Vento ha scritto: Dopotutto anche stare su questo forum ha i suoi lati positivi.


Questo forum se non esisteva,bisognava inventarlo.
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Messaggioda La Musica del Vento » 06/11/2015, 11:10



olderguy ha scritto:
La Musica del Vento ha scritto: Dopotutto anche stare su questo forum ha i suoi lati positivi.


Questo forum se non esisteva,bisognava inventarlo.

Sì cavolo!!
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