Referendum 4 dicembre. Votate.

riforma costituzionale Renzi-Boschi.

Teniamoci aggiornati con gli avvenimenti che accadono quotidianamente nel mondo e commentiamoli postando il nostro libero pensiero.

Cosa voterai?

Si.
11
24%
No.
25
56%
Non voto.
9
20%
 
Voti totali : 45

Referendum 4 dicembre. Votate.

Messaggioda rudix902 » 15/11/2016, 12:57



LE RAGIONI DEL NO

(ogni domanda si riferisce a cio che cambia se passa il si con le risposte che chiariscono le domande che riguardano il "si")

È una riforma chiara e comprensibile?
NO, è scritta in modo da non essere compresa

Supera il bicameralismo?
NO, lo rende più confuso e crea conflitti di competenza tra Stato e regioni, tra Camera e nuovo Senato

Produce semplificazione?
NO, moltiplica fino a dieci i procedimenti legislativi e incrementa la confusione

Diminuisce i costi della politica?
NO, i costi del Senato sono ridotti solo di un quinto e se il problema sono i costi perché non dimezzare i deputati della Camera?

È una riforma innovativa?
NO, conserva e rafforza il potere centrale a danno delle autonomie, private di mezzi finanziari.

Amplia la partecipazione diretta da parte dei cittadini?
NO, triplica da 50.000 a 150.000 le firme per i disegni di legge di iniziativa popolare

È una riforma legittima?
NO, perché è stata prodotta da un parlamento eletto con una legge elettorale (Porcellum) dichiarata incostituzionale

È il frutto della volontà autonoma del parlamento?
NO, perché è stata scritta sotto dettatura del governo

Garantisce la sovranità popolare?
NO, perché insieme alla nuova legge elettorale (Italicum) già approvata espropria la sovranità al popolo e la consegna a una minoranza parlamentare che solo grazie al premio di maggioranza si impossessa di tutti i poteri

Garantisce l'equilibrio tra i poteri costituzionali?
NO, perché mette gli organi di garanzia (Presidente della Repubblica e Corte Costituzionale) in mano alla falsa maggioranza prodotta dal premio

scusate se voto NO e mi incazzo con chi vota si ma questi motivi mi sembrano piu che validi per votare NO. votando per il SI acconsentiamo a renzi e i suoi galoppini di fare ciò che vuole senza che noi cittadini possiamo dire la nostra con un referendum popolare.
se volete diventare schiavi fate pure io non ci sto.
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"perche questo amore sembra destinato a non sbocciare?" - romeo x juliet

a leggenda della luna e del sole
all'inizio di un passato remoto non esisteva una luna la notte,
e non esisteva nemmeno il sole
un giorno il sole che era ancora una persona chiese alla luna se voleva sposarlo la luna accetto con molta felicità e amore
ma i due furono divisi dall'tempo
che li dividde il ragazzo dalla troppa tristezza di non rivedere la sua amata si dette fuoco e la luna pianse talmente tanto che le sue lacrime ricoprirono l'intero ciele e la sua tristezza
la porto a un cuore di ghiaccio gelato
e cosi si formarono sole e luna


Un tempo - egli dice - gli uomini erano esseri perfetti, non mancavano di nulla e non v'era la distinzione tra uomini e donne. Ma Zeus, invidioso di tale perfezione, li spaccò in due: da allora ognuno di noi è in perenne ricerca della propria metà, trovando la quale torna all'antica perfezione.

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Messaggioda rudix902 » 15/11/2016, 13:02



senza contare che se passa il "SI" mandiamo a quel paese la nostra costituzione che molti politici nemmeno conoscono.

sentite cosa dice il giudice Ferdinando Imposimato della corte di cassazione.

Guarda su youtube.com
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un giorno il sole che era ancora una persona chiese alla luna se voleva sposarlo la luna accetto con molta felicità e amore
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Un tempo - egli dice - gli uomini erano esseri perfetti, non mancavano di nulla e non v'era la distinzione tra uomini e donne. Ma Zeus, invidioso di tale perfezione, li spaccò in due: da allora ognuno di noi è in perenne ricerca della propria metà, trovando la quale torna all'antica perfezione.

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Messaggioda albatros83 » 15/11/2016, 13:15



rudix902 ha scritto:LE RAGIONI DEL NO

(ogni domanda si riferisce a cio che cambia se passa il si con le risposte che chiariscono le domande che riguardano il "si")

È una riforma chiara e comprensibile?
NO, è scritta in modo da non essere compresa

Supera il bicameralismo?
NO, lo rende più confuso e crea conflitti di competenza tra Stato e regioni, tra Camera e nuovo Senato

Produce semplificazione?
NO, moltiplica fino a dieci i procedimenti legislativi e incrementa la confusione

Diminuisce i costi della politica?
NO, i costi del Senato sono ridotti solo di un quinto e se il problema sono i costi perché non dimezzare i deputati della Camera?

È una riforma innovativa?
NO, conserva e rafforza il potere centrale a danno delle autonomie, private di mezzi finanziari.

Amplia la partecipazione diretta da parte dei cittadini?
NO, triplica da 50.000 a 150.000 le firme per i disegni di legge di iniziativa popolare

È una riforma legittima?
NO, perché è stata prodotta da un parlamento eletto con una legge elettorale (Porcellum) dichiarata incostituzionale

È il frutto della volontà autonoma del parlamento?
NO, perché è stata scritta sotto dettatura del governo

Garantisce la sovranità popolare?
NO, perché insieme alla nuova legge elettorale (Italicum) già approvata espropria la sovranità al popolo e la consegna a una minoranza parlamentare che solo grazie al premio di maggioranza si impossessa di tutti i poteri

Garantisce l'equilibrio tra i poteri costituzionali?
NO, perché mette gli organi di garanzia (Presidente della Repubblica e Corte Costituzionale) in mano alla falsa maggioranza prodotta dal premio

scusate se voto NO e mi incazzo con chi vota si ma questi motivi mi sembrano piu che validi per votare NO. votando per il SI acconsentiamo a renzi e i suoi galoppini di fare ciò che vuole senza che noi cittadini possiamo dire la nostra con un referendum popolare.
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Pubblica anche le ragioni del Si
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Messaggioda albatros83 » 15/11/2016, 13:17



rudix902 ha scritto:senza contare che se passa il "SI" mandiamo a quel paese la nostra costituzione che molti politici nemmeno conoscono.

sentite cosa dice il giudice Ferdinando Imposimato della corte di cassazione.

Guarda su youtube.com



Non mandiamo a quel paese nessuna costituzione solo una parte legata al titolo v fra stato e regioni... in pratica vengono abolite le sedi regionali e provinciali. Risparmio assicurato! informati hai le idee confuse che ti avranno confuso su internet le persone!

http://www.governo.it/costituzione-ital ... ovince-e-i
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Messaggioda rudix902 » 15/11/2016, 13:30



guarda non ci parlo piu con te perché vedo che sei dalla parte della dittatura di renzi. vai vai pure schiavo del PD e di Renzi.
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"perche questo amore sembra destinato a non sbocciare?" - romeo x juliet

a leggenda della luna e del sole
all'inizio di un passato remoto non esisteva una luna la notte,
e non esisteva nemmeno il sole
un giorno il sole che era ancora una persona chiese alla luna se voleva sposarlo la luna accetto con molta felicità e amore
ma i due furono divisi dall'tempo
che li dividde il ragazzo dalla troppa tristezza di non rivedere la sua amata si dette fuoco e la luna pianse talmente tanto che le sue lacrime ricoprirono l'intero ciele e la sua tristezza
la porto a un cuore di ghiaccio gelato
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Un tempo - egli dice - gli uomini erano esseri perfetti, non mancavano di nulla e non v'era la distinzione tra uomini e donne. Ma Zeus, invidioso di tale perfezione, li spaccò in due: da allora ognuno di noi è in perenne ricerca della propria metà, trovando la quale torna all'antica perfezione.

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Messaggioda gufo nero » 15/11/2016, 16:16



Unico articolo intelligente che ho trovato sul web riguardo il referendum: http://www.romadailynews.it/politica/al ... re-0297172
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Messaggioda Bonifacio » 15/11/2016, 19:38



per chi è interessato, le ragioni del sì e del no sono presenti in questi link.
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Messaggioda Baraddur » 19/11/2016, 12:06



Per come la vedo io, chi voterà SI alla riforma che porta il cognome della Boschi sarà complice di questa gente che ha mandato sul lastrico delle famiglie innocenti:

Banca Etruria, il tesoro di Pierluigi Boschi che rischia di essere pignorato

La multa da 300 milioni per i manager della Popolare aretina minaccia la villa di Laterina, casali e azioni del padre della ministra
di Marco Lillo | 30 marzo 2016

La villa della famiglia Boschi, quella presa di mira dai risparmiatori beffati dalla Banca Popolare dell’Etruria con le loro manifestazioni, è a rischio. Come anticipato dal Fatto il 23 marzo scorso, il commissario liquidatore della Bpel Giuseppe Santoni, ha chiesto a Pier Luigi Boschi di pagare 300 milioni di euro, in solido con altri 36 ex manager. La lettera, spedita il 17 marzo, chiede agli amministratori e sindaci delle gestioni del periodo 2010-2015 di pagare entro 30 giorni in solido tra loro (cioè ciascuno risponde fino alla somma intera di 300 milioni) “a causa delle condotte illecite e di mala gestio accertate dalla Banca d’Italia e confermate all’esito delle verifiche”. Oltre a Boschi nella lista dei 37 ci sono gli ex presidenti Lorenzo Rosi e Giuseppe Fornasari, l’ex direttore generale Luca Bronchi e l’ex vicepresidente Alfredo Berni.

Ovviamente nessuno di loro metterà mano al portafoglio entro i trenta giorni. Così dal 20 aprile circa Santoni potrebbe incaricare uno studio legale di agire per “il ristoro dei danni arrecati alla Etruria, nonché ai creditori sociali”. Anche Pier Luigi Boschi potrebbe essere chiamato in causa e rischia di perdere la sua metà della casa rosa di Laterina, dove Maria Elena Boschi torna spesso nei weekend e nelle feste. Il commissario liquidatore nella sua lettera minaccia di presentare al Tribunale anche le azioni revocatorie, cioè quelle utili a recuperare gli immobili trasferiti prima del dissesto proprio per sfuggire alle sue azioni di responsabilità. Non è questo il caso di papà Boschi. La villa di 350 metri quadri coperti più 50 scoperti per 13,5 vani e i magazzini per altri 120 metri quadrati catastali sono intestati ancora per il 50 per cento a Pier Luigi Boschi e per il resto alla moglie Stefania Agresti, che ovviamente sarebbe estranea alle presunte colpe del marito.

In questi casi, se il giudice gli dà ragione, il creditore può rivalersi sulla quota della casa appartenente al debitore che non paga. In ipotesi metà della casa dei Boschi potrebbe quindi finire all’asta pubblica. Ovviamente sono ipotesi di scuola perché nessuno ha ancora accertato la responsabilità di Boschi e compagni, però nella stessa strada di Laterina c’è un altro fabbricato più facile da aggredire per il commissario: una casa di 140 metri quadrati catastali interamente posseduta da Pier Luigi Boschi. Come anche i terreni lì vicino, estesi per 55 aree. Più difficile invece che il commissario punti alla quota del 33 per cento dei suoli di 36 are che Pier Luigi Boschi condivide con le due sorelle.

Il padre del ministro comunque è sereno e non teme, o almeno non temeva due anni fa, un simile scenario. Lo dimostra l’atto stipulato nel marzo del 2014 con il quale ha acquistato (a metà sempre con la moglie Stefania Agresti) dalla sorella Albertina un appartamentino, un magazzino e un pezzetto di terreno adiacente alla villa di famiglia a Laterina. Anche questi locali ora potrebbero entrare nel mirino del commissario.

Pier Luigi Boschi è titolare anche di quote in sei società agricole. La Progetto Toscana Srl è intestataria di alcuni terreni a Gaiole in Chianti. Il padre del ministro Boschi ne è socio al 25 per cento mentre un altro 50 per cento, mediante la società Ilcinque Srl, è del calciatore Alessandro Gamberini, 34 anni, bolognese, ex capitano della Fiorentina poi azzurro e ora titolare del Chievo. Il terzo socio è la Antonio Rossi Iniziative Immobiliari, con sede a Bucine.

Boschi detiene anche metà della Le Logge Srl in liquidazione (l’altro 50 per cento è del suo amico storico, Antonio Artini) e l’85 per cento della Società Agricola Montecucco Srl in liquidazione, con sede a Castelnuovo Berardenga. La società Ciuffenna Srl, della quale Boschi detiene solo l’8,33 per cento, possiede tre locali a Loro Ciuffenna. Mentre L’Orcio Srl, della quale Boschi detiene il 16,7 per cento, risulta titolare di immobili iscritti a bilancio per poco meno di un milione e mezzo di euro, tra questi spicca un casale di 12 vani catastali circondato da un terreno di 16 are a Castiglion Fibocchi.

Gli altri ex amministratori a rischio azioni giudiziarie presentano situazioni patrimoniali simili. Lorenzo Rosi detiene due fabbricati per 13 vani catastali a Loro Ciuffenna, in provincia di Arezzo, più boschi, uliveti, vigneti e pascoli – in parte cointestati – per circa 200 are. Più la metà di un fabbricato di sei vani catastali a San Giovanni Valdarno e una piccola quota (un ventesimo in comproprietà anche con famosi imprenditori romani) di un terreno all’Argentario.

L’ex direttore generale Luca Bronchi, che ha incassato una liquidazione di 1,2 milioni di euro dalla banca, finita nel mirino dei pm, ha una casa cointestata al 50 per cento a Poppi e metà di un villino a Bibbiena, sempre in provincia di Arezzo. Infine Giuseppe Fornasari possiede la metà di una bella casa a Procchio, all’isola d’Elba, e metà di un terreno a Poppi, in provincia di Arezzo, oltre a quote minori in altri terreni all’Elba. Infine ci sono due appartamenti ad Arezzo ma cointestati solo per un quarto all’ex presidente.

Boschi non è nuovo alle cause civili ad Arezzo. Nel 2012, insieme all’amico Antonio Artini, aveva chiesto e ottenuto dalla sezione distaccata del Tribunale di Arezzo di Montevarchi un decreto ingiuntivo per un credito di 128 mila euro vantato nei confronti di tre costruttori di Bucine. Il Tribunale aveva iscritto ipoteca sugli immobili dei tre costruttori, esattamente come ora il commissario Santoni potrebbe fare contro l’ex vicepresidente Boschi. Nel 2013 poi l’ipoteca è stata cancellata. Probabilmente i debitori di Boschi avranno pagato. Pier Luigi Boschi e Artini avevano chiesto al Tribunale di notificare gli atti presso un’avvocatessa destinata a luminosa carriera. Nel 2012 aveva lo studio a Firenze in piazza Indipendenza e si chiama Maria Elena Boschi.


Da Il Fatto Quotidiano del 26/03/2016" ilfattoquotidiano.it/2016/03/30/banca-etruria-il-tesoro-di-pierluigi-boschi-che-rischia-di-essere-pignorato/2590051/

Ricordiamoci di come Renzi e la Boschi hanno fatto un decreto per salvare il padre della ministra che ha firmato la riforma costituzionale:

http://www.dagospia.com/rubrica-3/polit ... 115319.htm

19 DIC 2015 15:33
BOSCHI PROTETTI - BECHIS FA I CONTI IN TASCA AL BABBO: ''IMMOBILI, PARTECIPAZIONI, STIPENDIO RADDOPPIATO MENTRE BANCA ETRURIA ANDAVA A PICCO. MA I CREDITORI NON POTRANNO MAI FARGLI CAUSA GRAZIE AL DECRETI DI RENZI'' - LUI CONTINUA A TACERE, LA MADRE ANNUNCIA SORPRESE: ''VEDRETE NEI PROSSIMI GIORNI, QUANDO USCIRÀ LA VERITÀ''

Per papà Boschi l' unica cosa che era raddoppiata in Banca Etruria era la busta paga. Nel 2013 era solo consigliere di amministrazione: 72mila euro. Nel 2014 è stato promosso vicepresidente, e lo stipendio è lievitato a 189mila euro. Ma i creditori non potranno mai toccare il (notevole) patrimonio di Boschi senior...

1. ECCO IL PATRIMONIO BOSCHI PROTETTO DAL SALVA-PAPÀ
Franco Bechis per ''Libero Quotidiano''

Mentre la Banca popolare dell' Etruria e del Lazio stava andando a fondo nell' ultimo anno di amministrazione ordinaria (il 2014), gli affari del suo vicepresidente, Pier Luigi Boschi se la cavavano assai meglio. Perfino meglio di quel che stava accadendo all' Italia il cui governo era in mano a Matteo Renzi e alla figlia del manager bancario, Maria Elena Boschi.

Per papà Boschi l' unica cosa che era raddoppiata sul posto principale di lavoro quell' anno era la busta paga. Nel 2013 era solo consigliere di amministrazione della banca, e in più riceveva anche una piccola indennità come ricompensa dell' incarico ottenuto di membro del comitato esecutivo: in tutto 72mila euro. Nel 2014 papà Boschi è stato promosso vicepresidente, e lo stipendio è lievitato a 189mila euro (stesso emolumento corrisposto l' anno prima a Lorenzo Rosi che da vicepresidente però aveva fatto un salto ancora più alto diventando presidente).

A Banca Etruria il Boschi era di casa da anni, anche perchè uno dei figli - Emanuele - proprio lì dentro stava facendo la sua carriera. Papà vicepresidente è diventato per una ragione squisitamente politica. La racconta uno dei piccoli soci della banca - Pierino Lega - durante l' assemblea del 4 maggio 2014, parlando al presidente uscente Giuseppe Fornasari: «Il nostro esimio presidente in liaison con il direttivo», disse Lega, «ha pianificato e unito le due fazioni che si contendevano il potere in questa assemblea, costruendo così ad arte un nuovo direttivo di larghe intese, una sorta di grosse coalition, come per dire ha unito e sposato il diavolo e l' acqua santa».

Ecco, l' acqua santa era proprio lui, Pier Luigi Boschi. Ma - si chiedeva il piccolo socio dell' Etruria che oggi è restato senza un centesimo in mano, «insieme partoriranno gli angioletti? Quegli angioletti, che si adopereranno in modo responsabile, per il bene di questa gloriosa banca, che ultimamente ha tradito la fiducia dei clienti ed azionisti?».

Ecco, sembra la storia di Italia in cui padre e figlia vanno a braccetto: le larghe intese, centrodestra e centrosinistra che si sposano, gli angioletti che a Roma debbono salvare l' Italia e ad Arezzo sono convinti di essere i salvatori della banca popolare. E a Roma come ad Arezzo l' unione invece di fare la forza, combina disastri epocali. In quell' anno di grosse coalition in banca l' Etruria riduce il proprio patrimonio netto di 5 miliardi di euro.

La raccolta diretta scende del 32,90%. Il portafoglio di proprietà si assottiglia del 62,30%. Il margine di intermediazione si riduce del 40,52%, il risultato di gestione peggiora dell' 86,37%. Il risultato lordo della gestione operativa- che già era negativo- peggiora del 514,24%, il risultato di esercizio ancora peggio: rosso cresciuto del 547,7%. Il Pierino Lega socio che non se la beve e che ironicamente descrive quegli angioletti partoriti da diavolo e acqua santa, quel giorno fa il grillino di turno, e forse colpisce nel segno.

Alla situazione salvifica delle larghe intese per l' Etruria non crede affatto, ma i suoi occhi non vedono male quel che sta accadendo: «A pagina 314 del bilancio leggo con profondo disappunto che il presidente Fornasari percepisce 426.000 Euro. Il nuovo presidente Rosi percepirà la stessa cifra. Il direttore Bronchi percepisce 633.000 euro pari a 1 miliardo 266.000 lire. Il presidente Obama ne percepisce 300.000 di euro...". Ecco l' affare di quella larga intesa: la banca non solo non verrà salvata, ma rovinata per sempre. In compenso gli angioletti afferrano subito quel che c' è di afferrabile: gli emolumenti, e i loro patrimoni personali non hanno lo stesso destino di quelli della banca amministrata.

Accade anche a papà Boschi, che partecipa ad amministrare l' Etruria come abbiamo visto, ma che quando si tratta di affari privati e personali dimostra di essere un fior di gestore. Il suo patrimonio (condiviso con la famiglia in alcuni casi) non solo non ci rimette un euro, ma lievita. Il conto finale è positivo: +11,80%. Ammonta a un milione e 173mila euro il patrimonio di Boschi che ora è scudato grazie alle leggi del governo di cui fa parte la figlia dalla rabbia degli azionisti e degli obbligazionisti traditi, ma impossibilitati a fare valere direttamente le loro ragioni nei tribunali della Repubblica.

E in quella somma c' è anche una discreta crescita di valore (circa 120mila euro) rispetto all' anno precedente. Un calcolo che Libero ha potuto effettuare solo per difetto. Perchè non sono compresi i patrimoni liquidi che certamente ci sono (papà Boschi ha ricevuto ad esempio in eredità immobili che poi ha venduto), ma non sono disponibili senza il consenso del diretto interessato.

Abbiamo indicato il valore delle proprietà immobiliari direttamente detenute da papà Boschi (nel caso della abitazione principale in condivisione con la moglie) con il valore di mercato calcolato da Cerved sulla base dei dati dell' Osservatorio immobiliare. Sono cespiti ampi: un immobile con 6,5 vani e uno con 13,5 vani più ampio garage, situati però nel piccolo comune di Laterina, e complessivamente sono valutati 599mila euro.

Per le partecipazioni societarie è stata calcolata per le quote detenute da papà Boschi la divisione del patrimonio netto e degli immobili posseduti al valore di mercato: ce ne sono a Laterina, a Gaiole in Chianti, a Montevarchi, a Loro Ciuffenina e a Castiglion Fibocchi. Non è stato calcolato il valore dei terreni posseduti, che pure non sono pochi, perchè non è disponibile una valutazione ufficiale di massima. In un caso - la partecipazione al 25% in Progetto Toscana, l' unico valore disponibile risale al 2013, perchè la società non ha più presentato bilanci né depositato atti societari pur non risultando né sciolta né messa in liquidazione.

Non sono compresi nel patrimonio nemmeno i valori di una società agricola messa in liquidazione nel 2015 (la Montecucco) né quelli della società personale con cui il Boschi esercita l' attività di viticoltore.

Ma sia pure per difetto è chiara la storia felice del patrimonio di Boschi papà che facendo il banchiere ha reso invece infelici migliaia di piccoli risparmiatori.


2. MAMMA BOSCHI: «PRESTO NOVITÀ INTERESSANTI» - IL TEMPO INTERCETTA LA SIGNORA AGRESTI NELLA VILLA NELLA CAMPAGNA ARETINA «SIAMO SERENI. ASPETTIAMO LE INCHIESTE».
Augusto Parboni per ''Il Tempo''

«Ora aspettiamo solo che emerga la verità. Poi vedrete...». Uscendo dalla sua villa a La terina, tra le campagne che circondano Arezzo, Stefania Agresti,58 anni, mamma del ministro Maria Elena Boschi e moglie di Pier Luigi, l' ex vicepresidente di Banca Etruria, con un sorriso ci accoglie davanti al cancello della villa a una quindicina di chilometri dalla città.

«Aspettatevi delle novità». Mentre sale a bordo della Mercedes classe B nera, la preside dell' istituto comprensivo Marconi di San Giovanni Valdarno, pantaloni e giacca nera, spiega che il marito, ex numero due della banca finita in cinque inchieste, solo ad Arezzo, non è in casa. «Siamo molto sereni» continua la donna.
La villa isolata è «protetta» anche da chi lavora per la famiglia.

Tanto che poco prima che la signora Agresti uscisse di casa, un giardiniere, con una scopa in mano, risponde timoroso:«Vuole sapere se questa è casa Boschi? Io non glielo so dire». Dopo pochi secondi arriva invece la conferma da parte di mamma Boschi. La donna apre a mano il cancello provvisorio da cui è possibile accedere oltre le mura, in fase di ristrutturazione, che circondano la casa a tre livelli di colore rosa.

«Ora devo andare a fare delle commissioni». Riaccendendo la Mercedes fa un ultimo sorriso: «Ci vediamo presto». Insomma, «aspettare» sembra la parola d' ordine di casa Boschi. Al contrario della procura di Arezzo.

Gli inquirenti toscani infatti hanno schiacciato l' acceleratore.

Un cambio di passo che i magistrati hanno potuto effettuare grazie alla voglia di verità chiesta a gran voce e messa nero su bianco, anche ieri mattina, dai risparmiatori che sarebbero stati truffati dalla banca dell' Etruria e del Lazio. Dopo i primi quattro esposti depositati giovedì scorso sulla scrivania del procuratore capo Roberto Rossi, ieri, in massa, singoli correntisti hanno presentato decine di denunce per tentare, da una parte di riottenere i soldi persi, dall' altra di permettere alla procura di alzare il tiro nell' ultima inchiesta aperta.

Proprio questo fascicolo infatti, potrebbe diventare quello più spinoso tra i cinque in mano ai pm aretini. Il motivo? Per dare risposte certe ora la procura dovrà disporre accertamenti per verificare chi ha creato la difficile situazione economica che ha colpito migliaia di clienti dell' istituto di credito. Non è escluso dunque che il mirino possa puntare ora anche sui vertici degli ultimi anni del la Bpel, oltre che sui dirigenti delle singole filiali, per capire se ci sia mai stato o meno «un ordine di scuderia».

«Vi ricordo che per il collocamento di questa obbligazione (scadenza cinque anni, rendimento lordo 3,5%) - si legge in una e-mail inviata il 4 giugno 2013 dal responsabile Private di Banca Etruria ai diversi dirigenti -avete a disposizione tutte le scadenze di obbligazioni/time depo di questi giorni, tutti i titoli in plusvalenza, tutti i titoli obbligazionari della banca (specialmente se a bassa cedola e scadenza breve) presenti nei portafogli dei clienti che reputiate opportuno vendere anticipatamente per sostituirli con la subordinata».

Alla luce dell' accelerazione della procura sull' ultima inchiesta aperta ipotizzando il reato di truffa, non è escluso che questa mail possa essere inserita nel fascicolo, il quinto. Per la grande mole di lavoro il capo dei magistrati aretini ha costituito un pool per portare avanti le inchieste. Ostacolo alla vigilanza. Non corretta comunicazione della situazione economi ca e patrimoniale. False fatturazioni. Conflitto d' interessi e truffa. Sono queste infatti le ipotesi di reato sulle quali gli inquirenti dovranno far luce per rispondere a quanti hanno presentato un esposto.

Tra loro c' è anche il Codacons.
L' associazione chiede infatti «che venga fatta luce sulle eventuali condotte illecite dei vertici della Banca Popolare dell' Etruria e del Lazio Soc. Coop. e sulla mancanza di vigilanza da parte degli organi preposti quali la Banca d' Italia e la Consob, ossia di quelle condotte che si ritiene abbiano concorso a determinare il dissesto della banca e reso necessaria l' adozione dei provvedimenti di azzeramento del valore delle azioni e delle obbligazioni subordinate».

3. BANCHE: IL GIORNO PIÙ LUNGO DI PAPÀ E MAMMA BOSCHI
(ANSA) - Per la famiglia del ministro delle riforme Maria Elena Boschi è stato il giorno più lungo: anche se a Laterina, centro agricolo della provincia di Arezzo dove risiede, la mozione di sfiducia discussa e bocciata oggi dalla Camera non ha scosso il quotidiano tran-tran del paese, padre e madre di Maria Elena, come tutti qui la chiamano, hanno seguito la mattinata parlamentare con attenzione, un po' di apprensione e qualcosa di più di un pizzico di orgoglio.

Soprattutto quando la figlia ha preso la parola in aula per rivendicare non solo l'operato del governo ed allontanare da sé e dai suoi l'ombra di favoritismi, ma anche per dire che non possono esserci due pesi e due misure e se qualcuno ha sbagliato "deve pagare": una espressione che sebbene riferita a lui, chi conosce il padre del ministro è pronto ad assicurare che non ha fatto arrabbiare il genitore ma che invece sia stata apprezzata, soprattutto per l'appello a non giudicare nei talk show.

Se al centro della mozione di sfiducia discussa oggi c'è il padre del ministro, Pierluigi Boschi, una vita spesa nella Coldiretti, oggi pensionato dell'organizzazione ed un recente passato, sebbene per pochi mesi, come vicepresidente di Banca Etruria, è la mamma di Maria Elena Boschi la persona più nota della famiglia dopo la figlia. Stefania Agresti, dirigente in una scuola in Valdarno, ex vicesindaco di Laterina: fu lei ad accompagnare Maria Elena alla cerimonia di giuramento del governo.

La casa in cui vivono i Boschi, una ex colonica poderale ad una delle estremità del paese, oggi è sembrata più riservata del solito, né i compaesani hanno cercato di forzare la privacy dei familiari del ministro. Tanto, si è detto qualcuno, li incontreremo nei prossimi giorni: al più tardi alla Messa della domenica dove non mancano mai.
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Baraddur
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Referendum 4 dicembre. Votate.

Messaggioda Valentina G. » 19/11/2016, 13:01



ringrazio tutti coloro che hanno dedicato il loro tempo a schiarire le idee agli indecisi!
grazie davvero a me è servito molto e spero anche ad altri
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Quando sembrava che le tenebre si fossero impossessate per sempre della mia vita, tu hai riacceso quella luce di cui avevo dimenticato l'intensità e il calore.
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Valentina G.
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Referendum 4 dicembre. Votate.

Messaggioda frankie95 » 20/11/2016, 8:48



Personalmente voterò NO, per una serie di ragioni, tutte attinenti al merito della riforma.
Anzitutto, da cittadino pretenderei di essere rappresentato in Parlamento in maniera DIRETTA, e di poter contribuire in via esclusiva alla elezione dei parlamentari (di Camera e Senato), senza liste bloccate o elezioni che avvengano all'interno di Consigli regionali che sappiamo benissimo essere ambienti in cui non sono così rari fenomeni di corruzione, e magari con l'introduzione di un vincolo di mandato per i parlamentari, cosa non prevista nel testo della riforma. Anzi, si è voluta mantenere l'immunità prevista per i senatori fino a adesso eletti direttamente..
Il Senato che eventualmente uscirà da questa modifica costituzionale sarà un organo di nominati dai partiti, senza vincolo di mandato nei confronti della Regione che li ha eletti. Tale organo, pur non esprimendo la fiducia al Governo, rimarrà titolare di gran parte della funzione legislativa ed svolgerà numerose altre funzioni, non soltanto attinenti agli affari regionali ma anche alla valutazione dell'operato delle pubbliche amministrazioni in generale, oltre all'esercizio di funzioni attinenti alla formazione ed applicazione del diritto comunitario (nuovo art. 55).
Sarebbe opportuno che ogni cittadino legga il nuovo art. 70 della Costituzione che regola il procedimento legislativo: articolo lunghissimo, scritto in maniera incomprensibile per il non giurista (non a caso, aggiungerei), con tantissimi rinvii ad altri articoli del testo per quanto riguarda le leggi "bicamerali", in cui tutto rimane come prima e non viene eliminata la cosidetta navetta.
Per non parlare della clausola di supremazia prevista all'articolo 117, 4° comma, che consentirebbe allo Stato di estendere molto al di là della ripartizione della competenza legislativa "per materie" la sua legislazione esclusiva, potendosi a livello centrale ad esempio disporre la creazione di un inceneritore anche senza il consenso della o delle Regioni interessate.
In tali leggi, guarda caso, però il nuovo Senato non potrà intervenire che in maniera molto limitata e senza vincolare in alcun modo la Camera.
In sostanza, testo reso volutamente incomprensibile per metterlo ancora una volta in quel posto agli italiani, e riforma che definire come orrenda e truffaldina sarebbe il minimo...
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frankie95
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