Inquinamento

[Ātman]

(Che pazienza che ci vuole...)

[...] a human population growing in numbers, per capita consumption and economic inequity has altered or destroyed natural habitats. The long list of impacts includes:

- Land clearing for farming, logging and settlement

- Introduction of invasive species

- Carbon emissions that drive climate change and ocean acidification

- Toxins that alter and poison ecosystems

https://www.sciencedaily.com/releases/2 ... 152142.htm

[dave81]

No, non è per una questione di braccia ... non potrebbe esserlo visto che comunque fino almeno a 5 anni un bambino fisicamente non riuscirebbe a lavorare (o forse anche prima, ma non di troppo).
In realtà per una questione monetarista:

è incredibile come i tuoi studi economici abbiamo condizionato la tua mente per te esiste solo il lavoro e la moneta? perdona la battuta

si vede proprio che sei un economista, leggi tutto in chiave economica...direi una gravissima deformazione professionale, se mi permetti

una questione monetarista??????

le ragioni sono due, a mio avviso, e non c'entrano con l'economia. comunque rispetto il tuo pensiero, anche se non lo condivido. è comunque importante e interessante considerare altri punti di vista, per ampliare i propri. Lo dico con sincerità.

ma ricordati che l'economia non è tutto.

Non è vero: https://it.wikipedia.org/wiki/Estinzion ... -Triassico o ancora: https://it.wikipedia.org/wiki/Estinzione_di_massa.

Le estinzioni e i cambiamenti della fauna e della flora sono eventi relativamente frequenti e spesso causati dalla natura. E' pur tuttavia vero che l'uomo ha contribuito con la sua attività a far estinguere alcune specie animali, un esempio fra tutte il Dodo, estintosi nel XVII secolo, prima ancora delle rivoluzioni industriali (un uccello basso, ne l'era glaciale, compare come animale).

E' altresì falso che i cambiamenti climatici non siano avvenuti soltanto a causa dell'uomo (un esempio è la cosiddetta "piccola era glaciale").

e quindi?

a noi non ci interessa se sia colpa SOLO dell'uomo o ANCHE dell'uomo, mi interessa che l'uomo ha delle responsabilità enormi perchè la popolazione umana è cresciuta troppo e troppo in fretta. se neghiamo questo,, allora non possiamo più discutere di nulla, lo capisci?

se leggi bene, ho scritto che le estinzioni spontanee sono possibili....ma non è questo il tema di cui stiamo discutendo. il fatto che siano esistite le estinzioni spontanee non sminuisce le colpe degli umani.

cosa c'entra il triassico? stiamo parlando dell'uomo e delle colpe della specie umana OGGI, non milioni di anni fa. i dinosauri si sono estinti non per colpa dell'uomo, e allora? e quindi? non c'entra con questa discussione, che riguarda le colpe dell'uomo negli ultimi 200 anni e basta.
ma perchè devi difendere per forza la specie umana per partito preso, quando è sotto gli occhi di tutti che tale specie è stata solo un flagello per il pianeta? con tutto il bene che voglio alla specie umana, faccio fatica a non diventare misantropo.. lo sono sempre di più

uff che pazienza

[dave81]

[...] a human population growing in numbers, per capita consumption and economic inequity has altered or destroyed natural habitats. The long list of impacts includes:

- Land clearing for farming, logging and settlement

- Introduction of invasive species

- Carbon emissions that drive climate change and ocean acidification

- Toxins that alter and poison ecosystems

https://www.sciencedaily.com/releases/2 ... 152142.htm

la verità è questa,punto. tutto il resto è ....noia come diceva " er Califfo" . gli economisti dicano quello che vogliono, facciano pure tutte le loro elucubrazioni. meno male che i biologi (e gli scienziati in generale) hanno le idee molto più chiare degli economisti e da tempo hanno delineato perfettamente la strada da seguire, per cercare di salvare il salvabile. Quella è la direzione in cui andare, per quanto mi riguarda.

[Premio Nobel]

Avevo postato precedentemente uno studio della Fao che suggeriva per l'appunto le stime di crescita della popolazione fino a 9-11 miliardi di persone entro il 2100, era stato sobriamente ignorato.
Ne posterò un altro: http://www.fao.org/fileadmin/templates/ ... n_2050.pdf
In esso fa riferimento alle stime di crescita di popolazione mondiale, ed anche in queste si suggerisce una crescita maggiore.

Allo stesso tempo, credo sia importante sottolineare una cosa:
Le persone non consumano direttamente quello che mangiano, ma molto spesso esse comprano ciò che gli serve, creando così il commercio. Ciò significa che:
1) la popolazione consuma risorse economiche;
2) il consumo di risorse economiche consuma risorse naturali.

Non è una mera tautologia questa, ma piuttosto dire: si può consumare economicamente di più, e quindi consumare più beni, ma consumare meno risorse naturali. Tutto quanto è stato postato qui sopra (sia i vostri articoli, sia i miei, compreso ad esempio quest'ultimo della Fao) parlano in ultima istanza di consumo di risorse naturali. Il fatto è che non c'è soltanto la questione delle risorse naturali, ma anche delle risorse economiche, in quanto è possibile consumare più beni ma non intaccare nella stessa misura le risorse naturali, un esempio è proprio il saggio sulla popolazione di Malthus.

A tal proposito, infine, devo ammettere che c'era un riferimento di uno studio postato da voi (non mi ricordo più quale) che era riferito ad un articolo del 1971 che per l'appunto discuteva di questa problematica che vi sto esponendo e se non sbaglio era critico nei confronti della possibilità di una crescita di 9-10 miliardi di persone. Il resto non è noia, ma piuttosto il non voler capire che l'economia ambientale non è solo una "scienza naturale", ma una "scienza sociale".

Anche per questo motivo che ho spiegato qui credo che le stime sulla variazione di popolazione possano molto cambiare e quindi una popolazione molto più grande, come 9 10 miliardi di persone possa essere sostenibile.

[Ātman]

Un nuovo studio mostra una correlazione tra ineguaglianza dei redditi e maggiore inquinamento (emissioni climalteranti) negli USA:

https://www.sciencedaily.com/releases/2 ... 090129.htm

[Riccardina]

Tranquilli, che adesso Mister Trump ha finanziato una massiccia rivoluzione carbonifera.

[Ātman]

Tranquilli, che adesso Mister Trump ha finanziato una massiccia rivoluzione carbonifera.

Va a scavare lui? Perché pare che gli stessi big del carbone non siano convinti della convenienza dell'impresa:

http://www.reuters.com/article/us-usa-t ... SKBN1770D8

Sarà mica trampolo il vero fossile?

[Riccardina]

Tranquilli, che adesso Mister Trump ha finanziato una massiccia rivoluzione carbonifera.

Va a scavare lui? Perché pare che gli stessi big del carbone non siano convinti della convenienza dell'impresa:

http://www.reuters.com/article/us-usa-t ... SKBN1770D8

Sarà mica trampolo il vero fossile?

Noi siamo un po' perplex, però se fa incazzare qualche ecologista lghbgeyt, va bene.

[Ātman]

Oggi, in occasione della Giornata della Terra, si terrà la Marcia per la Scienza "lanciata nei mesi scorsi negli Stati Uniti da ricercatori e semplici cittadini preoccupati dai continui attacchi verso il ruolo della scienza della nostra società e dalle scelte del nuovo governo statunitense in materia ambientale e scientifica":

http://www.lescienze.it/lanci/2017/04/2 ... a-3496681/

L’idea della marcia della scienza parte negli USA, in protesta contro il crescente negazionismo climatico, contro le conseguenti politiche energetiche ad alto impatto ambientale e i consistenti tagli alle politiche ambientali, in particolare al Climate Action Plan. La marcia nasce anche contro i tagli all’istruzione e alla ricerca, e l’incremento delle spese militari.

Non è quindi un caso se la marcia è stata organizzata in una data simbolica, il 22 aprile “Giornata della Terra” a Washington ma si è velocemente diffusa in 428 tappe in tutto il mondo. Gli ultimi cambiamenti nell’ambito delle politiche riguardanti la ricerca negli Stati Uniti hanno creato serie preoccupazioni tra gli scienziati; l’incredibile e immediata esplosione di solidarietà ha dimostrato quanto quelle preoccupazioni siano largamente condivise in tutto il pianeta.

Il tentativo tuttora in atto di caratterizzare i risultati delle ricerche scientifiche come una mera opinione di parte, che ha dato al Governo Federale statunitense la legittimità di rifiutare l’evidenza scientifica, è un problema urgente e critico. È arrivato il momento, per le persone che supportano la ricerca scientifica, di prendere posizione pubblicamente. Anche nel nostro Paese.

Le principali riviste scientifiche, Nature e Science, dedicano intanto degli speciali all'Earth Day:

An ecosystem consists of communities of interacting species and the physical environment on which they depend. Although it is well accepted that Earth consists of many different ecosystems, human societies much less readily recognize that Earth itself is an ecosystem, dependent on interacting species and consisting of finite resources. As the human population has grown and increasingly dominated available resources, “ecosystem Earth” has begun to show increasing signs of stress. Loss of biodiversity, environmental degradation, and conflict over resources among the dominant species are typical signs that a biological system is nearing a state change, which could range from collapse of the dominant species, to development of alternative biological communities, to collapse of the entire system. In this special issue, we identify our impacts on ecosystem Earth, seek to understand the barriers to change, and explore potential solutions. Decades of research on ecosystem dynamics can help to guide our thinking about a sustainable future. Bottom-up reductions in human population growth and resource consumption, changes to how we think about our place in the system, and a willingness to prioritize persistence of the other species within our biological community will lead to a healthier planetary ecosystem. It is essential that humanity begins to better appreciate our role as just one part of a large and interdependent biological community. Our ability to dominate the planet's resources makes us directly responsible for determining the future of the ecosystem on which we, and all other forms of life, depend.

http://science.sciencemag.org/content/356/6335/258

Research suggests that the scale of human population and the current pace of its growth contribute substantially to the loss of biological diversity. Although technological change and unequal consumption inextricably mingle with demographic impacts on the environment, the needs of all human beings—especially for food—imply that projected population growth will undermine protection of the natural world. Numerous solutions have been proposed to boost food production while protecting biodiversity, but alone these proposals are unlikely to staunch biodiversity loss. An important approach to sustaining biodiversity and human well-being is through actions that can slow and eventually reverse population growth: investing in universal access to reproductive health services and contraceptive technologies, advancing women’s education, and achieving gender equality.

http://science.sciencemag.org/content/356/6335/260

...ammesso che si sia ancora in tempo e ci sia la volontà politica d'impegnarsi, non solo con le consuete dichiarazioni di facciata:

Biodiversity is essential to human well-being, but people have been reducing biodiversity throughout human history. Loss of species and degradation of ecosystems are likely to further accelerate in the coming years. Our understanding of this crisis is now clear, and world leaders have pledged to avert it. Nonetheless, global goals to reduce the rate of biodiversity loss have mostly not been achieved.

[Ātman]

Un articolo che rende bene l'idea dell'assurdità del sistema:

https://aspoitalia.wordpress.com/2017/0 ... -000-euro/