Adrien ha scritto:Ma tu guarda che hanno proposto tra le tracce della maturità:
"Versicoli quasi ecologici" di Giorgio Caproni
Non uccidete il mare,
la libellula, il vento.
Non soffocate il lamento
(il canto!) del lamantino.
Il galagone, il pino:
anche di questo è fatto
l’uomo. E chi per profitto vile
fulmina un pesce, un fiume,
non fatelo cavaliere
del lavoro. L’amore
finisce dove finisce l’erba
e l’acqua muore. Dove
sparendo la foresta
e l’aria verde, chi resta
sospira nel sempre più vasto
paese guasto: Come
potrebbe tornare a essere bella,
scomparso l’uomo, la terra.
meno male che ogni tanto alla maturità propongono temi seri. quei "versicoli" non sono altro che uno spunto per discutere di ambiente, di ecologia, di sostenibilità, cose di cui si parla troppo poco a mio avviso.
"non fate cavaliere del lavoro chi fulmina un fiume" è una bella metafora per indicare chi distrugge l'ambiente solo per profitto, non curante delle conseguenze ambientali. queste persone non devono essere premiate, devono essere vituperate, benchè creino posti di lavoro. mi sembra una frase assolutamente condivisibile. è quello che io ho scritto tante volte: qualunque impresa o azienda o attività umana che distrugge l'ambiente va repressa e bloccata con forza, senza se e senza ma. non importa se la chiusura di quell'azienda provoca disoccupazione (oggi la chiusura delle aziende viene usata dagli imprenditori solo come minaccia o ricatto sociale) , l'importante è che l'uomo non distrugga l'ambiente,
per me il bene supremo da difendere è la natura, non è l'uomo, nè tanto meno l'occupazione. qualunque attività antropica oggi deve essere ecosostenibile (è la conditio sine qua non), altrimenti non è più accettabile. l'inquinamento senza limiti era accettabile 50 anni fa, oggi non più.
diciamo che questa poesia è meno banale di quello che sembra , si potrebbe discutere a lungo, offre tanti spunti di discussione. io credo che proporla alla maturità sia stato positivo, anzichè le solite cazzate su Leopardi e compagnia bella.
certo, debbo ammetterlo, l'ultima parte della poesia è molto pessimistica e forse per questo poco condivisibile. in pratica Caproni si augura l'estinzione del genere umano per il bene del pianeta.... come dire: se non ci fosse stato l'uomo, la Terra sarebbe stata migliore. questa è misantropia pura dai. anche io penso che l'uomo abbia più colpe che meriti (di questo abbiamo già discusso),ma augurarsi la totale assenza del genere umano per salvare il pianeta mi sembra a dir poco utopistico. è irrealistico. l'uomo esiste, non lo puoi cancellare. fa parte anch'egli della natura, è egli stesso un prodotto della natura.