da dave81 » 10/03/2017, 14:42
basta leggere la conclusione dell'articolo, per capire che l'autore riconosce all'ambientalismo alcuni meriti e afferma che esso ha avuto una sua funzione (rispettabile):
cit. "Ritengo che il movimento ambientalista fosse in partenza destinato a fallire il suo scopo principale, ma non è stato per questo inutile.
Se il filone principale del movimento non ha potuto scalfire i paradigmi della civiltà moderna, l’ambientalismo ha nondimeno influenzato importanti frange del pensiero contemporaneo, creando i presupposti perché dei paradigmi veramente alternativi possano nascere, o rinascere, contribuendo forse in modo importante alla formazione delle civiltà che, probabilmente fra qualche secolo, si diffonderanno sulla Terra."
in pratica è quello che ho scritto io prima....ovvero gli ambientalisti non hanno certo la pretesa di cambiare il mondo in pochi mesi, ma insistere su certi temi è fondamentale. non è vero che "tutto è perduto e stiamo morendo tutti", non mi pare proprio!! più aumenta l'inquinamento e più aumenta il numero di ambientalisti. questo mi sembra normale, è una reazione "fisiologica" dell'umanità. la verità è che adesso non stiamo ancora così "male" da essere alla canna del gas. la verità è che , soprattutto in Occidente, stiamo tutti ancora benissimo (forse troppo....) e nessuno ha ancora percepito su di sè gli effetti del cambiamento climatico, almeno non in modo rilevante.
ma questo non è un buon motivo per smettere di insistere su certi argomenti. Anzi, è proprio questo il tempo di insistere, perchè siamo ancora in tempo. qualcosa di buono si può ancora fare secondo me. come dicevo prima, servono però misure un po' drastiche per "raddrizzare" un andamento che non va bene, serve una classe politica più coraggiosa che faccia scelte impopolari. basterebbe un po' di coraggio da parte della classe politica..
è ovvio che lo scopo dell'ambientalismo non deve essere quello di stravolgere l'assetto mondiale né quello di cambiare dall'oggi al domani le politiche nazionali, ma è bene che si vada avanti per scuotere le coscienze e far ragionare i politici.
l'ambientalismo non può essere un movimento politico, perchè sarebbe troppo "radicale" per riscuotere molto successo, lo voterebbero in pochi... quello che devono fare gli ambientalisti è cercare di introdurre una coscienza ambientalista nei partiti tradizionali. è un po' diverso.
sappiamo tutti che la politica è l'arte del compromesso, soprattutto nelle democrazie rappresentative...dove non c'è la dittatura nè il pensiero unico. se sei al governo, magari con una maggioranza risicata, e vuoi far passare una tua legge, devi fare i conti con le opposizioni e spesso devi scendere a compromessi per far passare quella legge, se vuoi che qualcuno te la voti in parlamento. quindi puntare troppo in alto e fare leggi ambientaliste troppo radicali è sconveniente, sono leggi che non passeranno mai. è meglio procedere per gradi. piano piano, nel frattempo la cultura cambia. A furia di insistere su certe questioni ambientali, cambia anche la sensibilità della classe politica su certi temi.
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dave81 il 10/03/2017, 14:55, modificato 1 volta in totale.