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Da "Nasa, scoperto un sistema solare con 7 pianeti simili alla Terra"

Teniamoci aggiornati con gli avvenimenti che accadono quotidianamente nel mondo e commentiamoli postando il nostro libero pensiero.

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Messaggioda Ātman » 09/03/2017, 21:26



Alla tua età hai tutto il diritto di "pensare positivo", PremioNobel. Ti auguro solo che le tue speranze non si rivelino illusioni.
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Messaggioda Premio Nobel » 09/03/2017, 21:33



Non credo che io sia un sognatore. Più semplicemente non mi sembra, ne da quanto ho avuto modo di apprendere, ne da quanto tu mi hai mostrato, che stiamo per morire tutti.
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Messaggioda Ātman » 09/03/2017, 21:42



Premio Nobel ha scritto:Non credo che io sia un sognatore. Più semplicemente non mi sembra, ne da quanto ho avuto modo di apprendere, ne da quanto tu mi hai mostrato, che stiamo per morire tutti.


In realtà morire sarebbe meglio dell'agonia che ci attende (guerre nucleari permettendo).
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Messaggioda dave81 » 10/03/2017, 11:43



Premio Nobel ha scritto: Il fatto che la morte accada non significa che non si deve fare nulla affinché evitarla, seguendo questo ragionamento, non dovremmo mettere nemmeno le cinture in quanto anche facendo un incidente stradale si può morire. E' però saggio mettere in essere comportamenti atti a evitare e limitare il più possibile i danni e la morte stessa.
[......] la morte del bambino poteva essere evitata, per l'appunto sopprimendo il gorilla)

di nuovo, fai un esempio che non implica il rapporto uomo-animale. se io mi metto le cinture, non sto facendo del male ad un animale innocente, mi sto solo mettendo delle cinture. ma se un cretino cade in una gabbia e poi, per salvare il cretino, devo uccidere gli animali della gabbia, capisci che non ha senso. è inaccettabile che le colpe degli umani ricadano su animali innocenti. Tempo fa, un individuo mentalmente instabile (probabilmente un malato psichiatrico) era entrato in una gabbia di leoni o tigri, non ricordo esattamente la vicenda. anche qui era scoppiata una polemica per decidere se fosse giusto che morisse la persona oppure gli animali. se un pazzo entra nella gabbia delle tigri per "sfidare" le tigri, è ovvio che la persona si mette da sola in percolo. è una sua scelta. non è assolutamente tollerabile, oggi come oggi, che un animale venga sacrificato in questo modo. non è più accettabile., e grazie a Dio sono sempre di più le persone che condividono questo mio pensiero e che si indignano quando tali vicende accadono. sta cambiando l'etica, sta cambiando la sensibilità della gente, sta cambiando la morale comune. l'umanità si evolve..... la vita umana non è un valore assoluto, ma relativo. in certo casi va messa in discussione.

l'ambientalismo lo considero un segno positivo dell'evoluzione umana. secoli fa, l'ambientalismo non c'era, perchè non ce n'era nemmeno bisogno. Poi con l'acuirsi dei problemi ecologici e dell'inquinamento, è scattata una molla, come se nell'umanità si fosse verificata una reazione "allergica" a certi comportamenti percepiti come negativi, una parte dell'umanità ha sviluppato degli "anticorpi intellettuali e culturali" rispetto a certi fenomeni. questo lo considero un passo avanti. il fatto che sempre più gente abbia una sensibilità animalista e ambientalista forse è proprio l'unica speranza di salvezza per l'umanità. cioè se l'umanità fosse rimasta sempre uguale a prima ( e quindi insensibile ai temi ambientali), sarebbe stato molto peggio per l'umanità stessa. dal punto di vista antropologico, mi sembra importante.
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dave81
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Messaggioda Ātman » 10/03/2017, 12:24



A proposito dell'ambientalismo, un'analisi del suo fallimento e, nonostante tutto, del suo lascito:

http://www.crisiswhatcrisis.it/2016/09/ ... entalista/
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Messaggioda dave81 » 10/03/2017, 14:42



basta leggere la conclusione dell'articolo, per capire che l'autore riconosce all'ambientalismo alcuni meriti e afferma che esso ha avuto una sua funzione (rispettabile):

cit. "Ritengo che il movimento ambientalista fosse in partenza destinato a fallire il suo scopo principale, ma non è stato per questo inutile.
Se il filone principale del movimento non ha potuto scalfire i paradigmi della civiltà moderna, l’ambientalismo ha nondimeno influenzato importanti frange del pensiero contemporaneo, creando i presupposti perché dei paradigmi veramente alternativi possano nascere, o rinascere, contribuendo forse in modo importante alla formazione delle civiltà che, probabilmente fra qualche secolo, si diffonderanno sulla Terra."

in pratica è quello che ho scritto io prima....ovvero gli ambientalisti non hanno certo la pretesa di cambiare il mondo in pochi mesi, ma insistere su certi temi è fondamentale. non è vero che "tutto è perduto e stiamo morendo tutti", non mi pare proprio!! più aumenta l'inquinamento e più aumenta il numero di ambientalisti. questo mi sembra normale, è una reazione "fisiologica" dell'umanità. la verità è che adesso non stiamo ancora così "male" da essere alla canna del gas. la verità è che , soprattutto in Occidente, stiamo tutti ancora benissimo (forse troppo....) e nessuno ha ancora percepito su di sè gli effetti del cambiamento climatico, almeno non in modo rilevante.
ma questo non è un buon motivo per smettere di insistere su certi argomenti. Anzi, è proprio questo il tempo di insistere, perchè siamo ancora in tempo. qualcosa di buono si può ancora fare secondo me. come dicevo prima, servono però misure un po' drastiche per "raddrizzare" un andamento che non va bene, serve una classe politica più coraggiosa che faccia scelte impopolari. basterebbe un po' di coraggio da parte della classe politica..

è ovvio che lo scopo dell'ambientalismo non deve essere quello di stravolgere l'assetto mondiale né quello di cambiare dall'oggi al domani le politiche nazionali, ma è bene che si vada avanti per scuotere le coscienze e far ragionare i politici.
l'ambientalismo non può essere un movimento politico, perchè sarebbe troppo "radicale" per riscuotere molto successo, lo voterebbero in pochi... quello che devono fare gli ambientalisti è cercare di introdurre una coscienza ambientalista nei partiti tradizionali. è un po' diverso.


sappiamo tutti che la politica è l'arte del compromesso, soprattutto nelle democrazie rappresentative...dove non c'è la dittatura nè il pensiero unico. se sei al governo, magari con una maggioranza risicata, e vuoi far passare una tua legge, devi fare i conti con le opposizioni e spesso devi scendere a compromessi per far passare quella legge, se vuoi che qualcuno te la voti in parlamento. quindi puntare troppo in alto e fare leggi ambientaliste troppo radicali è sconveniente, sono leggi che non passeranno mai. è meglio procedere per gradi. piano piano, nel frattempo la cultura cambia. A furia di insistere su certe questioni ambientali, cambia anche la sensibilità della classe politica su certi temi.
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Ultima modifica di dave81 il 10/03/2017, 14:55, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda Ātman » 10/03/2017, 14:49



Purtroppo con i "basterebbe" e i "ci vorrebbe" non si va da nessuna parte.

Non vedete la tendenza attuale? È quella dei Trump che tagliano i fondi all'ambiente, che negano addirittura l'esistenza del problema.

Se non s'inizia nemmeno ad intervenire, come si può sperare di risolvere qualcosa?
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Messaggioda Ātman » 10/03/2017, 16:01



Ah, vedo che hai modificato il tuo post, Dave. Allora mi adeguo. ^_^

Hai probabilmente cercato di essere più realista, ma il punto è che ormai ci manca quel "tempo" di cui parli, il tempo di aspettare che la politica sviluppi una sensibilità ecologica. Anzi, nel frattempo si rischia di perdere anche quel poco che si è raggiunto a livello di coscienza ecologica collettiva: quando ti accorgi che la tua situazione economica e sociale peggiora sempre più l'ecologia non resta a lungo nella lista delle tue priorità. Pur di mettere un piatto in tavola e avere un tetto sulla testa, accetti anche lavori che contribuiscono al degrado del pianeta. Come abbocchi pure facilmente alle promesse dell'imbonitore di turno che annuncia una nuova età dell'oro e non muoverà un dito per l'ambiente.
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Messaggioda Premio Nobel » 10/03/2017, 16:52



Dave81, credo tu abbia frainteso le mie parole, anche perchè hai citato due parti scisse di quanto ho detto.

E' doveroso prima di tutto distinguere l'animalismo dall'ecologismo che sono due cose distinte e separate.
Parlerò soltanto del primo, l'animalismo, anche perchè mi sembra che l'articolo postato da Adrien, benchè secondo me in alcuni punti da riconsiderare, spiega bene che cosa è l'ecologismo.

Siamo partiti dalla domanda: a parità di condizioni, vale più la vita di una persona o di un animale? Risposta mia, per noi umani, non può che valere di più quella di una persona, in quanto noi non siamo neutrali ma siamo esseri umani.
Se un uomo è colpevole ed un animale è innocente (ex. il caso del bambino nello Zoo) è giusto salvare l'uomo? Risposta mia, si, perchè è giusto poter dare un valore in più alla vita umana rispetto a quella dell'animale solo perchè è nostro simile. Allo stesso tempo, valgono le seguenti eccezioni: 1) gli animali non sono ne innocenti ne colpevoli (non rispondono a nessun codice morale, ed anche se così fosse, non è perscrutabile e quindi compatibile da noi); 2) il solo fatto che uno abbia colpa non significa che questo deve subire qualsiasi conseguenza negativa gli capiti. Se il direttore non avesse ucciso il gorilla ed il gorilla stesso avesse ucciso il bambino, sicuramente ci sarebbero state maggiori polemiche, e sicuramente sarebbe stato più ingiusto, proprio per quanto ho detto sopra. Se poi quel bambino fosse stato tuo figlio, avresti ancora questa stessa idea?

In sincerità, io penso sia molto più morale preoccuparsi per la sopravvivenza degli esseri umani piuttosto che la sopravvivenza degli animali.
Infine, io credo ad esempio che i successi maggiori che il movimento animalista ha ottenuto sono stati ottenuto non dando più importanza alla vita degli animali rispetto alla vita umana, ma semplicemente dando più importanza alla vita degli animali rispetto a quella di un oggetto qualsiasi [ad esempio: il maltrattamento degli animali è giusto ma non dice "gli animali sono più importanti dell'uomo", ma al massimo "gli animali non sono oggetti"].
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Messaggioda Ātman » 10/03/2017, 18:11



Dedicato ai fan del trampolo:

http://science.sciencemag.org/content/355/6329/1000

A key tactic in President Donald Trump's assault on federal environmental regulations has emerged: Choke off the public funding for the science that underpins them. Last week, leaked White House memos revealed that the administration is considering deep spending cuts at the Environmental Protection Agency (EPA) and National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA). The preliminary proposals include a 40% cut to EPA's science arm, and a 17% cut to NOAA's research office. White House officials say the cuts are needed to boost spending on a higher priority: the armed forces. But critics say they will cripple government efforts to protect the environment and public health, manage economically important fisheries, and predict the impacts of climate change.


In sintesi: meno tutele ambientali, più armamenti. Contenti?

Continuo a sperare che un bel conflitto nucleare ci cancelli definitivamente dalla faccia di questa terra...
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