Festa della donna

8 marzo

Teniamoci aggiornati con gli avvenimenti che accadono quotidianamente nel mondo e commentiamoli postando il nostro libero pensiero.

Festa della donna

Messaggioda Premio Nobel » 25/03/2017, 23:42



Grazie pandora313 per la fiducia ^_^ mi permetto di risponderti

Pandora313 ha scritto:Vuoi dire perché non dovrebbe essere così? immagino che debba convivere con l'idea che per talune sia l'occasione di andar a vedere lo spogliarello con i membri femminili della famiglia. ad ognuno le sue scelte di vita (che non riesco ahimé a non disapprovare)


Ho avuto modo di conoscere due ragazze che alla festa della donna di circa 4-5 anni fa erano andate in un locale notturno proprio a vedere questo genere di spettacoli. Ho però anche avuto modo di conoscere alcuni ragazzi a cui piaceva andare in night club (uno o due di essi anche a prostitute). Io personalmente ho sempre avuto un certo schifo per questi comportamenti.

Comunque quanto intendevo con il punto a) era il seguente. La festa della donna non è propriamente come il Natale o la festa della liberazione, feste istituite per ricordare sostanzialmente un evento certo (la nascita di Cristo o la fine della seconda guerra mondiale).
Più semplicemente, è una ricorrenza invece meno definita, come la festa del lavoro, o in un certo qual modo, la festa della mamma e del papà. Cioè più facilmente interpretabili differentemente, in quanto non c'è un oggetto definito da festeggiare.

Più semplicemente, nei punti b) e c) secondo me la festa della donna è nata ed è una festività collocabile in quelle che sono definite, tecnicamente, "discriminazioni positive".
Le "discriminazioni positive" sono attività in cui si conferisce un vantaggio in capo ad una persona che invece solitamente sarebbe discriminata (l'esempio classico sono le quote rosa). L'idea di questo tipo di azione è semplice: per evitare che si consumi un ingiusto trattamento, si conferisce un trattamento di favore alla parte più danneggiata.

Trascendendo la correttezza o meno di questo tipo di strumento, cosa che non ci interessa sapere qui, secondo me quello che è interessante è un altro punto: La discriminazione positiva funziona bene se gli svantaggi in ultima istanza sono in capo ad un singolo individuo e non se ci sono svantaggi di varia natura, il cui maggior ammontare ricade in capo ad uno.
Ovvero, facendo un esempio: se ad esempio, consideriamo me e te. La quota rosa conferisce un vantaggio in capo a te sul lavoro, ma la quota rosa non fa nulla per risolvere lo svantaggio che potrei avere io.

Ecco, a mio modo di vedere la festa della donna funziona un po' come una quota rosa, ovvero sia, cerca di dare riconoscimento a quegli svantaggi che tu potresti avere, ma non mette invece in luce gli svantaggi che posso avere io.
Ciò, in realtà, non significa che la festa della donna sia di per sé sbagliata. Però io credo che, seguendo quanto ho detto, è sbagliato ritenere che la festa della donna sia la festa dell'uguaglianza.

Ps. mi facevi presente che usavo sia il termine "donna" sia il termine "femmina". In questa circostanza li ho sempre usati come sinonimi, anche se mi rendo conto che ci possono essere delle differenze di significato.
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Messaggioda Pandora313 » 29/03/2017, 18:57



La Musica del Vento ha scritto:Forse mi son persa qualcosa, dov'è che dicono di aver invitato solo le donne? Può essere che mi è sfuggito una parte di articolo? XD


ho estrapolato/interpretato dall'articolo del fatto che l'invito fosse rivolto solo alle donne, perché solo loro erano invitate a scioperare :dry:


La Musica del Vento ha scritto:/quote]
Scusa non avevo specificato, hai ragione! Leggendo qua e là pareri diffusissimi e sessisti... :sleep:


ahah, grazier per il chiarimento :)
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Messaggioda Pandora313 » 29/03/2017, 18:58



La Musica del Vento ha scritto:Che carina *.* :lol:


oddio :shy:
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Messaggioda Pandora313 » 29/03/2017, 19:32



Premio Nobel ha scritto:Grazie pandora313 per la fiducia ^_^ mi permetto di risponderti


Ciao Nobel, che risposta lunga ed elaborata :linguaccia: . grazie a te ^_^

Premio Nobel ha scritto:
Pandora313 ha scritto:Vuoi dire perché non dovrebbe essere così? immagino che debba convivere con l'idea che per talune sia l'occasione di andar a vedere lo spogliarello con i membri femminili della famiglia. ad ognuno le sue scelte di vita (che non riesco ahimé a non disapprovare)


Ho avuto modo di conoscere due ragazze che alla festa della donna di circa 4-5 anni fa erano andate in un locale notturno proprio a vedere questo genere di spettacoli. Ho però anche avuto modo di conoscere alcuni ragazzi a cui piaceva andare in night club (uno o due di essi anche a prostitute). Io personalmente ho sempre avuto un certo schifo per questi comportamenti.

Comunque quanto intendevo con il punto a) era il seguente. La festa della donna non è propriamente come il Natale o la festa della liberazione, feste istituite per ricordare sostanzialmente un evento certo (la nascita di Cristo o la fine della seconda guerra mondiale).
Più semplicemente, è una ricorrenza invece meno definita, come la festa del lavoro, o in un certo qual modo, la festa della mamma e del papà. Cioè più facilmente interpretabili differentemente, in quanto non c'è un oggetto definito da festeggiare.


Tralasciando il primo paragrafo per non andare troppo in OT, sul fatto che si possano dare significati diversi a questa festa: ti posso dar ragione. Tuttavia, la declinazione più commerciale della festa della donna non è una particolarità di questo evento; né il natale né altre feste religiose ne sono esentate (è un po' più difficile commercializzare la giornata della memoria della shoah o della fine della seconda mondiale per ovvie ragioni).
Quindi, eventi quali serate per donne l'8 marzo nulla hanno a che vedere con la festa stessa se non che sono eventi che si tengono lo stesso giorno e sono rivolte ad un pubblico femminile.
Se è una ricorrenza convenzionale, lo è tanto quanto il natale: non tutti coloro che partecipano a feste di famiglia, cene con i colleghi e a tutto il circo sotto natale festeggiano la nascita di un bambino a betlemme più o meno 2000 anni fa.
Si può in effetti discutere sull'origine di questa ricorrenza, ma è indubbio che è apparsa in un periodo in cui le rivendicazioni femminili (diritto di voto, condizioni lavorative dignitose,...) hanno incominciato a manifestarsi in società :)


Premio Nobel ha scritto:Più semplicemente, nei punti b) e c) secondo me la festa della donna è nata ed è una festività collocabile in quelle che sono definite, tecnicamente, "discriminazioni positive".
Le "discriminazioni positive" sono attività in cui si conferisce un vantaggio in capo ad una persona che invece solitamente sarebbe discriminata (l'esempio classico sono le quote rosa). L'idea di questo tipo di azione è semplice: per evitare che si consumi un ingiusto trattamento, si conferisce un trattamento di favore alla parte più danneggiata.

Trascendendo la correttezza o meno di questo tipo di strumento, cosa che non ci interessa sapere qui, secondo me quello che è interessante è un altro punto: La discriminazione positiva funziona bene se gli svantaggi in ultima istanza sono in capo ad un singolo individuo e non se ci sono svantaggi di varia natura, il cui maggior ammontare ricade in capo ad uno.
Ovvero, facendo un esempio: se ad esempio, consideriamo me e te. La quota rosa conferisce un vantaggio in capo a te sul lavoro, ma la quota rosa non fa nulla per risolvere lo svantaggio che potrei avere io.

Ecco, a mio modo di vedere la festa della donna funziona un po' come una quota rosa, ovvero sia, cerca di dare riconoscimento a quegli svantaggi che tu potresti avere, ma non mette invece in luce gli svantaggi che posso avere io.
Ciò, in realtà, non significa che la festa della donna sia di per sé sbagliata. Però io credo che, seguendo quanto ho detto, è sbagliato ritenere che la festa della donna sia la festa dell'uguaglianza.


Si, concordo con te che la festa della donna tende a sottolineare gli svantaggi ai quali una persona di sesso femminile è confrontata; effettivamente, da questa constatazione può incominciare un discorso tendente alla parità di diritti. en passant: grazie al cielo, esiste anche la festa dell'uomo.

non capisco bene il tuo paragone con l'esempio delle quote rosa, che sono istituite per palliare alla difficoltà per le donne di accedere a determinati ruoli. in questo, tra me e te, sarei io ad essere svantaggiata, a parità di meriti/competenze. chiaramente, questo strumento (lasciando perdere la questione dell'efficacia, come tu inviti a fare) non servirà a te per le tue rivendicazioni sul congedo paternità :squint:

Premio Nobel ha scritto:Ps. mi facevi presente che usavo sia il termine "donna" sia il termine "femmina". In questa circostanza li ho sempre usati come sinonimi, anche se mi rendo conto che ci possono essere delle differenze di significato.


grazie per il chiarimento! :lol:
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Messaggioda Premio Nobel » 29/03/2017, 23:28



Pandora313 ha scritto:Si, concordo con te che la festa della donna tende a sottolineare gli svantaggi ai quali una persona di sesso femminile è confrontata; effettivamente, da questa constatazione può incominciare un discorso tendente alla parità di diritti. en passant: grazie al cielo, esiste anche la festa dell'uomo.non capisco bene il tuo paragone con l'esempio delle quote rosa, che sono istituite per palliare alla difficoltà per le donne di accedere a determinati ruoli. in questo, tra me e te, sarei io ad essere svantaggiata, a parità di meriti/competenze. chiaramente, questo strumento (lasciando perdere la questione dell'efficacia, come tu inviti a fare) non servirà a te per le tue rivendicazioni sul congedo paternità


Ecco, secondo me qui risiede il problema.
A mio modo di vedere la festa della donna agisce in maniera analoga a quanto fanno le quote rosa, ovvero come una "discriminazione positiva".
Tende cioè ad eguagliare le situazioni di donna ed uomo cercando di sottolineare le discriminazioni della donna.
Il fatto è che però non esistono soltanto quelle ed in realtà è anche relativamente falso che i punti di svantaggio maschili siano solamente marginali.

Conseguentemente, è corretto dire che la festa della donna tenda a salvaguardare la donna stessa per una serie di motivi, ma secondo me è sostanzialmente sbagliato dire che tende all'eguaglianza dei sessi, in quanto adotta un principio che di per se non riconosce "le carenze del soggetto più forte".
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Messaggioda Maddy » 29/03/2017, 23:35



L'8 Marzo è stato svuotato del proprio significato per via della massa di femminette che continuano a portare avanti un processo inverso, di degrado.
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Messaggioda Premio Nobel » 29/03/2017, 23:50



Per questo motivo, ad esempio, io personalmente non mi sento di poter essere femminista, diversamente ad esempio da quanto mi sembra che ritiene MusicadelVento.

Non ritengo che il femminismo, in ultima istanza, possa essere lo strumento adatto per tendere ad una vera eguaglianza di genere.
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Messaggioda Pandora313 » 29/03/2017, 23:55



Premio Nobel ha scritto:
Pandora313 ha scritto:Si, concordo con te che la festa della donna tende a sottolineare gli svantaggi ai quali una persona di sesso femminile è confrontata; effettivamente, da questa constatazione può incominciare un discorso tendente alla parità di diritti. en passant: grazie al cielo, esiste anche la festa dell'uomo.non capisco bene il tuo paragone con l'esempio delle quote rosa, che sono istituite per palliare alla difficoltà per le donne di accedere a determinati ruoli. in questo, tra me e te, sarei io ad essere svantaggiata, a parità di meriti/competenze. chiaramente, questo strumento (lasciando perdere la questione dell'efficacia, come tu inviti a fare) non servirà a te per le tue rivendicazioni sul congedo paternità


Ecco, secondo me qui risiede il problema.
A mio modo di vedere la festa della donna agisce in maniera analoga a quanto fanno le quote rosa, ovvero come una "discriminazione positiva".
Tende cioè ad eguagliare le situazioni di donna ed uomo cercando di sottolineare le discriminazioni della donna.
Il fatto è che però non esistono soltanto quelle ed in realtà è anche relativamente falso che i punti di svantaggio maschili siano solamente marginali.

Conseguentemente, è corretto dire che la festa della donna tenda a salvaguardare la donna stessa per una serie di motivi, ma secondo me è sostanzialmente sbagliato dire che tende all'eguaglianza dei sessi, in quanto adotta un principio che di per se non riconosce "le carenze del soggetto più forte".


secondo me, è una questione di approccio adottato per tutelare i diritti di tutti. per esempio, l'integrità fisica è appannaggio di tutti; ma l'8 marzo, si evidenzia che mpolte sono le donne che sono vittime di violenze fisiche a causa della loro qualità di donne. questo non esclude che pure gli uomini abbiano diritto al rispetto della loro integrità fisica no? semplicemente, non viene ricordata in quel momento.
esistono infatti diritti umani universali, ma vari strumenti che li tutelano: a livello regionale, tematico, ... il fatto che esistano non nega il carattere universale di tali diritti, semplicemente, sottolinea la necessitä di strumenti particolari per determinati problemi
inoltre, le nostre esigenze si modificano con il tempo e la nostra società pone attualmente sempre più attenzione sulla tutela dei diritti degli uomini
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Messaggioda Maddy » 30/03/2017, 0:00



Premio Nobel ha scritto:Per questo motivo, ad esempio, io personalmente non mi sento di poter essere femminista, diversamente ad esempio da quanto mi sembra che ritiene MusicadelVento.

Non ritengo che il femminismo, in ultima istanza, possa essere lo strumento adatto per tendere ad una vera eguaglianza di genere.


il femminismo si batte per la parità. lascia perdere le pazze come barbie xanax e la mia pseudo-ex, che si dichiarano femministe e poi vorrebbero imporre la dittatura delle vagino-munite, loro sono impostori.
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Messaggioda Premio Nobel » 03/04/2017, 21:48



Pandora313 ha scritto:questo non esclude che pure gli uomini abbiano diritto al rispetto della loro integrità fisica no? semplicemente, non viene ricordata in quel momento.


Questo secondo me può mostrare il limite della festa della donna come festa dell'eguaglianza.
La festa della donna, come qualsiasi altra festività, celebra e commemora cose, in questo caso, ad esempio, individui di sesso femminile che sono state vittime di un ingiusto trattamento. Un individuo di sesso maschile però non viene commemorato.
Con ciò, non significa che coloro i quali partecipano alla festa della donna insultano quell'uomo che è stato discriminato, non è infatti questo quello che voglio sostenere.
Una persona può sicuramente partecipare alla festa della donna, o anche essere femminista e tendere all'eguaglianza. Ma non credo ciò sia necessario, per quanto avevo detto prima. Più semplicemente, non viene ricordato in quanto questa festività commemora le diseguaglianze in capo al genere femminile, e non a quello maschile o più in generale alle diseguaglianze qualsiasi esse siano.

Sicuramente il mondo sta cambiando, tra le tante cose, inoltre, anche il concetto di disuguaglianza e discriminazione è cambiato.
Credo però che la festa delle donne non possa essere considerata come la festa dell'eguaglianza.
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