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Un'opera artistica di grande impatto è stata installata in cima ad alcuni edifici londinesi per sensibilizzare le persone al problema dei suicidi, rafforzare la prevenzione e combattere lo stigma che accompagna chi soffre di disagi psichici:

https://edition.cnn.com/2018/03/26/worl ... index.html

Ogni settimana 84 persone in media si tolgono la vita nel Regno Unito; le sagome esposte rappresentano individui che si sono realmente suicidati.

Spesso, pubblicizzando queste immagini si rischia di ottenere un effetto boomerang come quello che avviene con le immagini shock sui pacchetti di sigarette. Il fumatore continua a consumare il prodotto pur essendo perfettamente consapevole dei danni derivati dal fumo.

Bisogna correre il rischio, Enso.
La nostra società rimuove troppo facilmente dalla sua visuale il male di vivere, ogni tentativo di riportarlo alla consapevolezza pubblica va accolto con favore.

Il problema è che anche sensibilizzando, chi si vuole suicidare lo fa lo stesso. Se uno perde la casa, o si ammala, cose del genere.

Riccardina ha scritto:Il problema è che anche sensibilizzando, chi si vuole suicidare lo fa lo stesso. Se uno perde la casa, o si ammala, cose del genere.

Non è il compito di un artista intervenire a quel livello: lui può solo attirare l'attenzione su un problema, cercare d'influenzare il comune modo di pensare, appoggiare quelle iniziative che reputa significative. Ma è chiaro che le soluzioni possono essere solo parziali, se non vengono sostenute ai livelli più alti.

Ma come intervenire agli alti livelli? Cosa possono fare le cosiddette istituzioni? Alla fine il desiderio di suicidio è una cosa individuale, dovuta ai più svariati problemi.
Se uno perde la fidanzata e si deprime, è una situazione relativa alla sfera privata, per dire.

Chiaramente nessuno può salvarsi se non vuole essere salvato. Quindi se una persona va in depressione ed è fermamente intenzionata a suicidarsi è difficile, se non impossibile, intervenire. Ma se quella persona cerca aiuto qualificato presso le strutture pubbliche e non lo trova o è di qualità scadente? In quel caso esiste una responsabilità "ai piani alti". Il fatto che non si possa intervenire in tutti i casi non giustifica una deresponsabilizzazione completa.