La trasmissione del 2019-nCoV avviene attraverso uno stretto contatto (< 2 metri per > 15 minuti) tra le persone. La trasmissione del nuovo coronavirus avviene soprattutto mediante infezione da goccioline: tossendo o starnutendo i virus di una persona infetta possono finire direttamente sulle mucose del naso e della bocca e sugli occhi di un’altra persona. Oppure i virus emessi sopravvivono per alcune ore in minuscole goccioline sulle mani o sulle superfici (maniglie di porte, pulsanti, ecc.) e giungono poi sulle mucose del naso e della bocca e sugli occhi toccandosi il viso. Dopo un’infezione occorrono di norma da 4 a 7 giorni (con un minimo di 1 giorno e un massimo di 14 giorni) prima che compaiano i primi sintomi della malattia. Durante questo tempo si può già essere contagiosi.
Possono infettarsi persone di ogni età.
Quando il virus circola, per proteggersi da un contagio si raccomanda di lavarsi regolarmente le mani con acqua e sapone o con un disinfettante per le mani. Tossire o starnutire in un fazzoletto (preferibilmente di carta) o, in mancanza, nella piega del gomito. Evitare i luoghi affollati, ad esempio eventi sportivi o trasporti pubblici nonché evitare il contatto con persone che presentano sintomi respiratori o hanno la tosse.
Indossare mascherine igieniche (tipo II o IIR) nei luoghi pubblici o nel contatto con persone ammalate non garantisce una protezione affidabile delle persone sane da un contagio. Le goccioline provenienti dalle vie respiratorie possono penetrare lateralmente aggirando la mascherina igienica, se questa non è indossata in modo ben aderente. Con il tempo la mascherina si inumidisce con la respirazione, il che riduce la protezione. Inoltre i virus possono essere inalati e giungere nelle vie respiratorie superiori attraverso la carta della mascherina. Tuttavia indossare mascherine igieniche aiuta a ridurre il rischio di infezione, perché chi le indossa si tocca meno frequentemente la bocca, il naso e gli occhi con le mani eventualmente contaminate. Per ulteriori dettagli riferirsi alla circolare del 10 maggio 2007 “mascherine di protezione respiratoria per la pandemia d’influenza” https://www4.ti.ch/fileadmin/DSS/DSP/UF ... h-pand.pdf.
Le vecchie mascherine (formalmente scadute) che diverse persone hanno ancora in casa dalla pandemia del 2009 sono utilizzabili, previa verifica che non si rompano (verificare in particolare la tenuta dell’elastico).
Le mascherine FFP2 / FFP3 sono necessarie per il contatto con gli ammalati, le cure infermieristiche e la terapia; essendo disponibili in quantità limitate, non è opportuno fornirle alla popolazione. Le mascherine di questo tipo per uso artigianale, bricolage o viticoltura sono evidentemente idonee anche per proteggersi dai virus.
Un test in assenza di sintomi non serve, in quanto nessun test è in grado di escludere con certezza un’infezione nelle persone che non presentano sintomi.
All’inizio compaiono spesso, come per l’influenza, un malessere aspecifico, stanchezza e febbre. Solitamente seguono poi sintomi delle vie respiratorie, tipicamente una tosse secca. Sintomi meno frequenti sono: mal di testa, più raramente dolori muscolari, nausea e diarrea. Soltanto raramente sono stati osservati naso chiuso e mal di gola (questi sintomi fanno pensare piuttosto a un «comune» raffreddore).
Nei casi più lievi i sintomi scompaiono dopo pochi giorni. In caso di decorso grave della malattia, dopo circa una settimana compare affanno e, nei casi più gravi, polmonite con dispnea ed estensione della malattia ad altri sistemi di organi. Sono colpite più frequentemente da un decorso grave della malattia le persone anziane e quelle affette da una malattia cronica pregressa (in particolare ipertensione, malattie cardiopolmonari, diabete o malattie che compromettono il sistema immunitario). Alcuni casi gravi concernevano anche persone giovani e precedentemente sane. Attualmente non è ancora chiaro quanto siano frequenti questi decorsi gravi di un’infezione dal nuovo coronavirus, ma la maggior parte dei casi presenta un decorso lieve. Almeno il 10 per cento di tutte le persone ammalate non presenta febbre e in alcune non compare la tosse. Inoltre è stata riscontrata un’infezione dal nuovo coronavirus in numerose persone che non presentavano sintomi.
Attualmente non è ancora chiaro quanto sia elevata la mortalità; si presume che sia inferiore al 3 per cento (per confronto: la mortalità del morbillo è di un caso su 0,1 %, quella della SARS era intorno al 10 %; per la MERS è del 35 %).
Per evitare una possibile diffusione del virus 2019-nCoV, le persone ammalate devono poter essere identificate, isolate e curate il più rapidamente possibile. In caso di sintomi (disturbi respiratori, tosse o febbre), non uscire in pubblico e contattate immediatamente – dapprima per telefono – un medico o un ospedale. Fino alla conclusione degli accertamenti, il paziente dovrebbe evitare di entrare in stretto contatto con altre persone. Nelle persone ammalate le mascherine igieniche possono ridurre significativamente l’ulteriore diffusione del virus: quando si tossisce o si starnutisce molte delle goccioline provenienti dalle vie respiratorie vengono trattenute dalla mascherina, ma solo se questa viene indossata correttamente.
G. Zanini
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Giovan Maria Zanini
farmacista cantonale
CH - 6850 Mendrisio
internet: www.ti.ch/pharma