Secondo me l'immigrazione non deve essere un problema ideologico ma un fenomeno che va regolamentato come gli altri in economia e politica.
Ad esempio per un paese in forte crescita economica con carenza di manodopera l'immigrazione può essere una risorsa, in Italia che è si in calo demografico ma anche in stagnazione economica da 30 anni con tassi di disoccupazione da record e comparto produttivo ai minimi termini non ha nessun senso. Non solo andrebbe regolamentata a livello nazionale ma anche Europeo per evitare i teatrini delle ONG nel mediterraneo, della gendarmerie a Mentone che ti rimanda indietro i pacchi postali, di quelli imboscati sui camion nel canale della Manica e delle recinzioni Ungheresi.
Dal punto di vista europeo, farsi portare la guerra in casa dal tuo più grande fornitore di gas naturale e petrolio è da grandissimi mona, è vero che bisogna sempre diversificare ma questo è un altro discorso. L'Ucraina è un paese fallito che annovera tra le sue eccellenze produttive pornostar e calciatori, non capisco da quando la sua classe dirigente e politica ha guadagnato tutta questa credibilità.
Temo che si vada incontro ad una balcanizzazione del conflitto, con posizioni ferme sui confini attuali per anni. L'Ucraina perde quando le potenze occidentali si stancano di inviare soldi e armi (a breve), la Russia vince quando riesce a mobilitare una seria ed efficace operazione militare su larga scala (mai). Sono come due obesi che corrono la maratona non vincerà nessuno, anche se pacificati sarà un conflitto eterno come serbia/kosovo.
Sono pronto a scommettere con voi e se vinco dovete dire che l'Istria è Italiana.