Ciro Esposito è morto. A piangerlo, la famiglia, gli amici, un'intera città.
Ciro Esposito è morto. A piangerlo dovrebbe esserci tutta la società civile. Anzi, la società civile dovrebbe interrogarsi e chiedersi come sia potuto accadere.
La società civile dovrebbe interrogarsi e chiedersi come sia stato possibile che il piano di sicurezza della prefettura abbia avuto una falla così evidente, tanto grande da consentire a un gruppo di criminali neonazisti "mascherati" da ultras di tendere un agguato, con arma da fuco al seguito, a un pullman di tifosi napoletani.
La società civile dovrebbe interrogarsi e chiedersi come sia tuttora possibile che le responsabilità di quella falla non siano state accertate.
La società civile dovrebbe interrogarsi e chiedersi perché l'attenzione dei media, degli organi sportivi e delle istituzioni sia stata dirottata su Genny "la carogna", quando il vero delitto si era consumato poco prima fuori dallo stadio, quando il vero delitto consiste in un "uomo" che spara a un altro uomo, poiché mosso da odio razziale.
La società civile dovrebbe interrogarsi e chiedersi tutto ciò; e lo farebbe, se fossimo in un Paese normale, se a morire non fosse stato solo un "meridionale".