Apprendiamo la notizia da varie fonti e i fatti sembrano essere, purtroppo, proprio questi: il 16enne colombiano Sergio Urrego si è ucciso a causa della scuola cattolica che frequentava. La madre, Alba Reyes, ha raccontato tutto soltanto oggi, anche se Sergio aveva iniziato a vivere un vero e proprio incubo a maggio.
Succede che un ragazzino decide di vivere liberamente il proprio orientamento sessuale. Non fraintendete: chiunque a sedici anni, così come a tutte le età, è libero di dire di essere gay a chi vuole, e infatti Sergio lo aveva raccontato solo a pochi amici. Succede che questo ragazzino lascia sul proprio cellulare una foto che lo ritrae baciare un suo amico: la foto viene scoperta da un insegnante della scuola cattolica Castillo Campestre di Bogotà e da allora inizia l'inferno, uno di quegli scenari recentemente prefigurati dallo psichiatra Lingiardi.
Sergio è morto: non gli è stato permesso di ritirarsi da scuola - hanno più volte rifiutato di rilasciargli dei documenti per iscriversi presso altre istituzioni -; è stato più volte mandato dallo psicologo; gli insegnanti lo hanno accusato spesso di molestare i propri alunni. Una vicenda che si aggiunge alla tragica morte del 18enne brasiliano che i media non hanno considerato minimamente, se non fosse che questa volta a uccidere questo piccolo non è stato un gay represso ma un'istituzione scolastica: una guida, un punto di riferimento, quella che avrebbe dovuto essere semmai una spalla, è diventata l'incubo peggiore di uno studente che non ha potuto far altro che salutare tutti.
"La mia sessualità non è il mio peccato, è il mio paradiso": queste, le sue parole su Facebook, prima di lanciarsi la mattina del 5 agosto dalla terrazza del centro commerciale Plaza Titàn. Un attimo e la sua vita è volata via per sempre, con una madre distrutta, un Ministero pronto a dare battaglia - "Nessun istituto può violare la Costituzione", seppur nella piena autonomia delle scelte - e un professore, quel professore delle scuole elementari a cui Sergio aveva chiesto aiuto, ostacolato dalla burocrazia nel far cambiar collegio al ragazzo.
E meno male che la religione insegna ad amare