Disturbi dell'Umore

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Disturbi dell'Umore

Messaggioda Royalsapphire » 14/05/2013, 14:22



A mano a mano che i ricercatori clinici hanno studiato i disturbi dell'umore, le distinzioni cliniche fra i pazienti riconosciute in precedenza sono state meglio apprezzate e sono adesso ufficialmente riconosciute e codificate.


I due principali disturbi dell'umore sono: il disturbo depressivo maggiore (la depressione grave) e il disturbo bipolare I.

Il disturbo depressivo maggiore e il disturbo bipolare I vengono spesso chiamati disturbi affettivi, tuttavia la patologia critica in quei disturbi riguarda l'umore; i pazienti che sono afflitti da episodi solamente depressivi vengono considerati affetti da un disturbo depressivo maggiore, talora definito depressione unipolare. I soggetti con episodi sia maniacali sia depressivi e quelli con soli episodi maniacali sono considerati affetti da un disturbo bipolare.

Un disturbo depressivo maggiore viene definito come uno o più episodi depressivi maggiori senza storia di episodi maniacali, misti o ipomaniacali.
Un episodio depressivo maggiore deve durare almeno due settimane; tipicamente un persona è depressa oppure perde interesse nella maggior parte delle attività. Una persona diagnosticata come affetta da un episodio depressivo maggiore deve inoltre presentare almeno quattro sintomi da un elenco che comprende modificazioni dell'appetito e del peso, del sonno e dell'attività fisica, mancanza di energia, sentimenti di colpa, problemi nel formulare i pensieri e nel prendere decisioni e ricorrenti idee di morte o suicidio.

Un episodio maniacale è invece un periodo ben definito (almeno una settimana) di "alterazione dell'umore che è persistentemente elevato, espansivo o irritabile".

Un episodio misto è un periodo di almeno una settimana in cui si verificano quasi quotidianamente sia un episodio maniacale sia un episodio depressivo maggiore.

I sintomi dell'episodio ipomaniacale (vedi il post su mania e ipomania), che ha una durata di almeno quattro settimane, sono simili a quelli dell'episodio maniacale, ed includono almeno tre sintomi tra esagerata autostima, ridotto bisogno di sonno, distraibilità, grande attività fisica e mentale, ed eccessivo coinvolgimento in un comportamento piacevole con conseguenze spiacevoli.

Il disturbo bipolare I ha un decorso clinico con uno o più episodi maniacali o episodi misti e talvolta con episodi depressivi maggiori.

Anche altri due disturbi dell'umore, il disturbo distimico (vedi) e quello ciclotimico, sono clinicamente accettati da un certo tempo. Essi si caratterizzano per la presenza di sintomi meno gravi dei sintomi, rispettivamente, del disturbo depressivo maggiore e del disturbo bipolare I.

Il disturbo distimico è caratterizzato da almeno due anni di depressione dell'umore che si verifica per la maggior parte del tempo e da ulteriori sintomi depressivi che non configurano la diagnosi di episodi depressivi maggiori.

Il disturbo ciclotimico è caratterizzato da almeno due anni di sintomi ipomaniacali che si manifestano frequentemente e che non configurano la diagnosi di episodi maniacali e da sintomi depressivi che non configurano la diagnosi di episodio depressivo maggiore.

Altri disturbi dell'umore includono sindromi correlate alla depressione (disturbo depressivo minore, disturbo depressivo breve ricorrente e disturbo disforico premestruale) e disturbi correlati al disturbo bipolare I (disturbo bipolare II).

Nel disturbo depressivo minore (la depressione lieve) i sintomi non raggiungono la gravità necessaria per una diagnosi di disturbo depressivo maggiore; nel disturbo depressivo breve ricorrente gli episodi depressivi raggiungono la gravità dei sintomi richiesta per una diagnosi di disturbo depressivo maggiore, ma solo per un breve periodo di tempo, di durata insufficiente per soddisfare i criteri diagnostici del disturbo depressivo maggiore.

Il disturbo bipolare II è caratterizzato dalla presenza di episodi depressivi maggiori che si alternano con episodi ipomaniacali, cioè episodi di sintomi maniacali che non soddisfano del tutto i criteri per la diagnosi di episodio maniacale visto nel disturbo bipolare I.
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