




Ci sono delle cose che non vediamo e che non sentiamo, e che a volte facciamo fatica a percepire.
Sappiamo però che esistono nella materia sottile, che cioè non possiamo percepirle per mezzo dei sensi ordinari, ma che non per questo non esistono.
E' il caso, per esempio delle onde elettromagnetiche, le quali ci consentano di ascoltare la radio o vedere la televisione o parlare al telefono.
Oppure le onde termiche, anch'esse costituite da materia sottile, che ci consentono di valutare la temperatura di un ambiente, pur senza che il calore o il freddo in quanto tale possano cadere direttamente sotto i nostri comuni sensi.
Questo esempio serve a introdurre il discorso sui chakra i quali sono vortici di energia non tangibile, non visibile, che comunque non cade sotto i nostri comuni sensi, ma che talune persone particolarmente sensibili possono avvertire a livello tattile o visivo. Queste energie che non cadono sotto i nostri sensi sono comunque delle energie fondamentali per quanto riguarda non solo le manifestazioni della vita, ma anche il mantenimento della vita stessa nella sua essenza più vera.
La vita si definisce come un insieme di trasformazioni e di movimenti.
Il movimento si può immaginare come un ciclo infinito di espansione e di contrazione, come il respiro; cosmicamente si parla di evoluzione ed involuzione, mentre in fisica si parla di pulsazione. Con il termine prana (che significa energia vitale), gli antichi yogi indiani intendevano definire l'energia che percorre la spina dorsale dal basso verso l’alto e viceversa; l’energia proveniente dal cielo e diretta verso la terra viene chiamata Ida o nadi lunare, e scorre in un "canale" posto a sinistra della colonna vertebrale, mentre quella proveniente dalla terra e diretta verso il cielo viene chiamata Pingala o nadi solare e scorre in un "canale" posto alla destra della colonna vertebrale, ancora, al centro della stessa (midollo spinale) "vibra" un’unica energia chiamata Sushumna.
Queste energie sono sottili e invisibili, ma hanno i loro corrispondenti nel sistema nervoso, più precisamente nel sistema neurovegetativo i due "canali" laterali e nel sistema nervoso centrale il "canale" centrale. Questi canali energetici partono dal primo chakra o chakra radice, collocato fisicamente nella regione del perineo e si congiungono nel sesto chakra, fisicamente collocato al di sopra degli occhi, nel centro della fronte, ed in profondità è in relazione con le strutture del chiasma ottico e la ghiandola pituitaria per alcuni, mentre per altri con la ghiandola pineale.
Si può dire che i chakra siano punti di intersezione tre i diversi livelli energetici della persona, in particolare tra i livelli fisico, mentale-emozionale e spirituale. In ognuno di questi livelli l’energia vitale si manifesta con un corpo specifico, uno dei quali, quello fisico, cade sotto la percezione sensoriale comune a tutti.
Il secondo corpo, quello mentale, è un corpo sottile, non fisico, che cade sotto la capacità non di senso ma di sensitività che alcune persone possiedono, e si manifesta sotto forma di "aura", cioè di un’estensione energetica esterna al corpo che può essere visualizzata con le fotocamere Kirlian; le persone che riescono a percepire questo corpo, lo descrivono come una sensazione tattile di "toccare un’energia" o se lo percepiscono visivamente, come una tenue luminescenza che circonda il corpo fisico.
Un ricercatore giapponese, Motoyama, nel corso di molti anni e di migliaia di casi esaminati con speciali apparecchiature, è riuscito a confermare appieno quanto descritto dalle antiche filosofie mediche indiane e cinesi circa l’attività energetica del corpi degli esseri viventi.
In particolare è riuscito ad evidenziare e misurare le energie dei chakra, e per mezzo di esami incrociati (tradizionali ed energetici) e anche riuscito a porre in relazione l’attività di ogni singolo chakra con gli organi, i sistemi e le funzioni del corpo fisico.
Innanzi tutto ha notato come il sistema energetico dei chakra sia strettamente correlato con i sistemi Nervoso ed Endocrino, e come ogni chakra influenzi il funzionamento dei vari sistemi organici: il primo chakra regola e governa i plessi nervosi del coccige e del sacro; il secondo e terzo chakra regolano e governano le funzioni digestive e intestinali e gli organi correlati; il quarto chakra regola e governa le funzioni cardiocircolatorie e gli organi correlati; il quinto chakra regola e governa i polmoni ed i gangli cervicale e le funzioni correlate a questi organi: il sesto chakra regola e governa il sistema neuro-ormonale e le funzioni correlate; il settimo chakra regola e governa la corteccia cerebrale, il sistema nervoso centrale, i tessuti, gli organi ed i ritmi dell’intero organismo.
I chakra permettono, in sintesi, il passaggio dei vari tipi di energia vitale tra le varie dimensioni che ci costituiscono nella nostra totalità: ad esempio consentono il passaggio delle emozioni tra il corpo emozionale ed il corpo fisico.
I chakra, vanno comunque intesi come centri energetici nei quali confluiscono molteplici canali energetici, specifici per ogni singolo chakra: i meridiani; è per questo motivo che operando sui e tramite i chakra si agisce sulla regolazione delle energie che scorrono nei meridiani, giungendo quindi al cuore della causa della malattia.
Cosa sono i chakra
I chakra sono dei vortici di energia che hanno la funzione di assorbire l’energia universale per alimentare i vari livelli del campo energetico, collegarli con il corpo fisico, e rilasciare energia all'esterno.
Chakra è una parola sanscrita, appartenente all'antichissima India, con diverse traduzioni che rimandano sempre al significato di una "forma circolare" : cerchio, ruota, vortice, o movimento energetico che si allarga a spirale Bindhu, ossia punto da cui tutto parte e a cui tutto torna.
I chakra vengono anche chiamati Padma, cioè loto, spesso infatti sono rappresentati come fiori di loto chiusi, semichiusi, o aperti, con differenti numeri di petali che aumentano mano a mano che salgono verso l'alto, e che possono essere rivolti verso il basso, cioè verso la Terra, o verso l'alto, cioè verso il Cielo, a secondo il livello di coscienza raggiunto dalla persona che li riscopre e di conseguenza agisce.
Quando il chakra è aperto, l'energia fluisce liberamente penetrando tutti gli strati dell'aura, quando invece il chakra è chiuso, o bloccato, l'energia trova un ostacolo e non penetra: in quel punto avremo uno squilibrio a livello fisico, o a livello mentale e spirituale, o addirittura anche ad entrambi.
Il loro buon funzionamento è assai importante, poiché essi influenzano sia la psiche sia il fisico; un flusso squilibrato di energia può causare disturbi od alterazioni dì carattere psicologico con consequenziale insorgenza di diverse patologie a livello fisico.
Chakra e’ una parola Sanscrita il cui significato e’ ruota o disco e indica uno dei sette centri di base di energia nel corpo umano. Ciascuno di questi centri e’ connesso, a livello di energie sottili, ai gangli principali dei nervi che si ramificano dalla colonna vertebrale (ma non si identifica con essi). In più i chakra sono correlati ai livelli della coscienza, agli elementi archetipici, alle fasi inerenti lo sviluppo della vita, ai colori, suoni, alle funzioni del corpo e a molto, molto altro. La dottrina orientale che ne ha diffuso la conoscenza nel mondo occidentale considera i Chakra come aperture, porte di accesso all’essenza del corpo umano.
I CHAKRA PRINCIPALI SONO SETTE (ma ce ne sono molti altri secondari, circa un centinaio, che “idealmente” corrispondono coi punti meridiani dell’agopuntura).
Settimo Chakra: Sahasrara,della Corona, Centro del Vortice, Loto dai 1000 petali. Si riferisce alla coscienza come consapevolezza pura. Pensiero, identità universale, orientata verso autocoscienza.
Sesto Chakra: Ajna, Terzo Occhio, centro del Comando, delle Sopracciglia, della Conoscenza, della Saggezza Interiore; Esso apre le porte alle nostre facoltà psichiche e alla “comprensione”. Visualizzazione. Vista Psichica.
Quinto Chakra: Vishuddha, del Collo, della Gola o Centro di Comunicazione; Suono, identità creativa, orientata verso l’auto-espressione
Quarto Chakra: Anahata, Centro del Cuore; è quello centrale del sistema. E’ collegato con l’amore ed è l’integratore degli opposti nella psiche:un quarto chakra sano ci permette di amare profondamente, di sperimentare la pietà e un senso profondo di pace.
Terzo Chakra: Manipura, del Plesso Solare, dell’Ombelico, della Milza, dello Stomaco e del Fegato Regola la nostra alimentazione, la volontà ed autonomia personali, cosè come il nostro metabolismo.
Secondo Chakra: Svadhistana,Sacrale o Centro della Croce; situato nell’addome, un po in basso dietro gli organi sessuali, è collegato con l’acqua come elemento, alle emozioni ed alla sessualità.
Primo Chakra: Muladhara, della Base, Centro della Radice o Centro del Coccige; Situato alla base della spina, questo chakra forma il nostro fondamento. Rappresenta la terra come elemento e quindi collegato con i nostri istinti di sopravvivenza ed al nostro senso di realtà.
DESCRIZIONE DEI CHAKRA
1° CHAKRA – Muladhara Centro della Radice e Chakra della Base
Il 1° chakra della radice è il centro energetico situato nel coccige, è la rappresentazione energetica della connessione con la Terra, con la famiglia e la sopravvivenza.
Il primo chakra, simboleggia tutte le fondamenta che affondano nella terra – la base universale di tutto ciò che facciamo. Per il nostro spirito il nostro corpo è la terra, le fondamenta, la casa. Mettersi in contatto col corpo significa collegarsi con la terra, avere radici nella realtà biologica dell’esistenza ed è questo il significato del primo chakra. Situato alla base della colonna vertebrale, il 1° chakra è il fondamento di tutto il sistema dei 7 chakra. È qui che costruiamo le fondamenta del tempio del corpo – l’ancora del Ponte dell’Arcobaleno. Senza fondamenta forti, radicate, ben poco può essere realizzato.
Elemento: terra.
Tipo di energia: energia fisica.
Suono: il mantra Lam e la nota musicale do.
Animale simbolico: toro.
Metallo: ferro.
Colore: il colore del primo chakra è il rosso. Colori complementari: nero, grigio, marrone. Queste sono le energie più primordiali, relative ai problemi di sopravvivenza. La vostra capacità di acquisire cibo, acqua e riparo. Nei tempi moderni, queste necessità sono associate alla ricchezza e all’abbondanza. Per la terapia dei colori del primo chakra, suggeriamo di utilizzare immagini di vulcani: i vulcani incarnano infatti ii radicamento e le forze primordiali.
Posizione sul corpo fisico: zona del perineo. Per l’applicazione dei rimedi il chakra può essere raggiunto dall’inguine.
Scopi evolutivi del primo chakra: crescita fisica, capacità motoria, permanenza degli oggetti.
Caratteristiche equilibrate del primo chakra: buona salute, vitalità, ben radicato, a suo agio nel corpo, senso di fiducia nel mondo, sensazione di sicurezza e salvezza, capacità di rilassarsi e di essere sereni, stabilità, prosperità, giusta vivacità.
Parole e frasi chiave del primo chakra: “Io esisto”. Sorgente dell’energia vitale. Sopravvivenza, radicamento, auto-affermazione, attaccamento alla vita, volontà di vivere nella realtà fisica. Senso della posizione e del movimento del proprio corpo nello spazio. Regno degli istinti primari. Conservazione, tradizione. Nazionalismo, conflitti etnici. Secondo il pensiero orientale, in questo chakra ha sede l’energia kundalini. E collegato al 5° chakra.
Organi fisici collegati al primo chakra: ano, retto, ultimo tratto dell’intestino, arti inferiori, reni, colonna vertebrale all’altezza del sacro e del coccige. Corrispondenza con sangue e apparato circolatorio.
Ghiandola endocrina del primo chakra: ghiandole surrenali.
Correlazioni fisiche del primo chakra: stanchezza, mancanza di forza fisica, sindrome da affaticamento cronico, debolezza alle gambe. Scarsa energia sessuale. Problemi intestinali. Emorroidi. Sensazione di vuoto ai reni. Anoressia.
Correlazioni psico-emotive del primo chakra: incapacità di imporsi, scarsa voglia di vivere, mancanza di coraggio. Difficoltà di prendere decisioni per paura di non farcela. Problemi relativi al denaro (avarizia o eccessiva prodigalità). Incapacità di essere concreti, difficoltà di stare con i piedi per terra. Controlla una sessualità di tipo maschile, aggressiva, terrena e materiale, intesa come soddisfacimento di una brama.
primo chakra muladhara plesso radicale
Caratteristiche del primo chakra: il 1° chakra è un vortice unico, rivolto verso la Terra: non ha dunque gli aspetti anteriore e posteriore che caratterizzano i chakra dal 2° al 6° compresi. Attraverso questo centro energetico l’energia proveniente dalla Madre Terra viene canalizzata e distribuita nell’aura, per poi produrre effetti nel corpo fisico.
Governa la presenza fisica e il movimento del corpo, la percezione delle impressioni tattili, le sensazioni cinestetiche ( equilibrio e squilibrio corporeo, brividi, piacere o dolore fisico, ecc.).
Se questo vortice è disarmonico, ciò significa che subisce l’influsso della terra in maniera eccessiva oppure carente: nel primo caso l’individuo tende a rimanere troppo ancorato alle proprie posizioni e gli rimane difficile evolversi nello spazio e nel tempo; nel secondo caso sarà privo di senso pratico, sposterà l’energia fisica sui piani più alti, esercitando uno scarso controllo sulla propria fisicità e mostrandosi deficitario in termini di realismo e concretezza.
2° CHAKRA – Svadhisthana Centro della Croce e Chakra Sacrale
Il 2° chakra sacrale è il centro energetico situato nella zona dell’osso sacro, è la rappresentazione energetica della creatività, delle energie sessuali e delle emozioni primordiali allo stato puro.
Il secondo chakra, è il centro della creatività, delle energie sessuali e delle emozioni primordiali allo stato puro. È collegato all’elemento acqua che è l’ origine di ogni forma di vita esistente e che, sul piano astrologico, corrisponde alla sfera emotiva. L’acqua fertilizza e produce continuamente nuova vita.
Tramite il chakra sacrale, il secondo del sistema energetico dell’uomo, siamo partecipi del processo di fertilizzazione e riceviamo quelle energie che permeano la totalità della natura. Quindi possiamo vedere noi stessi come parte di un incessante processo creativo che si manifesta in noi attraverso emozioni e creatività.
Rientrano nella sua sfera di pertinenza sia gli organi riproduttivi maschili, che possiedono al loro interno la capacità di generare una nuova vita, sia gli organi femminili, dove l’ essere che cresce viene nutrito, protetto e rifornito di tutto quanto è necessario al suo sviluppo. Inoltre l’elemento acqua pulisce, purifica, elimina e dissolve tutti i blocchi che ostacolano il flusso vitale.
Sul piano fisico tutto questo viene evidenziato dalle funzioni depurative sia dei reni che della vescica, mentre sul piano spirituale si manifesta sotto forma di sentimenti espressi, in forma immediata e libera, che ci consentono di guardare alla vita come a un qualcosa di sempre nuovo e primordiale.
Le nostre relazioni interpersonali, specialmente quelle con il sesso opposto, vengono influenzate decisamente dal secondo chakra. Le molteplici espressioni dell’Eros appartengono alla sua sfera d’influenza, come pure il desiderio di abbandonare le limitazioni dell’ego e provare nell’unione sessuale un maggior senso di completezza.
Elemento: acqua.
Tipo di energia: energia sessuale.
Suono: il mantra Vam e la nota musicale re.
Animale simbolico: pesce.
Metallo: rame.
Colore: arancione. Colore complementare: bianco latte.
Posizione sul corpo fisico del secondo chakra: anteriore: 3-4 dita sotto l’ombelico. Posteriore: zona dell’osso sacro.
Parole e frasi chiave del secondo chakra: “Io sento”. Emozioni, sensazioni, capacità di percepire. Paure di vario tipo. Dare e ricevere, carico e scarico, capacità di assorbire. Sensibilità. Raffinatezza estetica, gusto, creatività artistica: Piacere. Scambio con l’altro sesso, sensualità e sessualità, procreazione. E collegato al 6° chakra.
Organi fisici collegati al secondo chakra: apparato genitale: pene, vagina, testicoli, prostata, utero, ovaie. Intestino. Reni, vescica urinaria. Colonna vertebrale nella zona lombare.
Ghiandola endocrina del secondo chakra: gonadi.
Correlazioni fisiche del secondo chakra: problematiche sessuali varie: insoddisfazione sessuale, difficoltà nell’orgasmo, frigidità, impotenza, disturbi della fertilità. Squilibri a reni e vescica. Enuresi, irregolarità mestruali, problemi alle gonadi, difficoltà relative alla gravidanza e alla fertilità.
Correlazioni psico-emotive del secondo chakra: difficoltà di gioire, di provare piacere. Tendenza a trattenere le emozioni. Paura di perdere il controllo, incapacità di lasciarsi andare. Eccesso di fantasie sessuali. Diffidenza, paura di essere ingannati e di subire raggiri. Il chakra controlla una sessualità di tipo femminile, emotiva, ricettiva, che comprende passione e sensibilità.
3° CHAKRA – Manipura – Il Chakra del Plesso Solare
Il terzo chakra chiamato Manipura si trova a livello dell’ombelico, precisamente tra la dodicesima vertebra toracica e la prima sacrale. Per la cultura giapponese corrisponde all’Hara; è anche chiamato chakra del Plesso Solare.
È raffigurato con dieci petali di colore giallo oro. Sul piano fisico è collegato al sistema digestivo e all’assimilazione fisica del cibo e di tutto ciò che concerne il nutrimento.
Identifica la nostra capacità di essere fiduciosi e in controllo delle nostre vite. Se il nostro radicamento è forte e solido e il naturale flusso dell’emozione e il movimento non sono impediti, possediamo i mezzi per convertire l’energia in azione.Influenza organi quali stomaco, milza, fegato, piccolo intestino, diaframma e polmoni. Quando si verifica un cattivo funzionamento di questo chakra possono manifestarsi rapidi cambiamenti di umore, depressione, problemi digestivi e dermatologici.
È collocato sul terzo strato aurico, il Corpo Astrale; appartiene all’elemento Fuoco e il suo Senso è la Vista.
Un suo squilibrio energetico a livello fisico comporta problemi di ulcera, diabete e difficoltà visive; mentre un suo squilibrio a livello psicologico provoca atteggiamenti di egoismo e superiorità.
Posizione: addome superiore nella zona dello stomaco.
Colore: giallo.
Funzionamento disarmonico terzo chakra: alterazioni di questo chakra portano problemi legati al cibo: ulcere, diabete, intossicazioni.
Problemi emozionali: autostima e fiducia in se stessi
Esercizi di guarigione: Yoga Kundalini, posa della barca; danza, agitando con vigore i fianchi!
Cibi curativi: cibi colorati di giallo (mais); cereali e fibre (muesli, pane integrale); tè (menta, camomilla)
4° CHAKRA – Anahata – Chakra del Cuore
Il quarto Chakra chiamato Anahata si trova a livello del Plesso Cardiaco, precisamente tra i due capezzoli. È chiamato anche chakra del Cuore ed è raffigurato con dodici petali di colore verde. È per eccellenza il chakra dell’Amore, della pace, della felicità, del rapporto con gli altri, della compassione e dell’equilibrio. Anahata è collegato alla nostra capacità di amare e alla qualità del nostro amore – il nostro passato ama e il nostro futuro ama. Anche se viviamo in una cultura ossessionata dal potere, siamo tuttavia guidati dal bisogno di amore.
Purtroppo è facile che questo chakra sia danneggiato, sminuito, ferito. Senza amore non esiste forza legante che tenga insieme il mondo.Dal punto di vista fisico è associato al cuore, al sistema circolatorio e respiratorio, ai polmoni, al sistema immunitario, a braccia e mani. La ghiandola endocrina a cui è collegato è il timo. È collocato sul quarto strato aurico a livello del Corpo Mentale Inferiore; l’elemento associato al chakra del Cuore è l’Aria e il suo Senso è il Tatto. Un suo squilibrio energetico a livello fisico provoca disfunzioni cardiache, polmonari, ipertensione e asma; mentre un suo squilibrio a livello psicologico provoca atteggiamenti di ossessività, indifferenza e forte egoismo.
Posizione: Centro del torace appena sopra il cuore.
Colore: verde.
Funzionamento disarmonico quarto chakra: il suo disequilibrio causa disturbi come asma, tachicardia e scompensi alla pressione sanguigna.
Problemi emotivi: amore, gioia e pace interiore.
Esercizi di guarigione: Bikram Yoga; amore, amore e ancora amore; aprire il cuore agli altri è l’esercizio migliore di guarigione per aprire il Chakra del Cuore.
Cibi curativi: cibi colorati di ver de (ortaggi a foglia, spinaci); Tè verde.
5° CHAKRA – Vishuddha – Chakra della Gola
Il quinto chakra è collegato alla nostra capacità di comunicare ed esprimere noi stessi. Chiamato Vishuddha si trova a livello della gola; è raffigurato con sedici petali di colore blu azzurro ed è chiamato anche chakra della Gola. Dal punto di vista fisico regola il sistema nervoso, le corde vocali, le orecchie e gli organi riproduttivi femminili. Le ghiandole endocrine ad esso associate sono la tiroide e le paratiroidi collocate nel collo. È collocato sul quinto strato aurico, il Corpo Mentale Superiore e il Senso ad esso riferito è l’Udito. Appartiene all’elemento Etere. Questo chakra presiede a tutte le funzioni di comunicazione e di espressione personale. Un suo squilibrio a livello fisico provoca mal di gola, torcicollo, otite e tracheite; mentre uno squilibrio a livello psicologico può portare a chiusura, rigidità, fobie e inibizioni.
Il quinto si trova nel collo: è il chakra dell’espressione e della comunicazione, dell’udito e della telepatia. È il centro di controllo dell’energia e regola l’equilibrio tra la parte fisica e quella spirituale.
Posizione: gola.
Colore: blu
Funzionamento disarmonico quinto chakra: problemi in questo chakra sono causa di vertigini, allergie, instabilità nei cicli. Problemi emozionali: comunicazione, l’auto-espressione dei sentimenti, dire la verità e celare dei segreti.
Esercizi di guarigione: posizione di distensione della schiena (dai un occhiata all’immagine qui a fianco); cantare e cantare!
Cibi curativi: succhi di frutta e tè; frutta di tutti i tipi.
6° CHAKRA – Ajina – Chakra del Terzo Occhio
Il sesto chakra chiamato Ajina è situato sulla fronte, al centro della base sopraccigliare. È chiamato anche chakra del Terzo Occhio. Questo chakra ha in realtà 96 petali di colore indaco ma considerato che il suo movimento vibrazionale è molto veloce, assumendo un grosso volume di crescita, nella tradizione indiana è raffigurato con due grossi petali. Dal punto di vista fisico Ajina e collegato all’occhio sx, al naso, alle orecchie e al cervello; la ghiandola endocrina ad esso associata è la ghiandola pituitaria o comunemente conosciuta come ipofisi. Le disfunzioni fisiche possono riguardare problemi legati alla vista, emicranie, ronzii alle orecchie e labirintite; l’instabilità energetica psicologica di questo chakra provoca incubi, nevrosi, stress e confusione mentale. L’elemento ad esso associato è l’unione di Etere e Luce, energia e materia indifferenziata. È collocato sul sesto strato aurico, il Corpo Causale.
Colore: indaco.
Funzionamento disarmonico sesto chakra: il suo disequilibrio porta illogicità, incubi, cefalee.
Problemi emozionali: mancanza di intuizione, immaginazione, saggezza, capacità di pensare e prendere decisioni.
Esercizi di guarigione: Yoga e in particolare la posa del bambino; esercizi di stretching e rilassamento degli occhi.
Cibi curativi: frutti colorati di viola (uva, mirtilli); Cioccolato – con moderazione; lavanda, spezie o tè aromatizzati.
7° CHAKRA – Sahasrara – Chakra della Corona
Il settimo chakra è chiamato Sahasrara ed è collocato a pochi millimetri sopra la testa. È chiamato anche chakra della Corona. È il chakra dai mille petali di colore violetto, bianco dorato. Dal punto di vista fisico è collegato alla parte superiore del cervello e all’occhio dx; la ghiandola endocrina che gli appartiene è la ghiandola pineale o conosciuta come epifisi. È collocato sul settimo strato aurico, il Corpo Spirituale. L’elemento che gli corrisponde è la Coscienza. Squilibri fisici possono causare infiammazioni cerebrali, forti difficoltà visive ed emicranie; mentre squilibri a livello psicologico sono causa di forti depressioni, fobie e confusione mentale.
I principali chakra sono 7, e sono composti di un vortice anteriore ed uno posteriore fatta però eccezione per il primo ed il settimo chakra, che invece sono singoli.
Quasi tutti "vedono" e "sentono" i chakra come degli imbuti che roteano e contemporaneamente fanno scorrere l'Energia avanti ed indietro. Ecco perché nell'iconografia orientale (ma anche in quella occidentale) essi sono sempre stati rappresentati così.
Abbiamo detto che i sette chakra principali sono tutti doppi, hanno cioè una corrispondenza posteriore al loro aspetto anteriore, fatta però eccezione per il primo ed il settimo chakra, che invece sono singoli. Dal Secondo al Quinto chakra, l'aspetto anteriore si relaziona con i sentimenti e con le emozioni, mentre quello posteriore con la volontà. Per quanto riguarda il Sesto (anteriore e posteriore) ed il Settimo, la correlazione è con la mente e la ragione. Il Primo ed il Settimo chakra hanno inoltre l'importantissima funzione di collegamento per l'essere umano: essendo i chakra più esterni del canale energetico, essi hanno la caratteristica di relazionare l'uomo con l'universo da un lato e con la terra dall'altro.
Il perfetto funzionamento del sistema energetico è sinonimo di buona salute e, di conseguenza, la totale apertura di tutti i chakra consente di raggiungere quel livello energetico che i grandi maestri orientali chiamano "Illuminazione".
Per "aprire" i chakra esistono molte tecniche diverse, perché diverse sono le persone ed il loro stato di coscienza.
Sono perlopiù basate, sulla meditazione, sulle pietre e i cristalli, su esercizi e movimenti fisici, sul massaggio, sui colori, sugli aromi. Ogni chakra sovrintende a determinati organi ed ha particolari funzioni a livello emotivo, psichico e spirituale.

I° Chakra Muladhara
Chakra della Base, Centro della Radice o Centro del Coccige:
Sta ad indicare come sta in quel momento la persona rispetto alle sue energie fisiche. Se la persona è contenta di vivere, se è in buona salute, perlomeno se crede d’essere in buon rapporto con il suo corpo, se ha voglia di divertirsi, di giocare.
Le patologie che possono causare il suo funzionamento disarmonico sono: emorroidi, obesità, stipsi, sciatalgia, artrite deformante, anoressia nervosa, artrosi, gotta. Rientrano nella sfera dell’influenza del primo chakra i bisogni primari dell’individuo, relativi alla sopravvivenza.
Se c’è un funzionamento eccessivo di questo chakra, sia i pensieri che le azioni saranno orientate alla soddisfazione ossessiva dei bisogni materiali e della sicurezza personale; si vorrà possedere tutto ciò che si desidera, mentre sarà difficile dare o donare qualcosa.
Qualora ostacolati, si reagisce con aggressività, collera, violenza, sentimenti o modalità che esprimono un atteggiamento difensivo, legato alla mancanza di fiducia nelle forze vitali ancestrali; in questo atteggiamento c’è sempre la paura di perdere ciò che dà sicurezza e senso di benessere.
Se invece vi fosse un’insufficiente funzionalità, si avrà debolezza e scarsa resistenza fisica ed emozionale. Molte cose verranno vissute con eccessiva preoccupazione, anche se molto banali. l’insicurezza esistenziale, nell’accezione più legata agli istinti primordiali, sarà il problema principale, ci si sentirà come se si fosse perso ogni punto d’appoggio. Ogni fatto della vita diventerà insormontabile, perciò si sogneranno condizioni più facili, più piacevoli e meno faticose, generando fughe mentali dalla realtà contingente.
Se i chakra superiori si sono sviluppati maggiormente rispetto agli inferiori, si avrà la sensazione d’essere fuori dal mondo, vivendo profondamente un senso di estraneità e di solitudine assoluta e senza speranza. Se il blocco energetico interessasse anche il terzo chakra, oltre al primo, ci si potrebbe trovare in presenza d’anoressia. I cibi utili per attivare o riequilibrare il chakra della base sono le proteine, le carni, noci, fagioli, uova e prodotti caseari.
II° Chakra Svadhishtana
Chakra Sacrale o Centro della Croce:
La sua funzione è legata al desiderio, al piacere, alla sessualità, alla procreazione, alla capacità di provare emozioni primordiali non mentali. Le disfunzioni del secondo chakra provocano a livello fisico impotenza, frigidità, patologie dell’apparato genitale, anche a livello lesionale (fibromi, adenomi prostatici, ecc.), dell’apparato urinario e rigidità lombosacrale.
Dal punto di vista psicologico un secondo chakra scompensato comporta mancanza di autostima, fobie, panico ed ansietà.
Dal punto di vista emozionale, lo squilibrio di questo chakra può condurre alla ricerca ossessiva del piacere, anche e soprattutto a livello sessuale sino all’aberrazione, qualora sia iperfunzionante, ma anche ad una totale chiusura nei confronti della sessualità della vita, generando una sorta d’anestesia della capacità di provare gioia non intellettuale, qualora sia invece ipofunzionante. Questo chakra si riscontra spesso scompensato nei soggetti di sesso femminile (si tenga presente che la polarità propria di questo chakra, come quella di tutti i chakra pari, è Yin).
Il secondo chakra indica la nostra parte emozionale, le nostre paure, le cose che ci hanno spaventato, che ci paralizzano.
É il primo passo dell’energia verso la smaterializzazione.
Vale sempre la pena di ricordare, che i quattro principi alchemici sono in fondo i quattro principi dell’energia:
1) principio:
nell’uno è il tutto, cioè nella mia cellula avviene la stessa cosa che avviene nella cellula della galassia;
2) principio:
la materia è la parte invisibile dell’invisibile, cioè quello che noi vediamo materializzato, è la parte che noi abbiamo reso tangibile rispetto all’omologa energia invisibile;
3) principio:
come in alto così in basso e viceversa, cioè lo Yin e lo Yang, il bianco e il nero, il giorno e la notte, la luce e il buio, ovvero quello che avviene ad un livello avviene anche all’altro livello;
4) principio:
la natura è costantemente rinnovata dal fuoco, vale a dire che solo nella fede quello che ti brucia dentro ti permette di rinnovare la tua vita.
III° Chakra Manipura
Chakra del Plesso Solare:
Dal punto di vista psico-energetico, la sua funzione più importante è relativa all’affermazione personale ed all’esercizio del potere individuale rispetto al sociale ed all’ambiente in generale (indica la realizzazione della persona, quanto la persona vede realizzabile il suo desiderio di vita, quanto una persona vuole e desidera combattere per se stesso, quanto una persona si ama).
Le patologie principali espresse dal terzo chakra riguardano tutte le malattie metaboliche, quali il diabete, le iperlipidemie, le insufficienze epatiche, la cirrosi, le ulcere gastriche e duodenali, i tassi glicemici, ecc., nonché tutte le patologie riguardanti i processi di nutrizione, digestione ed assimilazione. Dal punto di vista psico-energetico è a livello di questo chakra che si generano le forze emotive dirette verso l’ambiente esterno: i sentimenti d’amicizia, rancore, simpatia, antipatia, ecc. Esso è il fondamento della personalità sociale.
Il funzionamento disarmonico di questo chakra genera il desiderio sfrenato di potere, di manipolazione, per poter stravolgere la realtà sempre e a proprio favore; tendenzialmente si potrà notare un atteggiamento iperattivo, il quale viene messo in atto per nascondere il senso d’inadeguatezza e vuoto che è causato dall’impotenza a gestire le situazioni di potere assoluto che si pretenderebbe d’esercitare.
La serenità interiore sarà fortemente compromessa e, ovviamente, sarà principale la soddisfazione del benessere materiale, sia pure a discapito di qualunque sentimento piacevole, giungendo addirittura a ritenerli indesiderabili e fastidiosi.
Il soggetto che soffre di uno scompenso del terzo chakra è portato a perdere il controllo delle proprie emozioni, ed a sviluppare un atteggiamento fortemente aggressivo, necessario per non permettere agli altri di mettere a nudo la propria pochezza interiore, fatto questo che smaschererebbe i giochi di potere di cui questo soggetto vive, creando una situazione di paralisi energetica che si esprimerebbe come impotenza disperata e disperante; un esempio di questo soggetto sconfitto, può essere data dall’immagine di quelle persone in genere di mezza età, ma sempre più spesso anche giovani, che trascorrono il proprio tempo in attività annichilenti e distruttive, quali il bere, fare uso di droghe più o meno riconosciute come tali, e che in genere hanno in famiglia un atteggiamento fortemente aggressivo e prevaricatore.
A questi infatti fa seguito una situazione fortemente depressiva. In questo caso il soggetto avrà come obiettivo principale l’essere accettato e benvoluto dagli altri, e per raggiungere questo scopo negherà a se stesso per conformarsi al modo di pensare delle persone cui desidera piacere, soffocando e negando completamente i propri desideri ed emozioni; ciò nonostante, anzi, proprio a causa di questo atteggiamento frustante, aumenteranno le prepotenze e le angherie verso i membri della propria famiglia.
Gli alimenti che possono essere utili per riequilibrare il terzo chakra sono gli amidi, le farine integrali e gli zuccheri semplici.
IV° Chakra Anahata
Chakra del Cuore o Centro del Cuore:
Le patologie connesse al suo squilibrio sono asma, ipertensione arteriosa, patologie cardiache, patologie polmonari.
Nel caso di funzionamento disarmonico, sul piano fisico si potranno avere sintomi a livello del torace, quali senso di costrizione, dispnea, aritmie, tachicardia, palpitazioni, asma e via dicendo, senza peraltro avere riscontri oggettivi dalle indagini cliniche.
Dal punto di vista psichico ed emozionale, si tende ad amare gli altri solo in funzione dei riconoscimenti e della gratitudine che questi possono dare in cambio. Qualora invece il chakra fosse ipofunzionante, a livello fisico si evidenzierà un cattivo funzionamento del diaframma, con problemi respiratori e cardiaci, mentre dal punto di vista psichico ed emozionale si tenderà ad esprimere sentimenti d’odio e rancore, oppure di freddezza, indifferenza od insensibilità. Il quarto chakra è il centro dell’intero sistema energetico dei chakra; infatti esso collega i tre centri inferiori, di natura fisica ed emotiva, legati alla terra, con i tre superiori più mentali e spirituali, legati al cielo.
É per mezzo dell’attività armonica di questo chakra che le persone sono in grado di entrare in simpatia con tutto ciò che esiste, e di coglierne la bellezza e l’armonia. Infatti la funzione di questo centro energetico è quella della capacità di esprimere amore puro ed incondizionato. Il quarto chakra è il centro che consente lo sviluppo e l’utilizzo della capacità di trasformazione e guarigione di sé e degli altri. Gli alimenti in relazione a questo chakra sono i vegetali, poiché racchiudono in sé l’energia vitale della luce solare (cielo), e contemporaneamente l’energia vitale che proviene dalla terra.
V° Chakra Vishuddha
Chakra della Gola o Centro di Comunicazione:
É il centro della capacità umana di esprimersi, comunicare ed ispirarsi, la creatività intesa in senso sottile, il rapporto con i nostri sentimenti. É lo scambio, dare per ricevere. Nel chakra della gola, la creatività del chakra sacrale si unisce alle energie degli altri.
Possiamo esprimere soltanto ciò che abbiamo in noi stessi, e una delle finalità del quinto chakra è proprio quella di consentirci un certo spazio interiore, che ci permetta di riflettere sui nostri pensieri e comportamenti. Quando sviluppiamo il chakra della gola, i nostri pensieri non saranno più dominati dalle emozioni o dalle sensazioni fisiche, il che rende quindi possibile una conoscenza oggettiva.
Le patologie fisiche ad esso correlate fanno riferimento alle malattie organiche o funzionali relative agli organi che governa.
Il timbro ed il tono della voce sono manifestazioni delle energie del quinto chakra: tanto più la voce è armonica, piena e rotonda, tanto più questo centro sarà in equilibrio. Le patologie di tipo psichico che fanno riferimento a vishuddha sono tutte riferite alla capacità di comunicare, non solo verso l’esterno, ma anche verso la propria interiorità; è tramite questo chakra che si realizza la comunicazione tra mente e corpo; perciò le cosiddette malattie psicosomatiche possono anche essere riferite in varia misura alla disfunzione di questo chakra.
VI° Chakra Ajna
Chakra delle Sopracciglia, Terzo Occhio, della Conoscenza:
Questo centro energetico è importante più che per la sua correlazione con disturbi di tipo fisico, soprattutto per il suo alto significato psichico. Ad esso è correlata la capacità e l’equilibrio psicospirituale, la corretta percezione di sé in relazione a sé stessi, ad un livello energetico che possiamo definire intuitivo, sensitivo, quindi oltre la mente. Molto probabilmente è a disfunzioni di questo chakra che si possono far risalire patologie psichiatriche gravi, come ad esempio la schizzofrenia.
Inoltre, poiché esso e associato alla regolazione di tutti i cicli dei vari piani della persona (fisici, mentali, emozionali, spirituali) occorre fare la seguente considerazione: ogni ciclo è un’oscillazione di tipo bipolare, perciò metaforicamente, ma poi neppure tanto, è caratteristica intrinseca del sesto chakra il passaggio dalla luce al buio, anche in senso metafisico; da questo s’evidenzia come il buio dell’anima, spesso catalogato come depressione o peggio, possa essere riferito alla sua disfunzione.
Questa è la sede delle più elevate facoltà mentali, delle capacità intellettuali, nonché della memoria e della volontà.
Sviluppando la nostra consapevolezza, ed aprendo sempre di più il terzo occhio, la nostra immaginazione potrà produrre l’energia necessaria per realizzare i nostri desideri. Quando il chakra del cuore è aperto e in congiunzione con quello del terzo occhio, possiamo trasmettere le nostre energie guaritrici sia da vicino che da lontano. Nello stesso tempo possiamo avere accesso a tutti i livelli della creazione, livelli che vanno anche al di là della realtà fisica. Una conoscenza di questo tipo ci perviene sotto forma di intuizioni, di chiaroveggenza e d’ipersensibilità nell’udire e nel percepire. Cose che prima avevamo sospettato solo vagamente, ci appaiono ora chiaramente.
VII° Chakra Sahasrara
Chakra della Corona, Centro del Vortice, Loto dai 1000 Petali:
É un chakra non fisico, che si può in buona sostanza definire l’interfaccia tra la coscienza individuale e quella cosmica, universale.
Non esiste un settimo chakra bloccato, può essere soltanto più o meno sviluppato, in relazione al personale cammino spirituale dell’individuo. Non vi sono patologie note e specifiche legate a questo centro energetico, né a livello fisico né a livello mentale o spirituale; si sa solo che l’energia elaborata a questo livello ha effetti su tutti i tessuti e le funzioni dell’organismo, in modo più o meno evidente, intenso ed efficace. Qui siamo collegati con la sfera dell’essere, che racchiude tutte le forme e le caratteristiche non manifestate.
Da questo luogo, un tempo abbiamo iniziato il nostro viaggio verso la vita, e sempre qui proviamo l’unità con il nostro principio originario divino, del quale tutti noi facciamo parte; ed è qui che il nostro campo personale d’energia diventa un tutt’uno con l’universo. Il cammino verso lo sviluppo del settimo chakra viene indicato dal colore viola. Viola è il colore della meditazione e della devozione. Mentre si è in grado di influenzare intenzionalmente l’attivazione dei sei centri energetici inferiori, nel caso del settimo centro, tutto quello che possiamo fare è aprire noi stessi, e lasciare che le cose accadano attraverso di noi.
Va ancora detto che il sesto ed il settimo chakra risultano raramente squilibrati, mentre negli adulti quelli più frequentemente scompensati sono il terzo ed il quarto, e nei bambini il primo ed il secondo. A proposito del secondo C., occorre precisare che spesso si trova scompensato nei soggetti femminili che vivono la loro sessualità, intesa sia in senso fisico che psichico, in modo conflittuale, sia a livello d’interiorità sia a livello di rapporti interpersonali o sociali. Nella valutazione dello stato di questi importanti centri energetici, occorre tenere presente anche il processo di crescita dell’individuo, poiché ogni età ha uno specifico C. associato ad essa. Nell’età associata ad un determinato centro energetico, questo sarà predominante sugli altri in termini di funzionalità energetica, secondo i seguenti valori (M.=maschio e F=femmina): C.1: 0-7 (M) e 0-6,5 (F) anni; C.2: 8-14 (M) e 7-12 (F) anni; C.3: 15-21 (M) e 13-18 (F) anni; C.4: 22-28 (N) e 19-24 (F) anni, C.5: 29-35 (M) e 25-30 (F) anni; C.6: 36-42 (M) e 31-36 (F) anni; C.7: 43-49 (M) e 37-42 (F) anni.
Relazione fra Chakra e Ghiandole Endocrine
I° Chakra Muladhara
corrisponde nel corpo fisico plesso sacrale, all'apparato di assimilazione ed escrezione, retto, ossa, parte posteriore delle gambe e cosce.
II° Chakra Svadhishthana
corrisponde alle ghiandole surrenali, alle gonadi, apparato urogenitale, sistema linfatico e intestino crasso.
III° Chakra Manipura
corrisponde al pancreas, apparato digestivo, isole di Langerhans, plesso solare, diaframma, stomaco, fegato, cistifellea, duodeno, intestino tenue.
IV° Chakra Anahata
corrisponde al timo, apparato circolatorio, cuore e arterie, polmoni e braccia.
V° Chakra Vishuddha
corrisponde alla tiroide, apparato respiratorio, apice dei polmoni, corde vocali, lingua e nervi facciali.
VI° Chakra Ajna
è in corrispondenza con la ghiandola pituitaria (ipofisi), sistema nervoso centrale.
VII° Chakra Sahasrara
corrisponde alla glandola pineale (epifisi).
VII° chakra Sahasrara, il "loto dai mille petali"
Funzione Psicologica: Integrazione tra la personalità globale, la vita e gli aspetti spirituali dell'umanità, coscienza universale.
VI° chakra Ajna, "ove si realizza il comando"
Funzione Psicologica: Capacità di mettere in pratica le idee, di comprendere e visualizzare i concetti mentali.
V° chakra Vishuddha, il "purissimo"
Funzione Psicologica: Capacità di recepire e assimilare, abbondanza.
IV° chakra Anahata, "risuonante senza percussione"
Funzione Psicologica: Sentimenti d'amore per gli esseri umani, apertura alla vita, relazioni, donare.
III° chakra Manipura, la "città della gemma"
Funzione Psicologica: Capacità di provare piacere, espansività, consapevolezza della vita, azione, volontà.
II° chakra Svadhishthana, "collocato nel suo proprio posto"
Funzione: Psicologica Piacere mentale e spirituale, scambio fisico, qualità dell'amore, sessualità.
I° chakra Muladhara, il "sostegno della base"
Funzione Psicologica: Gioia di vivere, quantità di energia fisica. Sopravvivenza, sicurezza, fiducia, radici.
Bibliografia:
Leadbeater C.W. - I chakra - Ed. Adayr 1990
Ozaniec N. - I chakra. Centri di energia del corpo - Ed. Mondatori 2000
Powell A.E. - Il doppio eterico - Ed. Marco, Cesena 1990
Simpson L. - Il libro dei chakra - Ed. Tecniche Nove 1999.
Swami Yogeshwaranand Sarasvati - La scienza dell'anima - Ed. Lakshmi Niketan
Attilia Sironi - Vijnanabhairava. La conoscenza del tremendo - Ed. Adelphi
M. Albanese, G. Cella, F. Zanchi - I chakra. L'universo in noi - Ed. Xenia
G. Cella Al- Chamali, L.M. Grassi, S. Simonazzi - I suoni dei chakra - Ed. Ludi Sounds
G. Cella Al-Chamali - I segreti dello Yoga - Ed. Fabbri Editori
Gabriella Cella Al-Chamali - Chakra. Centri sottili dell'energia vitale - Ed. Fabbri Editori
Doji Spagnolini - Ginnastica medica - Ed. Mediterranee
fonte: alkemia.it
G. Astolfi, Shakti Tara - Yoga, la danza della vita - Ed. Mediterranee
B.K.S. Iyengar - Teoria e pratica del pranayama - Ed. Mediterranee