
Guardare un'opera, così come disegnare o persino scarabocchiare aiuta a combattere depressione e stress, normalizzando il battito cardiaco, la pressione e i livelli di cortisolo. I neurologi hanno indagato gli effetti sulla neuroanatomia del cervello.
L'ARTE fa bene alla salute: anche a chi si sforza di praticarla. Uno studio realizzato alla Drexel University di Philadelphia - un'indagine con la risonanza magnetica funzionale su persone che scarabocchiavano su un foglio di carta - mostra addirittura che per attivare i circuiti del piacere nel nostro cervello possono essere sufficienti i disegnini che facciamo quando parliamo al telefono. "Abbiamo dimostrato - spiega Gjria Kaimal, il responsabile dello studio - che l'attività artistica ci fa bene, indipendentemente dai risultati ottenuti". Questa è l'ultima di una serie di ricerche che mostrano come le arti visive ci aiutino a stare meglio, normalizzando il battito cardiaco, la pressione del sangue e anche i livelli del cortisolo. Un gruppo di ricercatori tedeschi ha provato, poi, a capire quali siano gli effetti dell'arte sulla neuroanatomia del cervello, sottoponendo un gruppo di anziani a corsi di arte e visite a musei: ha visto così che disegnare o dipingere può avere effetti positivi sulla resilienza, ossia sulla capacità di rispondere allo stress. Mentre alla Stanford University hanno scoperto che i bambini che seguono corsi di arti visive o musica hanno una migliore padronanza del linguaggio, e imparano più velocemente a leggere. "Persino doodle o scarabocchi possono essere utili a rilassarci e ridurre i livelli di ansia", osserva il neuroscienziato Antonio Cerasa, ricercatore presso il Consiglio nazionale delle ricerche. "Ammirare la bellezza - aggiunge - modifica il nostro modo di vedere il mondo". Nel senso letterale del termine: uno studio recente mostra infatti che architetti, scultori e pittori hanno modi diversi di percepire lo spazio.
Fonte: Repubblica.it