Baraddur ha scritto:Anxx93 ha scritto:Servono...servono a farti capire che direzione stai prendendo, perchè ti succede una determinata cosa, ... insomma a farti prendere consapevolezza.
"Servono" non esiste nel mio vocabolario.
La laurea in psicologia è di una facilità imbarazzante rispetto ad altre lauree, è fatta in gran parte di crocette a risposta multipla. Avere una laurea in psicologia non è garanzia di professionalità nel campo della relazione d'aiuto, non è condizione né sufficiente né necessaria. Tutto dipende dalla persona. Per farti un esempio, una laurea in medicina o in ingegneria richiede quattro volte la difficoltà di una laurea in psicologia. Le mie esperienze con psicologi hanno confermato ciò. Sia chiaro, questo non vuol dire che non esistono psicologi preparati che magari hanno anche una loro predisposizione e vocazione. La stessa psicologia non è ancora ben delineata come disciplina, ha ancora troppe correnti diverse, e le une contraddicono le altre.
Secondo Roberto Albanesi, "
Lo psicologo dovrebbe capire che i suoi studi di psicologia sono una condizione facilitante per capire gli altri e il mondo, ma non sono certo una condizione sufficiente. Se non è una persona equilibrata, farà spesso danni."
http://www.albanesi.it/psicologia/psicologia.htm
non sono d'accordo che sia una laurea "facile" o di "facilità imbarazzante" . mi sembra esagerato. ci sono esami molto complessi e libri di 500 pagine da studiare. non credo sia una passeggiata la laurea in psicologia eh. il problema è un altro. ho conosciuto personalmente una studentessa che ha fatto un percorso di studi lunghissimo, dopo la laurea ha dovuto fare una scuola di specializzazione per diventare psicoterapeuta, il percorso è assai lungo.
per il resto, invece sono d'accordo. in particolare quando dici :"La stessa psicologia non è ancora ben delineata come disciplina, ha ancora troppe correnti diverse, e le une contraddicono le altre" , infatti io sinceramente ci ho capito poco. io ho fatto anni e anni di psicoterapia, di psicologi ne ho provati due. prima una donna (8 anni) e adesso un uomo (da due anni a questa parte).
come dici tu, il fatto che ci siano molte correnti di pensiero (junghiani, freudiani, cognitivisti-comportamentalisti, gestalt, etc etc ) crea confusione e secondo me fa perdere credibilità alla psicologia stessa, che io fatico sempre più a vedere come "scienza seria". davvero non si capisce più a chi credere. mi viene il dubbio che una vale l'altra...tanto quello che conta è l'impegno del paziente, non la corrente di pensiero dello psicologo.
sono giunto alla conclusione che la funzione della psicoterapia non è risolvere i problemi della gente, ma è aiutare la gente a capire esattamente su quali punti precisi focalizzare le proprie energie per risolvere da soli i proprio problemi. perchè alla fine i nostri problemi non li risolve lo psicologo, ma siamo sempre noi, da soli, con le nostre forze. questa è la verità.
in pratica, la forza per risolvere i problemi è già dentro di noi, solo che non lo sappiamo. lo psicologo ci aiuta a tirarla fuori. il mio psicologo mi ha fatto ragionare e mi ha fatto capire cose che io da solo non avrei mai capito di me stesso. quindi lo psicologo non è "inutile", ma se uno si aspetta che magicamente la psicoterapia ti risolva i problemi, allora non ha capito nulla. la funzione non è quella.