Reframing - la straordinaria capacità umana di ristrutturarsi

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Reframing - la straordinaria capacità umana di ristrutturarsi

Messaggioda Baraddur » 27/08/2015, 19:19



"Reframing

In che modo va affrontata la vita? Come porsi correttamente nei confronti delle cose del mondo, del lavoro, dei doveri, degli impegni e soprattutto delle cose che non si possono modificare?

Ecco due storielle:

«Due uomini guardavano in uno stagno; disse uno: “Vedo del fango, una scarpa, e un vecchio barattolo”.
Disse l’altro: “Anch’io, ma vedo anche lo splendido riflesso del cielo”».

«Due carcerati commentano il paesaggio che si presenta ai loro occhi di sera dopo un giorno di pioggia dietro le sbarre:
“Quanto fango”, dice uno; “Quante stelle”, gli fa eco l’altro».

L’insegnamento di queste storielle è che esiste una capacità umana che ha un’importanza straordinaria, troppo spesso ignorata: è la capacità di cambiare il modo di vedere una situazione. La volontà può incidere sulla realtà del mondo esterno. Però spesso la realtà esterna non si può cambiare oggettivamente. Rimane allora questa capacità di cambiare internamente.

Alcuni psicologi l’hanno chiamata reframing (ristrutturazione), che significa: “Mettere in una cornice diversa”, una sorta di “rincorniciatura” degli avvenimenti.

Aiutare una persona a vedere la sua situazione in modo diverso fa parte dell’arte psicoterapeutica. Questa è arte antica che si trova in molte tradizioni spirituali e in molti filosofi.
Per esempio lo stoico Epitteto diceva: «Noi non siamo turbati dalle cose, ma dall’opinione che abbiamo delle cose».
Questa è una distinzione importantissima.

Le cose sono quelle che sono, e cambiarle spesso non è in nostro potere: non possiamo decidere di essere sempre fortunati. I problemi capitano indipendentemente dal nostro volere.

Noi, però, possiamo decidere di cambiare la nostra opinione e quindi il nostro atteggiamento nei loro confronti. È qui che risiede il nostro potere.Secondo Epitteto, lo sbaglio tragico è proprio il pensare di non avere il potere dove invece lo abbiamo, cioè nella possibilità di cambiarci interiormente, e nel pensare di avere potere dove non l’abbiamo, cioè sulle circostanze esterne che non possiamo cambiare.

Nel ristrutturare una idea o percezione della realtà di una persona, non si mette in discussione l’idea o la percezione della realtà stessa, non si va cioè a cambiare il contenuto dell’idea o della percezione in sé, ma si cambiano le cornici all’interno delle quali inserire tale significato.

Ovviamente, cambiando la cornice, si cambia in maniera indiretta il significato stesso; e questo perché la realtà è determinata sempre dal punto di osservazione da cui il soggetto la guarda: se si cambia tale punto di osservazione, la realtà stessa cambia.

Quello che noi vediamo nelle cose, nelle persone e negli avvenimenti, sono in pratica nostre idee, anzi opinioni, nel senso che abbiamo dentro di noi un’immagine di come è il mondo.

E questa nostra immagine può essere vera, adeguata alla realtà esterna, ma può anche non esserlo; molto spesso è errata perché deriva dal condizionamento sociale, da come siamo cresciuti e dalle varie influenze che abbiamo subito.

E allora il compito della psicoterapia è quello di recuperare questa nostra capacità di cambiare atteggiamento, chiamato Reframing.

Ecco una storiella medievale, intitolata” I tre tagliapietre”, che è una stupenda rappresentazione del reframing:

«Un visitatore entrò nel cantiere dove nel Medioevo si stava costruendo una cattedrale. Incontrò un tagliapietre e gli chiese: “Che cosa stai facendo?”.
L’altro rispose di malumore: “Sto tagliando le pietre! Perché, non si vede?”. Così egli mostrava che considerava quel lavoro increscioso e senza valore.
Il visitatore passò oltre e incontrò un secondo tagliapietre; anche a questo chiese che cosa facesse. “Sto guadagnando da vivere per me e la mia famiglia! Perché, non si vede?”, rispose l’operaio con tono calmo, mostrando una certa soddisfazione.
Il viaggiatore proseguì e, trovando un terzo tagliapietre, gli rivolse la stessa domanda. Questi rispose gioiosamente: “Sto costruendo una cattedrale! Perché, non si vede?”.

Insegnamento: è l'intento che hai nel fare le cose che le rende reali.

di Pasquale Ionata"
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Reframing

Messaggioda Royalsapphire » 27/08/2015, 22:39



Bellissimo questo topic!


Il reframing
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Si tratta di una particolare tecnica psicologica che consente di modificare la nostra interpretazione della realtà, mutando semplicemente una situazione negativa in positiva e consentendoci di trasformare, in ottimistico e produttivo, il nostro stato d’animo.
Il reframing viene utilizzato largamente nelle scuole di crescita personale ed è una delle tecniche utilizzata da Anthony Robbins, il più famoso life coaching al mondo.

La visione del cosiddetto “bicchiere mezzo pieno” non è così difficile, basta capire che la medesima esperienza può essere interpretata in un infinito numero di modi e la sfortuna è solo un punto di vista ! Infatti, l’osservazione del medesimo evento da parte di molte persone differenti, genera sempre un comportamento diverso in ognuno.
Le nostre sensazioni e il nostro agire dipendono dalla percezione che abbiamo delle nostre esperienze, se percepiamo una cosa come negativa, sarà questo il messaggio che trasmetteremo al nostro cervello, il quale a sua volta farà in modo che la visione alterata si dilanghi a tutto il resto.
Il bello è che la stessa cosa accade se percepiamo una cosa come positiva !
Se osserviamo la vita con una prospettiva ottimistica, in un istante cambierà il nostro stato d’animo e il nostro comportamento, ossia la nostra realtà !

Due sono le modalità di reframing:

La ricontestualizzazione del contesto.
La ricontestualizzazione del contenuto.
La prima modalità consiste nel prendere un’esperienza che definiamo negativa e proiettarla in un altro contesto, dove invece sarebbe di grande vantaggio.
Questa modalità è ad esempio preziosissima in campo economico: un nostro collaboratore è un “rompiscatole” e nelle riunioni genera sempre un clima negativo ? Cambiando il contesto, potremmo invece rederci conto che costui è l’unica persona a scovare in anticipo l’eventuali difficoltà future e a prevenirle in anticipo.
Il reframing del contenuto comporta invece che si prenda la stessa identica situazione negativa cambiandone il significato. Facciamo alcuni esempi:

Nostro figlio non la smette mai di parlare? Dopo un re-incorniciamento del contenuto, potremo giungere alla conclusione che è un ragazzo intelligentissimo, poiché ha tante cose da dire.
Il capo ci rimprovera? Possibile re-incorniciatura: “è un bene che il capo abbia cura di dirci quali sono le sue effettive intenzioni. Avrebbe potuto licenziarci e basta”.
Quest’anno abbiamo pagato di tasse 4000 euro in più rispetto all’anno scorso? Possibile re-incorniciatura: “Ottimo ! Evidentemente quest’anno abbiamo guadagnato molto di più dell’anno scorso !”.
Il reframing è una della più valide modalità con cui cambiare la maniera di porsi di fronte ad un’esperienza negativa e l’applicazione di questo metodo consente di liberarsi da ciò che causa stress, depressione, paura e fobia.
Il motivo ? Essi ci consentono di individuare il contesto più utile per ogni esperienza, in modo da poterla trasformare in qualcosa che operi a nostro vantaggio anziché a nostro danno.
Ricordiamo sempre che al timone ci siamo noi e sempre noi a produrre i risultati che otteniamo.


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