Autismo, Autismo infantile e Sindrome di Asperger

Spazio per psicologi, counselor, psicoterapeuti e tutti coloro che vogliono offrire - o ricevere - un servizio inerente alla psicologia e all'approccio empirico.
Database di articoli propri o tratti da libri e siti internet, ma anche temi a scelta dell'autore.

Autismo, Autismo infantile e Sindrome di Asperger

Messaggioda Royalsapphire » 20/11/2012, 23:27



Autismo

Sintomo fondamentale e secondario della schizofrenia secondo Bleuler, inteso come distacco dalla realtà, interiorizzazione dell'affettività e prevalenza del pensiero dereistico. Per Minkowski l'a., espressione della perdita del contatto vitale con la realtà, sarebbe il disturbo fondamentale della schizofrenia. Viene distinto in ricco e povero: nel primo è presente una ricca produttività fantastica, per cui il paziente sarebbe ripiegato in un mondo privato, talora alimentato da dispercezioni e deliri; nel secondo si avrebbe un isolamento mentale deficitario e sarebbe tipico delle forme croniche.


Autismo infantile

Disturbo che si manifesta prima dei 3 anni di età, caratterizzato da uno sviluppo notevolmente anomalo o deficitario dell'interesse sociale e della comunicazione e da una notevole ristrettezza del repertorio di attività e interessi (DSM-IV-R). Non dissimili sono i criteri adottati dall'OMS, che classifica l'a. tra le sindromi da alterazione globale dello sviluppo psicologico e ne sottolinea l'inadeguata capacità di cogliere i segnali socio-emozionali con scarso uso di segnali sociali e mancanza di reciprocità socio-emozionale. Da sempre esiste una notevole confusione terminologica per quel che concerne i disturbi psichici peculiari dei primi anni di vita. Nel corso del XIX secolo non veniva fatta alcuna distinzione fra demenza, deficienza intellettiva e alcuni gravi disturbi del carattere; era ammesso che in alcuni casi l'insorgenza della psicosi si facesse risalire a epoca infantile (Kraepelin, Bleuler), ma non era stata isolata alcuna forma particolare. Fu per primo De Santis nel 1906 a descrivere quadri di demenza precocissima, ossia bambini che, generalmente classificati come oligofrenici, presentavano invece, a un'attenta valutazione, molti dei sintomi descritti da Kraepelin nella dementia praecox degli adulti, come manierismi, stereotipie e sintomi della serie catatonica. Potter nel 1933 introdusse l'espressione schizofrenia infantile, considerando essenziale per la diagnosi l'esistenza di una regressione intellettuale e affettiva che necessitava, quindi, di una struttura già in parte organizzata e non pertinente ai primi periodi della vita. Nel frattempo, andavano delineandosi due tendenze fondamentali e opposte sull'uso dell'espressione schizofrenia infantile, restrittiva la prima, includendo in tale quadro solo individui senza segni di cerebropatie, ed estensiva la seconda, che includeva diverse forme anche su base organica certa. Le polemiche e la confusione generata condussero all'abolizione della formula schizofrenia nella psichiatria prepuberale e all'utilizzo dell'espressione psicosi infantile da parte degli autori a orientamento psicoanalitico. Nel 1942 Kanner descrisse i primi 15 casi studiati di a. infantile, distinguendolo dalla schizofrenia infantile per l'estremo isolamento e il distacco dall'ambiente fin dal primo anno di vita. I bambini autistici arrivano spesso all'osservazione con sospetto di cecità e sordità o perché i genitori ne apprezzano l'isolamento progressivo e le particolari manifestazioni comportamentali che li fanno apparire come incapsulati, rinchiusi in una fortezza vuota dalla quale guardano il mondo senza apparente componente affettiva o intento di comunicare. I criteri diagnostici adottati dal DSM-IV-R contemplano una compromissione qualitativa dell'interazione sociale che si manifesta con marcata compromissione nell'uso di svariati comportamenti non verbali (gesti, postura, mimica, sguardo) che regolano l'interazione sociale, incapacità di sviluppare relazioni con i coetanei adeguate al livello di sviluppo; mancanza di ricerca spontanea della condizione di gioie, interessi o obiettivi con altre persone; mancanza di reciprocità sociale ed emotiva. È inoltre presente compromissione qualitativa della comunicazione, come manifestato da un ritardo o totale mancanza dello sviluppo del linguaggio parlato o marcata compromissione della capacità di iniziare o sostenere una conversazione con altri, uso di linguaggio eccentrico o stereotipato, mancanza di giochi di simulazione vari e spontanei, o di giochi di imitazione sociale adeguati al livello di sviluppo; modalità di comportamento, interessi e attività ristretti, ripetitivi e stereotipati, come manifestato da dedizione assorbente a uno o più tipi di interessi ristretti e stereotipati anomali o per intensità o per focalizzazione; sottomissione rigida a inutili abitudini o rituali specifici, manierismi motori stereotipati e ripetitivi, persistente ed eccessivo interesse per parti di oggetto. Nel 75 0ei casi coesiste un ritardo mentale (di solito di entità moderata, con QI 35-50), con possibili anomalie dello sviluppo delle capacità cognitive, che presentano un profilo irregolare. All'esame obiettivo possono essere rilevati diversi segni neurologici, come riflessi primitivi e ritardato sviluppo della dominanza di lato, a volte con un'associazione neurologica o medica generale di base (percentuali variabili, a seconda degli autori, dal 5 0x1p-1537l 30), come la fenilchetonuria, la sclerosi tuberosa, la sindrome dell'X-fragile, anossia alla nascita, rosolia materna, encefalite). Nel 25 665428ei casi possono svilupparsi convulsioni. La prevalenza sarebbe di 2-5 casi su 10.000 soggetti con un rapporto maschi:femmine di 3-4:1. Il decorso raramente evolve in psicosi allucinatorie o deliranti tardive. La capacità di linguaggio e il livello intellettivo generale sono i fattori che più fortemente condizionano la prognosi definitiva. In 1/3 dei casi è possibile un certo grado di indipendenza parziale. Per lo più l'esito è in una forma di psicopatia postautistica a carattere deficitario, connotata da infantilismo psichico e bizzarrie con scarsa integrazione sociale. Nell'originaria descrizione di Kanner (1942) l'a. veniva considerato una sindrome puramente psicogena, mentre oggi si pensa che si tratti di una modalità di organizzazione psicotica precocissima che può avere variabile patogenesi e nella quale è implicita anche una componente difettiva primaria. La limitazione delle capacità del soggetto nel recepire la realtà e gli stimoli esterni complessi sarebbe legata a un deficit integrativo di base a carico del SNC o ad un difetto nelle esperienze e negli apprendimenti precoci del bambino. Accanto ai quadri a base organica certa già accennati, l'anamnesi mette comunque molto spesso in evidenza una sofferenza fetale o neonatale chiamata in causa nel determinare i cosiddetti minimal brain damages (danni cerebrali minimi). L'indagine sui sistemi neurotrasmettitoriali ha evidenziato alti tassi di serotonina nel sangue in toto, con anormalità dei processi di ricaptazione e di rilascio piastrinico correlabili al livello intellettivo e all'età dei soggetti, fornendo conferme all'ipotesi di un ritardo maturativo del SNC. Si sarebbe inoltre evidenziato un aumento dell'acido omovanillico (metabolita della dopamina) nel liquor di soggetti autistici, mentre i livelli urinari di MHPG (metabolita principale della noradrenalina) e di catecolamine sarebbero ridotti rispetto ai soggetti normali. Studi sul sistema immunitario avrebbero evidenziato anormalità nelle risposte linfocitarie e analogie immunologiche tra a. e malattie da virus lenti e autoanticorpi contro i recettori della 5-HT. Studi neurofisiologici con i potenziali evocati evidenziano un deficit nella modulazione degli input sensoriali e dell'output motorio a livello del tronco, permettendo tra l'altro di escludere cecità e sordità. Alterazioni del funzionamento delle aree mesocorticali con strette connessioni col sistema limbico sarebbero, secondo alcune ipotesi, alla base della dissociazione tra sentimenti e segni emozionali. L'a. sembra situarsi alla convergenza di molteplici fattori neurobiologici e psicologici che interagiscono fra loro. L'ipotesi di una genesi psicogena è stata portata avanti da diversi autori in riferimento a teorie psicoanalitiche e comportamentali. La scuola kleiniana e postkleiniana ha sottolineato il ruolo primario svolto dalla figura materna che, nel caso del bambino autistico, verrebbe a perdere la sua funzione di contenitore esterno delle emozioni. Il bambino si troverebbe nell'impossibilità di metabolizzare gli stimoli provenienti dall'interno e dall'esterno, vissuti come minacciosi per la propria integrità, e metterebbe in atto complesse operazioni difensive che lo porterebbero all'autoincapsulamento. Il bambino rimarrebbe fissato alla fase autistica (primi 3 mesi), senza raggiungere la fase di separazione-individuazione. Le ricerche a indirizzo cognitivo hanno individuato un deficit primario del linguaggio di tipo cognitivo-linguistico. Altri autori hanno sottolineato il deficit delle capacità di simbolizzare, ma ancora non si è trovato accordo sull'esistenza di un'alterazione primaria e sulla sua identificazione. Meltzer (1989) e Tustin (1981) hanno sottolineato la frequente presenza di una depressione postpartum nella madre. Dal punto di vista terapeutico appare spesso necessario compiere un lavoro di preparazione alla psicoterapia con uso di tecniche speciali come musicoterapie, terapie a mediazione corporea, terapie del linguaggio, terapie familiari e comportamentali. La terapia farmacologica, che utilizza prevalentemente neurolettici, è limitata alla diminuzione dell'angoscia e delle condotte aggressive.




L'autismo è maschile?


L’autismo è un disturbo mentale che consiste in una grave difficoltà a comprendere gli stati d’animo delle altre persone e del contesto delle situazioni sociali. Tale incapacità porta di conseguenza a gravi inibizioni nelle relazioni umane, nella comunicazione e socializzazione, e in ultima analisi a una mancanza di empatia. Mentre in passato si pensava che i soggetti autistici rifuggissero le relazioni affettive e desiderassero l’isolamento, attualmente si è accertato come questi aspetti non siano che una conseguenza della loro difficoltà a comprendere gli altri. Attualmente al quadro clinico dell’autismo classico, descritto da Kanner, si sono affiancati altre descrizioni, come quella della sindrome di Asperger (di grado più lieve) e si tende a considerare i sintomi autistici come presenti lungo una gamma che, dall’estremo di maggiore gravità, va fino a un altro estremo che si esprime in atteggiamenti che sconfinano nella normalità.

Nel dibattito in corso, è stata espressa preoccupazione rispetto alla possibilità che la scoperta di Baron-Cohen conduca in futuro a uno screening prenatale sistematico, che potrebbe portare la donna o l’operatore sanitario di fronte a decisione etiche di difficile soluzione. Infatti l’autore dello studio, seguendo la sua idea di una “tendenza autistica” legata al genere, basata anche sul fatto che il disturbo autistico è presente nei maschi in una proporzione quattro volte superiore che nelle femmine, ha rilevato i livelli di testosterone fetale, riscontrando un’associazione con certe caratteristiche comportamentali tipiche della “gamma autistica”, come scarso contatto oculare e difficoltà sociali. Le sue osservazioni sul fatto che la mente maschile tende ad essere meno empatica e più sistematica suscitano anche resistenza in coloro che rifiutano ogni accenno a differenze sessuali biologiche, e il timore che certe affermazioni possano essere “politicamente scorrette”. È questa la posizione di Martha Herbert, della Harvard Medical School, che osserva come i risultati dello studio distolgano dal problema principale, cioè non portino ancora a individuare la causa originaria, probabilmente genetica, dell’autismo e i processi biologici attraverso i quali si verifica. Baron-Cohen comunque precisa di riferirsi a tendenze legate al genere, ma non di assoluti, dato che esiste un’ampia variabilità di queste tendenze nei due sessi. “Sarebbe grave che la gente portasse a casa l’idea che tutti i maschi pensano in un modo e le femmine in un altro”, osserva lo studioso; “in ciascuno dei due sessi si troveranno individui che non hanno le caratteristiche tipiche”.

Articolo tratto da http://www.presstoday.it




wikipedia ha scritto: La sindrome di Asperger (abbreviata in SA) è considerata un disturbo pervasivo dello sviluppo imparentata con l'autismo e comunemente considerata una forma dello spettro autistico "ad alto funzionamento". Il termine fu coniato dalla psichiatra inglese Lorna Wing in una rivista medica del 1981; la chiamò così in onore di Hans Asperger, uno psichiatra e pediatra austriaco il cui lavoro non fu riconosciuto fino agli anni novanta. Gli individui portatori di questa sindrome (la cui eziologia è ignota) presentano una persistente compromissione delle interazioni sociali, schemi di comportamento ripetitivi e stereotipati, attività e interessi molto ristretti. Diversamente dall'autismo classico, non si verificano significativi ritardi nello sviluppo del linguaggio o nello sviluppo cognitivo. Alcuni sintomi di questa sindrome sono correlati ad altri disturbi, come ad esempio il disturbo dell'apprendimento non-verbale (Nonverbal learning disorder), la fobia socialeo il disturbo schizoide di personalità. La Sindrome di Asperger non è diagnosticata solo per le proprie caratteristiche, ma anche per una vasta gamma di condizioni di comorbilità (disturbi non dovuti alla Sindrome), come depressione, ansia, disturbo ossessivo-compulsivo.


La sindrome rientra nello spettro autistico e pertanto non tutti gli individui presentano lo stesso insieme di sintomi e nella stessa configurazione. Comuni sono le seguenti caratteristiche: esordio nell'infanzia;limitate relazioni sociali, isolamento:nessuna o poche relazioni durature; relazioni che variano da troppo distanti a troppo intense;interazioni goffe o sgraziate con i coetanei;egocentrismo inusuale, con una mancanza di attenzione verso gli altri e i loro diversi punti di vista; scarsissima empatia o sensibilità;bisogno di una “persona guida”;mancanza di conoscenza delle convenzioni sociali; predisposizione a infrangerle;problemi di comunicazione:voce strana, monotona, a volte con un volume insolito;parlare verso (piuttosto che con) gli altri, solitamente del proprio interesse, con poca preoccupazione circa la loro reazione di risposta; linguaggio buono superficialmente, ma formale/ampolloso/pedante difficoltà ad afferrare un senso diverso da quello letterale;anomalie del comportamento comunicativo non verbale; in apparenza impassibile e con poca gestualità;anomalie dello sguardo e delle espressioni facciali; contatto visivo assente o troppo intenso;corpo strano, con postura goffa o sgraziata. Andature bizzarre o anomale, movimenti strani o impacciati;attività particolari:interessi circoscritti perseguiti con ossessione, come collezionare fatti e dati di poco valore pratico o sociale;routine o rituali inusuali; i cambiamenti spesso sono sconvolgenti;alcuni sintomi fisici:difficoltà motorie nell'infanzia;anomalie di locomozione, di equilibrio, di destrezza manuale, di scrittura a mano;movimenti rapidi, ritmici e di imitazione.La scarsa empatia è probabilmente l'aspetto più disfunzionale della sindrome. I soggetti che ne sono affetti hanno sperimentato difficoltà in aspetti basilari dell'interazione sociale, come il mancato sviluppo di amicizie, o la condivisione di interessi con altri (per esempio, mostrare agli altri oggetti di proprio interesse), o un deficit di reciprocità sociale o emotiva e un ridotto utilizzo del linguaggio non verbale come il contatto visivo, leespressioni facciali, la postura e i gesti.Questo stato o condizione innata comporta problemi coi normali scambi sociali tra persone di pari livello.Nell'infanzia e durante l'adolescenza ciò può causare seri problemi perché un bambino o un ragazzo ha difficoltà a decodificare i segnali impliciti su cui si reggono le interazioni sociali e potrà essere scartato dai coetanei, scontrandosi con una sorta di "crudeltà sociale"; potrà essere spesso considerato corresponsabile di questa crudeltà nei suoi confronti, sebbene egli non riesca a capire né il perché dell'ostilità né che cosa stia facendo di "sbagliato". Recenti scoperte nel campo dell'educazione speciale hanno cercato di risolvere questo problema, ottenendo però scarsi risultati.Le relazioni affettive, per esempio, risultano particolarmente compromesse, benché spesso siano molto desiderate. Difatti i risvolti delle difficoltà empatiche sono vissuti con sofferenza, a fronte di una spesso notevole tendenza alla filantropia, caratteristica che differenzia tale sindrome da quelle definite "disturbi della personalità" che hanno tendenze di asocialità, mentre nella sindrome di Asperger vi è un estremo desiderio di socialità, inappagabile proprio a causa della condizione stessa. I detentori di questa sindrome hanno una delicata, spiccata e florida emotività interiore, nonché articolata, come pure è grande la loro sofferenza nel non riuscire a manifestarla palesemente. Questo li porta spesso ad avere problemi relazionali soprattutto col sesso opposto, creando incomprensioni; il loro "distacco" è percepito come mancato interesse ("ritrosia") ma ciò è spesso frutto dell'inibizione propria della sindrome. Molti pazienti Asperger sono consapevoli di avere difficoltà nell'esprimersi, il che a sua volta è fonte di inibizione proprio per il timore di non essere all'altezza della situazione o perché già si aspettano di non essere capiti, proprio quando la situazione richiede loro il "normale" contributo empatico ed affettivo proprio delle interazioni sociali. Tale aspettativa di incomprensione può risultare ansiogena e porta ad evitare 'tout court' (più o meno inconsciamente, dolorosamente, e come meccanismo di "auto-difesa") qualsiasi tentativo di esprimere i propri sentimenti, appunto per non "ferire" o "deludere" l'interlocutore. Tutto ciò tende ad indurre i pazienti alla chiusura in se stessi, manifestando "freddezza" e "distacco" dall'oggetto del loro amore o desiderio, non sentendosi all'altezza delle aspettative; in genere si nota spesso che più manifestano distacco e più in genere provano interesse e sentimenti, a scapito però di una mancata unione o di fraintendimenti con quest'ultima. Molto spesso si nota che solo chi riesce ad avere un approccio premuroso, perseverante, paziente e comprensivo nei confronti di queste persone, riesce a farle aprire e ad apprezzarne i loro contributi intellettuali ed emotivi. Sovente si riscontra nelle persone detentrici di questa patologia, una certa "lentezza" scambiata spesso come "riluttanza" nel capire e nel manifestare i loro sentimenti e quelli altrui o ad aprirsi solo semplicemente verso gli altri e quindi all'esterno. Si evidenzia che nella maggior parte dei casi, le persone affette dalla Sindrome di Asperger, preferiscono un approccio relazionale e personale più "diretto" e nitido rispetto ad uno più "torbido" o elusivo, perché facilita di gran lunga il capire in che posizione si trovino rispetto ad un "potenziale partner", adattandone eventuali aspettative ed interessi ai loro, creandogli quindi meno difficoltà nell'instaurare un rapporto sentimentale sentendosi anche più apprezzati e capiti mettendoli a proprio agio. Questo è dato dal fatto di non voler deludere le aspettative del partner, (rendendosi conto e di esserne consci spesso del loro problema) e con ciò evitarne anche una sua eventuale perdita o distacco con inevitabili frustrazioni. La sconfitta è vissuta in modo molto più sofferto che nelle altre persone, e rappresenta per essi un dolore intenso quando avviene in campo amoroso. In genere riescono ad amare ed hanno sentimenti più profondi ed intensi di qualsiasi altra persona definita "normale", perché spesso sono soli, e quindi hanno un gran desiderio, ma molto spesso bisogno, di riversare su qualcuno o più tutta l'emotività che hanno dentro di sé, ma frequentemente possono instillare nel proprio partner confusione, dubbi e insicurezza. La pressione a cui si sentono sottoposti in una situazione nella quale sia necessario "intrattenere" gli inibisce il pensiero razionale e la lucidità che sarebbero necessari proprio per poterlo fare; ciò è all'origine dei comportamenti sostitutivi tipici (come il dondolarsi, ritmare col piede, smorfie inconsapevoli). Uno dei principali timori dei soggetti nel relazionarsi, è che gli altri possano provare paura nei loro confronti, ragion per cui cercano di mostrarsi appositamente ancor più mansueti di quanto già la loro condizione li fa apparire; ciò li pone spesso come potenziale vittima di bullismo.Una fondamentale differenza con le psicosi è che in queste manca il senso di colpa, mentre nella sindrome di Asperger esso è presente in misura normale, per questo motivo molto difficilmente una persona Asperger si rende autore di atti volontari di prevaricazione sul prossimo. E sempre per tale ragione non sa come dover reagire quando gli atti di prevaricazione sono diretti da altri verso egli: la reazione potrebbe essere inesistente oppure tardiva e smisurata rispetto al torto subito, susseguente ad un'analisi ponderata razionalmente su "come si comporterebbe un'altra persona". Eventi irritanti che per altre persone sarebbero facilmente gestibili, per essi diventano crisi d'ansia che scatenano due tipi di reazioni, che si esplicano in due modalità esternamente molto differenti, perfino opposte, che gli individui Asperger chiamano con i nomi di "meltdown" (ovvero "fusione del nocciolo") e "shutdown" (ovvero "spegnimento"); la prima si esplica in un accesso di rabbia, o addirittura in un'aggressività apparentemente futile (ad esempio a seguito di una presa in giro, evento che le altre persone riescono a saper gestire con la diplomazia, mentre gli Asperger no), e che quindi agli occhi delle altre persone potrebbero apparire sintomo di carattere violento. Si tenga però conto del livello di autocontrollo, che differenzia questi accessi da quelli degli psicotici: in questi ultimi sono eventi incontrollabili, mentre negli Asperger sono dimostrazioni volontarie sulle quali mantengono comunque un ferreo controllo razionale. Difatti questi episodi non sono dovuti a natura violenta, ma sono reazioni all'incapacità di gestire determinati eventi, eventi che le altre persone potrebbero considerare anche futili. L'evento "shutdown" invece, pur avendo le stesse basi ed essendo scatenato dalle stesse ragioni, si esplica in uno spegnimento delle attività cerebrali che determina pure l'assenza di quelle motorie volontarie; esso si può verificare ad esempio durante un'aggressione subìta, alla quale essi non sono in grado di reagire ma "si spengono" e quindi non oppongono alcuna reazione anche qualora potessero fisicamente esserne in grado.L'alienazione sociale delle persone con la sindrome di Asperger è così intensa fin dall'infanzia che molti si creano amici immaginari per compagnia. Ciò può condurre all'acquisizione di elevatissime capacità, di cui si fanno alcuni esempi: nel campo tecnico-informatico (soprattutto attinente all'architettura dei circuiti logici e gli algoritmi di programmazione), nella creazione di giochi di ruolo, nelle attività astratte logico-matematiche, nell'intuito musicale o anche nella fisica teorica altamente specialistica. Per molti di essi l'attività di elaborazione mentale è così parossistica e rapida, da rendergli difficile anche esprimere non solo verbalmente ma anche per iscritto i propri pensieri.L'intensa attenzione e la tendenza a cercare di capire logicamente le cose può sì garantire alle persone con Sindrome d'Asperger un alto livello di abilità nei loro campi d'interesse specifico[13], ma al prezzo di grandi difficoltà nella comunicazione e nel farsi comprendere dal "mondo sociale" (nel quale non sempre le regole e le consuetudini seguono la logica).Hanno la tendenza, ad esempio, a non riuscire a capire il motivo per cui sia deprecato mostrarsi nudi; ciò non significa che essi desiderino farsi vedere nudi o vedere gli altri nudi (non ha a che vedere con ilnaturismo quindi), ma che, pur rispettando anch'essi tale convenzione sociale, non comprendono perché, volendo, non lo si possa fare.Nonostante le difficoltà, a volte le persone con Sindrome d'Asperger hanno un raro e sviluppato senso dell'umorismo, con un'abilità non comune per i doppi sensi, igiochi linguistici, la satira e altro, anche se a volte considerato come "criptico" dall'esterno o eccessivamente raffinato, rendendo spesso il soggetto detentore di questa Sindrome, ancora più chiuso verso l'esterno sentendosi "incompreso".La loro facilità di lettura-scrittura è spesso notevole, tanto che possono essere definiti "iperlessici" (ad esempio leggono in maniera ossessiva qualunque insegna stradale e gli orari esposti alle fermate degli autobus), a volte grafomani (pur con le difficoltà nella concentrazione), come pure il ricordarsi a vita il minimo particolare di una situazione vista, vissuta o sentita, o di ricordarsi a memoria un numero o una serie di numeri (ad esempio telefonici, civici, date, o altro) per molto tempo e senza il minimo errore. Sebbene molti di loro non possano avere una vita considerata socialmente appagante dalla gente comune - vista la una maggiore tendenza a rimanere isolati - trovano comunque spesso persone comprensive e competenti (qualche volta tra persone che rientrano nel campo dell'autismo, altre volte no) con cui stringono buone relazioni.Hanno notevoli difficoltà nella memoria procedurale, ovvero nell'apprendere attività manuali; ad esempio risulta molto lungo e difficoltoso imparare a fare i nodi; ciò a fronte di una notevole memoria semantica ememoria episodica (spesso molto superiori alla norma), al punto che, ad esempio, in una classe di scuola guida essi possono essere i primi nella teoria, ma gli ultimi nella pratica. Ciò provoca anche una notevole difficoltà nell'esercizio degli sport, non attinente con iriflessi (che sono nella norma) o a caratteristiche fisiche. Ad esempio una caratteristica può essere il correre scorrettamente (ad esempio interessando solo determinati muscoli, che fa sembrare come se la persona stesse correndo con le ciabatte). Le difficoltà nel coordinamento motorio comprendono anche attività che pur non concernendo movimenti, coinvolgono l'area del cervello deputata; ad esempio la difficoltà nell'imparare a leggere gli orologi a lancette; in alcuni casi nella difficoltà nel riconoscere i volti (prosopagnosia) e nel definire l'età delle persone. Queste difficoltà possono essere spiegate con la difficoltà nell'apprendere l'uso delle posate: qualora nessuno gli dia precise indicazioni verbali, non riescono ad imparare solo osservando gli altri, per il semplice motivo che "non li osservano", cosicché spesso fino ad età adulta impugnano le posate allo stesso modo con cui le impugnano i bambini alle prime armi, fin quando qualcuno glielo fa notare esplicitamente.La difficoltà nell'apprendere, se dal lato manuale è dovuta al "non notare", dal lato comportamentale è dovuta invece al fatto che pur capendo, non riescono ad immedesimarsi facendo propri i lati altrui, ma possono solamente tentare di imitarli. Molti comportamenti peculiari ad ognuno di essi sono dovuti all'imitazione di altre persone, in particolare delle loro figure "guida", per questo motivo molti di essi hanno comportamenti che all'apparenza potrebbero sembrare incoerenti con la diagnosi, e che rendono oltretutto difficile la diagnosi stessa potendo risultare fuorvianti della reale condizione della persona: in realtà tali comportamenti apparentemente esulanti dalla tipicità della condizione sono dovuti ad una imitazione del comportamento altrui. Ad esempio, nonostante essi siano caratterizzati da un onestà sconfinante nell'ingenuità, qualora la persona "guida" fosse una persona smaliziata, potrebbero imitarne il comportamento poco onesto, ma in contesti sbagliati ed in maniera talmente goffa da arrivare a rendere palese il loro agire, ovvero compiere un atto riprovevole sotto gli occhi di tutti senza premurarsi di celarlo, a volte perfino ostentandolo. Tale tendenza all'imitazione è quasi assente nel bambino, ed aumenta con l'aumentare dell'età; per questo motivo è difficile distinguere e quindi diagnosticare la sindrome negli adulti. A differenza della persona imitata, egli proverà un grande senso di colpa, senza per questo poter riuscire ad imparare dai propri errori dato che questi errori non sono "suoi" ma imitati, recitati.Come detto, pur senza comprendere, apprendono le regole sociali e le rispettano anche a livelli rigorosi; ciò si evince anche dalla condotta nella guida dei veicoli, dove mantengono una condotta estremamente prudente e definibile come "iper-razionale", incentrata peculiarmente sul mantenere i giri del motore al livello ideale che la situazione richiede.



Comportamenti e interessi ripetitivi e ristretti

Gli individui con la sindrome di Asperger spesso mostrano comportamenti, interessi e attività ristretti e ripetitivi e talvolta risultano anormali per intensità e focalizzazione. Con "ristretti" non si intende che durante l'arco della vita si interessino solo ad un dato argomento, ma che in un dato arco temporale si concentrano solo su di esso, pur variando diversi argomenti ad ogni arco temporale, ragion per cui riescono ad avere anche una discreta cultura generale. Tuttavia questo concentrarsi su un unico argomento in un dato arco temporale gli è di nocumento in ambito scolastico, giacché la tendenza è verso il rifiutarsi di imparare materie non di loro interesse, a fronte di un estremo interesse per una materia in particolare. Vi è inoltre l'adozione di abitudini o rituali rigidi, movimenti stereotipati e ripetitivi o un eccessivo interesse per parti specifiche di oggetti. Il perseguimento di specifiche e ristrette aree di interesse è una delle caratteristiche più evidenti.Gli individui con la sindrome di Asperger possono raccogliere e acquisire una grande quantità di informazioni dettagliate su un argomento relativamente limitato, ad esempio i dati meteo o i nomi delle stelle, senza necessariamente avere una reale comprensione dell'argomento considerato nella sua totalità. Per esempio, un bambino può memorizzare i nomi dei modelli di fotocamere senza essere appassionato di fotografia; oppure di bandiere nazionali, o capitali degli stati, o la topografia delle città.Nonostante questi interessi speciali possano cambiare da periodo a periodo, spesso dominano l'interazione sociale e le attività, tanto che anche l'intera famiglia viene coinvolta nell’argomento scelto. Questo comportamento è considerato comune tra i bambini, specialmente tra quelli di 5 o 6 anni. Pertanto risulta più difficile riconoscere questo stile di comportamento come un sintomo. Comportamenti motori stereotipati e ripetitivi sono una parte fondamentale per fare una diagnosi della Sindrome di Asperger o di altri disturbi dello spettro autistico. Essi comprendono i movimenti della mano, come sbattere o torcere, e complessi movimenti di tutto il corpo. Questi sono in genere ripetuti in più scatti e appaiono più volontari e simili a rituali rispetto ai tic nervosi, solitamente veloci, meno ritmici e meno simmetrici. Fanno parte della comorbilità, essendo attività di sostituzione allorquando vi sia una repressione (anche volontaria), non solo manuale ma anche del parossismo mentale. Secondo il test diagnostico Adult Asperger Assessment (AAA), la mancanza di interesse per la narrativa e una preferenza nei confronti di argomenti non di finzione è comune tra gli adulti con l'Asperger. Gli individui portatori di questa sindrome mostrano, soprattutto in giovane età, spesso una capacità limitata per le spontanee interazioni sociali, sovente falliscono nello sviluppare solidi rapporti di amicizia e si applicano solo a ristretti argomenti di interesse escludendo tutti gli altri. Anche se molte persone con questo disturbo hanno alcuni problemi di comunicazione, per esempio una povertà in quella non verbale od un linguaggio pedante, alcuni soggetti possono possedere buone facoltà sia verbali sia cognitive.Gli individui con la Sindrome di Asperger possono offrire grandi contributi intellettuali, avendo un'intelligenza nella norma o finanche superiore alla norma, ma allo stesso tempo, a causa della loro scarsa capacità di empatia, possono mostrare insensibilità sociale e apparire indifferenti verso i propri cari e conoscenti. Anche se i deficit manifestati da queste persone sono spesso debilitanti, molti individui ottengono risultati positivi, soprattutto in aree in cui non è richiesta un'interazione sociale. I soggetti non autistici possiedono una percezione altamente sofisticata degli stati mentali altrui (hanno cioè una teoria della mente adeguatamente sviluppata, secondo l'ipotesi di Uta Frith). La maggior parte delle persone è capace cioè di raccogliere una moltitudine di informazioni sugli stati cognitivi ed emotivi degli altri sulla base di indizi raccolti dal loro linguaggio verbale e corporeo e dall'ambiente circostante.Alle persone autistiche mancherebbe, invece, quest'abilità e gli individui con Sindrome d'Asperger possono essere considerati come persone la cui mente non riesce ad agganciarsi alla realtà esteriore, come coloro che soffrono di autismo classico.Gli individui giovani ed inesperti affetti da questa sindrome possono osservare un sorriso ed avere maggiore difficolta a comprenderne le sfumature o addiritura fallire nell'interpretarne il significato (cioè non capire se si tratti di un segno di comprensione, di accondiscendenza o di malizia) e nei casi più gravi non riescono neppure a distinguere la differenza tra sorriso, ammiccamento e altre espressioni non-verbali di comunicazione interpersonale; per loro è estremamente difficile saper leggere tra le righe, ovvero capire quello che una persona afferma implicitamente senza dirlo direttamente (la menzogna, i doppi sensi, l'ironia implicita). Interpretano gli altri esclusivamente come si mostrano effettivamente, ne danno cioè un'interpretazione solo letterale.Bisogna comunque notare che, trattandosi di un disturbo (o, per meglio dire, d'una differenza ontologica nello psichismo, perfettamente innata secondo i più recenti studi di neuroscienza) con ampio spettro di variazione, una certa percentuale di individui con Sindrome d'Asperger ha buone capacità di leggere le espressioni facciali e le intenzioni degli altri, quasi al livello neurotipico. Spesso continuano a mostrare però difficoltà nel fissare negli occhi le altre persone, ritenendo il contatto visivo altamente ansiogeno (che procura cioè uno stato di tensione che va al di là delle proprie capacità di sopportazione), mentre altri possono mantenere l'incontro visivo in modo eccessivamente fisso, tanto da sembrare che attraversino le persone senza davvero vederle, il che può essere avvertito come "disturbante" da un esterno. Con il passare dell'età l'esperienza e la capacita congitiva di comprendere situazioni sociali permette sempre più di compensare questa deficienza.Generalmente attratti da attività in cui si possa ritrovare un certo ordine, una determinata logica, come per esempio le classificazioni, le date e simili. Quando questi particolari interessi coincidono con un obiettivo materiale e socialmente utile, il soggetto può portare avanti una vita di successo: per esempio, il bambino con l'ossessione per l'architettura navale può crescere e diventare un ingegnere navale. Nello sforzo per soddisfare questi interessi, l'individuo con Sindrome d'Asperger spesso manifesta ragionamenti estremamente sofisticati, un'attenzione pressoché ossessiva rivolta ai dettagli delle cose o della comunicazione, una memoria focalizzata eminentemente sulle immagini visuali, detta "eidetica-visiva".Hans Asperger chiamò i suoi pazienti "piccoli professori", basandosi sull'idea che bambini o persone poco più che adolescenti potevano avere un bagaglio di conoscenze nei loro campi d'interesse pari, se non superiori, a quello dei professori universitari. Questo perché gli individui con Sindrome d'Asperger hanno un'intelligenza nella norma se non superiore, a scapito però di una capacità d'interazione sociale nettamente inferiore e ben più problematica. Non è raro che tendano a considerare deficitarie in logica e razionalità le altre persone.Gli autistici hanno risposte emotive forti come le persone comuni o forse anche esagerate (in tal caso inadeguate), sebbene quel che generi una risposta emotiva considerata corretta potrebbe non essere sempre la stessa rispetto ai neurotipici (di qui la definizione di neurodiversità); quello che manca loro è un'innata abilità di esprimere correttamente i loro stati emotivi coi gesti, il linguaggio corporeo e l'espressione facciale (che in genere i bambini imparano durante i primi anni di vita attraverso la normale interazione con l'ambiente sociale). Molte persone con Sindrome d'Asperger si sentono a disagio nel loro distacco involontario dal mondo comune: manca loro la naturale abilità nel capire ciò che non viene detto esplicitamente nelle relazioni sociali e in pari modo essi hanno difficoltà a comunicare con accuratezza i propri sentimenti o il proprio stato emotivo.Sovente, si è notato che sviluppano fin dalla prima infanzia, ma in genere anche durante il corso della loro vita, abilità o capacità di tipo artistico. Alcuni artisti di fama mondiale e dei più svariati campi artistici, ma soprattutto in quello letterario, musicale e tecnologico, hanno, ed hanno avuto per la maggiore, dei tratti inerenti alla Sindrome di Asperger o affini. Alcuni studiosi hanno effettuato delle ricerche nel corso degli ultimi anni, inerente a questo ambito, confermando che personaggi del calibro di George Washington, Friedrich Nietzsche, Steven Spielberg, Immanuel Kant,Michelangelo, Bobby Fischer, Albert Einstein, Isaac Newton, Mozart, Glenn Gould, Arthur Rimbaud, Henry Ford, Al Gore,Charles de Gaulle, Bob Dylan, Steve Jobs, Syd Barrett, Marilyn Monroe, Alfred Hitchcock,Charles Robert Darwin, Thomas Jefferson,Warren Buffett, Erik Satie, George Orwell,Ludwig Van Beethoven, Woody Allen, Franz Kafka, Vincent Van Gogh e molti altri dei più svariati ambiti, soffrono o soffrissero in qualche misura più o meno accentuata e pervasiva, di questa particolare sindrome. Si ritiene, inoltre, che altri personaggi di spicco nel campo informatico, tra cui Bill Gates eMark Zuckerberg, abbiano tratti tipici della Sindrome di Asperger.


La sindrome di Asperger è definita nel Manuale statistico e diagnostico dei disturbi mentali (DSM-IV) nella sezione 299.80 come:difficoltà qualitative nel rapporto sociale, manifestandosi con almeno due tra le seguenti:difficoltà marcata nell'uso di comportamenti non-verbali multipli, come il guardarsi negli occhi, le espressioni facciali, la postura corporea e i movimenti per regolare le interazioni sociali;impossibilità a sviluppare relazioni appropriate tra persone di pari livello;mancanza di ricerca spontanea per condividere divertimenti, interessi, o obiettivi con altre persone (difficoltà nel mostrare, portare o indicare oggetti d'interesse alle altre persone);mancanza di reciprocità sociale ed emotiva;modelli di comportamento stereotipati e ripetitivi, manifestati da almeno uno dei seguenti:raggiungimento di un'occupazione mentale con uno o più modelli stereotipati e ristretti d'interesse, che sia anormale nell'intensità e nell'attenzione;aderenza apparentemente inflessibile a specifici rituali o comportamenti non necessari;movimenti corporei stereotipati e ripetitivi (come agitare mani e dita o altri movimenti);persistente ed eccessivo interesse per parti di oggetti;il disturbo crea difficoltà notevoli nelle aree sociali, professionali o altre aree d'importanza notevole per la vita di tutti i giorni;non esiste un significativo ritardo nelle abilità linguistiche;non esiste un significativo ritardo nello sviluppo cognitivo o nelle capacità appropriate all'età di aiutarsi e di avere un comportamento adatto alle circostanze (tranne che nelle interazioni sociali) e curiosità per l'ambiente esterno nell'infanzia;non ci sono motivi di ritenere che si tratti di una forma di schizofrenia o di un altroDisturbo pervasivo dello sviluppo.Una serie di studi ha supportato l'idea che ci sono infatti pochi casi nei quali i pazienti possono rientrare nei criteri del DSM-IV. I pazienti tipicamente mostrano difficoltà comunicative, il che li qualifica per una diagnosi di autismo e non di Sindrome d'Asperger.L'APA sta valuando di escludere la sindrome di Asperger dal DSM V.


Negli anni quaranta, Leo Kanner e Hans Asperger, lavorando indipendentemente negliStati Uniti e in Europa, identificarono essenzialmente la stessa popolazione, con un po' più di funzionalità sociale in quella di Asperger rispetto a quella di Kanner.Gli esperti oggi sono generalmente d'accordo sul fatto che non esista una singola condizione mentale chiamata autismo. Piuttosto, il dibattito scientifico si è focalizzato sulla differenziazione di disturbi con differenti forme autistiche, che occupano varie posizioni all'interno della stessa gamma (i cosiddetti "disturbi dello spettro autistico").


Le cause e le origini dell'autismo e della Sindrome d'Asperger sono fonte di continui dibattiti e congetture. Tra le molte teorie in competizione tra loro sono la "teoria della sottoconnettività", sviluppata da scienziati cognitivisti all'Università Carnegie Mellon e all'Università di Pittsburgh, la "teoriaNeanderthal", la "teoria del cervello estremamente maschile" (Simon Baron-Cohen), la mancanza di "teoria della mente" e la "teoria dell'autismo preoperativo", che afferma che le persone autistiche sono quelle che si bloccano neurologicamente allo stadio preoperativo dello sviluppo cognitivo, dove gran parte dell'elaborazione delle informazioni è a un livello olistico visuale e largamente non verbale e musicale. Questo indirizza anche la questione della teoria della mente dove i bambini, ancora allo stadio preoperativo di sviluppo cognitivo, non hanno raggiunto la decentralizzazione dall'egocentrismo.La teoria della sotto-connettività stabilisce che l'autismo è un disturbo globale del cervello che restringe la coordinazione e l'integrazione tra le varie parti del cervello. Questo spiega perché le persone che soffrono di autismo e disturbi simili siano normali e maturi in certi campi come l'analisi logica e le capacità linguistiche, ma siano immaturi socialmente e talvolta neuro-fisiologicamente più giovani della loro età.Altre teorie recenti hanno una loro plausibilità: l'inondazione di informazioni visuali degli ultimi tempi farebbe sì che si sviluppino molto le aree preposte all'elaborazione di queste ma che non si sviluppino affatto quelle della comunicazione non-verbale o anche verbale (come nell'autismo classico). Difatti un'altra recente ricerca indicherebbe che all'origine vi sarebbe una maggior mole di informazioni elaborate in ogni momento dal cervello. Ciò sembrerebbe confermare la teoria secondo cui all'origine vi sarebbe un mancato ridimensionamento selettivo delle connessioni assoniche a partire dai 2 anni di età.Si è ipotizzato che siano molti i fattori ambientali che agiscono dopo la nascita (inquinamento da mercurio, sostanze tossiche, metalli pesanti ecc.) ma non sono stati ancora confermati dalla ricerca scientifica.Essendo una condizione legata all'architettura dei circuiti neuronali, e non alla chimica sinaptica, non sono utili le terapie farmacologiche, se non finalizzate alla repressione delle comorbilità (depressione, ansia, ocd).


Le persone con la sindrome di Asperger sono più facilmente soggette a forme depressive rispetto alla popolazione generale e ad una maggior probabilità di ideazione suicidaria, spesso concorrendo a creare nella loro interiorità un coacervo di contraddizioni, in quanto possono avere notevoli difficoltà anche solo a comunicare i propri problemi o capire quando è il momento di mostrare affetto; inoltre sono molto letterali nel parlare e hanno difficoltà a comunicare in una maniera emozionale comunemente accettata e compresa.Molte di loro vengono spesso additate o considerate erroneamente con connotazioni negative, pensando che siano insensibili, antipatiche, saccenti, strambe, egoiste, asociali, schive, narcisiste, goffe o maleducate, e nel migliore dei casi, timide ed introverse, compromettendo maggiormente così la risposta emotiva delle persone affette dalla Sindrome. Si dovrebbe, invece, investire sulla loro "diversità" come un fattore di "unicità", per far sì che sviluppino una migliore consapevolezza di loro stessi e delle loro doti, e non utilizzarla solo per fini sociali, pubblicitari o di moda, come pure per fini prettamente denigratori nei loro confronti, caso che molto spesso avviene ancora per una mancata conoscenza approfondita di questa patologia.In sintesi queste persone, volendo relazionarsi con gli altri avendone però limitate abilità, hanno difficoltà nel mostrare l'affetto che provano nei modi convenzionali comunemente accettati, venendo considerati strani proprio per il loro modo di approcciarsi. Questo capita nella generalità dei casi: non ne mancano altri in cui il soggetto, al contrario, prova poco interesse nell'interagire con gli altri e piuttosto si chiude in un mutismo selettivo, parlando solo con quelli che, per così dire, gli vanno a genio. Il loro disturbo o condizione, può definirsi o inquadrarsi come un "disagio emozionale" o "disagio emotivo", oppure più riduttivamente e comunemente un "disagio sociale" o "disagio personale".


Cinema

Nel film "Jobs", biografia di Steve Jobs, il quale si ritiene essere Asperger. Nella biografia si notano diversi tratti della sindrome.Nel film "Simple Simon", commedia svedese diretta da Andreas Ohman, il protagonista è un diciottenne affetto dalla sindrome di Asperger.Crazy in Love (Mozart and the Whale) è una commedia sentimentale del 2005 diretta dal regista norvegese Petter Næss, con protagonisti Josh Hartnett e Radha Mitchell, che racconta la storia d'amore tra due ragazzi affetti dalla sindrome di Asperger.Nel film Molto forte, incredibilmente vicino il protagonista Oskar Schell, un ragazzino di 9 anni, ne è affetto.Nel film di animazione Mary and Max(2009) uno dei protagonisti, Max, soffre di sindrome di Asperger mentre Mary diventerà psichiatra per approfondire lo studio della sua malattia.Adam, è una commedia sentimentale del 2009 diretta da Max Mayer, il cui protagonista, interpretato da Hugh Dancy, è affetto dalla sindrome di Asperger.Nel film belga Ben X, il protagonista, Ben, racconta di avere un qualcosa che gli rende impossibile comunicare con gli altri e che poi si rivelerà essere la Sindrome di Asperger.Il film indiano diretto da Karan Johar, My Name Is Khan (2010), ha come protagonista Khan, portatore di una forma di Sindrome di Asperger.Nel film diretto da Nicholas Gray, If You Could Say It In Words (2008), lo strano pittore protagonista Nelson mostra una forma lieve di Sindrome di Asperger non ancora diagnosticata, che rappresenta il tema centrale del film.Nel film Glee: The 3D Concert Movie viene raccontata la storia di una ragazza che soffre di Sindrome di Asperger, ma grazie al telefilm è riuscita ad accettarsi, a conoscere nuove persone e vivere una vita normale.Nel film La fiamma sul ghiaccio, del 2005, regista Umberto Marino, il protagonista del film, Fabrizio, impersonato da Raoul Bova, è affetto dalla Sindrome di Asperger e la storia narra del casuale incontro di lui con una ragazza emarginata che si innamora di lui. La ragazza, Caterina nel film, è impersonata dall'attrice Donatella Finocchiaro.Il documentario Billy The Kid della filmmaker statunitense Jennifer Venditti, miglior documentario del anno 2007, segue il percorso di un giovane liceale affetto dalla sindrome, ritraendone con estrema semplicità e neutralità di tono, la quotidianità in una cittadina del Maine, su svariate settimane.Nel film Simple Simon (titolo originale: "I rymden finns inga känslor" letteralmente Nello spazio non ci sono sentimenti) si racconta la storia di un ragazzo che soffre della sindrome di Asperger e che è affascinato dalle forme circolari. Cerchera' di aiutare il fratello a riportare la sua vita nella routine di cui lui ha bisogno per avere la sua calma quotidiana.

Letteratura

Beate Lohn, agente di polizia, stretta collaboratirce di Harry Hole nei romanzi di Jo Nesbo, possiede un'incredibile capacità di riconoscimento dei visi, grazie al suo giro fusiforme, sviluppato in conseguenza della sua affezione da sindrome di AspergerMorgan, figlio di Monica e Kaj Wiberg nel libro Lo scalpellino di Camilla Lackberg è affetto dalla Sindrome di AspergerLisbeth Salander, la protagonista di libri della serie Millennium di Stieg Larsson, è indicata come affetta dalla Sindrome di Asperger.Il romanzo di Francisco Stork, Il mondo, quello vero, ha come protagonista Marcelo, un ragazzo affetto da una forma di Sindrome di Asperger.Divertenti riferimenti nel romanzo JPOD diDouglas Coupland.Il romanzo di Mark Haddon Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte è narrato in prima persona da un ragazzo quindicenne affetto dalla sindrome di Asperger.Il romanzo di Nicholas Sparks, Ricordati di guardare la luna, è narrato da John, un ragazzo ventitreenne, il cui padre si suppone che sia affetto dalla sindrome di Asperger.Nel romanzo La solitudine dei numeri primidi Paolo Giordano, il protagonista Mattia Balossino sembra soffrire di una forma di sindrome di Asperger.Il protagonista del libro "Il piccolo isolazionista" di Tommaso Labranca(Castelvecchi, 2012 - ISBN 88-7615-141-9) mostra diversi sintomi della sindrome di Asperger: memorizzazione di episodi insignificanti, fobia sociale, comportamenti ossessivi (girare senza una meta in tangenziale).Nel romanzo Laboratorio mortale (The Hades Factor) di Robert Ludlum e Gayle Lynds Marty Zellerbach, amico del protagonista, è affetto dalla sindrome di Asperger.Il libro di Jodi Picoult, Le case degli altriparla di un ragazzo diciottenne affetto dalla sindrome di Asperger che viene accusato di omicidio e delle reazioni che questo ha sulla sua famiglia.Nel libro Guardami negli occhi (ISBN 978-8820045371), John Elder Robison (fratello del noto scrittore statunitense Augusten Burroughs, pseudonimo di Christopher Robison), racconta la propria storia di persona affetta da Sindrome di Asperger. Nel libro è narrata la storia dell'autore che da ragazzino asociale ed emarginato, impossibilitato dalla malattia ad avere contatti sociali equilibrati con i propri coetanei, diventerà un uomo capace di mettere a frutto le sue incredibili capacità fino a raggiungere incredibili successi professionali dalle tournée con i KISS, per i quali lavorerà come inventore di effetti speciali che hanno fatto la storia del gruppo, all'incredibile carriera in un'azienda di giochi elettronici, fino alla fondazione di un'azienda che ripara auto di lusso. Il disturbo gli verrà diagnosticato solo a quarant'anni.Nel romanzo di Luca Rossi "Hover" (Excelsior 1881, 2010 - ISBN 978-88-6158-090-9) il protagonista, un robottino puliscipavimenti malfunzionante, ma dotato di coscienza, mostra molti segni della sindrome di Asperger a iniziare dal fatto stesso che il robottino ha difficoltà motorie ed è incapace di relazionarsi agli altri oggetti e giocattoli elettronici che incontra nella discarica, pur essendo molto intelligente.Nel romanzo La lista nera di Frederick Forsyth, ne è affetto Roger Kendrick un adolescente che sarà fondamentale per il protagonista grazie alle sue capacità in ambito informatico.Nel romanzo Il mistero del London Eye diSiobhan Dowd, il protagonista Ted Spark è affetto dalla sindrome di Asperger.L' uomo che scambiò sua moglie per un capello - gli Adelphi - un libro di clinica in cui si parla anche di autismo come i due gemelli che sapevano contare i giorni nel arco degli anni .La macchina degli abbracci - gli Adelphi .Attraente originale ma.... emotivamente pericoloso : un libro che parla di una relazione bella tra una ragazza e un ragazzo autistico.Se ti abbraccio non aver paura - Fulvio Ervas .

Televisione

Sherlock, il protagonista dell'adattamento contemporaneo della BBC dei libri di Doyle, presenta diverse caratteristiche della Sindrome di Asperger e nell'episodio The Hounds of Baskerville il suo collega e amico Watson palesa questa caratteristica.Nell'ottavo episodio della quinta stagione diGrey's Anatomy Legami indissolubili (These Ties That Bind), Virginia Dixon, rinomata cardiochirurgo, incontrerà qualche problema nei rapporti con i colleghi in quanto affetta dalla sindrome di Asperger.In The Big Bang Theory, una situation comedy americana creata da Chuck Lorre e Bill Prady, uno dei coprotagonisti, il fisico teorico Sheldon Cooper, presenta alcune caratteristiche tipiche dei soggetti affetti dalla Sindrome di Asperger. In realtà Cooper soffre di sindrome ossessivo - compulsiva.In Community, una sit-com trasmessa dallaNBC, uno dei protagonisti Abed Nadir è affetto da sindrome di Asperger.Dewey, personaggio del telefilm Malcolm, presenta alcune caratteristiche della Sindrome di Asperger.Gil Grissom di CSI: scena del criminesembra avere alcune caratteristiche della sindrome.Nel telefilm Parenthood il personaggio di Max Braverman, interpretato da Max Burkholder, è affetto da sindrome di Asperger. I genitori del piccolo si accorgono nel corso della prima serie della diversità del figlio, e dopo la diagnosi, imparano a convivere e trattare il disturbo.Nella serie televisiva americana Boston Legal, è presente, a partire dalla seconda stagione, il personaggio di Jerry Espenson, interpretato dall'attore Christian Clemenson. Si tratta di un brillante avvocato il cui comportamento bizzarro è dovuto, come si scoprirà nel corso delle puntate, alla Sindrome di Asperger e, forse, anche a una concomitante Sindrome di Tourette.Nel quarto episodio Linee di Sabbia della terza stagione della serie televisiva Dr House, si discute se il protagonista possa o no soffrire di tale sindrome.Nel quarto episodio di Eleventh Hour, intitolato Persone speciali, gli adolescenti oggetto dell'aberrante esperimento scientifico sono affetti dalla Sindrome di Asperger.Nella serie-tv americana Fringe, il personaggio di Astrid dell'universo alternativo è affetta dalla sindrome di Asperger. Questa scelta è stata voluta dall'attrice che interpreta il personaggio, Jasika Nicole, in quanto la sorella ha tale sindrome. Nella serie-tv americana Alphas uno dei protagonisti, Gary Bell, è affetto dalla sindrome di Asperger.Nell'ottavo episodio della 15ª stagione diSouth Park La sindrome di Hamburger, Stan(che in realtà è depresso) riceve un'errata diagnosi di Sindrome di Asperger, e Cartmanlo prende in giro davanti a tutti. Nella versione originale la presa in giro è resa con Ass-Burger.JJ Jones, personaggio della seconda generazione della serie televisiva britannicaSkins, è affetto da tale sindromeNella serie tv americana The Bridge, il personaggio interpretato da Diane Kruger, Sonya Cross ne è affetta.Nella serie televisiva E poi c'è Filippo, il personaggio interpretato da Neri Marcorèafferma spesso di avere l'Asperger, anche se in realtà mostra i sintomi di un vero e proprio autismo.Nella serie Dr. House - Medical Division, viene avanzata l'ipotesi che il protagonista, ilmisantropo e burbero dr. Gregory House, abbia la sindrome di Asperger.Nella serie tv americana Hannibal, ci si riferisce spesso al personaggio interpretato da Hugh Dancy, Will Graham, come affetto da sindrome di Asperger.

Fumetti

Yoric Malatesta, medico legale protagonista del fumetto Dr. Morgue (ed. Star Comics) è affetto dalla Sindrome di Asperger.

Videogiochi

Nel videogioco To the Moon, River, uno dei personaggi principali, è affetta da autismo o sindrome di Asperger; la sua malattia è anche uno dei temi principali del gioco.

Autobiografie

Autobiografie di soggetti affetti da Sindrome di Asperger sono:di Daniel Tammet Nato in un giorno azzurro.Il libro autobiografico di John Elder RobisonGuardami negli occhi (Look Me in the Eye) (2007).Il volume di Marco e Umberto Brancia, Non avevo le parole, che racconta l'esperienza di chi affronta la sindrome di Asperger attraverso i racconti del figlio colpito da questo problema e del padre che espone il punto di vista della famiglia.


  • 0

:tao: :rose: :mask: :luce: :home1:
Avatar utente
Royalsapphire
Admin
 
Stato:
Messaggi: 13254
Iscritto il: 12/11/2012, 18:07
Località: Svizzera - Italia
Occupazione: Farmacista e Counselor
Citazione: "Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo" (Gandhi)
Genere: Femminile

Torna a Forum di Psicologia, Counseling, Coaching e Approccio empirico di MyHelp

Chi c’è in linea in questo momento?

Visitano il forum: Nessuno e 6 ospiti

Reputation System ©'