Autocontrollo
Capacità di dominare, selezionare, coordinare o inibire i propri affetti, desideri o pulsioni affinché la propria condotta non pregiudichi il raggiungimento di una o più mete considerate altamente desiderabili per sé. L'a. è ripreso dalla psicoanalisi sotto la figura della sublimazione attraverso cui si sposta la meta delle proprie pulsioni istintuali, la cui immediata soddisfazione è considerata inferiore ai valori socioculturali che ci si propone di realizzare. Per il comportamentismo, invece, l'a. è determinato, dal valore relativo della ricompensa e, quindi, dall'interesse che l'individuo può trarne.
Appiattimento affettivo
Disturbo dell'affettività, caratterizzata da un generale impoverimento della reattività emotiva che non risulta mai adeguata allo stimolo. Il soggetto è descritto solitamente come monotono, emotivamente ottuso, privo di vivacità.
Apprensione
Termine di origine filosofica adottato da Kant per denominare l'atto con cui il molteplice sensibile viene sintetizzato nelle forme pure dello spazio e del tempo. In psicologia alcuni parlano di a. per indicare una valutazione immediata di oggetti o eventi che hanno caratteristiche di semplicità e la collocano tra la percezione e la comprensione. Oggi il termine viene utilizzato per indicare una sensazione confusa e ansiogena rivolta al futuro; in questo caso, diventa sinonimo di ansia per un pericolo imminente o per una prospettiva incerta.