Togliersi la freccia dall’occhio

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Togliersi la freccia dall’occhio

Messaggioda Ensō » 01/10/2016, 7:39



E' uno stralcio dell'articolo completo; mi è sembrato interessante.

Togliersi la freccia dall’occhio

L‘altra sera ho bevuto qualcosa con un amico. È reduce da una difficile separazione, e faceva quello che tutti facciamo in situazioni del genere: tentava di individuare le cause e le circostanze che avevano determinato la fine del suo rapporto. A un certo punto ha alzato lo sguardo dalla birra e ha formulato la sua conclusione: “Mi sono semplicemente aspettato troppo da lei. E lei si è aspettata troppo da me”.

In un certo senso, ha ammesso, ciascuno dei due aveva preteso qualcosa che l’altro non aveva intenzione di dargli. E poi entrambi si attendevano che con il tempo l’altro sarebbe cambiato per adattarsi a quelle aspettative. Come il mio amico ha scoperto, ogni volta che fissiamo delle aspettative in modo così irrevocabile è sicuro che resteremo delusi.
Questo principio fondamentale è valido non soltanto per le relazioni sentimentali, ma per tutti gli aspetti della vita. Per alcuni, andare a trovare i genitori e un po’ come regredire agli anni dell’adolescenza, vi aspettate di entrare da adulti nella casa dell’infanzia, ma le vecchie idee si sono abbarbicate sulla facciata della casa, e invece di parlare di politica e di film vi ritrovate a portare fuori la spazzatura, a rastrellare le foglie e a litigare su questioni vecchie di decenni. Questo livello di aspettativa non è ciò che avevate previsto, ma tende continuamente a rialzare la testa sotto forme differenti. L’aspettativa è una brutta bestia, sempre in agguato, pronta a catturarci tutti.
E' come una freccia nell'occhio.

Abbiamo passato tutta la vita armeggiando con le nostre frecce personali. Fino a quando non la smetteremo con le aspettative precostituite riguardo a come pensiamo le cose debbano andare, siamo destinati a maneggiare continuamente queste frecce, procurandoci un dolore più grande nella ricerca di un più grande piacere.

In alternativa, potete staccarvi da tutti i punti di vista prefissati e percepire il mondo senza ricoprirlo con le vostre fantasie. Anche se può apparire in contrasto con quello che fate normalmente, staccarvi dalle opinioni prefissate è come strapparvi la freccia dall’occhio e camminare spensierati nel mondo.

(Da: “Il Buddha entra in un bar” di Lodro Rinzler)
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Togliersi la freccia dall’occhio

Messaggioda Ātman » 01/10/2016, 8:09



Sicuramente il divario tra aspettative e realtà è una delle cause di sofferenza maggiori, probabilmente ancor di più oggigiorno, ipnotizzati come siamo da una società che spaccia illusioni e ci vuole superficiali e narcisisti: consumatori e non individui.
Il cammino verso se stessi passa spesso purtroppo per luoghi che preferiremmo evitare - disillusioni, sofferenze e solitudine - ma è forse l'unica via per sostituire ad aspirazioni irrealistiche la ricerca di ciò che vale davvero, aspirando ad oltrepassare gli angusti confini della nostra presunta identità.
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