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Paura dell'abbandono

MessaggioInviato: 24/02/2020, 19:07
da marina94
Per una serie di traumi infantili ho la tendenza ad avere rapporti sessuali con le persone a cui tengo per non farmi abbandonare.
E' come se sentissi che se le rifiutassi se ne andrebbero e mi abbandonerebbero. Così mi sento "costretta" ad averci rapporti per tenerli legati a me.

Ora ho una relazione stabile da circa due anni e un nuovo conoscente (anche se l'avrei definito amico) ci ha provato con me. L'ho rifiutato la prima volta e si è allontanato, così per "riagganciare" l'ho provocato, lui ci riprova io dico no lui si allontana. E va avanti cosi da due mesi.
Oggi l'ha chiusa definitivamente e io faccio di nuovo fatica a gestire l'abbandono.
Andrei direttamente sotto casa sua.
Che fare invece?

Paura dell'abbandono

MessaggioInviato: 28/02/2020, 11:16
da Ennon
Magari cercare di superare la paura perché così non puoi andare avanti.

Paura dell'abbandono

MessaggioInviato: 28/02/2020, 15:00
da martha chase
Ciao! Ti capisco, io ho avuto un problema simile, nel senso che non sono mai riuscita ad avere relazioni diverse da quelle sentimentali proprio perché sentivo di non aver nulla da dare se non la parte fisica del rapporto. Ora ne sto pian piano uscendo. Se ti va di parlarne ci sono, anche in privato (per mandare messaggi privati devi raggiungere i 15 messaggi)

Paura dell'abbandono

MessaggioInviato: 05/05/2020, 20:42
da Enomis
purtroppo la paura dell'abbandono è una brutta bestia, ti spinge a cercare qualcuno cui aggrapparti, e una volta che quel qualcuno arriva ti spinge a pensare a tutti i motivi e possibilità per cui quella persona ti debba abbandonare, ci vivi male perchè avvii un ciclo di catastrofismo e intanto accadono due prospettive:

1- soddisfi l'attaccamento emotivo e quindi perdi desiderio verso quella persona, la allontani, ma poi avverti nuovamente il bisogno e cerchi di riavvicinarla, ma la tua "vittima" prima o poi si allontana in maniera definitiva (facendoti cadere nel punto 2), a meno che anche lei viva lo stesso tipo di attaccamento, in questo caso i due partner restano insieme o per abitudine (è il caso di moltissime coppie anche sposate da anni e con figli) o per tira e molla reciproco

2- non soddisfi l'attaccamento emotivo e il desiderio aumenta, spingendoti ad attaccarti a qualunque persona, oggetto o animale in maniera compulsiva (è l'esempio di chi si butta nel lavoro, nello sport, o in hobby come il collezionismo, oppure si fionda sui dolci, o si circonda di animali domestici, e così via); in questo caso il bisogno di fondo, l'affetto, non è assorbito a sufficienza, cioè non basta mai, la si ricerca in misura sempre maggiore e si arriva a pretendere che gli altri ci debbano sempre di più

esiste una terza prospettiva (ma probabilmente anche una quarta e una trecentesima), che è quella dell'amore nel senso buddhista del termine (non parlo di religione buddhista, ma di riflessioni del buddha sakyamuni), basato su un percorso finalizzato ad abbandonare proprio il desiderio; Siddharta sosteneva che la fonte della nostra sofferenza sta nei desideri che abbiamo, e che solo trascendendoli si può essere veramente soddisfatti, perchè si eliminano dalla propria vita le aspettative verso quel desiderio e le frustrazioni del suo mancato appagamento, oltre ad altri veleni come il senso di colpa per gli errori commessi, o la rabbia e la vendetta verso chi non si è comportato come volevamo, l'invidia verso chi invece ha ottenuto un nostro desiderio e così via

il problema di questa prospettiva (almeno parlo per me) è che è estremamente difficile uscire dalla gabbia della paura, perchè questa attraverso la sofferenza produce una tensione emotiva di cui l'inconscio è ghiotto (l'inconscio si nutre di qualunque emozione le viene offerta, per questo gli schemi automatici sono i preferiti del cervello, perchè producono automaticamente tutta la tensione di cui esso ha bisogno (e i pensieri si fanno negativi perchè è più semplice formularli, per abitudine, la nostra società si fonda sulla critica, da piccoli veniamo continuamente criticati ad ogni errore commesso, e questo meccanismo si installa con il pilota automatico dentro di noi, a lungo andare)

chiedo venia se i post che faccio sono sempre lunghi, non ho il dono della sintesi, e sono scritti di getto al momento, lo trovo un modo per poter sfogare ciò che ho dentro in maniera costruttiva (si l'ho vissuta e ci sono ancora dentro nella paura dell'abbandono, prendete ciò che ho detto solo come un parere personale)

Paura dell'abbandono

MessaggioInviato: 06/05/2020, 19:09
da Jam
marina94 ha scritto:Per una serie di traumi infantili ho la tendenza ad avere rapporti sessuali con le persone a cui tengo per non farmi abbandonare.
E' come se sentissi che se le rifiutassi se ne andrebbero e mi abbandonerebbero. Così mi sento "costretta" ad averci rapporti per tenerli legati a me.

Ora ho una relazione stabile da circa due anni e un nuovo conoscente (anche se l'avrei definito amico) ci ha provato con me. L'ho rifiutato la prima volta e si è allontanato, così per "riagganciare" l'ho provocato, lui ci riprova io dico no lui si allontana. E va avanti cosi da due mesi.
Oggi l'ha chiusa definitivamente e io faccio di nuovo fatica a gestire l'abbandono.
Andrei direttamente sotto casa sua.
Che fare invece?


La paura che provi deve essere molto forte se ad un probabile allontanamento rispondi con il più intimo avvicinamento. Nella vita le persone vanno e vengono, si avvicinano o e si allontanano: se una persona vuole allontanarsi da te devi solo lasciarla andare. Chi ti vorrà bene, rimarrà con te.