Doppia diagnosi

DOPPIA DIAGNOSI
Una sostanza diventa una “droga” quando, dopo aver indotto gratificazione (senso di benessere, euforia, disinibizione nell’uomo) e quindi, in termini di psicologia sperimentale, esercitando un rinforzo positivo, nei confronti di essa progressivamente si sviluppano dipendenza e/o condotte di abuso.
Una dipendenza “patologica” (addiction) si instaura quando un individuo impara che uno specifico comportamento può farlo star bene in tempi rapidi, secondo il suo desiderio e/o lo aiuta a superare sentimenti spiacevoli e sintomi disforici di ansia, colpa o altri sintomi depressivi.
I Criteri fondamentali per definire una dipendenza patologica sono rappresentati da:
•Il desiderio incoercibile, il craving, caratterizzato dall’impossibilità di resistere all’attuazione del comportamento
•Il fatto di continuare la medesima condotta nonostante le conseguenze negative di tipo psicologico, fisico, sociale o finanziario
•Il pensiero ossessivo e le continue preoccupazioni relative all’ottenimento della soddisfazione desiderata
•I tentativi di abbandonare il comportamento senza riuscirvi
•La marcata tolleranza che porta al bisogno di aumentare l’intensità o la frequenza per ottenere lo stesso effetto
•L’agitazione e l’ansia se non si può attuare il comportamento (astinenza)
•Sistema di difese per proteggere la propria dipendenza dagli attacchi degli altri (minimizzazione, razionalizzazione, autoinganno…)
L’abuso di sostanze si instaura quando la sostanza viene utilizzata attraverso una modalità patologica, caratterizzata da segni di intossicazione, dall’incapacità a interromperne l’uso nonostante la presenza di problemi sociali, interpersonali o legali causati dagli effetti della sostanza con conseguente compromissione delle attività sociali e/o lavorative.
•
Nell’instaurarsi della tossicodipendenza possiamo riconoscere due gruppi di fattori:
1) Le proprietà farmacologiche delle sostanze che determinano i loro effetti acuti e cronici
2) I fattori ambientali, sociali, psicologici, clinici e genetici che spingono un certo numero di individui a fare un uso saltuario o cronico delle sostanze
La doppia diagnosi è
•Letteralmente: la presenza contemporanea di due disturbi psichiatrici che soddisfano i criteri diagnostici di un sistema nosografico di riferimento
•Nella nomenclatura psichiatrica : coesistenza di un disturbo da uso di sostanze (dipendenza o abuso) con un altro disturbo psichiatrico
Epidemiologia
Prevalenza lifetime dei disturbi psichiatrici: 32,7% - 48 %
Prevalenza lifetime dei disturbi psichiatrici eccetto i dist. da uso di sostanze: 22,5%
Prevalenza lifetime dei disturbi da uso di sostanze: 16,7% - 26,6% %
Disturbi psichiatrici in comorbidità con disturbi da uso di sostanze: 29%
Disturbi da uso di sostanze in comorbidità con altri disturbi psichiatrici: 37,5%
I disturbi da uso di sostanze più frequenti sono quelli da uso di alcol
I disturbi psichiatrici più frequentemente associati ai disturbi da uso di sostanze sono il disturbo di personalità antisociale e i disturbi dell’umore (soprattutto il dist. bipolare).
Soggetti con diagnosi lifetime di disturbo psichiatrico hanno il 50,9 % di probabilità lifetime anche di disturbo da uso di sostanze
Soggetti con diagnosi lifetime di disturbo da uso di sostanze hanno il 51,4 % di probabilità lifetime anche di un altro disturbo psichiatrico
*Dati ECA (Epidemiological Catchment Area Study) (Regier et al., 1990) e NCS (National Comorbidity Survey) (Kessler et al., 1994; Kessler et al., 1996)
In particolarelo studio epidemiologico condotto sulla popolazione generale di Sesto Fiorentino dal 1996 al 1999 (Faravelli et al., 2004) ha rilevato:
Prevalenza lifetime dei disturbi psichiatrici: 24,4 %
Prevalenza lifetime dei disturbi da uso di sostanze: 0,7 %
Disturbi depressivi in comorbidità con disturbi da uso di sostanze: 2,4%
Disturbi da uso di sostanze in comorbidità con disturbi depressivi: 31,7%
IPOTESI EZIOPATOGENETICHE1.Disturbo psichiatrico primario (sostanze come automedicazione)
2.Disturbo psichiatrico secondario all’uso della sostanza
3.Predisposizione comune
4.Associazione casuale
Secondo il DSM IV la coesistenza di sintomi psichiatrici e uso di sostanze si può verificare in tre circostanze:
•Disturbi da uso di sostanze che produono alterazioni dell’umore
•Disturbi psichiatrici indotti da sostanze
•Vera e propria comorbidità tra disturbi dell’umore e disturbi da uso di sostanze
DISTURBI DSM IV CORRELATI A SOSTANZE
Disturbi da uso di sostanze Dipendenza da sostanze
Abuso di sostanze
Disturbi indotti da sostanze Intossicazione da sostanze
Astinenza da sostanze
Delirium indotto da sostanze
Demenza persistente indotta da sostanze
Disturbo amnestico persistente indotto da sostanze
Disturbo psicotico indotto da sostanze
Disturbo dell’Umore indotto da sostanze
Disturbo d’Ansia indotto da sostanze
Disfunzione Sessuale Indotta da sostanze
Disturbo del Sonno Indotto da sostanze
Disturbo percettivo persistente da allucinogeni (flashbacks)
Disturbo Correlato a sostanze Non Altrimenti Specificato
SOSTANZE ELENCATE DAL DSM IV
•Alcool
Oppiacei
•Sedativi, ipnotici, ansiolitici
•Cocaina
•Amfetamine
•Allucinogeni
•Fenciclidina
•Cannabis
•Inalanti
•Nicotina
•Caffeina
DIPENDENZA DA SOSTANZE: CRITERI DSM IVUna modalità patologica d’uso della sostanza che conduce a menomazione o a disagio clinicamente significativi, come manifestato da tre (o più) delle condizioni seguenti, che ricorrono in un qualunque momento dello stesso periodo di 12 mesi:
1) tolleranza, come definita da ciascuno dei seguenti: a) il bisogno di dosi notevolmente più elevate per raggiungere l’intossicazione o l’effetto b) un effetto notevolmente diminuito con l’uso continuativo della stessa quantità della sostanza
2) astinenza, come manifestata da ciascuno dei seguenti: a) la caratteristica sindrome di astinenza per la sostanza (criteri A e B dei criteri)b) la stessa sostanza (o una correlata) è assunta per attenuare o evitare i sintomi3) la sostanza è spesso assunta in quantità maggiori o per periodi più prolungati rispetto a quanto previsto dal soggetto
4) desiderio persistente o tentativi infruttuosi di ridurre o controllare l’uso della sostanza
5) una grande quantità di tempo viene spesa in attività necessarie a procurarsi la sostanza, ad assumerla, o a riprendersi dai suoi effetti
6) interruzione o riduzione di importanti attività sociali, lavorative o ricreative a causa dell’uso della sostanza
7) uso continuativo della sostanza nonostante la consapevolezza di avere un problema persistente o ricorrente, di natura fisica o psicologica,verosimilmente causato o esacerbato dalla sostanza
Specificare se:Con Dipendenza Fisica: prove evidenti di tolleranza o di astinenza (cioè risultano soddisfatti entrambi gli item 1 e 2)
Senza Dipendenza Fisica: nessuna prova evidente di tolleranza o di astinenza (cioè non risultano soddisfatti gli item 1 e 2)
ABUSO DI SOSTANZE: CRITERI DSM IV
A. Una modalità patologica d’uso della sostanza che conduce a menomazione o a disagio clinicamente significativi, come manifestato da uno (o più) delle condizioni seguenti, che ricorrono in un qualunque momento dello stesso periodo di 12 mesi:
1) uso ricorrente della sostanza risultante in una incapacità di adempiere ai principali compiti connessi con il ruolo sul lavoro, a scuola o a casa
2) ricorrente uso della sostanza in situazioni fisicamente rischiose
3) ricorrenti problemi legali correlati alle sostanze
4) uso continuativo della sostanza nonostante persistenti problemi sociali o interpersonali causati o esacerbati dagli effetti della sostanza
B . I sintomi non hanno mai soddisfatto i criteri per Dipendenza da Sostanze di questa classe di sostanze.
INTOSSICAZIONE DA SOSTANZE: CRITERI DSM IV
A . Lo sviluppo di una sindrome sostanza-specifica reversibile dovuta alla recente assunzione di (o esposizione a) una sostanzaB . Modificazioni patologiche clinicamente significative sul piano comportamentale o psicologico dovute all’effetto della sostanza sul SNC e che si sviluppano durante o poco dopo l’assunzione della sostanzaC . I sintomi non sono dovuti a una condizione medica generale e non possono essere meglio spiegati con un altro disturbo mentale
ASTINENZA DA SOSTANZE: CRITERI DSM IV
A . Lo sviluppo di una sindrome sostanza-specifica conseguente alla cessazione (o riduzione) dell’assunzione di una sostanza precedentemente assunta in modo pesante e prolungato
B . La sindrome sostanza-specifica causa disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento sociale, lavorativo o di altre aree importanti
C . I sintomi non sono dovuti a una condizione medica generale e non possono essere meglio spiegati con un altro disturbo mentale
GESTIONE DEL PAZIENTE CON DOPPIA DIAGNOSI
•Anamnesi accurata
•Trattamento con modello seriale, parallelo o integrato
•Primo obiettivo risoluzione dell’abuso/dipendenza
•Comorbidità peggiora l’outcome, trattamento più intenso e duraturo
•Interferenza negativa tra sostanze di abuso e farmaci psichiatrici
•Potenziale di abuso del farmaco somministrato al pz
•Scarsa compliance dei pazienti, preferibile utilizzo di un modello integrato
•Utilizzo della psicoterapia di gruppo e/o individuale
•Coinvolgimento della famiglia
•Interventi sull’ambiente di vita
DOPPIA DIAGNOSI
Per doppia diagnosi si intende:
- Letteralmente: la presenza contemporanea di due disturbi psichiatrici che soddisfano i criteri diagnostici di un sistema nosografico di riferimento
- Nella nomenclatura psichiatrica: coesistenza di un disturbo da uso di sostanze (dipendenza o abuso) con un altro disturbo psichiatrico
Concetto di disturbo da uso di sostanze: una sostanza diventa una “droga” quando, dopo aver indotto gratificazione (senso di benessere, euforia, disinibizione nell’uomo) e quindi, in termini di psicologia sperimentale, esercitando un rinforzo positivo, nei confronti di essa progressivamente si sviluppano dipendenza e/o condotte di abuso.
Una dipendenza “patologica” (addiction) si instaura quando un individuo impara che uno specifico comportamento può farlo star bene in tempi rapidi, secondo il suo desiderio e/o lo aiuta a superare sentimenti spiacevoli e sintomi disforici di ansia, colpa o altri sintomi depressivi.
I Criteri fondamentali per definire una dipendenza patologica sono rappresentati da:
•Il desiderio incoercibile, craving, caratterizzato dall’impossibilità di resistere all’attuazione del comportamento
•Il fatto di continuare la medesima condotta nonostante le conseguenze negative di tipo psicologico, fisico, sociale o finanziario
•Il pensiero ossessivo e le continue preoccupazioni relative all’ottenimento della soddisfazione desiderata
•I tentativi di abbandonare il comportamento senza riuscirvi
•La marcata tolleranza che porta al bisogno di aumentare l’intensità o la frequenza per ottenere lo stesso effetto
•L’agitazione e l’ansia se non si può attuare il comportamento (astinenza)
•Sistema di difese per proteggere la propria dipendenza dagli attacchi degli altri (minimizzazione, razionalizzazione, autoinganno…)
L’abuso di sostanze si instaura quando la sostanza viene utilizzata attraverso una modalità patologica, caratterizzata da segni di intossicazione, dall’incapacità a interromperne l’uso nonostante la presenza di problemi sociali, interpersonali o legali causati dagli effetti della sostanza con conseguente compromissione delle attività sociali e/o lavorative.
Nell’instaurarsi della tossicodipendenza possiamo riconoscere due gruppi di fattori:
1) Le proprietà farmacologiche delle sostanze che determinano i loro effetti acuti e cronici
2) I fattori ambientali, sociali, psicologici, clinici e genetici che spingono un certo numero di individui a fare un uso saltuario o cronico delle sostanze
Epidemiologia
Prevalenza lifetime dei disturbi psichiatrici: 32,7% - 48 %
Prevalenza lifetime dei disturbi da uso di sostanze: 16,7% - 26,6% %
Disturbi psichiatrici in comorbidità con disturbi da uso di sostanze: 29%
Disturbi da uso di sostanze in comorbidità con altri disturbi psichiatrici: 37,5%
I disturbi da uso di sostanze più frequenti sono quelli da uso di alcol
I disturbi psichiatrici più frequentemente associati ai disturbi da uso di sostanze sono il disturbo di personalità antisociale e i disturbi dell’umore (soprattutto il disturbo bipolare).
Soggetti con diagnosi lifetime di disturbo psichiatrico hanno il 50,9 % di probabilità lifetime anche di disturbo da uso di sostanze
Soggetti con diagnosi lifetime di disturbo da uso di sostanze hanno il 51,4 % di probabilità lifetime anche di un altro disturbo psichiatrico
EZIOPATOGENESI
1. In certi casi può aversi che, in presenza di un disturbo psichiatrico primario, il paziente sviluppi condotte di abuso a scopo autoterapico, per ottenere cioè un sollievo dalla sintomatologia psichica (sostanze come automedicazione)
2. In altri casi, il disturbo psichiatrico può essere secondario all’uso protratto di una determinata sostanza che può aver slatentizzato la patologia in individui predisposti
3. Predisposizione comune
4. Associazione casuale
Secondo il DSM-IV la coesistenza di sintomi psichiatrici e uso di sostanze si può verificare in tre circostanze:
•Disturbi da uso di sostanze che producono alterazioni dell’umore
•Disturbi psichiatrici indotti da sostanze
•Vera e propria comorbidità tra disturbi dell’umore e disturbi da uso di sostanze
GESTIONE DEL PAZIENTE CON DOPPIA DIAGNOSI
•Anamnesi accurata
•Primo obiettivo: risoluzione dell’abuso/dipendenza e secondariamente (contemporaneamente) dovrà essere trattato il disturbo psichiatrico
•Tenere presente
- che la comorbidità (disturbo psichico con abuso/dipendenza da sostanze) peggiora il decorso, e che il trattamento dovrà essere più intenso e duraturo
- che può esservi interferenza negativa tra sostanze di abuso e farmaci
- il potenziale di abuso del farmaco somministrato al paziente (le benzodiazepine si prestano a condotte di abuso)
- la scarsa aderenza al trattamento, cosicché è preferibile l’utilizzo di un modello integrato
•Utilizzo della psicoterapia di gruppo e/o individuale sembra dare buoni risultati così come appare utile il coinvolgimento della famiglia ed attuare interventi sull’ambiente di vita
CRITERI PREVISTI DAL DSM-IV
DIPENDENZA DA SOSTANZE:
Una modalità patologica d’uso della sostanza che conduce a menomazione o a disagio clinicamente significativi, come manifestato da tre (o più) delle condizioni seguenti, che ricorrono in un qualunque momento dello stesso periodo di 12 mesi:
1) tolleranza, come definita da ciascuno dei seguenti: a) il bisogno di dosi notevolmente più elevate per raggiungere l’intossicazione o l’effetto b) un effetto notevolmente diminuito con l’uso continuativo della stessa quantità della sostanza
2) astinenza, come manifestata da ciascuno dei seguenti: a) la caratteristica sindrome di astinenza per la sostanza (criteri A e B dei criteri)b) la stessa sostanza (o una correlata) è assunta per attenuare o evitare i sintomi3) la sostanza è spesso assunta in quantità maggiori o per periodi più prolungati rispetto a quanto previsto dal soggetto
4) desiderio persistente o tentativi infruttuosi di ridurre o controllare l’uso della sostanza
5) una grande quantità di tempo viene spesa in attività necessarie a procurarsi la sostanza, ad assumerla, o a riprendersi dai suoi effetti
6) interruzione o riduzione di importanti attività sociali, lavorative o ricreative a causa dell’uso della sostanza
7) uso continuativo della sostanza nonostante la consapevolezza di avere un problema persistente o ricorrente, di natura fisica o psicologica,verosimilmente causato o esacerbato dalla sostanza
Specificare se:Con Dipendenza Fisica: prove evidenti di tolleranza o di astinenza (cioè risultano soddisfatti entrambi gli item 1 e 2)
Senza Dipendenza Fisica: nessuna prova evidente di tolleranza o di astinenza (cioè non risultano soddisfatti gli item 1 e 2)
ABUSO DI SOSTANZE
A. Una modalità patologica d’uso della sostanza che conduce a menomazione o a disagio clinicamente significativi, come manifestato da uno (o più) delle condizioni seguenti, che ricorrono in un qualunque momento dello stesso periodo di 12 mesi:
1) uso ricorrente della sostanza risultante in una incapacità di adempiere ai principali compiti connessi con il ruolo sul lavoro, a scuola o a casa
2) ricorrente uso della sostanza in situazioni fisicamente rischiose
3) ricorrenti problemi legali correlati alle sostanze
4) uso continuativo della sostanza nonostante persistenti problemi sociali o interpersonali causati o esacerbati dagli effetti della sostanza
B . I sintomi non hanno mai soddisfatto i criteri per Dipendenza da Sostanze di questa classe di sostanze.
INTOSSICAZIONE DA SOSTANZE
A . Lo sviluppo di una sindrome sostanza-specifica reversibile dovuta alla recente assunzione di (o esposizione a) una sostanzaB . Modificazioni patologiche clinicamente significative sul piano comportamentale o psicologico dovute all’effetto della sostanza sul SNC e che si sviluppano durante o poco dopo l’assunzione della sostanzaC . I sintomi non sono dovuti a una condizione medica generale e non possono essere meglio spiegati con un altro disturbo mentale
ASTINENZA DA SOSTANZE
A . Lo sviluppo di una sindrome sostanza-specifica conseguente alla cessazione (o riduzione) dell’assunzione di una sostanza precedentemente assunta in modo pesante e prolungato
B . La sindrome sostanza-specifica causa disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento sociale, lavorativo o di altre aree importanti
C . I sintomi non sono dovuti a una condizione medica generale e non possono essere meglio spiegati con un altro disturbo mentale
Una sostanza diventa una “droga” quando, dopo aver indotto gratificazione (senso di benessere, euforia, disinibizione nell’uomo) e quindi, in termini di psicologia sperimentale, esercitando un rinforzo positivo, nei confronti di essa progressivamente si sviluppano dipendenza e/o condotte di abuso.
Una dipendenza “patologica” (addiction) si instaura quando un individuo impara che uno specifico comportamento può farlo star bene in tempi rapidi, secondo il suo desiderio e/o lo aiuta a superare sentimenti spiacevoli e sintomi disforici di ansia, colpa o altri sintomi depressivi.
I Criteri fondamentali per definire una dipendenza patologica sono rappresentati da:
•Il desiderio incoercibile, il craving, caratterizzato dall’impossibilità di resistere all’attuazione del comportamento
•Il fatto di continuare la medesima condotta nonostante le conseguenze negative di tipo psicologico, fisico, sociale o finanziario
•Il pensiero ossessivo e le continue preoccupazioni relative all’ottenimento della soddisfazione desiderata
•I tentativi di abbandonare il comportamento senza riuscirvi
•La marcata tolleranza che porta al bisogno di aumentare l’intensità o la frequenza per ottenere lo stesso effetto
•L’agitazione e l’ansia se non si può attuare il comportamento (astinenza)
•Sistema di difese per proteggere la propria dipendenza dagli attacchi degli altri (minimizzazione, razionalizzazione, autoinganno…)
L’abuso di sostanze si instaura quando la sostanza viene utilizzata attraverso una modalità patologica, caratterizzata da segni di intossicazione, dall’incapacità a interromperne l’uso nonostante la presenza di problemi sociali, interpersonali o legali causati dagli effetti della sostanza con conseguente compromissione delle attività sociali e/o lavorative.
•
Nell’instaurarsi della tossicodipendenza possiamo riconoscere due gruppi di fattori:
1) Le proprietà farmacologiche delle sostanze che determinano i loro effetti acuti e cronici
2) I fattori ambientali, sociali, psicologici, clinici e genetici che spingono un certo numero di individui a fare un uso saltuario o cronico delle sostanze
La doppia diagnosi è
•Letteralmente: la presenza contemporanea di due disturbi psichiatrici che soddisfano i criteri diagnostici di un sistema nosografico di riferimento
•Nella nomenclatura psichiatrica : coesistenza di un disturbo da uso di sostanze (dipendenza o abuso) con un altro disturbo psichiatrico
Epidemiologia
Prevalenza lifetime dei disturbi psichiatrici: 32,7% - 48 %
Prevalenza lifetime dei disturbi psichiatrici eccetto i dist. da uso di sostanze: 22,5%
Prevalenza lifetime dei disturbi da uso di sostanze: 16,7% - 26,6% %
Disturbi psichiatrici in comorbidità con disturbi da uso di sostanze: 29%
Disturbi da uso di sostanze in comorbidità con altri disturbi psichiatrici: 37,5%
I disturbi da uso di sostanze più frequenti sono quelli da uso di alcol
I disturbi psichiatrici più frequentemente associati ai disturbi da uso di sostanze sono il disturbo di personalità antisociale e i disturbi dell’umore (soprattutto il dist. bipolare).
Soggetti con diagnosi lifetime di disturbo psichiatrico hanno il 50,9 % di probabilità lifetime anche di disturbo da uso di sostanze
Soggetti con diagnosi lifetime di disturbo da uso di sostanze hanno il 51,4 % di probabilità lifetime anche di un altro disturbo psichiatrico
*Dati ECA (Epidemiological Catchment Area Study) (Regier et al., 1990) e NCS (National Comorbidity Survey) (Kessler et al., 1994; Kessler et al., 1996)
In particolarelo studio epidemiologico condotto sulla popolazione generale di Sesto Fiorentino dal 1996 al 1999 (Faravelli et al., 2004) ha rilevato:
Prevalenza lifetime dei disturbi psichiatrici: 24,4 %
Prevalenza lifetime dei disturbi da uso di sostanze: 0,7 %
Disturbi depressivi in comorbidità con disturbi da uso di sostanze: 2,4%
Disturbi da uso di sostanze in comorbidità con disturbi depressivi: 31,7%
IPOTESI EZIOPATOGENETICHE1.Disturbo psichiatrico primario (sostanze come automedicazione)
2.Disturbo psichiatrico secondario all’uso della sostanza
3.Predisposizione comune
4.Associazione casuale
Secondo il DSM IV la coesistenza di sintomi psichiatrici e uso di sostanze si può verificare in tre circostanze:
•Disturbi da uso di sostanze che produono alterazioni dell’umore
•Disturbi psichiatrici indotti da sostanze
•Vera e propria comorbidità tra disturbi dell’umore e disturbi da uso di sostanze
DISTURBI DSM IV CORRELATI A SOSTANZE
Disturbi da uso di sostanze Dipendenza da sostanze
Abuso di sostanze
Disturbi indotti da sostanze Intossicazione da sostanze
Astinenza da sostanze
Delirium indotto da sostanze
Demenza persistente indotta da sostanze
Disturbo amnestico persistente indotto da sostanze
Disturbo psicotico indotto da sostanze
Disturbo dell’Umore indotto da sostanze
Disturbo d’Ansia indotto da sostanze
Disfunzione Sessuale Indotta da sostanze
Disturbo del Sonno Indotto da sostanze
Disturbo percettivo persistente da allucinogeni (flashbacks)
Disturbo Correlato a sostanze Non Altrimenti Specificato
SOSTANZE ELENCATE DAL DSM IV
•Alcool
Oppiacei
•Sedativi, ipnotici, ansiolitici
•Cocaina
•Amfetamine
•Allucinogeni
•Fenciclidina
•Cannabis
•Inalanti
•Nicotina
•Caffeina
DIPENDENZA DA SOSTANZE: CRITERI DSM IVUna modalità patologica d’uso della sostanza che conduce a menomazione o a disagio clinicamente significativi, come manifestato da tre (o più) delle condizioni seguenti, che ricorrono in un qualunque momento dello stesso periodo di 12 mesi:
1) tolleranza, come definita da ciascuno dei seguenti: a) il bisogno di dosi notevolmente più elevate per raggiungere l’intossicazione o l’effetto b) un effetto notevolmente diminuito con l’uso continuativo della stessa quantità della sostanza
2) astinenza, come manifestata da ciascuno dei seguenti: a) la caratteristica sindrome di astinenza per la sostanza (criteri A e B dei criteri)b) la stessa sostanza (o una correlata) è assunta per attenuare o evitare i sintomi3) la sostanza è spesso assunta in quantità maggiori o per periodi più prolungati rispetto a quanto previsto dal soggetto
4) desiderio persistente o tentativi infruttuosi di ridurre o controllare l’uso della sostanza
5) una grande quantità di tempo viene spesa in attività necessarie a procurarsi la sostanza, ad assumerla, o a riprendersi dai suoi effetti
6) interruzione o riduzione di importanti attività sociali, lavorative o ricreative a causa dell’uso della sostanza
7) uso continuativo della sostanza nonostante la consapevolezza di avere un problema persistente o ricorrente, di natura fisica o psicologica,verosimilmente causato o esacerbato dalla sostanza
Specificare se:Con Dipendenza Fisica: prove evidenti di tolleranza o di astinenza (cioè risultano soddisfatti entrambi gli item 1 e 2)
Senza Dipendenza Fisica: nessuna prova evidente di tolleranza o di astinenza (cioè non risultano soddisfatti gli item 1 e 2)
ABUSO DI SOSTANZE: CRITERI DSM IV
A. Una modalità patologica d’uso della sostanza che conduce a menomazione o a disagio clinicamente significativi, come manifestato da uno (o più) delle condizioni seguenti, che ricorrono in un qualunque momento dello stesso periodo di 12 mesi:
1) uso ricorrente della sostanza risultante in una incapacità di adempiere ai principali compiti connessi con il ruolo sul lavoro, a scuola o a casa
2) ricorrente uso della sostanza in situazioni fisicamente rischiose
3) ricorrenti problemi legali correlati alle sostanze
4) uso continuativo della sostanza nonostante persistenti problemi sociali o interpersonali causati o esacerbati dagli effetti della sostanza
B . I sintomi non hanno mai soddisfatto i criteri per Dipendenza da Sostanze di questa classe di sostanze.
INTOSSICAZIONE DA SOSTANZE: CRITERI DSM IV
A . Lo sviluppo di una sindrome sostanza-specifica reversibile dovuta alla recente assunzione di (o esposizione a) una sostanzaB . Modificazioni patologiche clinicamente significative sul piano comportamentale o psicologico dovute all’effetto della sostanza sul SNC e che si sviluppano durante o poco dopo l’assunzione della sostanzaC . I sintomi non sono dovuti a una condizione medica generale e non possono essere meglio spiegati con un altro disturbo mentale
ASTINENZA DA SOSTANZE: CRITERI DSM IV
A . Lo sviluppo di una sindrome sostanza-specifica conseguente alla cessazione (o riduzione) dell’assunzione di una sostanza precedentemente assunta in modo pesante e prolungato
B . La sindrome sostanza-specifica causa disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento sociale, lavorativo o di altre aree importanti
C . I sintomi non sono dovuti a una condizione medica generale e non possono essere meglio spiegati con un altro disturbo mentale
GESTIONE DEL PAZIENTE CON DOPPIA DIAGNOSI
•Anamnesi accurata
•Trattamento con modello seriale, parallelo o integrato
•Primo obiettivo risoluzione dell’abuso/dipendenza
•Comorbidità peggiora l’outcome, trattamento più intenso e duraturo
•Interferenza negativa tra sostanze di abuso e farmaci psichiatrici
•Potenziale di abuso del farmaco somministrato al pz
•Scarsa compliance dei pazienti, preferibile utilizzo di un modello integrato
•Utilizzo della psicoterapia di gruppo e/o individuale
•Coinvolgimento della famiglia
•Interventi sull’ambiente di vita
DOPPIA DIAGNOSI
Per doppia diagnosi si intende:
- Letteralmente: la presenza contemporanea di due disturbi psichiatrici che soddisfano i criteri diagnostici di un sistema nosografico di riferimento
- Nella nomenclatura psichiatrica: coesistenza di un disturbo da uso di sostanze (dipendenza o abuso) con un altro disturbo psichiatrico
Concetto di disturbo da uso di sostanze: una sostanza diventa una “droga” quando, dopo aver indotto gratificazione (senso di benessere, euforia, disinibizione nell’uomo) e quindi, in termini di psicologia sperimentale, esercitando un rinforzo positivo, nei confronti di essa progressivamente si sviluppano dipendenza e/o condotte di abuso.
Una dipendenza “patologica” (addiction) si instaura quando un individuo impara che uno specifico comportamento può farlo star bene in tempi rapidi, secondo il suo desiderio e/o lo aiuta a superare sentimenti spiacevoli e sintomi disforici di ansia, colpa o altri sintomi depressivi.
I Criteri fondamentali per definire una dipendenza patologica sono rappresentati da:
•Il desiderio incoercibile, craving, caratterizzato dall’impossibilità di resistere all’attuazione del comportamento
•Il fatto di continuare la medesima condotta nonostante le conseguenze negative di tipo psicologico, fisico, sociale o finanziario
•Il pensiero ossessivo e le continue preoccupazioni relative all’ottenimento della soddisfazione desiderata
•I tentativi di abbandonare il comportamento senza riuscirvi
•La marcata tolleranza che porta al bisogno di aumentare l’intensità o la frequenza per ottenere lo stesso effetto
•L’agitazione e l’ansia se non si può attuare il comportamento (astinenza)
•Sistema di difese per proteggere la propria dipendenza dagli attacchi degli altri (minimizzazione, razionalizzazione, autoinganno…)
L’abuso di sostanze si instaura quando la sostanza viene utilizzata attraverso una modalità patologica, caratterizzata da segni di intossicazione, dall’incapacità a interromperne l’uso nonostante la presenza di problemi sociali, interpersonali o legali causati dagli effetti della sostanza con conseguente compromissione delle attività sociali e/o lavorative.
Nell’instaurarsi della tossicodipendenza possiamo riconoscere due gruppi di fattori:
1) Le proprietà farmacologiche delle sostanze che determinano i loro effetti acuti e cronici
2) I fattori ambientali, sociali, psicologici, clinici e genetici che spingono un certo numero di individui a fare un uso saltuario o cronico delle sostanze
Epidemiologia
Prevalenza lifetime dei disturbi psichiatrici: 32,7% - 48 %
Prevalenza lifetime dei disturbi da uso di sostanze: 16,7% - 26,6% %
Disturbi psichiatrici in comorbidità con disturbi da uso di sostanze: 29%
Disturbi da uso di sostanze in comorbidità con altri disturbi psichiatrici: 37,5%
I disturbi da uso di sostanze più frequenti sono quelli da uso di alcol
I disturbi psichiatrici più frequentemente associati ai disturbi da uso di sostanze sono il disturbo di personalità antisociale e i disturbi dell’umore (soprattutto il disturbo bipolare).
Soggetti con diagnosi lifetime di disturbo psichiatrico hanno il 50,9 % di probabilità lifetime anche di disturbo da uso di sostanze
Soggetti con diagnosi lifetime di disturbo da uso di sostanze hanno il 51,4 % di probabilità lifetime anche di un altro disturbo psichiatrico
EZIOPATOGENESI
1. In certi casi può aversi che, in presenza di un disturbo psichiatrico primario, il paziente sviluppi condotte di abuso a scopo autoterapico, per ottenere cioè un sollievo dalla sintomatologia psichica (sostanze come automedicazione)
2. In altri casi, il disturbo psichiatrico può essere secondario all’uso protratto di una determinata sostanza che può aver slatentizzato la patologia in individui predisposti
3. Predisposizione comune
4. Associazione casuale
Secondo il DSM-IV la coesistenza di sintomi psichiatrici e uso di sostanze si può verificare in tre circostanze:
•Disturbi da uso di sostanze che producono alterazioni dell’umore
•Disturbi psichiatrici indotti da sostanze
•Vera e propria comorbidità tra disturbi dell’umore e disturbi da uso di sostanze
GESTIONE DEL PAZIENTE CON DOPPIA DIAGNOSI
•Anamnesi accurata
•Primo obiettivo: risoluzione dell’abuso/dipendenza e secondariamente (contemporaneamente) dovrà essere trattato il disturbo psichiatrico
•Tenere presente
- che la comorbidità (disturbo psichico con abuso/dipendenza da sostanze) peggiora il decorso, e che il trattamento dovrà essere più intenso e duraturo
- che può esservi interferenza negativa tra sostanze di abuso e farmaci
- il potenziale di abuso del farmaco somministrato al paziente (le benzodiazepine si prestano a condotte di abuso)
- la scarsa aderenza al trattamento, cosicché è preferibile l’utilizzo di un modello integrato
•Utilizzo della psicoterapia di gruppo e/o individuale sembra dare buoni risultati così come appare utile il coinvolgimento della famiglia ed attuare interventi sull’ambiente di vita
CRITERI PREVISTI DAL DSM-IV
DIPENDENZA DA SOSTANZE:
Una modalità patologica d’uso della sostanza che conduce a menomazione o a disagio clinicamente significativi, come manifestato da tre (o più) delle condizioni seguenti, che ricorrono in un qualunque momento dello stesso periodo di 12 mesi:
1) tolleranza, come definita da ciascuno dei seguenti: a) il bisogno di dosi notevolmente più elevate per raggiungere l’intossicazione o l’effetto b) un effetto notevolmente diminuito con l’uso continuativo della stessa quantità della sostanza
2) astinenza, come manifestata da ciascuno dei seguenti: a) la caratteristica sindrome di astinenza per la sostanza (criteri A e B dei criteri)b) la stessa sostanza (o una correlata) è assunta per attenuare o evitare i sintomi3) la sostanza è spesso assunta in quantità maggiori o per periodi più prolungati rispetto a quanto previsto dal soggetto
4) desiderio persistente o tentativi infruttuosi di ridurre o controllare l’uso della sostanza
5) una grande quantità di tempo viene spesa in attività necessarie a procurarsi la sostanza, ad assumerla, o a riprendersi dai suoi effetti
6) interruzione o riduzione di importanti attività sociali, lavorative o ricreative a causa dell’uso della sostanza
7) uso continuativo della sostanza nonostante la consapevolezza di avere un problema persistente o ricorrente, di natura fisica o psicologica,verosimilmente causato o esacerbato dalla sostanza
Specificare se:Con Dipendenza Fisica: prove evidenti di tolleranza o di astinenza (cioè risultano soddisfatti entrambi gli item 1 e 2)
Senza Dipendenza Fisica: nessuna prova evidente di tolleranza o di astinenza (cioè non risultano soddisfatti gli item 1 e 2)
ABUSO DI SOSTANZE
A. Una modalità patologica d’uso della sostanza che conduce a menomazione o a disagio clinicamente significativi, come manifestato da uno (o più) delle condizioni seguenti, che ricorrono in un qualunque momento dello stesso periodo di 12 mesi:
1) uso ricorrente della sostanza risultante in una incapacità di adempiere ai principali compiti connessi con il ruolo sul lavoro, a scuola o a casa
2) ricorrente uso della sostanza in situazioni fisicamente rischiose
3) ricorrenti problemi legali correlati alle sostanze
4) uso continuativo della sostanza nonostante persistenti problemi sociali o interpersonali causati o esacerbati dagli effetti della sostanza
B . I sintomi non hanno mai soddisfatto i criteri per Dipendenza da Sostanze di questa classe di sostanze.
INTOSSICAZIONE DA SOSTANZE
A . Lo sviluppo di una sindrome sostanza-specifica reversibile dovuta alla recente assunzione di (o esposizione a) una sostanzaB . Modificazioni patologiche clinicamente significative sul piano comportamentale o psicologico dovute all’effetto della sostanza sul SNC e che si sviluppano durante o poco dopo l’assunzione della sostanzaC . I sintomi non sono dovuti a una condizione medica generale e non possono essere meglio spiegati con un altro disturbo mentale
ASTINENZA DA SOSTANZE
A . Lo sviluppo di una sindrome sostanza-specifica conseguente alla cessazione (o riduzione) dell’assunzione di una sostanza precedentemente assunta in modo pesante e prolungato
B . La sindrome sostanza-specifica causa disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento sociale, lavorativo o di altre aree importanti
C . I sintomi non sono dovuti a una condizione medica generale e non possono essere meglio spiegati con un altro disturbo mentale