La notizia arriva da Jeremy Dean, psicologo americano.
Secondo l’autore si può cambiare la propria vita, almeno in parte, in 66 giorni; tempo necessario per sostituire le vecchie abitudini con altre nuove e soprattutto migliori.
Le nostre giornate, sostiene lo psicologo, scorrono in azioni del tutto automatiche.
Il potere delle abitudini sulla nostra vita, se da una parte ci consente di risparmiare energia, d’altra parte cerca di resistere al cambiamento; quindi i buoni propositi sono spesso destinati a fallire.
Cosa, quando e cosa mangiare, in che negozio e quali prodotti comprare, in che modo andare a lavoro o come organizzare il tempo libero: sono questi esempi più tipici di comportamenti dominati dalle abitudini.
Il problema è che controllare e modificare le abitudini non è semplice. I piani troppo drastici rischiano di fallire . Il modo migliore per modificarsi è iniziare con obiettivi realistici e collegati a situazioni concrete.
Per esempio:“ dopo il lavoro farò una corsetta di dieci minuti”. E’ anche importante formulare le intenzioni con un dialogo interno positivo: invece di dirsi “se avrò fame dopo pranzo non mangerò cioccolato” è meglio dirsi”se avrò fame tra i pasti, mangerò una mela”.
Infine, anche un po’ d’astuzia non guasta. Funzionano molto quei trucchi che tendiamo ad usare in modo istintivo: per esempio mettere la sveglia lontano dal comodino per svegliarsi prima o non tenere cibi grassi a casa per seguire una dieta.