Malattia cronica

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Affrontiamo anche tematiche riguardanti la droga, l'alcolismo, i disturbi di personalità quali borderline, narcisistico, evitante, derealizzazione, depersonalizzazione.
Condividiamo anche informazioni utili sulle nuove scoperte scientifiche in campo medico.

Malattia cronica

Messaggioda SpringToCome » 07/03/2025, 16:03



Bella domanda e ti ringrazio,
non credo di poter essere un esempio per modi di affrontare queste cose, anche perchè altrimenti non sarei su questo forum a scrivere.

Purtroppo tendo a procrastinare le problematiche di cui mi rendo conto. Ad esempio il problema odontoiatrico, o quello al ginocchio di cui ti parlavo, ma anche quello della dermatite.
Quest' ultima ad esempio è da un paio di anni che rinvio la visita da un dermatologo, poichè approfitto dei periodi in cui sto meglio per dirmi che si sta autorisolvendo. Oppure ho provato in maniera autonoma vari shampoo ed altro, e adesso pare che stia andando un po' meglio.
Ma in ogni caso so che dovro' andare a farmi una visita.
Idem dicasi per gli altri due casi, quello odontoiatrico è un po' piu' serio pero' e dovrei cercare di spronarmi al risolverlo in breve tempo, prima che peggiori.

Purtroppo il mio procrastinare non deriva dal problema in sè, ma da un mio atteggiamento depresso e apatico che già ho di base. Le problematiche che descrivevo aumentano solo questa mia sensazione di immobilità e di rifiuto alla risoluzione.

Diciamo che sono ben consapevole del perchè procrastino.

Tendo un po' come tutti (e perdonami se te lo dico cosi' ma credo anche tu) al vittimismo. Quando scrivi trovo "ingiuste" determinate cose, beh ti capisco, pero' quando lo dico a me stesso sono consapevole che sto trovando una scusa per non affrontare altre situazioni, appunto la depressione e l' apatia.

So però che se voglio migliorare devo cercare in qualche modo di predispormi alla serenità e al buon umore, o cercarmi altri stimoli che possano invogliarmi a misurarmi con cose nuove o a vedere altro nella vita che non sia quel dipinto a tinte fosche in cui spesso ricado.

E' stata una bella botta a settembre non poter andare più a correre per il problema al ginocchio, credo che in gran parte il mio "malumore" e la mia apatia siano ritornate anche per questo.
Sai quando trovi una nuova cosa in cui misurarti se poi interviene qualcosa che la mette in standby o la fa fallire indipendentemente dalla tua volontà diventa difficile nel mio caso riaversi, il colpo si accusa molto.

Infatti questo è uno dei motivi per cui sono sempre timoroso a cominciare ad impegnarmi in cose nuove, ma comunque cerco di sforzarmi nel farlo.

Purtroppo è difficle anche per i miei starmi dietro, soprattutto emotivamente, e ne sono consapevole, pero' con il diaologo sono riuscito almeno a spiegargli cosa non va, e a modo loro riescono ad accettare i miei tempi e i miei spazi.

Il lavoro per me è un buon modo per distrarmi dal mio umore. Anche se non tutte le persone con cui lavoro mi piacciono, pero' rappresentano una buona occasione per non entrare sempre nei soliti loop di pensiero di quando sto a tu per tu in silenzio intimamente con me stesso.

In questi giorni ho deciso di cominciare una nuova cosa con cui vorrei provare a misurarmi, che presuppone impegno e dedizione per i prossimi mesi. Comincio così sperando che poi man mano riesca a migliorare l'umore e a decidere di affrontare tutte le altre questioni che sto procrastinando.

Mi spiace se nel rispondere ho parlato così tanto di me, e probabilmente queste cose non ti saranno nemmeno affini alla tua problematica, pero' non so magari possono servirti per farti scattare un' intuizione su come provare a sbloccarti un po'.

La migliore cosa che puoi fare per il momento è distrarti impegnandoti su altro, su qualcosa che cerchi di gratificarti un po' e ti allontani dai soliti pensieri che hai, questo magari ti predisporrà a vedere le cose in maniera diversa e ad affrontarle con un pochino piu' di serenità.
Va da se che prima di fare qualsiasi tentativo in tal senso, il presupposto principale pero' è non mentire mai a se stessi ed essere sempre sinceri su cio' che sappiamo essere dei nostri difetti o problematiche che ci impediscono di andare oltre dove invece vorremmo essere.
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Ultima modifica di SpringToCome il 07/03/2025, 16:09, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda VeraVita » 07/03/2025, 16:08



RyanTheNorthman ha scritto:
SpringToCome ha scritto:Ryan ma l' accettazione è il risultato di un percorso che devi fare, non è una cosa che viene così in maniera veloce e spontanea.

Ognuno ha i suoi tempi.

L'accettazione è l' ultima delle 5 fasi dell' elaborazione del "lutto". Ovviamente per "lutto" non si intende soltanto letteralmente il caso di un decesso di una persona, ma soprattutto anche tutto ciò che comporta uno sconvolgimento della propria vita, come essere affetti da una problematica cronica come la tua.

In questo processo ci sono altre fasi prima dell' accettazione che sono:
1) Negazione: si rifiuta la malattia o la problematica in corso
2) Rabbia: per la condizione in cui si è, e in cui non sono gli altri "normali"
3) Contrattazione: dove ci si chiede come sarebbe andata se avessimo agito in maniera diversa, quindi il sentimento di solito è di senso di colpa o rimpianto.
4) Depressione: in cui si sta in una sensazione di tristezza che puo' essere una "depressione di tipo reattiva" in cui ti senti sconfortato ed impotente di fronte al problema
5) Accettazione: ossia accettare la problematica ed imparare a conviverci adottando le giuste strategie (come ti raccontava Ellen della sua esperienza)

E' un percorso quindi che devi fare, ed in ogni fase devi cercare di progredire piano piano, non si passa infatti dalla negazione direttamente all' accettazione purtroppo. E' un percorso che merita il tempo giusto che ci vuole per esser fatto, e quando c'è un intoppo che ti fa rallentare o fermare, c'è bisogno di un supporto esterno che ti aiuti a riprendere il cammino.

Questo è un percorso indipendente dal mondo esterno e dalle opinioni degli altri, è una cosa solo tua.

Ti invito se ti va a cercare di piu' sull' argomento "elaborazione del lutto" magari trovi degli spunti interessanti che possono aiutarti.

Anche io mi sforzo di essere ottimista, benchè non ne abbia alcun motivo.... ed anche a me ne succedono di tutti i colori, a partire dal dentista che mi ha sbagliato 2 impianti ed una devitalizzazione e ora non so come risolvere la cosa, all' andare a correre e accusare un problema non ben precisato al ginocchio che mi ha lasciato totalmente fermo per 1 mese e mezzo e da 6 non riesco piu' ad andare a correre, la dermatite che mi accompagna oramai da 15 anni, e tanto altro....

Hai ragione tutto ciò fa rabbia, come anche i drammatici epiloghi altrui.
L' esempio che ti facevo di Alex Zanardi è emblematico. Si era ripreso dopo l'incidente di 20 anni fa in cui aveva perso entrambi gli arti inferiori, è stato celebrato dall' opinione pubblica per anni come atleta paralimpico come esempio di volontà impegno e non rassegnazione, poi ha avuto anni fa durante una gara, un nuovo incidente in cui ha riportato purtroppo anche danni cerebrali, ed oggi non ne parla piu' nessuno, nessuno se ne ricorda piu' che lui è lì in un letto a cercare di riprendersi tra il sostegno e le speranze dei suoi familiari. L' opinione pubblica che tanto lo celebrava, se è dimenticata totalmente di lui e della sua famiglia.

Non puoi farti condizionare per gli inestetismi che oggi puoi mostrare, o per il timore che domani tu possa sviluppare altre patologie di tipo autoimmunitario, devi andare avanti lo stesso, in maniera un po' incosciente non devi pensarci, almeno fino a quando questi problemi non dovessero presentarsi, perchè è anche molto probabile che cio' non accadra' mai.... non puoi sprecare la tua vita nell' ipotesi che domani "potrebbe accadere..." o "potrebbe succedermi..."

Ognuno fa il suo percorso, vedi ellen che ti ha raccontato il suo? E tu devi fare il tuo che è diverso da quello di tutti gli altri.


Grazie per le informazioni che mi hai dato. In realtà sull'argomento dell'elaborazione del lutto ero già informato, avevo letto molto a riguardo; per quanto riguarda le cinque fasi che si attraversano, non saprei dire in quale mi trovi, dato che provo un miscuglio di sentimenti, riconducibili a tutte e cinque, o se magari sono bloccato in una di quelle, perché c'è da dire che non tutti sperimentano le fasi in quel modo o in quell'ordine e non tutti arrivano all'accettazione (che, ripeto, la vedo più che altro come una rassegnazione all'ingiustizia, che alla fine non fa vivere appieno), qualcuno rimane in stallo e qualcun'altro arriva alla non accettazione.
Una curiosità se posso: tu attualmente quali strategie e comportamenti adotti che ti aiutano ad essere sereno e ad alleggerire la tua condizione? Mi piacerebbe sapere un po' anche come fanno gli altri, potrebbe rivelarsi utile.


Sai, su questo argomento la penso uguale come te. Inoltre, mi rifiuto di credere che nel 2025 con tutto quello che hanno scoperto la medicina ancora non abbia trovato una soluzione per alcune cose. Però, lo sai cosa penso? Che alla fine siamo essere umani, viviamo, invecchiamo e moriamo. Siamo unici. Non siamo eterni. Meglio accettarsi per quello che si è. Un giorno capiremo il perché di tante cose. Accettarsi non è una sconfitta. È un modo di amarsi. Chi fa questi discorsi in genere è per provocare e non lo fa con l'intento di aiutare (chi magari dice che ha scoperto qualche farmaco miracoloso o che basta operarsi). Alcune cose dovrebbero essere l'ultima spiaggia. Ad ogni modo, secondo me, per quanto difficile è meglio pensare alle cose positive. E non cercare di cambiare l'impossibile.. secondo, me!
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Messaggioda Lanoia » 07/03/2025, 18:04



Oggi esistono vari sistemi, non è vero che non si può fare nulla, il problema è che è tutto a pagamento. Esempio esistono peeling chimici a base di acido ialuronico mirato per il viso e la dermatite, fatti sia da chirurghi plastici che estetiste qualificate. Ci sono coloro che cambiano colore agli occhi, si rifanno i denti super bianchi, si allungano i genitali, di tutto e di più che alcuni diventano dei veri mostri..si può fare, basta pagare!
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Messaggioda VeraVita » 07/03/2025, 18:11



Lanoia ha scritto:Oggi esistono vari sistemi, non è vero che non si può fare nulla, il problema è che è tutto a pagamento. Esempio esistono peeling chimici a base di acido ialuronico mirato per il viso e la dermatite, fatti sia da chirurghi plastici che estetiste qualificate. Ci sono coloro che cambiano colore agli occhi, si rifanno i denti super bianchi, si allungano i genitali, di tutto e di più che alcuni diventano dei veri mostri..si può fare, basta pagare!


Se per questo io conosco pure una che pur di non stare su una sedia a rotelle si è fatta l'operazione ed è una specie di cyber donna perché poi deve anche ricaricare l'apparecchio che ha dentro di lei se no, rimane bloccata. Detto ciò, il problema è che non sempre si trovano medici onesti e non è vero che ti risolvono il problema. Becchi il medico che non gli va di lavorare o vuole solo spillarti i soldi e ti rovina a VITA poi vedi come rimpiangi com'eri prima! Ma poi secondo te, chi si rifà ad esempio il seno o il naso sta bene o soffre tutti i giorni come un cane? Fanno vedere tutta questa bellezza e eterna giovinezza e via discorrendo.. ma secondo me è tutto il contrario della bellezza e salute.. :"( forse parlo così per la mia esperienza.. ma secondo me, pure gli altri, con il dovuto rispetto, non se la passano chissà quanto meglio!
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Messaggioda RyanTheNorthman » 07/03/2025, 18:56



SpringToCome ha scritto:Bella domanda e ti ringrazio,
non credo di poter essere un esempio per modi di affrontare queste cose, anche perchè altrimenti non sarei su questo forum a scrivere.

Purtroppo tendo a procrastinare le problematiche di cui mi rendo conto. Ad esempio il problema odontoiatrico, o quello al ginocchio di cui ti parlavo, ma anche quello della dermatite.
Quest' ultima ad esempio è da un paio di anni che rinvio la visita da un dermatologo, poichè approfitto dei periodi in cui sto meglio per dirmi che si sta autorisolvendo. Oppure ho provato in maniera autonoma vari shampoo ed altro, e adesso pare che stia andando un po' meglio.
Ma in ogni caso so che dovro' andare a farmi una visita.
Idem dicasi per gli altri due casi, quello odontoiatrico è un po' piu' serio pero' e dovrei cercare di spronarmi al risolverlo in breve tempo, prima che peggiori.

Purtroppo il mio procrastinare non deriva dal problema in sè, ma da un mio atteggiamento depresso e apatico che già ho di base. Le problematiche che descrivevo aumentano solo questa mia sensazione di immobilità e di rifiuto alla risoluzione.

Diciamo che sono ben consapevole del perchè procrastino.

Tendo un po' come tutti (e perdonami se te lo dico cosi' ma credo anche tu) al vittimismo. Quando scrivi trovo "ingiuste" determinate cose, beh ti capisco, pero' quando lo dico a me stesso sono consapevole che sto trovando una scusa per non affrontare altre situazioni, appunto la depressione e l' apatia.

So però che se voglio migliorare devo cercare in qualche modo di predispormi alla serenità e al buon umore, o cercarmi altri stimoli che possano invogliarmi a misurarmi con cose nuove o a vedere altro nella vita che non sia quel dipinto a tinte fosche in cui spesso ricado.

E' stata una bella botta a settembre non poter andare più a correre per il problema al ginocchio, credo che in gran parte il mio "malumore" e la mia apatia siano ritornate anche per questo.
Sai quando trovi una nuova cosa in cui misurarti se poi interviene qualcosa che la mette in standby o la fa fallire indipendentemente dalla tua volontà diventa difficile nel mio caso riaversi, il colpo si accusa molto.

Infatti questo è uno dei motivi per cui sono sempre timoroso a cominciare ad impegnarmi in cose nuove, ma comunque cerco di sforzarmi nel farlo.

Purtroppo è difficle anche per i miei starmi dietro, soprattutto emotivamente, e ne sono consapevole, pero' con il diaologo sono riuscito almeno a spiegargli cosa non va, e a modo loro riescono ad accettare i miei tempi e i miei spazi.

Il lavoro per me è un buon modo per distrarmi dal mio umore. Anche se non tutte le persone con cui lavoro mi piacciono, pero' rappresentano una buona occasione per non entrare sempre nei soliti loop di pensiero di quando sto a tu per tu in silenzio intimamente con me stesso.

In questi giorni ho deciso di cominciare una nuova cosa con cui vorrei provare a misurarmi, che presuppone impegno e dedizione per i prossimi mesi. Comincio così sperando che poi man mano riesca a migliorare l'umore e a decidere di affrontare tutte le altre questioni che sto procrastinando.

Mi spiace se nel rispondere ho parlato così tanto di me, e probabilmente queste cose non ti saranno nemmeno affini alla tua problematica, pero' non so magari possono servirti per farti scattare un' intuizione su come provare a sbloccarti un po'.

La migliore cosa che puoi fare per il momento è distrarti impegnandoti su altro, su qualcosa che cerchi di gratificarti un po' e ti allontani dai soliti pensieri che hai, questo magari ti predisporrà a vedere le cose in maniera diversa e ad affrontarle con un pochino piu' di serenità.
Va da se che prima di fare qualsiasi tentativo in tal senso, il presupposto principale pero' è non mentire mai a se stessi ed essere sempre sinceri su cio' che sappiamo essere dei nostri difetti o problematiche che ci impediscono di andare oltre dove invece vorremmo essere.


Grazie per i consigli. In tutti questi anni mi sono impegnato in tutto quello che mi piace fare per distrarmi, il che a volte funziona e altre volte no, e anche quando funziona poi in un modo o nell'altro ritorno sempre su quelle problematiche, perché prima o poi ci devo pensare, e purtroppo non riesco ancora a vederle in maniera diversa e affrontarle più serenamente, e non so se ci riuscirò mai, quello più che altro è il fulcro del discorso.
Spero che tu riesca a capire esattamente cos'hai al ginocchio, dato che a quanto ho capito nessun medico ti ha saputo dare una spiegazione (il che lo trovo strano). Mi dispiace inoltre che abbia dovuto rinunciare a correre, una cosa che ti appassionava tanto, ma magari avrai la fortuna di trovare qualcos'altro; se io dovessi immaginare di smettere di andare a cavallo, che è tra le uniche cose che mi fa stare bene, non so cosa farei. Comunque ti auguro buona fortuna.
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Messaggioda RyanTheNorthman » 07/03/2025, 19:19



Lanoia ha scritto:Oggi esistono vari sistemi, non è vero che non si può fare nulla, il problema è che è tutto a pagamento. Esempio esistono peeling chimici a base di acido ialuronico mirato per il viso e la dermatite, fatti sia da chirurghi plastici che estetiste qualificate. Ci sono coloro che cambiano colore agli occhi, si rifanno i denti super bianchi, si allungano i genitali, di tutto e di più che alcuni diventano dei veri mostri..si può fare, basta pagare!


Guarda, posso dirti che nel caso della psoriasi, sulla quale mi sono anche informato per conto mio oltre a sentire svariati medici in tanti anni, non esiste una cura definitiva, che la risolva alla radice definitivamente (cosa che trovo assurda nel 2025, dove ormai si curano anche malattie come la peste e il colera), ma vari tipi di trattamenti per ridurre o anche eliminare i sintomi (prodotti topici, fototerapia, farmaci biologici, terapie sistemiche), i quali sono molto costosi e per di più non ci sono agevolazioni per chi necessita di riceverli, se non chi è molto grave, quindi si è costretti a spendere buona parte dei propri guadagni per la malattia e questo per tutta la vita: questo è uno dei motivi per i quali provo rabbia e non vedo nulla di positivo nella situazione.
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Messaggioda elle8n » 08/03/2025, 0:46



Lanoia ha scritto:Elen è bello che ti sei confidata. Io al posto tuo avrei fatto una brutta fine abusando di ogni tipo di droga, conoscendomi...il dolore che provi è provocato dall'infiammazione dei nervi? Fibromialgia?
Io anche ho sempre faticato a mangiare però non per anoressia ma proprio per problemi digestivi e da piccolo ero come te.. rifiutavo il cibo, lo stress mi provocava forti mal di testa ( i medici pediatri non capivano cosa avessi, se fosse portato dalla vista) mal di testa, vomito, pianti...fino ai 7 anni poi piano piano sono cambiato. Sono sempre stato magro. Con l'età i dolori sono passati, ho abusato di varie sostanze dai 14 anni in su e per fortuna ho smesso. Capisco che essere dipendenti da alcuni farmaci come l'ossicodone è pesante. Da astinenza. Adesso da qualche anno sono diventato più insensibile al dolore fisico, quasi lo accolgo, perché mi fa soffrire ma eno di quello emotivo...e questo è pericoloso perché potrei tagliarmi involontariamente e sottovalutate la ferita...ma questo è un discorso a parte quasi autolesionistico ..


Il dolore è provocato anche dalla fibromialgia, un 50/50.
Io mi ritrovo a fare circa quattro volte l'anno un ciclo di 15 giorni di flebo disintossicanti proprio perchè gli antidolorifici sono molto forti e oltre che gravare sul mio fisico (già minuto) iniziano a fare meno effetto.
Di solito provo maggiore beneficio dopo questi cicli.

Non ho mai abusato di farmaci (non volutamente perlomeno anche se è capitato che i medici mi dessero delle dosi sbagliate) ma ho decisamente abusato di autolesionismo, è ancora adesso un istinto che talvolta alza la testa, spesso in concomitanza con il disturbo alimentare quindi ti capisco perfettamente quando metti a confronto dolore fisico ed emotivo, per me era più che altro la necessità di sentire qualcosa e poterlo vedere.
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Messaggioda elle8n » 08/03/2025, 0:51



RyanTheNorthman ha scritto:per di più non ci sono agevolazioni per chi necessita di riceverli, se non chi è molto grave, quindi si è costretti a spendere buona parte dei propri guadagni per la malattia e questo per tutta la vita: questo è uno dei motivi per i quali provo rabbia e non vedo nulla di positivo nella situazione.


Guarda il mio fidanzato ha dei seri problemi ad entrambi gli occhi che lo porteranno in breve tempo alla (quasi) cecità se non si sottopone a un intervento di sostituzione del cristallino e dovrà andare privatamente perchè, a quanto pare, per la sanità italiana il suo è un 'intervento di bellezza'. :rabbia1:
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Messaggioda SpringToCome » 08/03/2025, 21:21



Ciao Rayan,

no per il ginocchio non mi sono fatto visitare da nessuno, poichè piano piano i fastidi sono andati diminuendo, e adesso ho solo una sensazione di tensione. Per cui il mio non tornare a correre è per cautela onde evitare di farmi di nuovo male.
Per fortuna di questioni e problemi di salute un pochino ci capisco, quindi anche se non ho fatto esami diagnostici come risonanze magnetiche o radiografie, ho capito che molto probabilmente ho avuto per fortuna un problema tendineo che ancora non si è risolto, per fortuna non credo sia stato un problema di menischi o artrosi del ginocchio.... anche se l'ho temuto.

Ad ogni modo sono d'accordo con te che le cure in Italia siano costose. Per il ginocchio penso che un bravo ortopedico mi avrebbe prescritto o mi prescriverebbe delle sedute di tecarterapia cioe' una terapia ad ultrasuoni che costicchia un bel po' sulla 50ina di euro a seduta, insieme a delle sedute di fisioterapia che piu' o meno verrebbero a costarmi lo stesso importo o qualcosina in piu'.

Sono necessarie? Sì sicuramente, ma non assicurano il risultato.

Il tuo caso pero' è diverso dal mio.

No purtroppo non esistono terapie definitive per le malattie autoimmuni, anche perchè questo tipo di patologie è diverso da paziente a paziente. Come dire non basta la semplice pillolina a risolverlo. Inoltre proprio perchè così diverse le cause eziologiche non è facile per i ricercatori studiarla.
Lo è per la psoriasi, come per tante altre malattie autoimmuni più serie. Pensa ad esempio all' artrite reumatoide che arriva perfino a deformare le ossa e le articolazioni, una roba del genere è invalidante.... e ce ne sono tante altre ancora piu' gravi.

Purtroppo finchè alla patologia non è rinocosciuto un fattore appunto invalidante per il paziente, non sono previste forme di sostegno economico nel poterle trattare. Diverso è per chi ha una certa età mi pare dopo i 65 anni per i quali gli esami del sangue o la cura del diabete di II tipo o l'ipertensione, o l' osteoporosi, e varie problematiche cardiache sono passabili dalla cassa mutua.

Pero' credo che al di là di tutti questi discorsi, il principio resti sempre lo stesso.... devi trovare un modo per accettare serenamente quanto ti sta capitando.
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