Bella domanda e ti ringrazio,
non credo di poter essere un esempio per modi di affrontare queste cose, anche perchè altrimenti non sarei su questo forum a scrivere.
Purtroppo tendo a procrastinare le problematiche di cui mi rendo conto. Ad esempio il problema odontoiatrico, o quello al ginocchio di cui ti parlavo, ma anche quello della dermatite.
Quest' ultima ad esempio è da un paio di anni che rinvio la visita da un dermatologo, poichè approfitto dei periodi in cui sto meglio per dirmi che si sta autorisolvendo. Oppure ho provato in maniera autonoma vari shampoo ed altro, e adesso pare che stia andando un po' meglio.
Ma in ogni caso so che dovro' andare a farmi una visita.
Idem dicasi per gli altri due casi, quello odontoiatrico è un po' piu' serio pero' e dovrei cercare di spronarmi al risolverlo in breve tempo, prima che peggiori.
Purtroppo il mio procrastinare non deriva dal problema in sè, ma da un mio atteggiamento depresso e apatico che già ho di base. Le problematiche che descrivevo aumentano solo questa mia sensazione di immobilità e di rifiuto alla risoluzione.
Diciamo che sono ben consapevole del perchè procrastino.
Tendo un po' come tutti (e perdonami se te lo dico cosi' ma credo anche tu) al vittimismo. Quando scrivi trovo "ingiuste" determinate cose, beh ti capisco, pero' quando lo dico a me stesso sono consapevole che sto trovando una scusa per non affrontare altre situazioni, appunto la depressione e l' apatia.
So però che se voglio migliorare devo cercare in qualche modo di predispormi alla serenità e al buon umore, o cercarmi altri stimoli che possano invogliarmi a misurarmi con cose nuove o a vedere altro nella vita che non sia quel dipinto a tinte fosche in cui spesso ricado.
E' stata una bella botta a settembre non poter andare più a correre per il problema al ginocchio, credo che in gran parte il mio "malumore" e la mia apatia siano ritornate anche per questo.
Sai quando trovi una nuova cosa in cui misurarti se poi interviene qualcosa che la mette in standby o la fa fallire indipendentemente dalla tua volontà diventa difficile nel mio caso riaversi, il colpo si accusa molto.
Infatti questo è uno dei motivi per cui sono sempre timoroso a cominciare ad impegnarmi in cose nuove, ma comunque cerco di sforzarmi nel farlo.
Purtroppo è difficle anche per i miei starmi dietro, soprattutto emotivamente, e ne sono consapevole, pero' con il diaologo sono riuscito almeno a spiegargli cosa non va, e a modo loro riescono ad accettare i miei tempi e i miei spazi.
Il lavoro per me è un buon modo per distrarmi dal mio umore. Anche se non tutte le persone con cui lavoro mi piacciono, pero' rappresentano una buona occasione per non entrare sempre nei soliti loop di pensiero di quando sto a tu per tu in silenzio intimamente con me stesso.
In questi giorni ho deciso di cominciare una nuova cosa con cui vorrei provare a misurarmi, che presuppone impegno e dedizione per i prossimi mesi. Comincio così sperando che poi man mano riesca a migliorare l'umore e a decidere di affrontare tutte le altre questioni che sto procrastinando.
Mi spiace se nel rispondere ho parlato così tanto di me, e probabilmente queste cose non ti saranno nemmeno affini alla tua problematica, pero' non so magari possono servirti per farti scattare un' intuizione su come provare a sbloccarti un po'.
La migliore cosa che puoi fare per il momento è distrarti impegnandoti su altro, su qualcosa che cerchi di gratificarti un po' e ti allontani dai soliti pensieri che hai, questo magari ti predisporrà a vedere le cose in maniera diversa e ad affrontarle con un pochino piu' di serenità.
Va da se che prima di fare qualsiasi tentativo in tal senso, il presupposto principale pero' è non mentire mai a se stessi ed essere sempre sinceri su cio' che sappiamo essere dei nostri difetti o problematiche che ci impediscono di andare oltre dove invece vorremmo essere.