da Royalsapphire » 10/11/2018, 19:32
(per 50 ml giornalieri):
Bardana 7,25 gr
Acetosella 7,25 gr
Rabarbaro 4,75 gr
Trifoglio rosso 4,75 g
Olmo 6,25 g
Plantaggine 4,75 g
Proprietà terapeutiche della Acetosella (Oxalis rubra):
Ha funzione tipicamente anti-infettiva, dato che permette di purificare il sangue, oltre al fatto di apportare un’importante azione diuretica, depurativa, rinfrescante e febbrifuga.
Le sue proprietà sono: antibatteriche, diuretica, febbrifuga, stimolante l'appetito, depurativa, tonica (data infatti anche in caso di emorroidi) e vermifuga.
E' anche lassativa, e allo stesso tempo contro la diarrea. Valido supporto nei confronti di ferite alla bocca (afte), dolori addominali, coliche e dissenterie.
Viene sfruttata soprattutto come decotto nel momento in cui si verificano problemi all’apparato digerente e anche per svolgere un’azione depurativa del sangue.
Per pelli arrossate e infiammate, proprio per via della sua proprietà decongestionante e antinfiammatoria.
Esistono delle compresse di acetosella che costituiscono un ottimo rimedio nei confronti delle irritazioni cutanee, mentre gli infusi (che devono ovviamente essere bevuti) permettono di conservare un’ottima elasticità della pelle.
Un ottimo sistema per curare dermatosi e ascessi è applicare in loco degli impacchi dell'infuso.
Gli infusi depurativi di acetosella si preparano con 100 grammi di foglie di questa piantina e poi versando un cucchiaio per ogni tazza: è importante non bere più di due tazze al giorno, a stomaco vuoto.
CONTROINDICAZIONI: questa pianta presenta delle notevoli controindicazioni per tutte quelle persone che devono fare i conti con disturbi gastrici, epatici, di litiasi renale e biliare, di gotta.
Infine, è bene evidenziare che un uso eccessivo di foglie di acetosella può provocare calcolosi, soprattutto per colpa dell’altissimo contenuto di ossalato che si trova nella pianta.
Proprietà terapeutiche del Rabarbaro (Rheum palmatum):
Se assunto in piccole dosi il rabarbaro ha proprietà astringenti mentre in dosi più elevate funge da blando lassativo, grazie a questa proprietà, risulta davvero utile nella perdita di peso.
Grazie alla buona presenza di fibre alimentari il rabarbaro facilita l’eliminazione del colesterolo LDL. In questo modo previene la formazione di pericolose placche nelle arterie.
Da secoli è conosciuta la sua attività antinfiammatoria e, per uso esterno, viene impiegato per curare scottature e ferite.
Viene impiegato in fitoterapia per combattere le infezioni dell’intestino.
Il rabarbaro è ricco di beta-carotene e di composti fenolici come la luteina e la zeaxantina che proteggono la pelle dai radicali liberi.
La prevenzione si estende anche alla degenerazione maculare, alla cataratta ed all’invecchiamento precoce.
Può essere utile nel ridurre le vampate di calore. Il suo contenuto di fitoestrogeni può inoltre ridurre gli altri sintomi tipici della menopausa.
La presenza di ferro e rame stimola la produzione di nuovi globuli rossi aumentando l’ossigenazione del sangue e la sua circolazione.
Il rabarbaro è una buona fonte di vitamina K che svolge un ruolo molto importante per la salute del cervello e dell’attività neuronale. La vitamina K protegge infatti le cellule del cervello dall’ossidazione e stimola l’attività cognitiva. I benefici sono in termini di prevenzione per quanto riguarda l’Alzheimer.
La vitamina K riduce il rischio di fratture perché promuove la crescita ossea e ne stimola la riparazione in caso di danni. Insieme alla buona quantità di calcio il consumo di questo vegetale è quindi indicato per mantenere le ossa in salute.
Proprietà terapeutiche del trifoglio rosso (Trifolium pratense):
Un vero estrogeno naturale per la presenza degli isoflavoni, che favoriscono l’equilibrio ormonale nell’organismo, quindi utilissimo in menopausa e come coadiuvante per la fertilità femminile.
Inoltre è una ricca fonte di minerali, tra cui calcio, cromo, magnesio, fosforo e potassio, vitamine, quali A, B12, K, E, C.
Controindicazioni:
Si sconsiglia l’assunzione di questa pianta in persone malate di cancro alla prostata o che soffrono di patologie come tumore al seno, tumore alle ovaie o all’utero ma anche endometriosi e fibromi uterini.
Proprietà terapeutiche dell'Olmo (Ulmus Campestris):
Le caratteristiche proprietà attribuite sin dall'antichità all'olmo sono quelle depurative, astringenti, sudorifere, disinfiammanti delle mucose e, in particolare proprietà cicatrizzanti.
USO INTERNO: generalmente si assumono decotti mucillaginosi di corteccia di olmo, in grado di alleviare i disagi dovuti ai malanni che attaccano gola e intestino e di lubrificare la mucosa.
Anche il gemmoderivato di olmo campestre è indicato come utile rimedio contro l’acne perché è capace di regolarizzare la produzione di sebo. Il dosaggio sono 30 gocce in due dita di acqua, da prendere lontano dai pasti per 2 o 3 volte al giorno.
USO ESTERNO: le mucillagini tanniniche dell'olmo sono ottime da applicare anche come gel su piccole ferite, abrasioni e punture: grazie al potere cicatrizzante e antinfiammatorio, il corpo ne trarrà giovamento. Inoltre il decotto può essere utilizzato per impacchi esterni sempre a scopo di aiutare la guarigione della pelle in presenza di acne, eczemi, dermatiti ed herpes.
Proprietà terapeutiche della Piantaggine(Plantago lanceolata):
Ottimo rimedio diuretico, emostatico, antimalarico e anche antielmintico. Come topico, per le sue proprietà cicatrizzanti, è impiegata come cicatrizzante e vulnerario nella terapia delle piaghe e delle ferite, come astringente nelle ulcere e negli stati infiammatori catarrali delle vie respiratorie, dell’apparato digerente ed urogenitale, e come antiflogistico nelle infiammazioni congiuntivali e orofaringee, e nella gotta (come diuretico dopo la somministrazione quotidiana di 10 g di questa pianta, sotto forma di decotto, si osserva sia un aumento del volume delle urine escrete, ma anche un aumento dell’eliminazione dei cloruri, dell’acido urico e dell’urea).
Usata quindi come bagno oculare nel trattamento delle congiuntiviti e delle blefariti, o per gargarismi, nelle laringiti e nelle tracheiti.
Infine sotto forma di impacchi, è consigliata come un buon rimedio nella terapia delle punture di insetti velenosi.
Dosaggio:
Somministrazione dell'estratto fluido
Dosi giornaliere: g 1-2 pro dose (37 gtt= g 1).
Preparare una tintura (formula galenica)
Estratto fluido piantaggine…………………………………………. g 20
Alcool di 20°……………………………………………………………….. g 80
(g 5-10 pro dose).
Preparare uno sciroppo
Estratto fluido piantaggine…………………………………………. g 10
Sciroppo semplice F.U………………………………………………. g 90
(a cucchiai).
Preparazione di una pozione diuretica:
Estratto fluido piantaggine…………………………………………. g 10
Estratto fluido ortosiphon stamineus.................................... g 5
Estratto fluido gramigna…………………………………………..... ana g 5
Sciroppo cedro…………………………………………………………. g 25
Alcool di 95°.......................................................................... g 20
Glicerina………………………………………………………………….. ana g 20
Sciroppo semplice q. b. a…………………………………………… g 150
(a cucchiai).