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Messaggioda Royalsapphire » 29/04/2014, 19:19



Decodifica codice MIF:
J - Antimicrobici generali per uso sistemico
J01 - Antibiotici per uso sistemico
J01M - Antibatterici chinolonici
J01MA - Fluorochinoloni
976800 - LEVOFLOXACINA


Forme farmaceutiche:
Compresse rivestite da 250mg e da 500mg

Categoria terapeutica e proprieta':
Antibatterico appartenente al gruppo dei chinoloni.

Indicazioni:
Negli adulti con infezioni di lieve e modesta gravita', il farmaco
e' indicato nel trattamento delle infezioni riportate di seguito,
quando queste sono sostenute da germi sensibili alla levofloxacina:
- sinusite acuta;
- bronchite cronica riacutizzata;
- polmoniti acquisite in comunita';
- infezioni complicate delle vie urinarie (incluse le
pielonefriti);
- infezioni della pelle e dei tessuti molli.

Controindicazioni:
Il farmaco non deve essere somministrato:
- a pazienti che abbiano manifestato ipersensibilita' alla
levofloxacina, ad altri chinolonici, o a qualsiasi eccipiente in
esso contenuto,
- a pazienti epilettici,
- a pazienti con anamnesi di affezioni tendinee correlate alla
somministrazione di chinolonici,
- a bambini o adolescenti nel periodo dell'accrescimento,
- alle donne in stato di gravidanza e durante l'allattamento.


Precauzioni di impiego:
Nei casi piu' gravi di polmonite pneumococcica la terapia con il
farmaco puo' essere considerata ottimale.
Le infezioni nosocomiali causate da Pseumonas aeruginosa possono
richiedere terapia combinata.
- Malattia da clostridium difficile
Se si manifesta una diarrea grave, persistente e/o con
sanguinamento durante o dopo la terapia, questa potrebbe essere
associata alla malattia da clostridium difficile, la cui forma piu'
grave e' la colite pseudomembranosa, affezione che richiede la
sospensione immediata della terapia e l'adozione di un immediato e
idoneo trattamento con misure adeguate e con terapia specifica
(vancomicina orale). In questa situazione clinica i prodotti che
inibiscono la peristalsi sono controindicati.
- Tendinite
Durante la terapia con chinolonici sono stati riportati rari casi
di tendinite, che ha coinvolto il tallone di Achille fino alla
rottura. I pazienti anziani sono risultati i piu' esposti alla
tendinite. Il rischio di rottura del tendine puo' essere aumentato
dalla contemporanea somministrazione di corticosteroidi. Se si
sospetta una tendinite, il trattamento con il farmaco deve essere
immediatamente sospeso e deve essere adottata una terapia specifica
( per es. immobilizzazione).
- Pazienti predisposti ad attacchi convulsivi
Come per altri chinolonici, in pazienti con anamnesi di episodi
epilettici o predisposti ad attacchi convulsivi, cosi' come in
soggetti con lesioni del sistema nervoso centrale o in pazienti che
ricevono terapie concomitanti come fenbufen o Fans-simili, oppure
farmaci come la teofillina che riducono la soglia convulsiva, il
farmaco e' controindicato.
- Pazienti con carenza della glucosio-6-fosfato-deidrogenasi
Tali soggetti sono predisposti a reazioni emolitiche e per tale
ragione la levofloxacina deve essere usata con cautela.
- Pazienti con insufficienza renale
Poiche' la levofloxacina viene escreta principalmente per via
renale, le dosi devono essere opportunamente adattate in caso di
insufficienza renale.
Gravidanza e allattamento:
Il farmaco non deve essere impiegato ne' in gravidanza ne' durante
l'allattamento.


Interazioni con altri medicinali e di qualsiasi altro genere:
- Sali di ferro, antiacidi contenenti magnesio o alluminio:
L'assorbimento di levofloxacina risulta significativamente ridotto
quando viene somministrato in concomitanza con sali di ferro o
antiacidi contenenti magnesio o alluminio. Si raccomanda pertanto
che questi ultimi non siano somministrati 2 ore prima o dopo
l'assunzione del farmaco.
Nessuna interazione e' stata evidenziata con carbonato di calcio.
- Sucralfato:
In caso di terapia concomitante con sucralfato, si raccomanda di
somministrarlo 2 ore dopo la somministrazione del prodotto.
- Teofillina, fenbufen o antiinfiammatori non steroidei simili:
Una riduzione della soglia convulsiva puo' verificarsi quando i
chinolonici vengono somministrati in concomitanza con teofillina,
Fans o altri agenti capaci di ridurre tale soglia.
In presenza di fenbufen le concentrazioni di levofloxacina sono
risultate del 13% piu' elevate di quelle osservate somministrando
il farmaco da solo.
- Probenecid e cimetidina:
Probenecid e cimetidina hanno dimostrato un effetto statisticamente
significativo sull'eliminazione della levofloxacina.
La clearance renale della levofloxacina e' risultata ridotta del
24% con cimetidina e del 34% con probenecid. Tuttavia, e'
improbabile che alle dosi utilizzate negli studi clinici, le
differenze statisticamente significative a livello cinetico abbiano
rilevanza clinica.
Specialmente nei pazienti con insufficienza renale si richiede
particolare cautela in caso di contemporanea somministrazione di
farmaci che possono modificare l'escrezione renale come probenecid
e cimetidina.
- Ciclosporina:
L'emivita della ciclosporina risulta aumentata del 33% quando
somministrata in concomitanza con levofloxacina.

Poiche' non esistono interazioni di particolare rilevanza clinica
con il cibo,il prodotto puo' essere somministrato indipendentemente
dalla contemporanea assunzione di cibo.
- Non e' stata rilevata alcuna interazione di rilievo con la
contemporanea assunzione di: calcio carbonato, digossina,
glibenclamide, ranitidina, warfarina.


Avvertenze speciali:
Durante la terapia con levofloxacina, si raccomanda di non esporsi
alla luce solare violenta o ad irradiazioni con raggi U.V. (es.
lampada, solarium) al fine di evitare l'insorgenza di
fotosensibilizzazione.
Durante la terapia con levofloxacina potrebbero comparire alcuni
effetti indesiderati ( es. capogiri, vertigini, sonnolenza, turbe
visive), con conseguente rischio durante la guida di automobili
e l'uso di macchine.


Posologia e modalita' d'uso:
Il prodotto puo' essere somministrato una o due volte al giorno.
La durata del trattamento dipende dal decorso clinico, con una
durata massima del trattamento di 14 giorni.
Il trattamento deve essere continuato per un minimo di 48-72 ore
dopo lo sfebbramento, o dopo la dimostrazione di eradicazione
batterica.
Le compresse devono essere deglutite intere. Possono essere
spezzate lungo la linea di frattura per adattare il dosaggio e
possono essere ingerite indipendentemente dai pasti. Le compresse
devono essere assunte almeno due ore prima o dopo la
somministrazione di sali di ferro, antiacidi, sucralfato, al fine
di evitare una riduzione dell'assorbimento.


Effetti indesiderati:
Sono state segnalate le seguenti reazioni:
ALLERGICHE:
Non comuni : prurito, eritema.
Rari: orticaria, broncospasmo, dispnea.
Molto rari : angioedema, ipotensione, anafilassi, shock-simile,
fotosensibilizzazione.
Casi isolati di gravi eruzioni bollose come la sindrome di
Stevens-Johnson, la necrolisi epidermica tossica (sindrome di
Lyell) ed eritema essudativo multiforme.
Manifestazioni di reazioni muco-cutanee e anafilattiche/
anafilattoidi anche dopo la prima somministrazione.
GASTROINTESTINALI E METABOLISMO:
Comuni: nausea, diarrea.
Non comuni : anoressia, vomito, dolore addominale, dispepsia.
Molto rari: diarrea con perdite ematiche, segnale di una
enterocolite inclusa la colite pseudomembranosa, ipoglicemia
particolarmente nei pazienti diabetici.
NEUROLOGICHE:
Non comuni : cefalea, capogiri, vertigini, sonnolenza, insonnia.
Rari : parestesia, tremori, ansia, agitazione, confusione,
convulsioni.
Molto rari : ipoestesia, disturbi visivi e dell'udito, alterazioni
del gusto e dell'olfatto, allucinazioni.
CARDIOVASCOLARI:
Rari : tachicardia, ipotensione.
Molto rari: shock (anafilattico).
MUSCOLO-SCHELETRICHE:
Rari : artralgia, mialgia, disturbi a carico dei tendini, compresa
la tendinite (tendine di Achille).
Molto rara risulta la rottura del tendine di Achille che puo'
verificarsi 48 ore dopo l'inizio del trattamento ed essere
bilaterale.
Indebolimento muscolare che puo' risultare di particolare rilevanza
in soggetti affetti da miastenia grave.
Sono stati osservati casi isolati di rabdomiolisi.
RENALI, EPATICHE:
Comuni : aumento degli enzimi epatici (SGOT - SGPT).
Non comuni : aumenti della bilirubina e della creatinina sieriche.
Molto rari : epatite o insufficienza renale acuta (causata da
nefrite interstiziale).
EMATOLOGICHE:
Non comuni : eosinofilia, leucopenia.
Rari : neutropenia, trombocitopenia.
Molto rari : agranulocitosi.
Casi isolati di anemia emolitica e pancitopenia.
ALTRE:
Non comuni : astenia, superinfezione da miceti e sviluppo di
microorganismi resistenti.
Altri effetti collaterali includono:
- reazioni psicotiche, come stati confusionali acuti ed umore
depresso (anche dopo la prima dose);
- sintomi extrapiramidali ed altri disturbi della coordinazione
muscolare;
- vasculite allergica;
- attacchi di porfiria in pazienti con porfiria.
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