ALCOOL ETILICO
Bevande alcoliche nelle società occidentali sono liberamente commercializzate e pubblicizzate.
Questo può trarre in inganno, perché:
• l’alcool è un farmaco con effetti marcati effetti sul sistema nervoso centrale;
• l’alcol rappresenta una delle principali cause di morte nelle società occidentali.
• L’abusodi alcol è associato a gravi effetti tossici sull’organismo
FARMACODINAMIA
In passato si gli effetti depressori dell’alcol sono stati attribuiti ad interazione non specifica con i lipidi di membrana
Evidenze più recenti documentano interazione dell’etanolo con vari recettori di membrana:
• aumenta la funzione del recettore GABAA,
• inbisce la funzione di recettori NMDA e kainato
• interagisce con recettori nicotinici
• aumenta la funzione dei recettori 5-HT3
• aumenta la funzione di canali per il potassio
• aumenta sintesi di pro-opiomelanocortina e peptidi oppioidi, che potrebbero mediarne effetti gratificanti
• stimola il sistema dopaminergico mesolimbico.
Sistema nervoso centrale
L’alcol ha una marcata azione deprimente sul SNC.
Di conseguenza provoca:
• -pensiero caotico e disordinato,
• -affievolimento della concentrazione e della memoria,
• -riduzione dell’autocritica e dell’autocontrollo,
• -alterato controllo dei processi motori.
• -piena fiducia in sé, personalità espansiva.
• -A dosi elevate si ha depressione intensa e diffusa, estesa anche all’attività riflessa spinale e si istaura anestesia generale.
• -L’alcol deprime anche la risposta dei centri respiratori all’anidride carbonica.
Apparato cardiovascolare
Dilata i vasi cutanei per depressione vasomotoria centrale e azione diretta sui vasi.
Negli animali di laboratorio, ma non nell’uomo, c’è dilatazione delle coronarie.
L’alcol può dare vasocostrizione di arterie cerebrali.
Scarsi effetti per quantità moderate di alcol.
A dosi moderate fa aumentare le HDL e fa diminuire le LDL. Sembra che moderate quantità di alcool riducano l’incidenza di malattie coronariche.
L’uso eccessivo e cronico di alcol provoca cardiopatia (lesioni intracellulari).
Tubo gastroenterico
L’alcol stimola le secrezioni gastriche e salivari per:
• Stimolazione di origine psichica
• Stimolazione riflessa dovuta al contatto dell’alcol con le mucose orali e gastriche.
• Azione diretta sullo stomaco (mediata da liberazione di gastrina e istamina)
La secrezione gastrica stimolata da alcol è ricca di acido ed ha normale contenuto di pepsina.
A concentrazione del 20%, la secrezione gastrica tende ad essere depressa.
I superalcolici (40%) sono irritanti e possono provocare gastrite erosiva. L’alcol potenzia l’azione lesiva dell’aspirina.
Si osserva spesso diarrea dell’alcolista cronico.
L’alcol contribuisce a provocare danni dell’esofago e del duodeno.
Fegato
• L’assunzione prolungata di alcol determina accumulo di grassi (aumentata sintesi) e di proteine (ridotta secrezione) negli epatociti. Questi processi possono diventare irreversibili.
• Il rischio di cirrosi è dovuto anche a malnutrizione ed a carenza vitaminica.
• L’alcol genera problemi di immagazzinamento delle vitamine del plasma a livello del fegato.
Rene
L’alcol produce effetto diuretico perché inibisce la liberazione di ADH.
Abuso di alcol può provocare nefropatia.
Effetti ematologici
Anemie (sideroblastiche e megablastiche) sono dovute ad interferenza dell’alcol con il metabolismo e trasporto dei folati.
L’alcol deprime il midollo osseo (trombocitopenia). Deprime la migrazione leucocitaria in aree infiammate.
Funzioni Sessuali
L’alcol, a dosi moderate, ha azione afrodisiaca in quanto determina perdita dell’inibizione e dell’autocontrollo.
Abuso cronico di alcol provoca sterilità ed atrofia testicolare (la lesione epatica riduce la produzione di testosterone; l’induzione enzimatica accelera la inattivazione del testosterone).
Temperatura corporea
L’alcol produce riduzione della temperatura corporea perché:
1) dà vasodilatazione cutanea
2) può produrre sudorazione
3) a dosi elevate deprime i centri termoregolatori
Muscolatura scheletrica
Dosi elevate di alcool producono direttamente danno del muscolo (miopatia scheletrica alcolica)
Effetto teratogeno
L’alcol inibisce la proliferazione delle cellule embrionali del primo periodo della gestazione e può portare alla sindrome alcolica fetale (basso QI, lento accrescimento, anormalità facciali, maggiore suscettibilità a malattie infettive).
L’alcol fa aumentare anche incidenza di aborti e di nascite di feti morti.
Azioni locali
Azione antisettica. L’alcol è attivo su batteri, ha scarsa attività su funghi e virus, è inattivo su spore.
Azione astringente somministrato sottocute dà intenso dolore, seguito da anestesia.
FARMACOCINETICA
Rapido assorbimento attraverso lo stomaco, intestino tenue, colon e, se vaporizzato, attraverso i polmoni. Nello stomaco, ma non nell’intestino, l’assorbimento è ostacolato dalla presenza di cibo.
Alte concentrazioni di alcol (dopo un rapido assorbimento iniziale) fanno rallentare l’assorbimento, anche producendo pirolospasmo.
Si distribuisce uniformemente nell’organismo. Attraversa bene la barriera placentare e la barriera ematoencefalica.
• Il 2% circa di alcol è eliminato per via escretiva dal rene e dal polmone.
• Eliminazione metabolica per ossidazione del restante 98%. Ha luogo principalmente nel fegato.
• L’alcol viene ossidato ad acetaldeide dalla alcooldeidrogenasi e da ossidasi microsominali.
• L’alcol fa dapprima diminuire e poi aumentare l’attività degli enzimi microsominali epatici.
• L’ossidazione dell’alcol in caso di intossicazione segue una cinetica di ordine zero (circa 30 ml in 3 ore).
TOSSICITA’
L’alcol provoca già a dosi moderate
• sonnolenza
• confusione mentale
• disturbi dell’equilibrio
pertanto può provocare
• Problemi alla guida
• Atteggiamento violento
Intossicazione acuta
Una forte intossicazione acuta si manifesta a circa 150 mg di alcol per dl di sangue. A 400 mg/dl si ha in genere intossicazione letale.
Attenzione alla diagnosi: possibilità di errori diagnostici (come diabetico, intossicazione da farmaci deprimenti sul SNC, accidenti cardiovascolari, fratture croniche).
Intossicazione cronica
Sono dovuti sia a carenze nutrizionali che ad effetti dannosi diretti dell’alcol: polineuropatie periferiche, encefalopatia di Wernicke, pellagra, cirrosi epatica, miopatie, cardiomiopatie, deficit cognitivi.
Tossicodipendenza
Effetti centrali che motivano l’assunzione di alcol
• induzione di un certo grado di euforia
• rimozione di ansia e depressione
• inibizione del senso di autocritica
• inibizione del senso di autocontrollo
L’alcol può portare a grave tossicodipendenza con:
Tolleranza
Possiamo avere tolleranza farmacocinetica e farmacodimamica. La tolleranza all’alcol è in genere crociata con anestetici generali e con benzodiazepine.
Dipendenza fisica
La sospensione della assunzione di alcol in soggetti dipendenti dà sindrome di astinenza entro 17-72 ore dalla sospensione della assunzione di alcool.
Vengono descritti tre stadi di astinenza gravi:
• Sindrome tremula. Intenso tremore, nausea, vomito, “visioni” fino alla allucinazione alcolica.
• Disturbi convulsivi
• Delirium tremens. Allucinazioni persecutorie che compaiono al 3° giorno e terrorizzano il soggetto.
Nei soggetti con modica dipendenza fisica la sindrome da astinenza si manifesta con insonnia, ansia, irrequietezza, debolezza e lieve tremore.
Trattamentodella Intossicazione acuta
Misure di supporto delle funzioni vitali, quali intubazione e ventilazione meccanica, lavanda gastrica, emodialisi
Trattamento dellaSindrome d’astinenza
- Benzodiazepine a lunga durata di azione (clordiazepossido, diazepam), o intermedia (oxazepam o lorazepam).
- Anticonvulsivanti (gabapentina, vigabatrina, carbamazepina)
- bloccanti adrenergici o agonisti 2 adrenergici come la clonidina per controllare la sintomatologia vegetativa
- tiamina, per trattare o prevenire la sindrome di Wernicke, nonché somministrazione di fluidi ed elettroliti.
Trattamenti farmacologici per il divezzamento
-disulfiram
Inibitore della aldeide deidrogenasi. Determina accumulo di acetaldeide e malessere quando il soggetto assume alcol.
-naltrexone
Antagonista dei recettori oppioidi; riduce gli effetti gratificanti e la motivazione per l’assunzione di alcol
-fluoxetina
Inibitore selettivo del reuptake della serotonina
-acamprosato
Sale calcico della N-acetilomotaurina. Inibisce influsso ioni Ca++ mediato da recettori NMDA; interagisce con recettori GABAB presinaptici aumentando liberazione GABA
-acido -idrossibutirrico (GHB).
Sostituisce gli effetti dell’etanolo; è stato definito come il “metadone dell’alcol”.
-ondansetron
Antagonista dei recettori 5-HT3
INTERAZIONE CON ALTRI FARMACI
a) Sedativi, ipnotici, anticonvulsivanti, antidepressivi, ansiolitici, analgesici potenziano gli effetti deprimenti dell’alcol.
b) Ipoglicemizzanti orali e cefalosporine + alcol danno sintomi sgradevoli come disulfiram.
c) L’alcol potenzia l’effetto ipoglicemizzante dell’insulina e degli ipoglicemizzanti orali.
d) Interazioni farmacocinetiche con molti farmaci metabolizzati da ossidasi microsomiali epatiche.
USO MODERATO NELLA DIETA
Si tratta della assunzione di 20-30 g al giorno,
in altri termini un bicchiere di vino a pasto.
Tale quantitativo non evoca effetti centrali di rilievo.
Modeste quantità di alcol:
• stimolano le secrezioni gastrointestinali
• stimolano l’ appetito
• hanno un certo effetto preventivo nei confronti delle coronopatie (soprattutto vino rosso)