Seroquel

Spazio per medici, farmacisti, infermieri e tutti coloro che sentono di voler condividere - o di avere bisogno di - informazioni importanti inerenti ai farmaci (ipnotici, ansiolitici, antidepressivi, antipsicotici), malattie e salute.
Affrontiamo anche tematiche riguardanti la droga, l'alcolismo, i disturbi di personalità quali borderline, narcisistico, evitante, derealizzazione, depersonalizzazione.
Condividiamo anche informazioni utili sulle nuove scoperte scientifiche in campo medico.

Seroquel

Messaggioda Royalsapphire » 13/11/2012, 23:13



N - Sistema nervoso centrale
N05 - Psicolettici
N05A - Antipsicotici
N05AH - Diazepine e ossazepine
810101 - QUETIAPINA FUMARATO



Forma farmaceutica:
Compresse da 25 mg, 100 mg, 200 mg, 300 mg di quetiapina fumarato


Categoria terapeutica e proprieta':
Quetiapina e' un farmaco antipsicotico atipico che interagisce
con un ampio spettro di recettori neurotrasmettitoriali.
Quetiapina presenta affinita' per i recettori cerebrali
serotoninergici (5HT2 ) e dopaminergici D1 e D2 . Si ritiene
che la combinazione di un antagonismo recettoriale con maggiore
selettivita' per i recettori 5HT2 rispetto ai recettori D2
contribuisca alle proprieta' antipsicotiche e alla ridotta
predisposizione ad indurre reazioni extrapiramidali (EPS) di
farmaco.
Quetiapina possiede inoltre elevata affinita' per i
recettori istaminergici e a1 adrenergici e un'affinita'
ridotta per i recettori a2 adrenergici, senza presentare
un'apprezzabile affinita' per i recettori colinergici
muscarinici o per i recettori benzodiazepinici. Quetiapina e'
risultata attiva nei test di valutazione dell'attivita'
antipsicotica, quale il test di evitamento attivo. Inoltre
antagonizza l'azione degli agonisti dopaminergici, come
valutato sia da un punto di vista comportamentale che
elettrofisiologico, e aumenta la concentrazione dei metaboliti
della dopamina considerati indicatori neurochimici dell'attivita'
di blocco dei recettori D2 .
Nei test preclinici di predittivita' delle reazioni
extrapiramidali, quetiapina si e' dimostrata diversa dagli
antipsicotici di riferimento dimostrando un profilo atipico.
La somministrazione cronica di quetiapina non provoca una
supersensibilita' dei recettori dopaminergici D2 . Quetiapina
provoca solo una debole catalessia alle dosi efficaci per
bloccare i recettori dopaminergici D2 . Dopo
somministrazione cronica quetiapina dimostra selettivita' per il
sistema limbico attraverso un blocco della depolarizzazione
dell'Area10 mesolimbica senza effetto sull'Area9
nigrostriatale in cui sono presenti i neuroni
dopaminergici. Quetiapina, dopo somministrazione acuta e cronica,
presenta una disposizione minima a indurre manifestazioni
distoniche nelle scimmie Cebus sensibili ad aloperidolo o libere da
trattamento farmacologico. I risultati di queste prove indicano che
il prodotto possiede una disposizione minima ad indurre
reazioni extrapiramidali e si e' ipotizzato che farmaci con
ridotta potenzialita' ad indurre reazioni extrapiramidali abbiano
anche una piu' bassa disposizione a provocare discinesia tardiva.
In tre studi clinici controllati verso placebo in cui il farmaco
e' stato somministrato in dosi variabili non vi e' stata
nessuna differenza nell'incidenza di reazioni extrapiramidali o
nell'uso concomitante di farmaci anticolinergici tra il gruppo
trattato con il prodotto e il gruppo placebo. In uno
studio controllato verso placebo condotto per valutare dosi
fisse di comprese tra 75 e 750 mg/die non e' stato rilevato
aumento delle reazioni extrapiramidali o dell'uso
concomitante di farmaci anticolinergici. La mancanza di
induzione delle reazioni extrapiramidali e' considerata una
caratteristica degli antipsicotici atipici.
Diversamente da molti altri antipsicotici il prodotto non provoca
un aumento prolungato dei livelli di prolattina,
comportamento considerato caratteristico degli antipsicotici
atipici. In uno studio clinico condotto con piu' dosi fisse non
sono state rilevate differenze nei livelli di prolattina,
valutati al termine dello studio, tra il prodotto somministrato
alle dosi raccomandate, e placebo.
Negli studi clinici il prodotto ha dimostrato di essere efficace
nel trattamento dei sintomi positivi e negativi della
schizofrenia. Negli studi clinici di confronto, il farmaco ha
dimostrato un profilo di efficacia sovrapponibile ai farmaci
antipsicotici di riferimento quali clorpromazina e aloperidolo.
Gli studi clinici hanno dimostrato che il prodotto e' efficace
in duplice somministrazione giornaliera, nonostante quetiapina
abbia un'emivita farmacocinetica di circa 7 ore. Cio' e'
supportato dagli studi condotti con la tomografia ad emissione di
positroni (PET) i cui dati dimostrano che il legame di
quetiapina con i recettori 5HT2 e D2 si mantiene per 12 ore. Non
sono state studiate efficacia e sicurezza di dosi superiori a 800
mg/die.


Indicazioni:
Indicato per il trattamento delle psicosi acute e croniche, inclusa
la schizofrenia.
Dosaggio a rilascio prolungato: indicato per il trattamento
aggiuntivo di episodi depressivi maggiori in pazienti con Disturbo
Depressivo Maggiore (MDD) che hanno avuto una risposta sub-ottimale
alla monoterapia con farmaci antidepressivi.


Controindicazioni:
Controindicato nei pazienti con ipersensibilita' nota verso i
componenti del prodotto.


Precauzioni di impiego:
Malattie concomitanti
Il prodotto deve essere impiegato con cautela in pazienti con
patologie cardiovascolari note, patologie cerebrovascolari o con
altre condizioni che predispongano all'ipotensione. Il farmaco
puo' indurre ipotensione ortostatica in particolare durante il
periodo iniziale di incremento progressivo della dose.
Convulsioni
Gli studi clinici controllati non hanno evidenziato differenze
nell'incidenza di convulsioni in pazienti trattati con il farmaco
o placebo. Come per gli altri antipsicotici, si raccomanda cautela
in caso di trattamento di pazienti con storia di convulsioni.
Discinesia tardiva
Gli studi clinici controllati non hanno messo in evidenza nessuna
differenza nell'incidenza di sintomi extrapiramidali tra il
prodotto e placebo a tutti i dosaggi valutati. In base a
questi dati si prevede che il prodotto abbia un potenziale
di induzione di discinesia tardiva ridotto rispetto ai
farmaci antipsicotici di riferimento. Tuttavia, qualora si
manifestassero segni e sintomi di discinesia tardiva, si
deve prendere in considerazione una riduzione del dosaggio o
l'interruzione della terapia.
Sindrome neurolettica maligna
La sindrome neurolettica maligna e' associata al trattamento con
farmaci antipsicotici. Le manifestazioni cliniche includono
ipertermia, alterazione dello stato mentale, rigidita' muscolare,
instabilita' del sistema nervoso autonomo e aumento della
creatina fosfochinasi. In caso di comparsa di tali
manifestazioni, il trattamento con il prodotto deve essere
interrotto e deve essere instaurata un'adeguata terapia medica.
In studi clinici randomizzati versus placebo condotti in una
popolazione di pazienti con demenza trattati con alcuni
antipsicotici atipici e' stato osservato un aumento di circa tre
volte del rischio di eventi cerebrovascolari.
Il meccanismo di tale aumento del rischio non e' noto.
Non puo' essere escluso un aumento del rischio per altri
antipsicotici o in altre popolazioni di pazienti. Il farmaco deve
essere usato con cautela in pazienti con fattori di rischio per
stroke.


Interazioni con altri farmaci ed altre forme di interazione:
Dato che quetiapina esplica la sua attivita' principale sul
sistema nervoso centrale, il prodotto deve essere somministrato
con cautela in associazione con altri farmaci ad attivita'
centrale e con alcol.
Il prodotto non modifica il profilo farmacocinetico del litio in
caso di associazione terapeutica.
La contemporanea somministrazione degli antipsicotici risperidone o
aloperidolo, non altera il profilo farmacocinetico di quetiapina.
Al contrario la contemporanea somministrazione di tioridazina
provoca un incremento della clearance di quetiapina.
Quetiapina non induce il sistema enzimatico epatico implicato nel
metabolismo dell'antipirina.
L'associazione di quetiapina e fenitoina (induttore del
sistema enzimatico microsomiale) provoca un incremento della
clearance della quetiapina. Pertanto in caso di associazione con
fenitoina o con altri farmaci induttori degli enzimi
epatici (quali carbamazepina, barbiturici, rifampicina) puo'
essere necessario aumentare la dose di prodotto per ottenere il
controllo dei sintomi psicotici. Nel caso in cui si
interrompa il trattamento con fenitoina e si impieghi un
farmaco non induttore (quale il valproato di sodio) puo'
essere necessario ridurre la dose di quetiapina.
CYP3A4 e' il principale enzima del sistema del citocromo P450
coinvolto nel metabolismo di quetiapina.
La contemporanea somministrazione di cimetidina, noto inibitore del
sistema enzimatico P450 non altera il profilo farmacocinetico di
quetiapina.
La contemporanea somministrazione degli antidepressivi imipramina
(noto inibitore del CYP2D6) o fluoxetina (noto inibitore del CYP3A4
e CYP2D6), non altera in modo significativo il profilo
farmacocinetico di quetiapina.
Tuttavia e' necessario somministrare con cautela il prodotto in
associazione con potenti inibitori dell'enzima CYP3A4 (quali
ketoconazolo o eritromicina per via sistemica).


Avvertenze speciali:
Gravidanza ed allattamento
La sicurezza e l'efficacia del prodotto non sono state valutate
durante il periodo di gravidanza. Pertanto in caso di gravidanza
deve essere somministrato solamente se il beneficio
giustifica i potenziali rischi. Non vi sono dati relativi alla
quantita' di quetiapina secreta nel latte materno. Pertanto le
donne che allattano al seno dovrebbero evitare l'allattamento
durante l'assunzione di quetiapina.
Effetti sulla capacita' di guidare e sull'uso di macchine
Quetiapina, data la sua principale attivita' sul sistema nervoso
centrale, puo' interferire con le attivita' che richiedono
vigilanza mentale. Pertanto i pazienti devono essere avvertiti di
non guidare o utilizzare macchine fino a che non e' nota la
sensibilita' individuale.


Posologia e modalita' d'uso:
Quetiapina deve essere somministrata due volte al giorno,
indipendentemente dai pasti.
Adulti
La dose giornaliera per i primi quattro giorni di terapia e' di 50
mg (1 giorno), 100 mg (2 giorno), 200 mg (3 giorno) e 300 mg (4
giorno).
Dal quarto giorno in poi la dose giornaliera raccomandata e' di 300
mg. Tuttavia tale dose puo' essere variata in funzione della
risposta clinica e della tollerabilita' di ogni singolo paziente
entro un range di 150-750 mg/die.
Anziani
Come gli altri antipsicotici, quetiapina deve essere
somministrata con cautela negli anziani, in particolare
durante il periodo iniziale di somministrazione. Puo'
essere necessario che l'incremento progressivo della dose debba
avvenire piu' lentamente e che la dose terapeutica giornaliera
debba essere piu' bassa rispetto al paziente giovane, in funzione
della risposta clinica e della tollerabilita' di ogni singolo
paziente. Nell'anziano la clearance plasmatica media di
quetiapina si riduce del 30% fino al 50% in confronto ai
pazienti piu' giovani.
Bambini e Adolescenti
Nei bambini e negli adolescenti non sono disponibili dati
sull'efficacia e la sicurezza del farmaco.
Insufficienza renale
Non e' necessario un aggiustamento del dosaggio.
Insufficienza epatica
Quetiapina e' ampiamente metabolizzata a livello epatico. Pertanto
il prodotto deve essere impiegato con cautela in pazienti con
insufficienza epatica nota, particolarmente durante il periodo
iniziale. La dose iniziale di quetiapina nei pazienti con
insufficienza epatica dovrebbe essere di 25 mg/die. L'aggiustamento
della dose deve essere effettuato con incrementi giornalieri di 25
-50 mg fino a raggiungere la dose efficace, in funzione della
risposta clinica e della tollerabilita' di ogni singolo paziente.
Dopo somministrazione di quetiapina radiomarcata, il prodotto viene
ampiamente metabolizzato a livello epatico e si ritrova
immodificato nelle urine e nelle feci in quantita' inferiore al 5%
del prodotto originale. Circa il 73% della radioattivita' si
ritrova nelle urine e il 21% nelle feci. Il valore medio di
clearance plasmatica di quetiapina si riduce di circa il 25% in
soggetti con insufficienza epatica (cirrosi alcolica stabile).
Poiche' quetiapina e' ampiamente metabolizzata a livello
epatico i pazienti con insufficienza epatica possono
presentare livelli plasmatici del farmaco piu' elevati e
necessitare di un aggiustamento della dose.
Studi condotti in vitro hanno dimostrato che CYP3A4 e' l'enzima
principale responsabile del metabolismo di quetiapina mediato dal
citocromo P450.
E' stato dimostrato che quetiapina ed alcuni dei suoi metaboliti
sono deboli inibitori delle attivita' 1A2, 2C9, 2C19, 2D6 e 3A4 del
citocromo P450 dell'uomo, ma tale inibizione e' presente solo a
concentrazioni almeno 10-50 volte piu' elevate di quelle
riscontrabili nell'uomo alla dose giornaliera di 300 mg in duplice
somministrazione. Sulla base di queste osservazioni in vitro e'
improbabile che l'associazione di quetiapina con altri farmaci
provochi una inibizione clinicamente rilevabile del metabolismo
degli altri farmaci mediato dal citocromo P450.
SOVRADOSAGGIO:
Negli studi clinici l'esperienza con casi di sovradosaggio di
prodotto e' stata limitata. Sono state somministrate dosi fino a
20 g di quetiapina ; non sono stati riportati eventi letali ed
i pazienti sono guariti senza sequele.
In generale, i segni e i sintomi riferiti erano imputabili ad un
aumentato effetto delle proprieta' farmacologiche note del farmaco,
quali sonnolenza e sedazione, tachicardia e ipotensione.
Non esiste un antidoto specifico per quetiapina. In caso di
intossicazione grave deve essere presa in esame la possibilita'
di un coinvolgimento di piu' farmaci e si raccomanda una
terapia intensiva, con instaurazione e mantenimento della
pervieta' delle vie aeree a supporto di un'adeguata ossigenazione
e ventilazione, e monitoraggio della funzionalita' cardiovascolare.
Lo stretto controllo medico ed il monitoraggio devono continuare
fino alla guarigione del paziente.


Effetti indesiderati:
Il trattamento con quetiapina puo' essere associato ad astenia
lieve, secchezza delle fauci, rinite, dispepsia o stipsi. Nelle
prime due settimane di trattamento puo' manifestarsi una leggera
sonnolenza che di solito scompare con la prosecuzione della
terapia.
Come gli altri antipsicotici il prodotto puo' essere associato ad
un moderato incremento ponderale soprattutto durante le
prime settimane di terapia.
Come gli altri antipsicotici con attivita' di blocco dei recettori
a1 adrenergici, il farmaco puo' indurre ipotensione ortostatica
con vertigini, tachicardia e, in alcuni casi, lipotimia,
soprattutto durante il periodo iniziale di incremento
progressivo della dose.
E' stata occasionalmente riportata la comparsa di convulsioni
in pazienti trattati con il farmaco, nonostante negli studi
clinici controllati la frequenza di tali manifestazioni non sia
risultata piu' elevata rispetto a quella osservata in pazienti
trattati con placebo.
Come per gli altri antipsicotici sono stati riportati casi di
sindrome neurolettica maligna in pazienti trattati con il
farmaco.
Sono state osservate leucopenia e/o neutropenia transitoria in
pazienti trattati con il farmaco. Negli studi clinici controllati
non sono stati riportati casi di grave e duratura
neutropenia o agranulocitosi. Occasionalmente e' stata osservata
eosinofilia.
In alcuni pazienti trattati con il prodotto e' stato
osservato un incremento asintomatico dei livelli sierici delle
transaminasi (ALT, AST) o delle g-GT. Tale aumento si e' di solito
risolto con la prosecuzione della terapia con il farmaco.
Durante il trattamento con il prodotto e' stato osservato un
leggero aumento dei livelli sierici di trigliceridi e
colesterolo totale endogeno.
Il trattamento con il prodotto risultato associato ad una lieve
riduzione dose-dipendente dei livelli degli ormoni tiroidei, in
particolare del T4 totale e del T4 libero. La riduzione del T4
totale e del T4 libero e' massima durante le prime 2-4 settimane di
trattamento, e le concentrazioni di ormoni tiroidei non si
riducono ulteriormente nel corso della terapia a lungo termine.
In quasi tutti i casi, gli effetti sul T4 totale e T4 libero
si sono risolti con la sospensione del trattamento con
il prodotto indipendentemente dalla durata del trattamento.
Solamente alle dosi piu' elevate sono stati riscontrati decrementi
piu' contenuti dei livelli di T3 totale e di T3 inversa. Non
sono state rilevate variazioni dei livelli di TBG ed in genere
aumenti associati dei livelli di TSH, cio' ad indicare che il
prodotto non provoca un ipotiroidismo clinicamente rilevante.
L'incidenza delle possibili reazioni avverse sopra citate e
riportate come eventi avversi negli studi clinici controllati di
fase II/III con quetiapina, e' di seguito elencata:

> 10% Neurologici sonnolenza

1%-10% Generali astenia
Cardiovascolari ipotensione posturale,
tachicardia
Gastrointestinali stipsi, secchezza fauci,
dispepsia
Ematici e linfatici leucopenia
Metabolici e nutrizionali aumento SGPT (ALT) e SGOT
(AST), incremento
ponderale
Neurologici vertigini
Respiratori rinite

< 1% Generali Sindrome neurolettica
maligna
Cardiovascolari Lipotimia
Gastrointestinali aumento gGT
Metabolici e nutrizionali ipercolesterolemia,
iperlipemia
Ematici e linfatici Eosinofilia
Neurologici Convulsioni


Modalita' di conservazione:
Conservare a temperatura inferiore a +30 gradi C.
















[b][size=150]Seroquel[/size][/b]


Principio attivo: Quetiapina fumarato
Gruppo: Antipsicotici
Indicazioni:
_Trattamento delle psicosi acute e croniche, inclusa la schizofrenia e gli episodi di mania associati a disturbo bipolare.
_Trattamento degli episodi depressivi maggiori associati a disturbo bipolare.
_Prevenzione di recidive, in corso di disturbo bipolare (episodi maniacali, depressivi o misti).
Avvertenze: Non somministrare a bambini e adolescenti di età inferiore ai 18 anni a causa della mancanza di dati.
La depressione nel disturbo bipolare è associata ad un aumentato rischio di ideazione suicidaria, autolesionismo e suicidio. Questo rischio persiste fino ad unaremissione significativa.
La quietapina può indurre ipotensione ortostatica.
Si raccomanda cautela nel trattamento di pazienti con storia di crisi epilettiche.
Sintomi di discinesia tardiva possono peggiorare o perfino insorgere dopo l'interruzione del trattamento.
Sono stati osservati aumenti di colesterolo LDL (cattivo) e VLDL e una riduzione di quello HDL (buono).
Interazioni: Il CYP450 3A4 è il principale enzima responsabile del metabolismo della quietapina, per tal motivo l'uso concomitante della quietapina (dosaggio 25 mg) con inibitori del CYP 3A4 è controindicato a causa di un aumento di quietapina di 5-8 volte. Si raccomana in proposito di NON assumere quietapina con succo di pompelmo (inibitore enzimatco del CYP 3A4). La carbamazepina si comporta al contrario da induttore enzimatico del CYP 3A4 e aumenta la clearance della quietapina.
Effetti indesiderati: può indurre tantissimo il sonno. Può causare aumento di peso. Tachicardia. Apatia. Giramenti di testa. Stanchezza. Vertigini. Puòdare la sensazione di essere stati anestetizzati. Può provocare stitichezza e, conseguentemente emorroidi.
Gravidanza e allattamento: Non ci sono studi sulla quietapina, pertanto deve essere somministrato solo se i benefici giustificano i potenziali rischi. In seguito all'uso in gravidanza sono stati osservati sintomi di astinenza nel neonato.
Le mamme che allattano al senso devono evitare l'allattamento durante l'assunzione del farmaco.
  • 0

:tao: :rose: :mask: :luce: :home1:
Avatar utente
Royalsapphire
Admin
 
Stato:
Messaggi: 13254
Iscritto il: 12/11/2012, 18:07
Località: Svizzera - Italia
Occupazione: Farmacista e Counselor
Citazione: "Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo" (Gandhi)
Genere: Femminile

Seroquel

Messaggioda ugo » 13/12/2012, 1:42



Questo lo prendo io :hi: !
  • 0

Avatar utente
ugo
Nuovo Amico Virtuale
 
Stato:
Messaggi: 5
Iscritto il: 13/12/2012, 0:11
Località: Olbia (Sardegna)
Genere: Maschile

Seroquel

Messaggioda Royalsapphire » 13/12/2012, 20:11



Esattamente Ugo per quale problema lo assumi?
E dimmi, ti è di aiuto questo farmaco?
Baci_
  • 0

:tao: :rose: :mask: :luce: :home1:
Avatar utente
Royalsapphire
Admin
 
Stato:
Messaggi: 13254
Iscritto il: 12/11/2012, 18:07
Località: Svizzera - Italia
Occupazione: Farmacista e Counselor
Citazione: "Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo" (Gandhi)
Genere: Femminile


Torna a Forum su Farmaci, Medicina generale, e Disturbi della Personalità

Chi c’è in linea in questo momento?

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite

Reputation System ©'