In una Hollywood in cui animali antropomorfi e umani convivono, BoJack Horseman è una star della sitcom degli anni novanta Horsin' Around; non è però riuscito a rimanere sulla cresta dell'onda dopo la chiusura della serie, e pianifica quindi di rinnovare la sua fama attraverso un'autobiografia scritta dalla ghostwriter Diane Nguyen. BoJack deve inoltre contendersi con altri svariati personaggi, tra i quali Princess Carolyn (sua agente), il suo strambo coinquilino Todd e Mr. Peanutbutter, attore sua "nemesi" e fidanzato di Diane.
La serie animata mira a far satira non soltanto sull'ambiente hollywoodiano, ma anche sul culto delle celebrità e sull'industria cinematografica. Una parabola discendente nella depressione, nell'abuso di alcool e droga e infine nell'autodistruzione.
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Ammetto che ero un po' indeciso se aprire un topic di questa serie qui oppure no. Ma alla fine ho pensato di sì. Ammetto di non aver visto tutti gli episodi perché non ho avuto la forza di farlo (è stata la sensibilità e la paura che mi ha impedito di vederla, non il fatto che penso che sia brutta (perché brutta non lo è affatto)). Di recente sono arrivato alla conclusione che questa è in fondo una serie sulla speranza, ma fatta in modo più credibile e brutale sulle crudeltà della vita. Persino l'episodio "Odiato dal mondo" ci mostra appunto come, anche nei momenti di sofferenza estrema, c'è speranza.